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Tipi, teorie e operazioni degli stakeholders in un impresa Pag. 1
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La gestione stakeholders:

In base a quanto sono coinvolti nella performance dell’impresa. Quindi troviamo prima di tutti

stakeholders interni: azionisti, dipendenti e managers.

Stakeholder esterni/primari: fornitori, i clienti, i concorrenti. Sono quelli che stanno dentro il

contesto competitivo dell’impresa.

Stakeholder secondari: community ed associazioni.

Interni:

A. Azionisti:

1. Proprietà:

a) Concentrata:

i) quando gli azionisti hanno quota di capitale molto elevata

Frammentata:

ii) quando troviamo molti azionisti con una quota bassa

Dimensione:

(2) Maggioranza:

(1) grande potere decisionale nell’impresa, poiché

detengono la quota di maggioranza

Minoranza:

(2) bassa quota, a volte fanno alleanze con altri soci per

avere una maggiore capacità di influenza. Da soli hanno molto poco

controllo all’interno delle decisioni.

Natura:

(3) Azionisti finanziari:

(1) quando le anche possiedono azioni;: sono

meno disposte al rischio. Sono più interessate sull’andamento

dell’impresa. Sono più tranquilli e non vogliono rischiare

Azionisti industriali:

(2) quando altre imprese possiedono azioni della

mia; queste imprese in genere amano di più il rischio, poiché hanno

una partecipazione bassa e quindi se perdono, perdono poco.

Pubblico:

(3) un azionista può essere lo stato,

Privato:

(4) può essere un privato come anche la Juve

Dipendenti

2. sono più o meno influenzi, e la loro posizione come stakeholder dipende

da diversi fattori; in prevalenze di quanto siano coinvolti nei pressi decisionali. E.g

google ha un processo di coinvolgere i suoi dipendenti nelle decisioni invece altre non

lo hanno. Questo dipende anche quanto siano forti i sindacati.

Managers:

3. hanno più forza in una impresa grande perché c’è più obbligo alla

delegazione del potere e c’è molta più discrezionalità. Tutte le imprese italiane di

caramelle sono guidate da un solo azionista e tutti i managers sono molto seguiti

mentre quando ci sono più azionisti i managers hanno più autonomia.

Secondari:

B. in genere ci riferiamo a stakeholder secondari, in riferimento a quel gruppo che

ha meno capacita di incidere sulla sopravvivenza dell’impero ao che lo fanno in maniera,

meno indiretta. Solitamente questi stakeholder sono meno legati alla sorte dell’impresa ma

dipende dalle circostanze.

Sistema finanziario:

a) ad esempio le banche, concedendo prestiti e prolungando o

accorciando le scadenze.

Stato:

b) influenzano tutelando la concorrenza, stabilendo delle regole di

comportamento corretto per regolare il modo di farsi concorrenza tra le varie

imprese; un esempio è l’Antitrust. Per evitare comportamenti abusivi lo stato

stabilisce regole che permettono di controllare il comportamento dell’impresa. Se

coca cola e pepsi decidono di Fissare un prezzo fuori dalla domanda e dall’offerta,

in modo da sbloccare la concorrenza, interviene lo stato per impedirlo. Un questo

modo lo stato ci garantisce una concorrenza pulita. Questo avviene anche per

votare situazioni di monopolio.

Gruppi interessi:

c) associzioni sulla tutela del consumatore, fanno pressione su

materiali sicuri, che non siano tossici o facciano male al consumatore. Gruppo

ambientalistici fanno pressione sull’impresa affinché verifichino che l’impresa non

stia inquinando troppo.

Queste sono tutte influenze indirette che pero possono essere di grande

importanza.

Primari:

C. quando parliamo di primari, noi usciamo un attimo dalla vita interna dell’impresa

per guardare un attimo il contesto competitivo: essi formano il contesto competitivo in cui

l’impresa è inserita. Il modello delle 5 forze di Michael Porter. Questo modello che lui ha

inventato serve per capire e analizzare quanto redditizio sia un settore; capire la redditività

di quel settore. Devo capire perché è redditizio e perché non lo è.

le 5 forze:

a) Per analizzare la redditività bisogna conoscere

rivalità dei concorrenti attuali:

(1) Grado di minaccia di potenziali entranti.

(2) Quanto forte sia la

minaccia prodotti sostitutivi.

(3) La dei

Potere contrattuale fornitori,

(4) dei miei ma anche dei miei clienti, e non intesi

solo quelli finali ma che quelli dei canali di distribuzione.

Potere contrattuale clienti.

(5) dei miei

Rivalità concorrenti interni:

(a) concentrazione:

i) Concorrenza dipende dalla rapporto tra numero di

aziende e dimensione del mercato. Per misurare questa concentrazione

useremo la quota di mercato cioè quanto è il tuo fatturato riposto alla

media di settore. In caso di settore molto frammentato ci sarà molta

concorrenza poiché è più difficile creare rapporti e accordi con le altre

aziende. Quando il settore è molto concentrato, grado di rivalità interna

si abbassa; se poco concentrato, rivalità interna si alza.

differenziazione prodotto:

ii) Grado di di un quando si parla di

concorrenza di prezzo, a livello globale si parla di concorrenza più forte.

Se il grado di differenziazione del prodotto è bassa, aumenta la

concorrenza attraverso le variazioni dei prezzi.

