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ANALISI SECONDARIA

Inchiesta condotta su dati di inchiesta campionaria già precedentemente raccolti e disponibili nella forma dimatrice-dati originaria. Rianalisi di dati già esistenti per approfondimenti o per rispondere a domande di ricerca diverse, o con nuovi strumenti analitici.

Lavora su dati di tipo secondario, provenienti da fonti diverse:

  • istituti di ricerca (Istat, Invalsi…)
  • socializzazione di archivi dati relativi a ricerche già pubblicate

Limiti: impossibilità di controllare la qualità dei dati → i dati li troviamo così come sono, non abbiamo la possibilità di forzarli in alcun modo e nè di sapere come sono stati raccolti limitazione delle possibili domande di ricerca.

Spesso, soprattutto in ambito psicologico, c’è una grossa resistenza riguardo a quest’analisi.

META-ANALISI

Termine coniato da Glass (1976): studio sull’efficacia della psicoterapia.

L’analisi primaria è l’analisi

Originale dei dati di una ricerca (...). L'analisi secondaria è la rianalisi dei dati per rispondere alle domande originali con migliori tecniche statistiche oppure per rispondere a nuovi interrogativi con vecchi dati (...). La meta-analisi è invece una "analisi di analisi" (...) è l'analisi statistica di un'ampia collezione di risultati derivati da studi sugli individui, allo scopo di arrivare a un'integrazione dei risultati. (Glass, 1976) → si concentra sullo studio dei risultati di ricerche precedentemente condotte → sintesi dei risultati di tutti gli studi che si è riusciti a raccogliere.

LA MISURAZIONE IN PSICOLOGIA

L'ASSESSMENT PSICOLOGICO

Assessment: valutazione, accertamento.

L'assessment psicologico è una procedura di valutazione che permette di descrivere e spiegare la condizione psicologica dell'individuo, fare diagnosi e proporre prognosi, e fornire supporto alle decisioni che lo psicologo

Il tuo compito è prendere in considerazione quella persona. Non può essere ridotto all'uso di test, che da soli non rendono conto della complessità degli individui, ma deve tener conto anche di osservazioni comportamentali, del contesto socio-culturale, di interviste, di documenti...

MISURABILITÀ E MISURAZIONE

Non esiste scienza senza metodi di misurazione... quando si può misurare ciò di cui si parla ed è possibile esprimerlo in numeri, allora si conosce qualcosa di quell'argomento; ma quando non lo si può esprimere in numeri, la conoscenza è povera e insoddisfacente... (Thomson, 1889).

Conta quello che è contabile, misura quello che è misurabile, e rendi misurabile quello che non lo è (Galileo).

Fechner (psicofisica) si pone il problema di riuscire a misurare le sensazioni soggettive legate a stimoli fisici.

PSICOFISICA

Fechner, 1850... misurazione delle relazioni tra sensazioni soggettive e stimoli fisici come

‘ponte’ tra mondo psichico e fisico. Arriva così alla legge diS = K log R+CWeber-Fechner: , dove S rappresenta la sensazione, R lo40stimolo e K e C sono delle costanti. L’intensità della sensazione è quindi proporzionale al logaritmodell’intensità dello stimolo.Secondo la psicofisica, l’attributo psicologico (sensazione) sarebbe perciò quantificabile.Unità di misura: differenze appena percettibili (per esempio, due suoni di diversa intensità). Queste differenzesono state assunto pari incrementi di intensità della sensazione. Come Fechner ha mostrato, in questa ipotesidi una relazione lineare stabile si rivela tra l’intensità delle sensazioni e il logaritmo dell’intensità dello stimolo,un rapporto che è venuto per essere conosciuta come “legge di Fechner”.E’ possibile verificare la presenza di una relazione lineare stabile tra intensità sensazione e logaritmo

intensità stimolo → è possibile quindi ricavare l'intensità della sensazione soggettiva. a partire dalla misurazione dell'intensità dello stimolo.

MISURABILITÀ E ADDITIVITÀ Von Helmontz si chiede allora quando siamo autorizzati ad esprimere come quantità (cioè l'ammontare di qualcosa, la somma di un certo numero di parti elementari o unità) le caratteristiche degli oggetti reali? Una "quantità" corrisponde all'ammontare di qualcosa → somma di un certo numero di parti elementari, o unità. possiamo utilizzare le misure ottenute con test psicologici nella stessa maniera in cui noi utilizziamo le "non-misure" ottenute con strumenti di misurazione più classici delle variabili osservabili, di tipo manifesto41

PSICOLOGI VS FISICI La British Association for the Advancement of Science (1932) si chiede se sia possibile ottenere stime quantitative degli eventi sensoriali? Stevens risponde che se

Non è possibile l'additività, allora non ci può essere la misurazione. Ma vengono poste delle critiche a Stevens da parte della comunità psicologica: - Positivismo logico: enfasi sulla possibilità di rappresentazione numerica di relazioni empiriche - Operazionismo: il significato di un concetto deriva dalle operazioni utilizzate per misurarlo - Sviluppo di una misura nel momento in cui creo uno strumento in grado di misurarla TEST: COSA SI VUOLE MISURARE? BREVISSIMA STORIA DEI TEST circa 1000 AC: introduzione in Cina di test scritti come supporto alla selezione di persone per cariche pubbliche (agricoltura, esercito, giustizia, geografia) 1850: Stati Uniti introducono prove di selezione per cariche pubbliche 1885: in Germania introdotti test per valutare i danni cerebrali 1890: James Cattel - Mental test, per gli studenti di college 1905: Binet-Simon - scala di sviluppo mentale per valutare il ritardo dei bambini in Francia 1914: I

guerra mondiale → Stati Uniti introducono test per valutare le reclute: Army Alpha test e Army Betatest

● 1916: Terman sviluppa il test Stanford-Binet → Intelligence Quotient (IQ)

COSTRUZIONE DI UN TEST: COSTRUTTI E OPERAZIONALIZZAZIONI

La definizione dei costrutti che si intende misurare è indispensabile.

