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La Comunicazione, la Cooperazione e l'Interazione

Sia nella realizzazione di una Cooperazione sia in quella di Interazione gli essere umani necessitano della Comunicazione. Possiamo quindi dire che la Comunicazione necessita di forme di Cooperazione e di Interazione.

L'Interazione comunicativa permette ad ogni agente di costruire uno schema d'azione che coincide con alcuni intenti dello schema d'azione dell'altro agente:

  1. "Se darai il tuo voto a me, io ti raddoppierò la paga" - "If you give your vote to me, I'll double your pay"

La catena causale è il raddoppio della paga. Un messaggio è manipolativo se distorce la visione del mondo nella testa del destinatario, a cui viene impedito di avere un'attitudine corretta verso la decisione, e quindi realizza gli obiettivi del manipolatore nell'illusione di perseguire i propri.

  1. "X e Y sono due candidati alle elezioni. Se X dice che Y è un ladro senza che questo sia vero è un manipolatore; se...
invece si limita a descrivere i fatti cosi come sono non si tratta di manipolazione ma direaltà". Il manipolatore induce la vittima ad acconsentire attraverso un falso stato di cose, visione del mondo umano attuale che è distorto; la disonestà è un fatto umano. Le definizioni date non intendono spiegare tutta la complessa strategia della manipolazione; esse si focalizzano soltanto su meccanismi manipolativi elementari. Ciò che viene omesso è che la manipolazione può distorcere il mondo del destinatario anche senza essere scoperta. Infatti, una bugia per avere successo deve sembrare vera, una promessa insincera deve sembrare autentica. Ciò che è negativo deve travestirsi di positivo. Le dinamiche di manipolazione possono dirsi strettamente collegate con le dinamiche degli errori umani. Più precisamente, la manipolazione fa incorrere in errore la persona manipolata. Possiamo quindi interpretare il verbo.

“manipolare” come “indurre in errore”; in altre parole incoraggiare gli errori di una persona, concentrando la sua attenzione solo sugli aspetti positivi.

“Indurre in errore” ha dunque due possibili interpretazioni:

  1. agire intenzionalmente in modo da favorire gli errori dell’altro
  2. comportarsi in maniera riluttante in modo da indurre l’altro in errore

Il caso più interessante di manipolazione si presenta nel momento in cui una persona già manipolata, cerca di convincerne un’altra. Quindi il processo di manipolazione è ancora più incisivo quando è indotto da qualcuno di già manipolato.

Arriviamo a una conclusione significativa: Il nostro fine non è una valutazione morale, ma un’analisi critica mirata alla scoperta dei processi manipolativi e auto-manipolativi, in modo da preservare la nostra società contemporanea dal ripetere gli errori del passato.

Si tenta ora di fare un’analisi e una

classificazione dei processi manipolativi:

Falsità e Insincerità

La Falsità distorce la visione del reale nel manipolato.

L'Insincerità è relazionata agli atti comunicativi intesi come promesse.

La Falsità assume la forma della Disinformazione quando il manipolatore controlla tutto il sistema comunicativo evitando quindi di essere contraddetto.

In ogni caso la manipolazione può avere successo se viene legittimata dal sistema di comunicazione del manipolatore. Quindi l'esistenza di un unico sistema di informazione riduce le possibilità di un controllo critico da parte dei cittadini.

Di conseguenza una falsa immagine di ciò che è possibile e impossibile distorce i nostri processi decisionali. Se la visione dell'essere umano è distorta, anche i diritti umani vengono fraintesi.

Nascondere la verità è un aspetto della falsità e della disinformazione: esempio.

Potremmo desumere che il

Il comportamento del popolo tedesco verso la politica di Hitler avrebbe potuto essere differente se essi avessero conosciuto la verità sulle persecuzioni antisemitiche di Hitler.

Fallacia - Ingannevolezza

Abbiamo sottolineato che la Falsità e l'Insincerità danno una visione corrotta del mondo al quale la comunicazione fa riferimento.

Ma la manipolazione può intervenire anche nei processi deduttivi di elaborazione della conoscenza e nella presa di decisioni sulla base di informazioni corrette. Nella tradizione retorica questo tipo di manipolazione è chiamata Fallacia.

È senza dubbio la prima forma di manipolazione che è stata fatta oggetto di analisi scientifica (Aristotele De Sophisticis elenchis). Così dal momento in cui gli antichi sofisti credevano nell'applicazione delle distorsioni manipolative, il termine "sofismo" è utilizzato come sinonimo di fallacia. Aristotele elenca 13 tipi di fallacie.

