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TCP B

1/3

m 1

X

TCP B

2/3

m 2

X

TCP B

3/3

m 3

m 1 composto da 1000 caratteri, m 2 da 1000 caratteri, m 3 da 540 caratteri + 640 vuoti.

Sapendo la sequenza indicata il destinatario riordina i pacchetti per fa si di configurare il messaggio

correttamente.

Per rendere efficace l’affidabilità di TCP occorre un metodo che utilizza il meccanismo di

conferma e ricezione. Nel pacchetto viene inserito un Timer T che setta un tempo in cui vuole

vedersi ricevere dal destinatario un messaggio di conferma ricezione detto POSITIVE ACK. In caso

di non ricezione, lo rinvia fino quando non riceve il POSITIVE ACK.

Se tra due router ci sono dei problemi di trasmissione, gran parte dei casi è dovuto a problemi di

interferenza causati da elevato traffico di trasmissione e informazione.

Per verificare che il messaggio è arrivato a destinazione un metodo utilizzato efficacemente è quello

del Bit di parità come ridondanza del messaggio trasmesso. Questo avviene aggiungendo ai segnali

e bit trasmessi ad esempio per 8 Bit, un nono Bit affinché il numero di Bit uguali a 1 sia pari.

Il ricevente ragiona come il mittente e confronta il Bit di parità con quello che lui suppone per

verificare se corrisponde ed essere pressoché certo della trasmissione corretta.

Questa è una tecnica efficace ma che controllo solamente l’errore di un singolo Bit, un’altra tecnica

efficace per verificare maggiori errori di trasmissione è quella di inviare 2 volte il messaggio così

che il ricevente controlla se le due copie sono uguali. In sistemi critici l’informazione viene

trasmessa 3 volte su 3 canali differenti.

Struttura del messaggio per verifica ricezione

TCP A B

--- X --- canale di trasmissione

Id (unico da utilizzare)

CHECKSUM (insieme Bit di parità per la ridondanza)

Messaggio

Ci sono quindi 2 informazioni che necessitano un Feed Back (ritorno):

− Che il messaggio è arrivato a destinazione

− Che non ci siano stati errori di trasmissione

Protocollo UDP

Rispetto al protocollo TCP non manda messaggi di ricezione ed errore. È in pratica un TCP

inaffidabile ma può servire nel caso in cui non occorre fare verifiche ma demandare l’affidabilità ad

altri livelli di controllo.

Parallelismo della comunicazione

Per inviare più messaggi contemporaneamente possono essere utilizzare diverse tecniche. Le più

comuni ed utilizzate sono le seguenti:

− Tecnica forzata con cavi (costosa e pesante nella costruzione)

− MULTIPLEXING che divide il canale in più canali detti multicanali ovvero una

modulazione di canale. In questi canali dedicati vengono trasmessi dei numeri che

corrispondono a bande o protocolli specifici. Ad esempio un numero tra 0..99 se diviso in

multicanale viene suddiviso così:

. canale 1 tra 0..10

. canale 2 tra 11..20

.eccetera

Questo metodo è utilizzato nella modulazione digitale, di ampiezza e di frequenza. Nel caso di

quest’ultimo si utilizza per la modulazione di frequenza radiofonica. Facendo riferimento sempre ai

numeri possiamo fare un esempio:

Con un numero uguale a 14702 con MULTIPLEXING viene assegnato ad esempio canale base 20

per cui i numeri e quindi le frequenze assumono valori 21 24 27 20 22 (ovvero il numero precedente

modificato in base 20).

Con un numero uguale a 723001 con MULTIPLEXING viene assegnato ad esempio canale base 40

per cui i numeri e quindi le frequenze assumono valori 47 42 43 40 40 41 (ovvero il numero

precedente modificato in base 40).

Questo metodo nel caso specifico evita sovrapposizione di frequenze con conseguente errori di

interferenza e trasmissione. Possiamo definire la Banda di Canale il totale di informazioni

trasmessa in un determinato tempo ed espressa in unità di misura come Bit/secondo.

Protocolli Applicativi

Sono un insieme di protocolli che forniscono una serie di funzionalità all’utente finale.

Un esempio è rappresentato da http di internet che è un protocollo appoggiato sul sistema scambio

informazioni TCP/IP che permette di far comunicare due macchine. L’idea infatti è quella di due

macchine che collaborano ovvero che condividono informazioni. Lo scambio di informazioni può

avvenire in modo sincrono (ad esempio le chat) o in modo asincrono (ad esempio le mail).

N1 N2

Se immaginiamo una comunicazione tra due nodi N1 e N2, possiamo fare riferimento a due aspetti

o meglio a due rapporti a cui sono legati:

• Client Server, è il rapporto tra i due nodi/macchine non paritetico, che presuppone che una

delle due macchine abbia il ruolo di server (esempio nelle pagine web, un nodo detiene le

pagine l’altro le può solo vedere).

• Pear to Pear, è il rapporto tra i due nodi/macchine paritetico, cioè entrambi fungono da

contenitori di informazioni accessibili ad entrambi i nodi (internet assume questo modello

non strettamente legato ad aspetti tecnologici).

Il rapporto Client Server è una peculiarità software e non hardware, in pratica essere un server è una

caratteristica software che necessita di connessione fisica solo e soltanto per creare efficienza.

