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La sostenibilità del turismo e le tecnologie ICT

Il concetto di sviluppo sostenibile comincia a farsi strada alla fine degli anni 80, quando gli osservatori internazionali cominciarono a preoccuparsi dell'impatto che la crescita del turismo poteva avere sui sistemi ecologici. Così si propose una "forma di sviluppo che potesse soddisfare le attuali esigenze dei turisti e delle comunità ospitanti, proteggendo allo stesso tempo le sue risorse di base e facendo in modo che esse potessero rigenerarsi e generare benefici per la società e l'ambiente. Si punta così su una consapevole responsabilità che mira a preservare ciò che ancora non è stato distrutto dai visitatori, a far capire che anche il turismo ha dei limiti e che bisogna interagire con i locali in un rapporto con loro paritario. Si diffonde nella cultura del viaggiatore una ETICA DEL VIAGGIO, approdando quindi alla definizione di TURISMO RESPONSABILE, che è

L'appellativo scelto per sintetizzare un attenzione a se stessi, agli altri e all'ambiente durante il viaggio. Questo termine nasce in definitiva per qualificare il turismo di incontro.

Anche il turismo per la sua sostenibilità si può servire delle ICT. Per rendere realizzabile questo obiettivo, da un punto di vista comunicativo, di database interconnessi che supportino la scelta turistica globale, cioè tutti i clienti, e che la indirizzino verso attività di turismo sostenibile, e la promozione della regolazione dell'offerta, dei tempi e dei flussi, cioè istituzioni e aziende, attraverso strumenti di comunicazione digitale. Questo tipo di turismo digitale si differenzia dal turismo analogico che invece utilizza le tecniche e gli strumenti dei SIT e che beneficerebbe del controllo satellitare per monitorare il possibile degrado.

dell'ambiente naturale, e del controllo delle "identità" virtuali personali dei clienti.

CONTROLLO DEL TERRITORIO E INFRASTRUTTURE PER L'INFORMAZIONE TERRITORIALE

Gli Enti territoriali e regionali hanno operato ingenti investimenti al fine di promuovere e coordinare un corretto sviluppo delle attività di programmazione per la condivisione delle informazioni territoriali nel sistema della Pubblica amministrazione digitale, e questo ha portato alla formazione di un grande patrimonio di dati territoriali in Italia, ma anche in Europa. Tuttavia gli alti costi di tale operazione ha reso necessario l'ottimizzazione e la condivisione delle informazioni raccolte. Inoltre un altro rischio è rappresentato anche dalla sovrabbondanza e dalla raccolta sempre delle stesse informazioni territoriali e dati geografici. Per evitare

INFRASTRUTTURA PER L'INFORMAZIONE SPAZIALE/TERRITORIALE SDI, ciò, negli Stati Uniti è stato introdotto il

concetto di GIS inteso come “l’insieme delle tecnologie, le politiche, gli standard e le risorse umane necessari per l’acquisizione, l’elaborazione, la memorizzazione e il miglior utilizzo dei dati geospaziali”. Molti sono i paesi al mondo che sono impegnati a sviluppare modelli e regole per la costruzione di SDI (Spatial Data Infrastructure), il cui scopo non è quello di avviare nuovi programmi per raccogliere altri dati, ma solo l’utilizzo dei dati già disponibili, realizzando servizi che li rendano più accessibili e interoperabili, intervenendo quindi sugli ostacoli che ne rendono difficile l’uso. Al fine di rendere interoperabili tali dati, si sono adottate linee guida standard comuni nel processo di definizione di regole che hanno coinvolto non solo le Pubbliche Amministrazioni ma anche i Privati. Uno degli strumenti più importanti in grado di designare gli ambiti del rapporto tra sostenibilità delturismo e info-tecnologie in fatto di dati geografici è rappresentato dai "GeoPortali" attraverso i quali è possibile accedere con varie modalità ai dati, per esempio, attraverso la costruzione di sezioni tematiche con riferimento a particolari ambiti o comunità di utenti che guidino gli utenti stessi all'utilizzo mirato di alcuni dati e servizi di interesse o alla consultazione di news. Inoltre, i geoportali consentono ai soggetti interessati e agli stakeholders di utilizzare servizi di base o sistemi informatici per visualizzare o anche pubblicare mappe, o di elaborare, localizzare o geocodificare dati geografici. Uno di questi modelli è già in fase di realizzazione in Lombardia. ECOLOGIA DELL'ENTE PUBBLICO E DIRITTO ALLA PARTECIPAZIONE (E-DEMOCRACY) Il Codice dell'Amministrazione digitale DLgs 82/2005, con l'articolo 9, riconosce a tutti i cittadini il diritto a partecipare al processo democratico per formare.elettronica, in cui i cittadini possono partecipare attivamente alle decisioni politiche attraverso l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT). L'eDemocracy mira a promuovere l'inclusione sociale, consentendo a tutti i cittadini di accedere alle informazioni e di partecipare alla sfera pubblica, compresa quella elettorale. Inoltre, promuove l'iniziativa diretta da parte dei cittadini e il loro coinvolgimento attivo nei processi decisionali. Questo concetto si basa sulla precedente fase dell'eGovernement, ma va oltre, cercando di realizzare una democrazia più autentica e partecipativa. L'obiettivo è quello di utilizzare le ICT per consentire ai cittadini di influenzare le decisioni politiche e di promuovere la sostenibilità del turismo e la tutela dell'ambiente. In conclusione, l'eDemocracy rappresenta un'importante opportunità per i cittadini di essere attivi e partecipi nella vita politica, anziché subire passivamente le informazioni.capace di integrare nuovi strumenti dell'informazione e comunicazione all'interno dei percorsi di mediazione e rappresentanza delle istituzioni. Al centro di questo contesto deve esserci sempre il cittadino, che da fruitore e utilizzatore di servizi pubblici diviene protagonista e partecipe della spesa pubblica.