Sei fallacie sono

connesse a fenomeni diversi, come l'ambiguità e altri tipi di vaghezze semantiche; possono causare inconsistenze logiche nei processi deduttivi e interessano i fenomeni di ambiguità a diversi livelli.
  1. Inadeguatezza: fa riferimento ad un singolo soggetto lessicale, mentre l'Anfibologia (ambiguità) concerne una frase intera.
  2. Ambiguità
  3. Combinazione di parole e una Diversa Divisione delle Parole: in una frase produce una differenza di significati.
  4. Formazione di parole: è anch'essa una possibile fallacia.
  5. Accenti
Le altre 7 sono Fallacie indipendenti dal linguaggio, che quindi non sono legate alle funzioni semiotiche:
  1. Caso: fa riferimento all'incorretta deduzione dell'identità di due termini che ricevono lo stesso attributo: "Socrate è un animale- l'asino è un animale- Socrate è un asino"
  2. Secundum Quid et Simpliciter: avviene quando una caratteristica riferita ad una

    determinata qualità è generalizzata. "John è un bravo nuotatore- John è bravo"

    Ignoratio Elenchi: conosciuta anche come conclusione irrilevante, può essere tradotta come quelparticolare tipo di fallacia che consiste nel presentare un argomento di per sé valido, ma fuori tema. "John è celibe e John è sposato-John è sia sposato che non sposato"

    Secundum Consequens: deduce la premessa dalla conseguenza "Se un uomo che ha la febbre è caldo- Un uomo che è caldo deve avere la febbre" "Se dopo la pioggia il terreno è umido- Se il terreno è umido deve aver piovuto".

    Non-causa-ut-causa: avviene quando un'ipotesi è rifiutata implicando una falsa conseguenza, ma la vera causa di questa falsità è un'altra, e così l'ipotesi potrebbe

    essere vera. Supponiamo che la logica sia una parte della matematica, che è uno dei fondamenti della scienza dei computer, e perciò molto importante. Ma la scienza del computer rimpiazza completamente l'elaborazione umana, che è matematica. Così la matematica, essendo rimpiazzata dalla scienza del computer, non può essere parte di essa. Questa fallacia si focalizza sulla mancanza di coerenza testuale più che su una logica non sequitur.

    Petitio Principi: è tradotto come quel tipo di fallacia nel quale le parole usate nella premessa sono sinonimi delle parole usate nella conclusione. Quindi la conseguenza interviene nella premessa. "Il partito per cui votiamo difende i nostri interessi in quanto è il partito del popolo".

    Many questions: si riferisce alle domande dove apparentemente la domanda posta è una ma altre sono implicite in essa. "Perché hai bistrattato il party?"

    Nella tradizione degli studi

    di argomenti e fallacie meritano di essere menzionati gli studiosi di logica medievale; in particolare tra i moderni, John Locke è legato alle cosiddette "ad fallacie": - ad verecundiam: dissuade dal rifiutare un'opinione per non essere arrogante nei confronti della fonte autoritaria - ad hominem: oppone un'argomentazione che si focalizza non sulla forza argomentativa del discorso, ma sulla qualità o sul comportamento dell'obiettore - ad ignorantiam: induce ad aderire semplicemente perché l'altro non è in grado di proporre un'opinione accettabile - ad iudicium: si fonda sulla forza dell'argomento stesso Presupposizioni che violano Questo tipo di manipolazione fu identificato da Gottlob Frege, il quale notò la natura manipolatoria della frase "La Volontà dei Popoli". La fallacia che abbiamo precedentemente illustrato come "many questions" è basata sullo stesso sistema manipolativo.

    che ha una applicazione molto ampia. Questo mezzo è radicato nell'introduzione di una falsa informazione nelle strutture del discorso, richiedenti informazioni vere e condivise. Gli effetti manipolativi di questo mezzo sono:

    • Il controllo critico da parte del destinatario sull'informazione presupposta è più debole di quello esercitato su un'informazione asserita
    • Il destinatario è indotto ad ignorare qualcosa che avrebbe invece dovuto conoscere
    • Dal momento in cui tutti i gruppi umani trovano se stessi all'interno di determinate presupposizioni (cultura, credi, valori), la negazione di tali presupposizioni è sentita come un tradimento di tale gruppo. Così le presupposizioni lavorano come testi di fedeltà.

    La Manipolazione sfrutta l'istinto umano di fare riferimento alla totalità. I vizi della comunicazione fanno spesso un uso scorretto di esigenze e tendenze degli uomini. Quando per esempio abbiamo a che fare con una

    manipolazione sfruttativa delle necessità umane riferite alla totalità. Gli essere umani tendono a cercare dei principi che hanno una validità generale, e ogni singolo dato viene interpretato come un segno della verità totale. In certi casi questo non è perfettamente corretto, in quanto rappresenta soltanto un accelerazione del progresso scientifico. L'errore sorge da semplificazioni illecite. Un aspetto di questa applicazione illecita del nostro istinto a universalizzare è collegato alla fallacia di generalizzazione frettolosa. Questa fallacia è collegata con la fallacia secundum quid. Associamo a questa fallacia la pratica comune di costruire degli stereotipi etnici innocui che vanno a creare il terreno ideologicamente inquinato dal quale sorgono molti conflitti etnici. Quindi il rischio di generalizzazione manipolativa sorge quando da una caratteristica relativa ad un particolare del carattere si passa alla caratterizzazione.

    Dell'intera persona. C'è un altro pericolo di manipolazione relativo all'istinto universalizzante che consiste nello sfruttamento.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
7 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Gatti Maria Cristina.