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Il grado di apprendimento in rapporto all'obiettivo

La finalità, nella didattica per obiettivi, è una traiettoria di senso che guida la programmazione. L'obiettivo, nella didattica per obiettivi, è verificabile attraverso la performance. Un problema della didattica per obiettivi è la possibile frammentazione del sapere. Le strategie formative devono tenere conto del contesto di formazione. Le strategie formative si differenziano dal metodo perché il metodo è una logica di azione, mentre la strategia è l'azione stessa. Il passaggio da una logica per obiettivi a una logica per competenze impone che la strategia sia dinamica. Mobilitare significa trasferire competenze da un contesto all'altro. Per mettere in atto strategie formative mirate alla competenza, la logica di fondo è quella riflessiva. Secondo Bonaiuti, le principali categorie per distinguere le strategie formative sono centrate sull'insegnamento e centrate sull'apprendimento. Le strategie ispirate a...

Un'architettura trasmissiva sono utili:

  • In contesti molto affollati

Le strategie che prevedono simulazione si utilizzano principalmente:

  • Nell'apprendistato professionale

Le strategie cooperative:

  • Possono essere condotte senza supervisione di un esperto

Le strategie metacognitive contribuiscono a sviluppare:

  • Autoconsapevolezza sulle proprie pratiche

Benjamin Samuel Bloom:

  • Nasce nel febbraio del 1913 e muore nel settembre del 1999, lasciando un segno indelebile nella pedagogia dell'educazione e nel campo valutativo.

Si può affermare che il suo mastery learning:

  • Mira a condurre il maggior numero possibile di studenti verso il successo formativo

Il mastery learning in italiano è possibile tradurlo come:

  • Apprendimento per padronanza

Si definiscono conoscenze:

  • Il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento.

Il mastery learning può essere messo in campo se:

  • E solo se si conosce il gruppo classe, o quantomeno se si ha la premura di personalizzare gli
interventi appena si“inquadra” l’alunno in base all’esperienza dell’insegnante

Con diagnosi s’intende, nella medicina, una: Procedura consistente nell’interpretazione di segni e sintomi raccolti quali manifestazioni di un processo patologico inatto o pregresso

Nel mastery learning, la tradizionale divisione in alti-medi-bassi rendimenti: Si riconduce a quella più semplice veloci-normali-lenti

Nel mastery learning, oltre al fattore tempo, è tuttavia importante anche: La qualità dell’istruzione

Scopo del mastery learning: Localizzare con "precisione" le difficoltà apprenditive dei singoli al fine di mettere in atto i necessari interventi compensativi e rafforzare l'apprendimento nel caso in cui i risultati si dimostrino soddisfacenti

Nel mastery learning l'attitudine è definita come: Come l’ammontare del tempo richiesto per raggiungere la padronanza di un apprendimento da parte di uno studente

Il PBL può essere

considerato:
Una metodologia didattica
La modalità del processo di apprendimento attivato dal PBL deve essere: Collaborativa
Il problema posto nella strategia PBL presenta: Una possibilità multipla di soluzione
Le principali fasi del PBL sono: Analisi, ricerca, configurazione
La devoluzione allo studente presuppone: Un ruolo di tutor per il docente
Il modello autentico di Barrows prevede: Momenti di attività individuali e momenti di attività collaborative
Il feedback nel PBL: Viene dai pari
Il modello dei sette passi è di applicazione: Europea
Il docente è pianificatore in quanto: Collabora alla progettazione del modulo
La mediazione è: Un'azione di interfaccia tra le procedure tecnologiche e i processi didattici
"Si pongono come interfaccia tra docente e studente, tra fruizione e erogazione, tra contenuti e piattaforma" è una delle funzioni dei: Mediatori e-learning
L'implementazione dei servizi e-learning nella didattica incontra spesso resistenze e ostacoli da parte dei

protagonisti del processo formativo come: Complicazione dell'attività docente, necessità di figure di mediazione

Per facilitare l'integrazione dell'elearning nel sistema universitario italiano, è necessario:

  • Creare dei centri specializzati nel supporto e nell'implementazione di interventi in modalità elearning

Le piattaforme elearning sono:

  • Potenti dispositivi di mediazione didattica e ambiente comunicativo complesso

In un contesto di apprendimento mediato dalla piattaforma l'azione del docente è:

  • Favorire l'orientamento del discente tra gli elementi multimediali, far percepire il percorso didattico in un disegno unitario e coerente

Il testo didattico oggi richiede una comprensione che va ben oltre la capacità di ordine sintattico-grammaticale si correla "ad azioni cognitive-culturali, a complessi di 'sapere' e di 'saper fare', alla capacità di interrogare i testi, all'uso di piani organici di indagine e di strategie di 'lettura'."

