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LEGAMI
- FORZE (chimiche)
- DEBOLI (fisiche)
DIPOLO OSCILLANTE
STRUTTURA CRISTALLINA
CRISTALLO → porzione ordinata di materia
CELLA ELEMENTARE → porzione di materia che rappresenta la struttura macroscopica
Vcella = Vocc. + Vlibero
FATTORE DI IMPACCHETTAMENTO ATOMICO DELLA CELLA (APF)
NUMERO DI COORDINAZIONE
STRUTTURA con sovrapposizione:
- A-B-C-A → CUBICA A FACCIA CENTRATA APF 74% NC 8
- A-B-A-B → ESAGONALE COMPATTA APF 74% NC 12
determinano le proprietà meccaniche
MONOCRISTALLO → massa costituita da un unico cristallo
è possibile ottenere nella pratica la struttura desiderata
CERAMICO → composto da
CRISTALLOGRAFIA
Proprietà Meccaniche
- comportamento reversibile → deformazione elastica
- comportamento irreversibile → deformazione plastica
- risposta dei tipi di sollecitazione a natura
Deformazione elastica
(Se è totalmente reversibile e istantanea) (Non dipende dal tempo)
- Estensione monoassiale
- tensile
- compressione
- Taglio semplice
- Compressione uniforme idrostatica
Sollecitazione per estensione monoassiale
xo → x + Δx , yo → yo + Δy , zo → zo + Δz
Δx → εx ≡ (x - xo) / xo
F → σ ≡ F / Ao
Comportamento elastico
- entalpici (tutti gli aceri materiali)
- entropici (gomme)
F ∝ Δl
Forza di taglio elastico → Legge di Hooke è linearmente dipendente dalla deformazione
ROTTURA
- Propagazione cricca
- Fatica
- Creep = a seguito di una azione costante nel tempo
Resistenza dei materiali opposta alla propagazione della cricca TENACIA A FRATTURA Kc
Kc = Yσf√πa
GVEG = Energia richiesta dai materiali per consentire la propagazione della cricca
Gc=...
TEMPRA del VETRO
Aumento della tenaccia
- Arco termico (prima riscaldamento poi raffreddamento)
Temperatura di transizione vetrosa
=> dipende dalla velocità chimica
(Aumenta la temperatura aumenta la velocità chimica)
affreddato con H2O
• Per far avanzare una cricca devo vincere lo stato di compressione interno
TEMPRA CHIMICA = quando la superficie è troppo piccola
Si O2 + Na2O +
ogni atomo di ossigeno fa da parte, sostituendo le giuste parti riesce mio stato di compressione interno sufficiente
PROVA di CREEP
(con esperimento)
E
Ecreep
tempo
τ
PROVA di FATICA
Rottura a fatica
- Applicando un carico ciclico ripetuto
- Difficile da prevedere
Va suddiviso il ciclo di carico
applicando ciclicamente rotto comunque il corpo a fatica per fatica
Sistemi Cristallini
- La geometria della cella unitaria è completamente definita mediante 6 parametri.
... le sue lunghezze dei tre spigoli a,b,c e gli angoli α,β,γ tra gli assi.
- Cubico: a=b=c α=β=γ=90
- Esagonale: a=b≠c α=β=90 γ=120
- Tetragonale: a=b≠c α=β=γ=90
- Romboedrico: a=b=c α=β=γ≠90
- Ortorombico: a≠b≠c α=β=γ=90
- Monoclinico: a≠b≠c α=β=90 γ≠90
- Triclinico: a≠b≠c α≠β≠γ≠90
Monocristalli
- I sei gradi sono perfettamente ordinati secondo una ripetizione periodica che genera delle celle unitarie senza interruzioni.
Amozzi
- I sei gradi sono una regolata disposizione atomica
Imperfezioni nel Solido
Difetto Cristallino
- Irregolarità nel reticolo cristallino che abbia una o più dimensioni di un diametro atomico.
Difetto Puntuale
- Interessano una o due posizioni atomiche.
Difetti Puntuali
Vacanza - Sito vacante nel reticolo, occupato normalmente da un atomo.
