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SCHERMI VEGETALI- DEFINIZIONE E DESCRIZIONE
Gli elementi vegetali, in particolare alberature e arbusti, possono svolgere un ruolo sostanziale nella determinazione della qualità del microclima locale e nel controllo delle condizioni ambientali interrelate con i livelli di comfort termico, acustico e luminoso. Nell'ambito del retrofit bioclimatico degli edifici, possono essere utilizzate soluzioni che prevedono l'utilizzazione degli elementi vegetali nelle situazioni in cui il compartimento edilizio di riferimento, lo specifico ambito di pertinenza dell'edificio, consentano operazioni di piantumazione arborea e/o arbustiva nelle prospicienze dell'edificio di progetto.
Le soluzioni tecnico-ambientali che prevedono la realizzazione di schermi, ovvero barriere, vegetali, possono costituire un'efficace soluzione per la mitigazione delle condizioni di eccessivo soleggiamento estivo, andando a controllare la radiazione solare incidente sulle superfici opache dell'involucro.
andando a mitigare l'azione dei venti prevalenti e dominanti che impattano con l'edificio.
Sostanzialmente, la funzione del controllo solare viene determinata dalla capacità, soprattutto delle alberature, ad alto fusto e caratterizzate da ampie chiome, di intercettare la radiazione solare diretta, evitando che vada a colpire le superfici edilizie, nonché di ombreggiare la superficie del suolo limitando la componente radiativa riflessa dallo stesso. Il ricorso ad alberi caducifoglie, può consentire che la schermatura vegetale, durante il periodo invernale, non costituisca un problema, in termini di impedimento dei guadagni termici solari.
La funzione del controllo delle condizioni di alta ventilazione invernale, viene determinata dalla capacità delle barriere vegetali, costituite da alberature, alte siepi e schermi costituiti da essenze arbustive, di intercettare i flussi di vento, rallentarli, deviarli, attenuandone gli effetti sulle superfici.
Dell'involucro edilizio. Per la realizzazione di schermi vegetali aventi tale specifica funzione ambientale, è necessario il ricorso a specie ed essenze vegetali sempreverdi.
Caratteristiche costitutive e di funzionamento:
Ai fini della realizzazione di schermi vegetali in grado di controllare l'apporto solare radiativo sulle superfici edilizie, occorre rapportare alla specifica morfologia, dimensione e situazione climatico-ambientale dell'edificio di progetto, alcuni parametri di progetto:
- Tipologia della specie vegetale in particolare se caducifoglia o sempreverde
- Morfologia, dimensioni ed altezza della chioma delle alberature, variabili sia in funzione della specie vegetale che dell'età e quindi dello sviluppo dell'impianto vegetale
- Morfologia, dimensioni, quantità e densità del fogliame, parametro strettamente correlato con la permeabilità della chioma nei confronti dei raggi solari
- Posizionamento nei confronti dell'edificio
idonee in quanto consentono il passaggio dei flussi di vento nella zona sottostante la chioma stessa
Per gli edifici bassi possono essere convenientemente utilizzate barriere costituite da siepi ed essenze arbustive. Gli effetti di una barriera vegetale, in termini di mitigazione delle condizioni di alta ventilazione, dipendono dalla morfologia, dalla compattezza e dalla permeabilità della barriera e consistono, prevalentemente, in un'azione di assorbimento e smorzamento dell'energia del vento. In funzione di tali obiettivi è preferibile l'utilizzazione di specie sempreverdi, in quanto la chioma spoglia, propria nel periodo invernale, compromette la funzionalità alla quale sono destinate nell'ambito dello specifico obiettivo di controllo e mitigazione delle condizioni di alta ventilazione.
