Non si poteva sottoponendo ad un elemento accidentale che portasse ad una caduta
della qualifica di erede no possibilità di differire o mutare quel tipo di situazione.
⇒
Doveva accadere dopo che avesse avuto luogo la delazione .In entrambi i casi
laddove non fosse richiesto un tempo per l’accettazione, il termine poteva essere
deciso dal pretore (probabilmente per la necessità dei creditori del de cuius
)
.
La fusione dei patrimoni: rimedi.
1) pactum ut minus solvatur
: accordo informale tra i creditori dell’ereditando e i futuri
eredi (soggetti chiamati all’eredità) che prevedeva che i futuri eredi si impegnassero
a pagare i debiti del dante causa in una misura percentuale .Dopo l’acquisto
dell’eredità essi si sarebbero dimostrati disponibili e qualora i creditori avessero
chiesto di più gli eredi/e avrebbe potuto opporre l’exceptio pacti conventi.
I creditori
stipulavano quell’accordo perchè ritenevano che quella eredità venisse acquistata da
un erede e che si sarebbe aperta una procedura esecutiva con la messa all’asta
dell’ hereditas con una hereditas dannosa non è detto che si sarebbero presentati
⇒
molti soggetti disposti a comprarla.
2) aditio mandato creditorum
: accordo sottostante simile a 1), ma si stipula un
contratto di mandato tra creditori e i futuri eredi in qualità di mandatari
.
I creditori
(mandanti) danno un incarico ai chiamati all’eredità di accettare l’eredità.Costoro
accettano e pagano i debiti del defunto solo nella misura in cui ci sia un attivo
ereditario .Qualora si trovino ad avere un patrimonio in cui i debiti superano i crediti di
questo ne chiederanno rimborso ai terzi creditori actio mandati contraria
.
⇒
3) beneficium inventarii
: creato in età giustinianea.Comportava da parte dell’erede un
pagamento dei debiti derivanti dall’ hereditas fino all’attivo ereditario a patto che
venga fatta una lista dei debiti entro due mesi= inventario .
Hereditas
= universitas complesso unitariamente considerato di corpora e iura
.
⇒
Università di beni e diritti. Testimoniato che tale bene fosse rivendicato con un’unica azione .
Ius successionis = diritto a divenire erede.Un ius classificato tra le res incorporales
.In
relazione a questo aspetto: problema di quali rapporti possano essere considerati
giuridicamente trasmissibili e quali no.
Intuitus personae
: particolare caratteristica che si
riconosce alla controparte negoziale quando si va stipulare con essa un negozio, particolare
rilevanza alla qualità della persona rapporto che si basa sulla fiducia il rapporto
⇒ ⇒
giuridico che viene a costituirsi è intrasmissibile (mandato e societas
).
Hereditatis petitio
: azione specifica a tutela dell’ hereditas e spettante agli heredes
.
Nelle legis actiones il rito è quello della legis actio sacramenti in rem
.
Dal punto di vista formulare è in tutto e per tutto una vindicatio
.Giustiniano la estese a giudizi
di buona fede.
Differenze con rei vindicatio:
1. riguardo la legittimazione passiva nella rivendica poteva essere in giudizio chiunque
avesse la facultas restituendi
. Nella hereditatis petitio si poteva convenire in giudizio
il possessore che affermasse di possedere o in qualità di erede possessio pro
⇒
herede o possessio pro possessore = affermava di essere possessore dell’ hereditas
senza dare motivazioni (affermava semplicemente di essere possessore in quanto
tale). Così anche colui che possessor pro herede o possessor pro possessore cessa
dolosamente di possedere prima della litis contestatio (senatoconsulto Giuveziano).
2. Nella rivendica i frutti sono quelli prodotti dalla cosa dopo la litis contestatio
.Nella
hereditatis petitio sono frutti prodotti post litem contestatam + restituire i frutti
precedenti alla lite sotto il profilo che esse accrescono l’eredità + res acquistate +
pretia d
elle cose ereditarie vendute. Ciò allarga lo specchio di applicabilità facendola
sembrare un’azione non solo esclusivamente in rem, ma anche in personam .
es: riscossione di un credito configurata come pretesa a veder sanzionato il
convenuto.Giustiniano finì per inquadrarla tra le azioni di buona fede, ritenne utile
prevedere quelle caratteristiche che erano tipiche dei giudizi di buona fede es: profilo
della compensazione.
Coeredità :
consortium ercto non cito
.Coeredi sui = sottoposti alla potestas dell’ereditando.
Coeredità tra estranei. Una volta scomparso il consortium patrimonio = partizione con la
⇒
communio ogni erede era titolare di una quota ideale con diritti e doveri analoghi a quelli
⇒
del comproprietario del bene comune.
ius adcrescendi
: uno dei chiamati all’eredità non diveniva coerede (es: per rinuncia)
➢
e l’accrescimento aveva luogo automaticamente ipso iure in favore degli altri chiamati
alla stessa eredità.