CAPITOLO 5: E COMMERCE E TURISMO. ALCUNI ASPETTI GIURIDICI

IL COMMERCIO ELETTRONICO

Il commercio elettronico consiste nello svolgimento di attività commerciali per via elettronica. Comprende attività quali, ad esempio, la commercializzazione di merci e servizi, la distribuzione online di contenuti digitali, l'effettuazione di operazioni come il trasferimento di fondi, la compravendita di azioni, le vendite all'asta, l'online sourcing, ecc... La particolarità di questo mercato è l'essenza della Rete, in quanto in essa le distanze tipiche del mondo materiale perdono significato, così come anche gli orari. Vantaggi e svantaggi per i

soggetti coinvolti. L'e-commerce presenta vantaggi significativi per le imprese. Aprire un punto di vendita online è meno impegnativo in termini di costi, sia per il locale che per il personale. Grazie alla virtualità dell'ambiente, il contatto diretto con il pubblico avviene attraverso strumenti informatici e reti telematiche. Inoltre, un negozio online può coinvolgere un numero potenzialmente illimitato di acquirenti. Anche per i clienti ci sono vantaggi: non devono spostarsi fisicamente e possono raggiungere negozi virtualmente vicini ma materialmente lontani con pochi clic. Inoltre, hanno la possibilità di confrontare prezzi e servizi offerti da diverse aziende. Tuttavia, ci sono anche aspetti negativi. Alcune persone possono avere scarsa familiarità con le tecnologie informatiche o diffidenza verso di esse. Un altro possibile svantaggio è il problema chepotrebbe sussistere nelle transizioni che non interessano beni immateriali (come per esempio il software che può essere trasferito mediante download), ma beni materiali, in quanto, in tal caso, è il contatto con la merce che assume rilevanza (per saggiarne la qualità), diretto o indiretto. Nel commercio elettronico poi, può essere primo caso il negozio si svolge interamente online perché il suo oggetto è un bene immateriale, trasmissibile per via telematica. Nel secondo caso invece, il negozio ha anche beni materiali, la cui trasmissione deve essere effettuata mediante normali mezzi di spedizione. In tal caso l'iter contrattuale si svolge in più fasi, alcune online come l'incontro delle volontà altre offline come la consegna della merce. LE TIPOLOGIE DEL COMMERCIO ELETTRONICO: - B2B: business to business - B2C: business to consumer - P2P: person to person Ci sono varie tipologie del mercato elettronico come il...tutte le transizioni che coinvolgono due o più professionisti ma non il consumatore finale. Il B2B individua in commercio elettronico all'ingrosso e si realizza quando un'impresa trova risposta da parte di un'azienda o comunque di un individuo che opera nell'ambito della propria attività professionale. Il B2C, le transizioni coinvolgono il professionista e il consumatore, e quindi, a differenza del B2B, vengono applicate delle normative a tutela del consumatore. Assume oggi un ruolo fondamentale il d.lgs, 6 settembre 2005, n.206 noto come "Codice del consumo" che armonizza e riordina le normative che riguardano i processi di acquisto e consumo, al fine di assicurare un alto livello di tutela dei consumatori e degli utenti. Nel P2P, invece, le transizioni avvengono tra due o più privati le cui volontà si esprimono per mezzo dei siti finalizzati al commercio da privato a privato. La REGOLAMENTAZIONE DEL COMMERCIO ELETTRONICO La necessità diregolamentazioni specifiche. La direttiva 8 maggio 2000, n. 31, approvata dal Parlamento Europeo, ha lo scopo di regolamentare e disciplinare le attività commerciali nel territorio europeo, comprese quelle svolte tramite mezzi telematici. In particolare, la direttiva si concentra sugli aspetti giuridici dei servizi della società dell'informazione, con particolare attenzione al commercio elettronico. Secondo l'articolo 1 della direttiva, il suo campo di applicazione non include alcune attività specifiche. Ad esempio, non rientrano nel campo di applicazione il trattamento dei dati personali nel settore delle telecomunicazioni, i rapporti tra contribuente e amministrazione finanziaria, la regolamentazione degli aspetti tributari dei servizi della società dell'informazione, nonché le attività dei notai o di altre professioni che implicano regolamentazioni specifiche.un nesso con i pubblici poteri, i giochi d'azzardo di fortuna, come il lotto, le lotterie, le scommesse ecc... Inoltre la normativa non si applica a tutti i contratti ma esclude quelli che istituiscono o trasferiscono diritti relativi a beni immobili, e quelli che richiedono per legge l'intervento di organi giurisdizionali, pubblici poteri o professioni che implicano l'esercizio di pubblici poteri.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
18 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecilialll di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia dell'ambiente e del Territorio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Mancarella Maria.