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ESERCIZIO
FEMMINE FREQUENZA
RELATIVA
Fumatore 4 0,36
Non fumatore 6 0,69
Fumatore occasionale 1 0,55
tot 11 MASCHI SOGGETTI FREQUENZA
RELATIVA
Fumatrice 2 0,22
G =0,56 Non fumatrice 5 0,56
G.max =0,67 Fumatrice occasionale 2 0,22
G.nor= 0,56/0,67 tot 9
G= 0,58
G.max= 0,67
G.nor =0,58/0,67
(C’è altro esercizio sulle slide) ----05/04
Per confrontare due numeri è possibile calcolare le :
- Differenze assolute: io prendo due numeri, faccio il secondo meno il primo, oppure in valore
assoluto il primo meno il secondo.
- Differenze relative: queste differenze che ho fatto, le faccio riportate a una variabile. Ad esempi
posso fare la differenza fratto A, oppure posso dividere per B, oppure la cosa più corretta è
dividerla per la media dei due.
- Rapporti statistici: è semplicemente a/b oppure b/a. la cosa importante però è che tra i rapporti
statistici abbiamo delle questioni particolari. Questi rapporti statistici sono diversi a seconda del
rapporto tra numeratore e denominatore, possiamo distinguere:
o Rapporti di composizione: sono i rapporti di una parte rispetto il tutto. Cioè noi abbiamo al
denominatore abbiamo un ‘’tutto’’ e al denominatore un ‘’qualcosa’’ che è parte di quel
tutto. Ad esempio, voglia sapere la percentuale degli occupanti di una provincia, quindi il
numeratore ha gli occupati della provincia e il denominatore ha le persone che dovrebbero
lavorare in quella provincia.
DENOMINATORE: tutto ; NUMERATORE : parte
▪ Se le variabili sono qualitative o categorizzate quantitative semplicemente si fa un
rapporto∑ -> posso fare la sommatoria
▪ se invece le variabili sono continue viene calcolata l’intensità con un integrale
-> la variabile non posso sommarla in quanto infinita.
∫
o Rapporti di densità: sono rapporti in cui ho due quantità differenti, il numeratore e il
denominatore non stanno parlando lo stesso linguaggio.
Ad esempio, la densità abitativa-> al numeratore avrò infatti il numero di
abitanti/superficie e non il totale degli abitanti
o Rapporto di derivazione: sono due quantità diverse ma una è necessaria per l’effettuarsi
dell’altra. sono dei rapporti di densità in cui il numeratore per esserci deve esserci il
denominatore.
Ad esempio, il numero di imprese totali al numeratore e il numero di imprese fallite al
numeratore, perché un’impresa fallisca deve esserci . (c’è un errore nella slide, deve essere
DER non DEN).
Esistono dei particolari rapporti di derivazione che si chiamano ‘’tassi’’ :
▪ uno è il tasso di natalità: numero di nati vivi in un certo periodo/la popolazione
totale di un certo periodo
▪ tasso di fecondità sono i morti di un certo periodo/popolazione totale id quel
periodo. Con questo tipo potremmo pensare che è di composizione.
▪ Il tasso che è sicuramente di derivazione è il tasso di fecondità numero di nati
vivi/donne in età fertile-> il numeratore e denominatore non sono correlati. È
l’unico che è chiaramente di derivazione perché il verificarsi di Y è necessario per il
verificarsi di X
Se parliamo di tassi parliamo sempre di rapporti di derivazione, anche se potrebbero essere di
composizione.
Numeri indice
particolari rapporti usati in economia. Questi li uso quando voglio confrontare una serie storica, cioè come
si evolve un fenomeno nel tempo, si rappresenta dal punto di vista grafico come un diagramma andando a
segnare sulle X i tempi e i Y i valori e andiamo a disegnare una spezzata. Come capiamo se è cresciuto o
diminuito nel tempo? Con il numero indice
Prendiamo i prezzi di una fabbrica dal 2005 al 2011
Anno 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Prezzo 13.50 13.80 13.85 14.50 14.80 14.95 15.05
guardandolo così vediamo che il prezzo è cresciuto nel tempo ma io voglio sapere quando è cresciuto di
più, voglio sapere quanto è aumentato in termini relativi, o vedere quanto è aumentato il prezzo in
percentuale.
abbiamo due tipi di numeri indice:
- Semplice(ci occuperemo solo di questi): prendono una serie storica e vanno a vedere come
cambiano nel tempo
- Composti: considerano più serie storiche e quindi studiano come varia un prodotto, come varia un
altro e guardano contemporaneamente come è variato il prezzo del prodotto
Quelli semplici hanno due modalità:
- Base fissa: vuol dire che confronto tutti rispetto un’unica base. Finno il 2005 e vado a vedere come
cambia il 2006 rispetto il 2005, come cambia il 2007 rispetto il 2005 ecc..
- Base mobile : confrontano il numero indice con dei numeri indici precedenti
BASE FISSA
Come si indicano i numeri indici? Si indicano andando a mettere prima della I si mette la base, dopo la I si
mette l’anno per cui lo sto calcolando .
Ho la mia base del rapporto, che è il valore a cui sto facendo riferimento, che sta al denominatore; poi ho i
miei valori che calcolo volta per volta che sono al numeratore. Come calcolo il numero indice in base 2005
del 2006? Il numero indice si calcola con al numeratore il valore del 2006 e al denominatore il valore del
I
2005→ 2005 2006=13,80/13,50=1,020 -> questo si può trovare anche moltiplicato per cento->102,2 però
se vogliamo fare delle operazioni tra numeri indice non si possono usare moltiplicati per cento
Il primo valore della mia base è centro, ovviamente confrontando lo stesso valore. Dal 2005 al 2011 il
prezzo è variato del 111,5%-> non siamo in regime di recessione essendo aumentano e non diminuito.
