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Cenni sulla probabilità

La probabilità è il rapporto tra casi favorevoli e casi possibili. Tutti i casi possibili devono essere equiprobabili.

La definizione frequentistica si basa sul fatto che al tendere delle prove all'infinito, si stabilizzerà il valore della probabilità.

La probabilità di un evento è un numero compreso tra 0 e 1.

Se gli eventi sono incompatibili: p(A∪B) = p(A) + p(B)

Se si possono verificare entrambi: p(A∪B) = p(A) + p(B) - p(A∩B)

Teorema della probabilità totale

p(A∪B) = p(A) + p(B) - p(A∩B)

Probabilità condizionata

p(A|B) = p(A∩B) / p(B)

Probabilità che si verifichi A sapendo che B è verificato.

p(A∩B) = p(B) × p(A|B)

Probabilità composta

A è stocasticamente indipendente da B se: p(A|B) = p(A)

Condizione necessaria e sufficiente affinché non ci sia affinità tra A e B è che:

p(A|B) = p(A) × p(B)

Se p(A|B) ≠ p(A) × p(B) allora:

p(A|B) ≠ p(A) × p(B)

La probabilità composta è p(A∩B)

Teorema di Bayes

Dalla definizione di probabilità condizionata:

p(A|B) = p(A∩B) / p(B)

p(B|A) = p(A∩B) / p(A)

p(A|B) = p(A|B) × p(B) / p(B|A) = p(B|A) × p(A)

p(A|B) × p(B) = p(A|B)

  • 10% capelli chiari
  • 60% capelli scuri
  • 25% occhi azzurri
  • 7% occhi azzurri

Probabilità che ha occhi azzurri?

Probabilità che abbia anche capelli chiari?

Se A: capelli chiari P(A): 0.4

B: occhi azzurri

A: capelli scuri, P(A): 0.6

p(B): P(B|A) ⋅ P(A) + P(B|A') ⋅ P(A') = 0.25 ⋅ 0.40 + 0.07 ⋅ 0.60 = 0.142

p(A|B) = P(B|A) ⋅ P(A)

P(B) = 0.10

0.142 = 0.7042

(ES)

Costruire istogramma

  • Intervalli
  • Freq. relativa
  • Δxi (ampiezza intervalli)
  • hi (altezza istogramma)= fi(Δxi)-1 (area)
  • Fi (frequenza cumulata)

Costruire boxplot

Si disegna una scatola tra valori Q1 e Q3. Con la linea verticale si individua la mediana Q2.

Valori limiti L e R sono:

L: Q1 - 1.5IQR

R: Q3 + 1.5IQR

ES

x: 10.2 14.6 14.4 14.5 14.5 14.6 14.7 14.7 14.7 14.7 14.7 14.9 15.1 15.9 16.1

Q1: 14.4

Q3: 14.9

Q2: 14.6

IQR = Q3 - Q1 = 0.5

Errori (outliers): punti inferiori a Q1 - 1.5xIQR = 13.65

superiori a Q3 + 1.5xIQR = 15.65 → 10.2, 15.9, 16.4, possibili errori

Trasformazione di variabili casuali

Indichiamo con X la variabile casuale che rappresenta il lancio di un dado.

P(X pari)=0.5, P(X dispari)=0.5

Se y=g(x)

X pari → y testa

X dispari → y croce

y { testa 1/2, croce 1/2 }

P(yεAy)=P(xεAx)

fx(x)dx = fy(y)dy

F(y)=∫fx(x)dx

          dy

          ─dx g(x)

Quindi f(y)= fx(x).

          ─

          g2(x)

Propagazione della varianza

La matrice varianza-covarianza contiene le varianze in diagonale principale e le covarianze nelle altre celle:

Cxx = { σx2 σxy σxz σxy σy2 σyz σxz σyz σz2 }

x = {y1 y2 ... ym}T

A = {a11 am1}T

y = {x1 x2 ... xm}T

Sia Y=AX una relazione tra vettori x e y, nota la matrice Cxx, allora:

Cyy = ACxxAT

X = {x1}T {y1}T

E( (x-mx)(x-mx) (y-my)(y-my)) = (x-mx) (y-my)T con E : media

= σxy σxy σyx σy2

= Cxx

Nel caso lineare:

