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Sono senza dubbio la riduzione in termini percentuale della quantità di anaerobi e gram-
negativi che sono presenti a discapito dei batteri aerobi gram-positivi,quindi c'è una
variazione anche della qualità della flora patogena . si ha un aumento dei gram positivi e
degli aerobi una diminuzione per quanto riguarda i microorganismi organismi anaerobi e
gram negativi. Gli effetti microbiologici della terapia parodontale sono quindi positivi da
un punto di vista delle spirochete , dei batteri mobili, ma di fatto non sappiamo se i
microorganismi particolarmente implicati nelle patologie più gravipossono essere eradicati
da questo tipo di terapia. ci sono diversi autori che hanno ipotizzato che questi
microorganismi possono essere eradicati con delle terapie che sono organizzate in tempi
un attimo diversi. Vediamo di capire di che cosa stiamo parlando, l’ aggregati
bacteractinomycetem è un microrganismo che è difficilmente eradicabile, la sua
eradicazione è in funzione di che cosa ? Della carica batterica pretrattamento, maggiore
è la carica più difficile è l'eradicazione di tale microorganismo, è poi in funzione anche
della profondità di tasca perché si va incontro ad una ricolonizzazione delle tasche
parodontali dopo la terapia. Questa ricolonizzazione è causata o da una incompleta
strumentazione sub gengivale e quindi dai residui di depositi sotto gengivali, oppure da
placca sopra gengivale che si riforma nell'arco di 4\8 settimane e reinfetta i siti sotto
gengivali . quindi la eradicazione di questi microorganismi può risultare in alcuni casi
abbastanza difficoltosa. facciamo una premessa, ci sono ovviamente delle nicchie
ecologiche nella bocca che offrono asilo a tutti i microorganismi che sono imputati come
patogeni, queste nicchie ecologiche sono le mucose ,la lingua, le tonsille, i denti ,il solco
gengivale. dobbiamo tenere necessariamente in considerazione tutte le nicchie se
vogliamoeradicare un microrganismo dalla bocca di un paziente affetto da una malattia
grave .Per fare in modo che questo avvenga ,dobbiamo anche evitare quindi il fenomeno
della traslocazione. in questa immagine vedete ci sono degli impianti, questo che cosa
significa ?la traslocazione avviene sia fra i denti che ci sono nella bocca dei nostri
pazienti… il fenomeno della traslocazione non è altro che un fenomeno secondo il quale i
microorganismi presenti in zone magari non ancora trattate possono migrare verso le
zone che invece sono state già trattate. come pure microorganismi presenti in una bocca
malata, possono invadere i tessuti che circondano gli impianti che vengono posizionati in
una bocca che non è stata trattata ,questo è il motivo per il quale le terapie implantari non
devono essere effettuate nelle bocche dove sono presenti malattie parodontali .quindi
èimportante valutare che per eradicarei microrganismi dalle bocche dei nostri bisogna
tenere sotto controllo tutte le nicchie patogene che eventualmente possono offrire la
possibilità di colonizzazione da parte di questi microorganismi .
Se paragoniamo la terapia non chirurgica alla terapia chirurgica ci sono diversi studi che
hanno valutato a lungo termine gli effetti che si possono avere sulla profondità di tasca,
sulguadagnio di attacco clinico nel tempo. vediamo come questi risultati progrediscono
negli anni in maniera piuttosto parallela per quanto riguarda la profondità di tasca ,che
cosa significa? significa che la riduzione della profondità di tasca che si riesce ad ottenere
con diverse tecniche(scaling e rootplaning sui molari,lembo di widman modificato )..la
riduzione della profondità di tasca che si riesce ad ottenere entro il primo anno si
mantiene piuttosto costante nel tempo. vedete tutti quanti partivano con tasche di 7
mm ,guardiamo imonoradicolati la terapia chirurgica porta a 3,5 mm, quella non chirurgica
porta a poco più di 4,5,non è che ci sia questa differenza abissale. questi studi
dimostrano soprattutto che nel lungo termine i risultati tendono ad appiattirsi,stessa cosa
per il livello di attacco clinico il cui guadagno si ha nei primi sei mesi. dopo sei anni e
mezzo /sette anni i risultati sono simili indipendentemente dalla tecnica. Nel lungo
termine la terapia non chirurgica, salvo casi particolari, presenta dei risultati
assolutamente notevoli, la terapia non chirurgica non deve essere considerata il parente
povero della terapia chirurgica.
Domanda di Regina ,posso trasmettere la parodontite con un bacio? NO perché La
parodontite viene definita una malattia infettiva non trasmissibile. come è possibile?
infettiva e non è trasmissibileperchè quello che domina è il fattore di predisposizione
individuale, nel senso che non c'è bisogno di un bacio per infettare la persona perché
iparodontopatogeni sono così tanto presenti nell’ambiente che quel soggetto è
giaentrato a contatto con . i batteri quindi se è suscettibile già è infettato .
questi studi clinici a lungo termine c hanno valutato sull'uomo gli effetti della terapia non
chirurgica e gli effetti della terapia chirurgica, che cosa ci fanno capire? che tutte le terapie
sono ugualmenteefficaci nell'arrestare la parodontite. è importante una profonda pulizia
radicolare e da 1 a 3 mm tutte le tecniche( abbiamo visto prima i dati di LINDHE) causano
perdita di attacco clinico, da 6 mm in su la chirurgia riduce maggiormente le tasche. però
attenzione, è vero abbiamo visto nel grafico che la chirurgia produce una riduzione
maggiore delle tasche, però questa differenza di fatto negli anni, tende a scomparire nel
senso che i risultatitendono ad appiattirsi, le differenza si riducono. da 6 mm in su, invece
maggiore guadagno di attacco si ottiene con la chirurgia secondo alcuni autori ,secondo
altri con il trattamento non chirurgico. Quindi questa è una valutazione che ovviamente va
fatta anche in base al tipo di difetto che si sta trattando, ci sono difetti sui quali si riesce
ad ottenere anche con il trattamento non chirurgico un guadagno di attacco molto
importante.