All'abilità di individuare "indici", etc. questamutata situazione chiama in causa il concetto di: Neo-alfabetizzazione

Le nuove possibilità per il lavoro cooperativo, la condivisione delle competenze, lo scambio interculturale, secondo il nuovo paradigma dei media rappresentano: Una opportunità

La ridefinizione delle pratiche didattiche laboratoriali in relazione alle tecniche della produzione digitale (fare video in classe, ad esempio, approfittando dei videofonini è molto più facile che in passato), secondo il paradigma dei nuovi media, rappresenta: Una sfida

L'integrazione di due differenti logiche, quella di prodotto e la logica di processo, definisce l'azione relativa di introduzione della media education in aula sul piano: Espressione

Uno dei profili dello scenaraio comunicativo definito da Wu Ming, si definisce convergente quando: Vecchi e nuovi media si ibridano per un bisogno culturale, non solo per una scelta tecnologica e danno vita ad ambienti ricchi di

sollecitazioni plurisensoriali e a forme "testuali" che accolgono diversi codici e linguaggi Lo scenario comunicativo che offre la possibilità di intervenire su contenuti mediali e permette agli utenti di uscire dal dualismo obbligato tra consumo e non consumo, definisce il profilo: Partecipativo Tra i fattori di cambiamento determinanti dagli strumenti e nei contesti di comunicazione odierna enumerati da Kress, la multimodalità è: Rappresentazioni in molti modi, ciascuno scelto da aspetti retorici per i suoi potenziali comunicativi Una ricerca condotta dall'American Institute for Research sotto la direzione di Douglas Levin e Sousan Arafeh, introduce il concetto di digital disconnect, ovvero: Il divario esistente tra l'uso domestico di Internet degli studenti e quello proposto dall'istituzione scolastica La percezione che gli studenti hanno rispetto alla scuola e alle istituzioni per quanto riguarda l'uso delle tecnologie è di: Disallineamento L'ingressodei media nella scuola porta, da parte di questa, a una ridefinizione dei propri confini culturali e soprattutto per garantire un'apertura alla dimensione allargata della conoscenza deve operare un passaggio: Da una scuola a-mediale ad una scuola pluri-mediale, che consideri gli strumenti tecnologici e le risorse multimediali come elementi strategici per l'apprendimento. In ambito internazionale sono stati coniati diversi neologismi per indicare i soggetti che a partire dagli anni '90 sono cresciuti nell'era tecnologica, per esempio Don Tapscott nel 1998 ha introdotto il concetto di: Net Generation Il sistema di apprendimento della Net Generation si modifica e diventa: Ipermediale, volto alla costruzione e alla scoperta, centrato sul discente, volto a imparare a imparare, lungo tutto l'arco della vita, personalizzato, divertimento, docente come facilitatore Prensky nel 2001 ha coniato il termine di nativi digitali con cui indica: La generazione figlia della diffusione delle tecnologie digitali.tecnologiedigitali Secondo Prensky le differenze generazionali sono date da un cambiamento che opera su diversi fronti e generato da input digitali che le nuove generazioni ricevono in fase di crescita con conseguenze su: - Struttura cerebrale (neuroplasticity); - Modalità di pensiero (malleability); - Attenzione di tali individui, che diventa distribuita. I social media, secondo la definizione fornita da Mizuko Ito, includono strumenti quali: - Messaggistica istantanea; - Blog; - Social network; - Siti di condivisione video e foto. L'uso dei social software nella didattica può contribuire alla ricomposizione delle tre modalità in cui sono state separate le azioni formative, che sono: - Istituzionale; - Relazionale; - Tacita. L'uso delle nuove tecnologie nei contesti quotidiani ridefiniscono le abitudini e le performance educative dei New Millennium Learners su diversi piani: - Cognitivo; - Affettivo; - Socioculturale. Nel contesto dei media digitali l'evoluzione di forme e strumenti.dellacomunicazione porta a: Una metamorfosi della scrittura alfabetica Secondo Gunther Kress l'organizzazione dell'immagine è governata: Da una logica dello spazio e della simulataneità dei suoi elementi visivi Lo spazio digitale modella un nuovo linguaggio e impone l'uso di una rinnovata: Grammatica L'introduzione del computer è stata rivoluzionaria per la possibilità di fare dello strumento un mezzo di espressione individuale non soltanto di fruizione di massa, cioè ha posto la questione: Dell'accesso a nuovi codici mediali L'accesso a nuovi codici e ai nuovi linguaggi dei media elettronici rende necessarie forme di: Neo-alfabetizzazione Il concetto chiave usato per definire il possesso dei linguaggi digitali è: Literacy La literacy sottointende al concetto di alfabetizzazione quello di competenza alfabetica funzionale, cioè: La capacità di capire e usare informazioni presenti in testi stampati nelle attività quotidiane per raggiungere i propri obiettivicome strumenti di comunicazione e di partecipazione attiva alla societàLa capacità di analizzare e valutare in modo critico i messaggi mediatici è fondamentale per sviluppare una consapevolezza dei contenuti che si trovano online. Inoltre, è importante saper utilizzare i media in modo efficace per comunicare e partecipare attivamente alla società. La digital literacy, invece, si riferisce alla capacità di utilizzare in modo competente gli strumenti digitali e le tecnologie informatiche. Entrambe le competenze sono fondamentali per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità nell'era digitale.
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Publisher
A.A. 2022-2023
71 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LeoMe10x di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologie e tecnologie per la didattica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Sorrentino Clorinda.