Y = AX Cyy = E[ (Y - MY)(Y - MY)T ] ma Y - MY = AX - AMy per teorema della media Cyy = E[(AX - AH)(AX - AH)T ] Sapendo che (AB)T = BTAT Cyy = E[A(x-H)i(x-H)j AT] = ACxxAT

Esempio:

  • x1 = 100 ± 0,03 m
  • Δ = 3 f
  • γ = 200 ± 0,05 mm
  • R ={ cosc 0,5 sin Δ -sen Δ cos 1}x = {x1}T
  • (xl)= { Xl Yl }T= RX = {√2 0,5 11(10 0)}T= {(186,61 232,21)
  • σxl = 13, σyl = 2,1, σxy = -3,9

    ES

    • X ~ N(1, 0,01)
    • Y = 10X - 4
    • μ(Y|X = 1) = 6
    • ε̂² = 10 * 0,01 = 0,1
    • Y ~ N(6, 0,1)
    • P(5,8) = P(4,0) * P(0,2) = 0,2185

    Concetto di stima

    Le statistiche campionarie possono considerarsi stima delle corrispondenti quantità teoriche.

    Se X denota misure di un angolo con m = 4 misurazioni per ogni gruppo di 4 misure dello stesso angolo, possiamo calcolare t = t(x₁, x₂, x₃, x₄ = m') che diventa a sua volta una variabile casuale che descrive la media dei gruppi di misure dello stesso angolo.

    Quindi bisogna definire rapporto tra t e θ, chiamato stima.

    Una stima t è definita corretta se la variabile casuale t ha la media teorica uguale a θ: E(t) = E(t(x₁, x₂, x₃, x₁)) = θ

    Una stima è consistente se limm→∞ E(t) = θ ∴ limm→∞ σ²(t) = 0

    La media campionaria mm = 1/m ∑i xi è una stima corretta della media teorica della variabile casuale da cui il campione è stato estratto. Usando il teorema della media:

    E(m) = E( 1/m ∑i xi ) = 1/m E( ∑i (xi )) = 1/m ∑i E(xi ) = 1/m · m · μx = μx

    σ²= 7(m) =  1/m ∑i σ(xi) = m · σ2x/m2 = σ2x/m

    La varianza campionaria non è una stima corretta della varianza teorica s²

    s² = 1/m ∑ (xi - m')2

    s'² = 1/m-1 ∑ (xi - m')² è la stima corretta

    Proprietà della media campionaria

    La media campionaria mm = 1/m ∑ixi è una stima corretta della media teorica della variabile casuale. Usando il teorema della media:

    m1 + x1/m + ... + xm/m

    E(m) = 1/m E(x1) + 1/m E(x) = 1/m · ρ/μ1 = μ

    α2-100.1=Δ1

    α32=Δ2

    100-α3=Δ3

    100-α3=Δ1

    α2=100.1-1.57α4=T2

    α320.205 i1

    α2=100.1-1526 t2=1.15

    X=0.21 Y=0.21

    T3=1.57

    0.21

    T=-0.15

    T1=101.57  101.99  101.57

    T=-0.12

    Tn=100.73

    S-L:101.15

    Principio di livellazione geometrica

    Il livello a cannocchiale deve essere posto a metà tra i due punti l'errore di rettifica di un livello l'angolo che l'asse di collimazione forma con l'orizzontale quando lo strumento in condizioni operative. Posizionare lo strumento a metà per eliminare questo errore.

    Nella livellazione geometrica le uniche grandezze misurate sono le lunghezze tra il visto e appoggio delle stadia cui espresso x il punto in cui l'asse di collimazione incorrea la stadia.

    Δij=Li-Lj

    Se lo scarto quadratico medio di una misura =Θj2

    Θ=

    e2=Θj2 Θi2=2 Θj2

    Θj=+-√(2Θj2)

    AAB:

    elinea m stadia

    elinea=√

    Sviluppo linea livellata

    ebattuta:√

    ebattuta: v√=

    l2/100 e battuta

    Il peso da dare ad ogni osservazione è inversamente proporzionale alla varianza.

    pi:k

    CyyeQ

    Nella livellazione la varianza è dir. prop. alla lunghezza della linea di livellazione.

    pi=k

    li

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
70 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/06 Topografia e cartografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvestr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Topografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Bellone Tamara.