Economia di scala

iii) —> Benefici legati alla dimensione. In alcuni settori

per guadagnare devi essere per forza grande e potente, e.g. industria

farmaceutica, automobilistica, chimica. Sono settori dove per forza devi

essere grande per guadagnare; questo è legato al fatto che sono settori

legati a molti costi fissi nelle aziende (costi indipendentemente rispetto a

ciò che vendo; non sono variabili). In tanti settori è importante vendere

molto, avere un grande volume poiché riesco ad avere economia. Nel

caso delle macchine ci sono tantissime acquisizioni, fusioni, non

entrano nuovi produttori poiché per stare in questo settori devi vendere

almeno 1mln di auto altrimenti chiudi.

Nuovi entranti:

(b) molto imprese quando vedono un alta redditività, le aziende

vogliono entrare e Quando le barriere sono alte, per le imprese risulta

difficile entrare in questo settore. Se non ci fossero barriere, non ci sarebbe

concorrenza e anche la redditività si abbasserebbe. Se la redditività

barriere

aumenta, il mercato diventa più attraente. Quali sono le d’ingresso:

Economia di scala EdS: quando c’è una barriera, di che misura è la

❖ barriera, se aprire un Abr fuori bocconi, o un industria le barrire

cambiano di gran lunga

Differenziazione/ identità di mercato: devono vincere contro un

❖ marchio già dominante e famoso per il suo nome. Bisogna spendere

un sacco in marketing e questo porta ad aumentare il prezzo del

prodotto per poter coprire le spese.

Fabbisogno capitale: Industria chimica: dovrò fare uno

❖ sbarramento di capitale per comprare le industrie, macchinari, i

terreni e simili. Per fare un bar è m molto più semplice.

Accesso canali distribuzione: la grande distribuzione organizzata

❖ —> GDO, è una grande barriera, poiché si sono tantissime barriere

dovute ai brevetti, e devo aspettare che queste

Accesso barriere legali: la presenza dei brevetti e simili.

Minaccia prodotti sostitutivi:

(c) (1) Grado elasticità:

(2) Rapporto qualità prezzo:

(3) Potere contrattuale fornitori

Potere contrattuale fornitori:

(d) ho la mia

catena di distribuzione: Ikea ha tantissimi fornitori da paesi

❖ esercenti. Ikea ha più potere perché i fornitori sono piccoli e tanti.

Quindi dipendere dalla dimensione e dal numero e cioè anche dalla

❖ concentrazione.

Dal lavoro dello scambio, sia a livello di costo sia a livello di qualità.

❖ Samsung è anche fornitore di apple, se noi spezziamo il costo di un

iPhone noi vedremo che quello che costa di più è lo schermo. Lo

schermo ha tantissimo valore nel prodotto finale, poiché a livello di

costo pesa tanto. Questo significa che samsung ha più poetate

contrattuale rispetto ad apple (per apple è molto importante perché

gli costa tanto e a prodotto finito ha una alta percentuale di qualità).

È un prodotto che costa davvero poco escludendo lo schermo.

A. Rilevanza degli stakeholder: che siano più o meno rilevanti dipende da 3 fattori:

Potere:

(1) (a) Capacità di modificare comportamento degli altri:

i) potere coercitivo: il potere che si impone per legge, che ci sono leggi

che lo fanno imporre. Lo stato ti impone la legge di pagare i tributi.

ii) utilitaristico

iii) simbolico (soggetto alla reputazione).

(b) Stakeholder dormienti: non ha bisogno di utilizzare il proprio potere al

momento

(2) Legittimità: è una percezione che le azioni in un soggetto siano legittime o siano

appropriate. e.g. un azionista minoritario non ha potere ma gode di una erta

legittimità quando fa una richiesta perché è pur sempre un azionista

(a) Discrezionali: filantropo

Urgenza:

(3) quando le esigenze diventano critiche. (guardare classifica nel libro)

(a) Domandanti: sono persone che non hanno potere di fatto, che non hanno

nessuna legittimità però hanno un’urgenza nelle loro richieste.

Quando hanno potere e legittimità sono chiamati Dominanti.

Quando hanno potere e urgenza sono Pericolosi.

Quando hanno urgenza e legittimità sono dipendenti (employees strike)

Quando sono legittimi, potere e urgenti sono assoluti.

La pasta è una commodities:

Rivalità concorrenza:

Poca contrazione —>

• Poca differenza dei prodotti —> alta concorrenza

Potenziali entranti —> barriere: medio alte

Canali di distribuzione CDO, poiché Esselunga non vorrà distribuire i miei prodotti.

• Marchio forte, non ho un marchio forte e quindi devo spendere in una campagna pubblicitaria.

• Il fabbisogno necessario non è alto 60000-70000 euro

Prodotti sostitutivi:

Riso, farro, quinoa,

Fornitori:

Costo del grano pesa circa il 50/60% del prezzo finale della pasta. Il prezzo del grano è sogetto a

fluttuazioni continue dovute a cambiamenti climatici. Questo fa che il prezzo delle materie siamo

abbastanza instabile. Questo fa che il poster contrattuale cada dalla parte del fornitore, cioè il

fornitore race a guadagnare un certo potere contratture verso le aziende per il fatto che fornendo

una materia prima.

Cliente: il nostro principale cliente è la GDO che ci compra l’87% del nostro prodotto, questo

significa che la concentrazione dei clienti è molto alta. Ho praticamente un unico c

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Publisher
A.A. 2018-2019
4 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GuidoV di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano o del prof Roca Batllori Esther.