Questo serve capire quanto è aumentano negli anni rispetto all’anno di partenze
BASE MOBILE
Sono calcolati come il valore/ il valore K step precedenti -> io posso calcolare il numero indici a base mobile
andando indietro quanto voglio, l’importante è che per ogni valore vado indietro della stessa quantità. Se
decido di confrontarlo con due anni precedenti (k) anche gli altri confronti siano due anni indietro.
Se K è uguale a uno si parla di base immediata
Se k è maggiore di 1 si parla di base mediata-> questo serve quando ho i prezzi per semestre
ESEMPIO: il 2005 a questo punto non lo posso calcolare , il primo valore non si può calcolare perché non è
a base mobile non avendo nulla di precedente . devo confrontare il 2006 con il 2005, il 2007 con il 2006
ecc.. in questo modo posso andare a vedere i vari incrementi e posso vedere che l’incremento maggiore c’è
stato tra il 2007 e il 2008
PRORPIETÀ DEI NUMERI INDICE
1. Proprietà di reversibilità delle basi: numero indice a base I del valore j, devo solo fare il reciproco….
2. Proprietà transitiva : mi dice che se io ho una serie storica di numeri indice a base mobile, il prodotto
dei numeri indice fino a un certo istante di tempo è uguale al numero indice di quel tempo li che ha
I I I
base il numero del tempo osservato-> 2005 2006 per 2006 2007 = 2005 2007 se le basi sono
consecutive
3. Proprietà circolare : è una prosecuzione della transitiva, in questo caso se l’ultimo tempo è quello di
I I I I
partenza il prodotto sarà uguale a 1 : 2005 2006 per 2006 2007 per 2007 2005= 2005 2005>1
Una cosa che deriva dalla proprietà circolare : Sé possibile trovare una formula per cambiare la base ->
ESERCIZIO
La serie storica mensile di un prezzo in euro di un particolare modello di notebook nell’anno 2003 risulta la
seguente: a) Calcolare i numeri indice con base fissa rispetto al mese di gennaio
b) Calcolare i numeri indice con base mobile con riferimento immediato
PUNTO A
1050/1050=1*100=100
1150/1050=1,095*100=109,5
1030/1050=0,980*100=98,0
1020/1050=0,971*100=97,1
1010/1050=0,961*100=96,1
1090/1050=1,038*100=103,8
1100/1050=1,047*100=104,7
1105/1050=1,052*100=105,2
1100/1050=1,047*100=104,7
1110/1050=1,057*100=105,7
1105/1050=1,052*105,2
1090/1050=1,038*100=103,8
PUNTO B
I
gennaio febbraio= 1150/1050=1,094*100=109,5
I
febbraio marzo=1030/1150=89,5
ecc…
L’INTERDIPENDENZA
Con cui possiamo vedere come due variabili si comportano tra loro. Il grafico che usiamo per confrontare
tra di loto due variabili quantitative è il grafico di dispersione. Il grafico a dispersione sull’asse delle X
abbiamo.. mentre sull’asse delle Y..
È un grafico che solo guardandolo capiamo che al crescere dell’una
vediamo una crescita dell’altra. Dobbiamo trovare un modo per verificare
se questa cosa è vera e come funziona.
Concordanza (stiamo sempre parlando con caratteri quantitativi) due caratteri quantitativi si
definiscono concordanti se al crescere dei valori di un carattere crescono i valori
dell’altro carattere e viceversa. Nel diagramma a dispersione una rappresentazione
di caratteri concordanti saranno distribuiti introno a una rete crescente
Discordanti due caratteri sono discordanti se al crescere di un carattere l’altro decresce e
viceversa. Su un diagramma a dispersione si distribuiranno intorno a una rete
decrescente nella C non abbiamo ne concordanza ne discordanza ; nella D
è vero che non vedo è una discordanza che concordanza,
però vagamente vediamo un po di addensamento su una
retta crescente lo vedo
Codevianza
se prendiamo due caratteri quantitativi X e Y , si definisce codevianza la somma dei prodotti degli scarti tra
le loro X e la loro media, e gli Y e la loro media.
ESEMPIO
x y
2 3
3 6
1 3
Media x=2 Media y=4
La codevianza si calcola = (2-2)(3-4)+(3-2)(6-4)+(1-2)(3-4)
La codevianza è positiva quando ho che i valori X e Y sono maggiori della loro rispettiva media oppure
quando X e Y sono minori delle rispettive medie.
La codevianza è negativa quando la X è più grande della sua media mentre la Y più piccola della sua media
allora e viceversa. Quindi la codevianza è positiva quando ho una buona concordanza , se invece non ho
una buona concordanza la codevianza è negativa
Il grosso problema della codevianza è che dipende dalla numerosità e dalla grandezza dei valori, si tratta di
un indice assoluto proprio perché dipende dai valori. Non posso quindi confrontare delle codevianze tra di
loro, per questo ho bisogno di un coefficiente lineare di Pearson che al numeratore ha la codevianza
mentre al denominatore la radice del prodotto delle due devianze.
il denominatore essendo un prodotto tra valori al
quadrato è sempre positivo, quindi il segno sarà deciso dalla mia codevianza.
Prproetà del coefficiente di Pearson misura la correla