I parametri di progetto da considerare, in rapporto alle specifiche caratteristiche dell'edificio e del contesto ambientale in oggetto, sono essenzialmente:
Tipologia della specie vegetale: arborea, arbustiva, siepe
Morfologia della barriera vegetale: densità del fogliame, compattezza, altezza
Posizionamento nei confronti dell'edificio, in termini di specifica collocazione della barriera vegetale in rapporto alle caratteristiche di esposizione ai venti del contesto edilizio in oggetto e di distanza da quest'ultimo
Una schermatura arborea determina un effetto di ombra di vento che realizza una zona di calma di vento, nella zona posteriore rispetto a quella di impatto del flusso eolico, all'interno della quale la velocità del vento va a ridursi di percentuali inferiori al 50%. L'estensione della zona di calma di vento è in funzione della lunghezza della barriera e dell'altezza delle alberature: per uno schermo arboreo di lunghezza pari a circa 4H, dove H è l'altezza delle alberature, l'estensione della zona di calma nel fronte sottovento è circa pari a 4 volte
l’altezza stessa, per filari di lunghezza pari ad oltre 10H, l’estensione della zona di calma non varia più in funzione della lunghezza del filare ma si mantiene proporzionale all’altezza degli alberi.50- CARATTERISTICHE REALIZZATIVE
Per la realizzazione degli schermi e delle barriere vegetali, come indirizzo tecnico-progettuale preliminare, occorre utilizzare specie vegetali appartenenti alle serie vegetali locali e che siano compatibili con le caratteristiche del suolo, in termini di specifici caratteri fisico-costitutivi, igrometrici e di permeabilità. L’utilizzazione di specie non autoctone dovrebbe avere una motivazione specifica, di ordine tecnico-ambientale.
Negli impianti vegetali da realizzare all’interno dei tessuti urbani, è importante l’utilizzazione di specie resistenti all’inquinamento e alle malattie. Va evitata l’utilizzazione di specie infestanti.
I criteri di scelta delle specie vegetali con le quali
realizzare gli schemi, oltre che delle particolari esigenze ambientali di progetto, debbono considerare, ai fini di una concreta ed efficace realizzazione degli impianti, le caratteristiche del contesto di riferimento e, più precisamente, almeno i seguenti fattori: - luminosità dell'ambiente, fattore in grado di orientare la scelta verso specie eliofile - umidità del suolo, fattore in grado di orientare la scelta verso piante xerofile e mesoxerofile, verso piante mesofile, oppure verso piante igrofile e mesoigrofile - porosità del suolo, fattore che orienta la scelta verso specie che tollerano o meno i ristagni d'acqua - profondità del suolo, ovvero del substrato che ospita l'apparato radicale, fattore che orienta la scelta verso specie vegetali che si adattano ai suoli poco profondi, oppure verso specie che richiedono suoli profondi Per realizzare impianti vegetali in aree e suoli artificializzati, situazione ricorrente nei casi in cui.Si vogliano realizzare specifiche alberature, in punti strategici, nell'ambito del comparto edilizio dell'edificio oggetto di intervento, occorrerà realizzare specifiche buche di impianto, di dimensioni differenti in funzione della tipologia di vegetazione da impiantare. Inoltre, ai fini di garantire una corretta areazione ed un adeguato assorbimento idrico dell'apparato radicale, occorrerà prevedere uno spazio libero attorno alla base del fusto, adeguatamente proietto con appositi grigliati di protezione o con pacciamatura.
Nella realizzazione di nuovi impianti vegetali all'interno di comparti edilizi già definiti, come avviene nel caso di piantumazioni previste nell'ambito di operazioni di riqualificazione e ristrutturazione edilizia, l'effettiva fattibilità passa per il rispetto di quanto disposto, in termini di distanze dai confini, dal Codice civile, quando non vi siano specifiche norme previste dai regolamenti edilizi locali.
che prevedono differenti disposizioni. Più in particolare le distanze da osservare dal confine del fondo altruivariano in funzione della tipologia e delle dimensioni dell’impianto vegetazionale da realizzare:
- alberi di alto fusto, 3 metri
- alberi di altezza inferiore ai 3 metri
- siepi, arbusti, piante da frutto di altezza non superiore ai 2,50 metri
Queste distanze si misurano dalla linea del confine alla base esterna del tronco dell’albero nel tempo della piantagione, o dalla linea stessa al luogo dove è stata realizzata la semina.
VETRI A CONTROLLO SOLARE: A BASSO FATTORE SOLARE E SELETTIVI- DEFINIZIONE E DESCRIZIONE
Ai fini di ridurre il carico termico energetico di origine solare in ingresso attraverso le superfici trasparenti dell’organismo edilizio, soprattutto in situazioni di intenso soleggiamento estivo, possono essere utilizzati vetri caratterizzati da un basso fattore solare, soluzione tecnica che consente di mantenere inalterate le
Le caratteristiche principali di un arco sono:
- Forma curva
- Due estremità
- Centro
- Raggio
- Angolo