○ deroghe: legislazione caducaria + nomina di un substitutus + istituzione
congiunta di più eredi per la stessa quota.
divisione dell’eredità : erano esclusi i debiti e crediti ereditari , che erano in imputabili
➢
in proporzione alla quota a ciascuno spettante .
Se le obbligazioni erano indivisibili
erano trattate come obbligazioni solidali elettive .
actio familiae erciscundae
: azione propria per la divisione dell’eredità. Legis actio per
➢
iudicis arbitrive postulationem
.
La procedura ed il regime giuridico erano circa come
l’ actio communi dividundo con adiudicatio
.
Condemnationes = per eventuali
⇒
conguagli e regolamento dei conti tra coeredi classificazione della comunione
⇒
ereditaria tra le possibili fonti di obbligazioni.
La successione universale mortis causa secondo il diritto pretorio .
Si suppone che abbia origine nell’ambito delle liti sulla titolarità di un bene regolate secondo
il rito della legis actio sacramenti in rem
. (Subito dopo il pretore ordinava alle parti di lasciare
la cosa e lasciava il possesso ad interim a colui che potesse presentare il migliore garante).
Assegnare provvisoriamente il bene alla parte che sembrasse quella più meritevole di
vincere la controversia.Poi si giunse a prevedere un’assegnazione del possesso del
patrimonio anche a colui che non fosse il soggetto designato erede secondo ius civile
.Editto
pretorio bonorum possessio dal punto di vista dei presupposti sostanziali.Il bonorum
⇒
possessor godeva di una tutela possessoria interdittale ,in particolare laddove fossero
stati ritenuti sussistenti i presupposti lui avrebbe potuto valersi dell’ interdictum quorum
bonorum = interdetto volto all’acquisto del possesso .
Man mano la bonorum possessio andò
perdendo la sua valenza originale e divenne un istituto di diritto sostanziale .
Eredi successore universale secondo ius civile e possessores successore universale
⇒ ⇒
ius pretorio
.
Se la bonorum possessio dovesse essere qualificata cum re o sine re : dipendeva dalla
circostanza che fosse già stato accertato chi tra bonorum possessor e erede civile dovesse
prevalere ( cum re prevaleva il bonorum possessor ).
Tutela giudiziaria del bonorum possessor: se il bonorum possessor avesse acquistato il
possesso e che gli fosse stato reclamato attraverso la petizione di eredità si diede
l’interdictum quorum bonorum
.
Non avrebbe acquistato il possesso ex iure Quiritium dei
corpora ereditaria, ma avrebbe avuto la possessio ad usucapionem (concessa actio fictitia
simile alla Publiciana). Actiones utiles per le posizioni giuridiche soggettive,soprattutto crediti
e debiti.
Se il bonorum possessor era anche erede adiuvandi iuris civilis gratia s
i avvale dei
⇒
⇒
rimedi giudiziari del diritto pretorio spettanti al bonorum possessor.
Conflitto tra heres e bonorum possesor
: in un primo tempo in favore dell’erede civile poi
bonorum possessor = eccezione di dolo generale contrastare un’ipotesi di abuso del
⇒
diritto da parte dell’attore .
Esempio : istituzione di erede cum modo monumento funebre
⇒
deve essere costruito dall’erede.Se lo fa il bonorum possessor
, e viene chiamato in giudizio
con la petizione di eredità può usare in questo senso l’eccezione di dolo generale per non
aver rispettato la volontà dell’ereditando.
Delazione : testamentaria bonorum possessio secundum tabulas oppure ab intestato
⇒
sine tabulis o contra tabulis
.
Per i bonorum possessores la delazione aveva durata
⇒
limitata nel tempo (1 anno o 100 giorni).Il termine decorreva dalla morte del de cuius o dalla
scadenza del termine assegnato alla categoria precedente.
Necessaria la Agnitio bonorum possesionis petitio dell’interessato + datio da parte
⇒
del pretore.Con la scomparsa della giurisdizione pretoria nell’età postclassica, heredes e
bonorum posessores si andarono assimilando.
La collazione:
Se vengono chiamati i figli emancipati tanto quanto quelli in potestate, i figli in potestate
contribuiscono al patrimonio con degli acquisti che avevano fatto loro in nome del padre .Il
patrimonio è ingrandito dall’attività negoziale del non emancipato (che essendo alieni iuris
compie atti negoziali per conto del pater
) collatio bonorum = il figlio emancipato per
⇒
poter partecipare alla bonorum possessio
,
pena la denegatio
,doveva promettere a ciascuno
degli altri sui erede l’onere di procedere alla collatio bonorum in modo che del patrimo