In quest'altro lavoro vedete come il guadagno di attacco clinico sia stato valutato sia in
tasche medie che in tasche profonde e la stessa cosa per la riduzione della profondità di
tasca, questi autori che cosa hanno voluto distinguere ?il trattamento non chirurgico da
quello chirurgico, vedete questi grafici: il guadagno di attacco clinico nelle tasche medie
va a favore del trattamento non chirurgico ,mentre invece nelle tasche profonde lo stesso
guadagno di attacco clinico è a favore del trattamento di tipo chirurgico , la stessa cosa
accade nelle tasche profonde per quanto riguarda la riduzione della profondità delle
tasche. questo vale anche per le tasche medie. per quanto riguarda i risultati ottenuti da
questi autori, i principali limiti della terapia non chirurgica quali sono?
Sono i difetti infraossi ossia quei difetti dove l'accesso per la nostra strumentazione è
particolarmente limitato e in tutti quei difetti ove una terapia chirurgica si avvantaggia
soprattutto da un punto di vista della visibilità del difetto. oltre il difetto infraosseo un altro
limite della terapia non chirurgica sono le forcazioni radicolari, ma le forcazioni radicolari
non sono solo un limite della terapia non chirurgica ma anche di quella chirurgica ,
perché le forcazioni radicolari da un punto di vista anatomico offrono diverse difficoltà ai
trattamenti che ci proponiamo di effettuare. difficoltà per quanto riguarda lo spazio di
accesso, sapete bene cheun primo molare presenta delle forca azioni che spesso sono
più ampie perché le radici maggiormente divaricate fra di loro, radici che mano a mano
che si procede distalmente verso l'ottavo diventano sempre più vicine fra di loro, quindi
con minore possibilità di strumentazione, vi ricordate quando abbiamo parlato della
strumentazione abbiamo parlato anche di frese a grana molto fineche spesso possono
essere utilizzate nel trattamento soprattutto quando si effettua chirurgia. queste forcazioni
a lungo termine rispondono meno favorevolmente rispetto ai denti monoradicolati, la
terapia non chirurgica è più difficoltosa in questi siti e offre un minor successo
terapeutico ,Minor successo terapeutico sia per difficoltà di accesso per i motivi che
abbiamo appena descritto , minor successo terapeutico anche per le caratteristiche
anatomiche della forca azione.in questo ingrandimento si vede chiaramente come la volta
della forca azione offre un'anatomia abbastanza complessa alla strumentazione, nel senso
che tutte queste asperità fanno sì che un certo fattore microbico possa rimanere
indisturbato dall'azione dei nostri strumenti. Poi altro fattore èla presenza di canali
accessori,che sono delle vere e proprie autostrade per i microorganismi che possono
entrare all'interno dei canali e produrre a volte anche delle pulpiti che sono delle pulpiti
retrograde, ossia delle pulpiti che non sono causate da un evento carioso, ma
semplicemente dal fatto che i microorganismi parodontopatogeni hanno il loro ingresso
nella cavità dell’ENDODONTO attraverso questi canali accessori. la terapia non chirurgica
delle forcazioni radicolari offre quindi un minor successo terapeutico a causa della
persistenza della flora patogena proprio dovuta a questa anatomia, a queste formazioni
anatomiche. la rimozione è più efficace tramite chirurgia a lembo , rootplaning,
soprattutto nelle tasche più profonde ai 7mm, nelle forcazioni più strette ossia quelle che
offrono meno accesso alla nostra strumentazione . in questo grafico vedete come la
percentuale di forcazioni che presenta una quantità di tartaro residuo , sia ovviamente
minore quando si utilizzano a lembo aperto gli ultrasuoni, oppure le curette sempre a al
lembo aperto, invece a lembo chiuso con i tessuti che ricoprono questa forcazione è più
difficile eliminare i depositi dall'interno,sia che si utilizzi una tecnica manuale sia che si
utilizzi una tecnica non manuale cioè con l’utilizzo degli ultrasuoni . Dopo
scalingsottogengivale i MOLARI a parità di tasche presentano sempre una maggiore
carica di parodontopatogeni , per gli stessi motivi, quindi sono i molari decisamente più
difficili da trattare,è molto più difficile abbattere la flora microbica all'interno di queste
forcazioni. la ricolonizzazione delle tasche dopo terapia abbiamo parlato prima da che
cosa dipende, cioè dai depositi e dall’ accumulo della placca batterica che avviene entro
un certo periodo, abbiamo detto 4/8 settimane .che cosa succede quando c'è questo
fenomeno della ricolonizzazione?succede che durante il piano di trattamento potrebbero
verificarsi fenomeni di ricolonizzazione , che significa? Noi solitamente siamo