Operazionalizzazione → ci serve per passare dalla definizione del costrutto alla rilevazione i comportamenti

individuazione dei comportamenti che ci permettono di rilevare la presenza di una caratteristica

osservabili →psicologica necessità di indicatori osservabili di variabili psicologiche latenti.

→Esempi definizioni psicologiche di un costrutto:

ansia per la statistica: l’ansia per la statistica è definita come l’ansia che nasce dall’incontro con la

● Statistica in ogni forma e ad ogni livello. Questo tipi di fenomeno colpisce soprattutto gli studenti che

non hanno un background formativo matematico-statistico sufficiente oppure

che frequentano corsi accademici con poche materie scientifiche (come per esempio Psicologia e Sociologia)

fobia sociale: ansia e paura che le persone provano di fronte alla prospettiva di essere osservati o guardati dagli altri in particolare mentre stanno svolgendo alcune attività di routine come mangiare, bere, scrivere, firmare, usare le toilette pubbliche, lavorare, viaggiare su un mezzo pubblico di fronte agli altri o camminare in una stanza affollata. La preoccupazione principale della persona, in queste situazioni, è quella di apparire ansiosa, timida, con dei problemi, strana, e di cominciare a tremare, a arrossire e/o mostrare di sentirsi a disagio.

IL DOMINIO DI CONTENUTO

Il dominio di contenuto è l'universo dei possibili comportamenti che, coerentemente con la definizione, possono rappresentare le operazionalizzazioni del costrutto; l'insieme di tutte le manifestazioni possibili di un costrutto. Il problema è che stessi comportamenti possono

essere espressione di costrutti diversi. Innanzitutto si agisce in modo differente se i costrutti sono "nuovi" o già indagati. Il dominio di contenuto si definisce attraverso la letteratura, gli esperti, gli individui che saranno oggetto di misurazione. È possibile che molteplici fonti vengano interpellate: es. ortoressia (interviste, focus group, sondaggi: popolazione generale, studenti di scienze dell'alimentazione, personal trainer, mamme, esperti di alimentazione...); narcisismo patologico (professori di psicologia clinica, psicoterapeuti, studenti di dottorato...). DIMENSIONI E SFACCETTATURE (FACETS) DEI COSTRUTTI I costrutti complessi sono definibili in modi diversi e in base a molteplici facets (sfaccettature) -> ovviamente cambierà il dominio di contenuto a seconda della definizione teorica del costrutto. SELEZIONE DEGLI INDICATORI Si fa di fatto un campionamento dei possibili indicatori: dobbiamo sceglierne un numero limitato dainserire nel nostro strumento → selezioniamo soltanto alcuni aggettivi che siano rappresentativi di tutti. Gli indicatori possono subire dei possibili errori in base al: campionamento impreciso del contenuto ● campionamento inadeguato del contenuto ● 44 È assolutamente necessaria l'attenzione alla semantica e non solo ai dati statistici. → Possibili esiti del campionamento degli indicatori: porteranno a dei problemi → DOMINIO DI CONTENUTO E SCOPI DEI TEST È importante chiedersi a cosa serve un nuovo test, a chi si rivolge (quale popolazione) e possiamo differenziare tra due approcci possibili (non necessariamente esclusivi): test orientati al criterio: utili per identificare particolari gruppi di soggetti con caratteristiche ● qualitativamente diverse dagli altri; esempi sono i test di screening (identificare soggetti a rischio); i test che servono per identificare persone con problemi specifici (alcol, disturbi psicologici) → non ci serve a mettere gli

individui su una scala, ma individuare gli individui che sono qualitativamente differenti test orientati al costrutto (o alla teoria): usati per collocare gli individui su un continuum e utili alla verifica empirica di ipotesi e teorie; dipendono dalla cornice teorica entro cui sono stati sviluppati (es: diversi possibili test di intelligenza, depressione,...) e hanno una maggiore applicabilità rispetto ai test orientati al criterio (possibile anche screening) → es: BDI, SDS45

LO SCALING

È un processo che ci permette di ottenere una misura quantitativa di una variabile (psicologica), non osservabile direttamente; lo scaling classico (centrato sui soggetti) ha come scopo quello di attribuire un valore agli stati degli individui rispetto ai costrutti che si vuole misurare.

Sono necessarie 3 operazioni:

  1. trasformare le operazionalizzazioni in item aver individuato qual è il comportamento, qual è → l'
Dettagli
A.A. 2020-2021
71 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rebecca.raviola di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche di raccolta dati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Settanni Michele.