Auto-interstiziale - Atomo del cristallo che si trova in un suo finzionale, spazio che normalmente non viene occupato.
Difetti Lineari
Dislocazione a Spagolo - Difetto lineare centrato vicino alla linea che rivela eretta all'estremità del semicilorio aggiuntivo di atomi.
Dislocazione a vite
Rettili Interfaccia
Bordi dei Gani - Confinee che separa due grani che hanno un orientamento cristallografico.
LEGHE METALLICHE FERROSE
Pieno causa: costruzione, rilavoro sensibili: alla corrosione
ACCIAI – Leghe ferro + carbonio + ferro sono oltre anche altri elementi
- BASSO TENORE IN CARBONIO - C < 0,25% : poco resistenti, duttili, tenaci
- MEDIO TENORE IN CARBONIO - 0,25% < C < 0,60% : bassa lavorabilità
- ALTO TENORE IN CARBONIO - 0,60% < C < 1,4% : più duri e resistenti, meno duttili
- INOSSIDABILI - Cr > 11% : elemento principale = cromo, molto resistenti alla corrosione
- 3 classi: Martensitici, Ferritici, Austenitici – magnitici
LEGHE METALLICHE NON FERROSE
- LIMITAZIONI: 1) desertica resistenza: dure 2) conducibilità elettrica resistività: bassa 3) subiscono decesso corrosione stessi lubrifici più comuni
LEGHE DA LAVORAZIONE PLASTICA
LEGHE DA FONDERIA
RAME – Quadro suoi leghe: - Te O, dure - difficile da lavorare - resiste bene alla corrosione
- OTTONE (cu + zinco)
- BRONZO (stagno, alluminio, silicio, nichel): resistenza a trazione, resistenza a corrosione
Rinvenimento
Realizzato riscaldando un acciaio martensitico a una temperatura inferiore all’eutectoide per un determinato periodo di tempo (250°C - 650°C), ma bene anche ai 100 - 200°C. Il metallo potrà disporre di quelle numerose lamine in cui accumulata durezza e tenacità con una minore carbonica residua.
Bonifica
Tempra + rinvenimento. Viene usata per eliminare le caratteristiche negative degli acciai semplicemente temprati, vale a dire è eccessiva fragilità e fa crescere di tenacità residua.
Cementazione
È un processo che porta ad aumentare sia la durezza superficiale che la vita a fatica degli acciai. Si tratta di un processo di carbonizzazione e di nitrurazione che conferisce due immagine: i componenti ad elevata temperatura e un’immagine ricca di carbonio o azoto.
Indurimento per Precipitazione
FIGURA
Ricottura
3 fasi
- Riscaldamento alla T desiderata
- Mantenimento a tale temperatura
- Raffreddamento, di solito, a T ambiente
Duttilità
Misura della deformazione plastica che il materiale può subire senza rompersi.
Resilienza
- Capacità di un materiale di assorbire energia se sottoposto a deformazione elastica e poi rilasciarla durante la fase di scarico.
Tenacità
- Resistenza a frattura in presenza di intagli.
- Capacità di un materiale di assorbire energia e di deformarsi plasticamente.
Sforzo ideale: σi = T/A0 = σ (1 + ε)
Deformazione reale: εn = ln (l/l0) = ln (1 + ε)
Frattura duttile: preceduta da una moderata strizione.
Frattura fragile: avviene senza alcuna apprezzabile deformazione.
Fatica
Tipo di cedimento che si verifica in strutture soggette a sforzi dinamici e fluttuanti. In queste condizioni di carico è possibile che la rottura si manifesti a livelli di sforzo notevolmente inferiori.
La rottura a fatica avviene in modo similare a quella fragile.
Lo sforzo applicato può essere di tipo assiale (trazione - compressione), di flessione o di torsione.
Limite di fatica: al di sotto del quale la rottura per fatica non avviene. Valore più sicuro di sforzo fluttuante che non causa rottura per un numero sostanzialmente infinito di cicli.
Vita a fatica: numero di cicli che provoca rottura a un determinato carico ed è ricavabile dal grafico S-N.