DNS

Il DNS (Domain Name Server) è un servizio applicativo che consente ad internet di fornire nomi

logici oltre che fisici. Infatti possiamo definire un nome come un indirizzo a tutto gli effetti, ad

esempio l’indirizzamento 2.27 equivale al secondo NETID e ventisettesimo HOSTID. Questo

indirizzamento però è scomodo di per se in quanto per raggiungere una determinata pagina web

dovremmo essere a conoscenza dell’indirizzo fisico del server specifico a cui riferirsi.

Per questo motivo DNS fa si che oltre allo spazio fisico di nomi comprende anche uno spazio

virtuale di nomi logici. Lo spazio logico è basato su domini che a loro volta sono formati da

ulteriori domini gestiti dal gestore della rete.

A tal proposito l’ente internazionale di gestione domini ha suddiviso alcuni partizionamenti di

riferimento e standard:

• Un dominio per ogni nazione (ad esempio .it per l’Italia)

• Una serie di domini transnazionali (ad esempio .com per le reti commerciali, .org per le

organizzazioni no profit)

Ogni dominio viene gestito da un ente nazionale, lo spazio dedicato ai nomi dei domini da l’ente

gestore che ha a sua volta possibilità di gestire sotto domini.

Si crea cos’ una struttura gerarchica ad albero dove al fondo della catena si trova la singola

macchina.

La convenzione che DNS introduce è che la macchina venga individuata con l’intero PATHNAME

del percorso di domini alla quale la macchina stessa vuole indirizzarsi.

Non c’è obbligo che le macchine che stanno nei domini logici debbano stare nello stesso dominio

fisico. Ad esempio una macchina con determinato nodo fisico può far parte di due nodi logici.

In pratica il DNS o meglio il Server DNS è un traduttore di indirizzi il cui funzionamento prevede

che quando gli viene richiesto un indirizzo logico egli fornisce conseguentemente un indirizzo

fisico.

Per evitare che DNS gestisca e traduca tutti gli indirizzi della rete mondiale (cosa impensabile) su

ogni dominio viene installato un DNS server che deve avere le seguenti peculiarità:

• Le corrispondenze delle macchine che sono nel suo dominio e l’indirizzo fisico logico

corrispondente

• Deve sapere chi è il DNS server che sta sopra o sotto di se stesso

• Ci deve essere su ogni macchina un DNS client installato

DNS client

TCP A

IP A

MACCHINA A DNS server

TCP B

IP B

MACCHINA B

Per quanto riguarda lo scambio di informazioni tra DNS ovvero la richiesta di traduzione indirizzo e

conseguente risposta di indirizzo tradotto, vale lo stesso discorso fatto per lo scambio dei messaggi

tra protocolli TCP.

Abbiamo visto che virtualmente vengono costruiti protocolli superiori a quello fisico IP che si

assume l’incarico di trasferire le informazioni richieste dai livelli superiori. Quindi nel caso di

richiesta scambio informazioni/indirizzi tra DNS, questo avviene nella linea virtuale TCP e al di

sotto con l’indirizzamento fisico IP.

Per tradurre le informazioni di collegamento a indirizzo, vale questa regola anche nel caso di

trasmissione mail

Caratteristiche da tenere a mente per questo sistema di trasmissione sono_

• Ogni indirizzo logico deve essere “risolto” ovvero deve trovare l’indirizzo fisico

corrispondente per far funzionare IP

• Può trascorrere del tempo affinché vengano effettuate tutte queste operazioni a causa dei

pacchetti che viaggiano.

Per accorciare e rendere efficienti questi meccanismi funzionali viene utilizzato il metodo Caching

che consente di tenere in memoria gli indirizzi fisici maggiormente frequentati e quindi usati ai

quali ci colleghiamo (tramite memoria Cache).

A conclusione di quanto detto per i meccanismo internet possiamo dire che per evitare pesantezza

del sistema stesso viene quindi usata la decentralizzazione, forse più pesante a basso livello ma più

fluida ad alto. Una volta decentralizzato il sistema si cercheranno scorciatoie per fare in modo che i

metodi di ricerca siano più veloci ed efficaci.

HTTP (http://)

Il suo ruolo fondamentale è quello di rendere condivisibili pagine ipertestuali. È un protocollo di

alto livello applicativo al ti sopra di TCP ed è da considerare un Client Server.

Il server http è il nucleo di un server web e si occupa di accettare le richieste (dette http request) da

parte dei vari client HTTP e di fornire loro i documenti richiesti, se esistono, oppure i messaggi di

errore opportuni se le risposte non sono soddisfatte.

Per ogni informazione il client ed il server HTTP negoziano il formato e la rappresentazione dei

dati. In particolare, il client invierà una richiesta formata da un’intestazione (header) che contiene

le seguenti informazioni:

• L’indicazione del documento richiesto

• Il tipo di browser utilizzato e la sua versione

• L’insieme dei messaggi e allegati (MME) che il browser è in grado di visualizzare

In pratica possiamo dire che HTTP client è un software che implementa caratteristiche necessarie

per far funzionare il protocollo HTTP secondo lo schema indicato:

Richiesta HTTP

http http

server client

http cliente invia richiesta visualizzazione pagine

http server risponde con l’invio delle pagine da caricare

HTTP server e HTTP client sono posizionate nella nostro sistema di trasmissione dati ed

informazioni al di sopra della catena virtuale precedentemente descritta e quindi al di sopra di TCP.

HTTP

TCP

IP

Macchina

Per richiedere la pagina http cliente funziona come browser e indica nello spazio opport

Dettagli
A.A. 2015-2016
115 pagine
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SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessandro.lora-1993 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Informatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Console Luca.