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DEPO-PROVERA
È presente in commercio da moltissimi anni, ma non nel mercato italiano. È una dispersione acquosa di
medrossiprogesterone acetato iniettata sottocute per ottenere un effetto contraccettivo. Esiste in dosi
diverse e si usa una o l’altra dose a seconda di quella che è la risposta ormonale del soggetto; permette di
avere un effetto contraccettivo della durata di 3 mesi, con efficienza contraccettiva che oscilla tra 98,8-
99,8%: Il PA è uno steroide che si scioglie lentamente nel LEC e viene quindi rilasciato in modo lento. Viene
poi assorbito e raggiunge il circolo e determina l’effetto terapeutico. Ci sono effetti collaterali non
trascurabili, associati all’uso di estrogeni, quali: disturbi mestruali, cefalee, depressione, irritabilità, dolori
addominali (collegabili al PA, non al sistema terapeutico). Sono microparticelle di MP acetato puro, di
dimensione calibrata.
NORETHINDRONE ENANTATO (NNE)
Forma iniettabile con veicolo oleoso. È un sale di un estrogeno, con solubilità in acqua maggiore del
precedente: lo si è quindi incorporato in un veicolo oleoso in cui è poco solubile. La sostanza per andare in
circolo deve sciogliersi nel veicolo oleoso, ripartirsi dall’olio al LEC della zona sottocute e poi raggiungere il
circolo in acqua si dissolverebbe subito, mentre in olio si dissolve lentamente. L’effetto contraccettivo
dura 8 settimane. Tuttavia non ha mai raggiunto il marcato.
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DELADROXATE e CYCLOFEMINA
C’è un’associazione tra progestinico ed estrogeno: nel DELADROXATE troviamo idrossiprogesterone
acetofenide ed estradiolo enantato, mentre nel CYCLOFEMINA troviamo MP acetato ed estradiolo cypionato.
La durata dell’effetto è solo di 1 mese. Il CYCLOFEMINA è commercializzato solo in Spagna.
Sistemi biodegradabili
A differenza dei sistemi precedenti contengono anche un materiale che si degrada in modo programmato.
Il sistema CHRONOMER è un polimero (poliortoestere), nella cui struttura è presente un anello a 5 termini di
cui un atomo di ossigeno, che degrada facilmente ma in modo controllato.
Nel polimero posso sciogliere o disperdere il PA. Ad esempio ho un cilindretto con questo sistema contenente
g
un estrogeno (Norethindrone): quando somministrato rilascia 200 di PA al giorno, per un mese circa,
anche se la casa produttrice afferma che la durata del cilindretto è di 90 giorni. Essendo fatto di un materiale
biodegradabile però il cilindretto erode e questo cambia la geometria e la dissoluzione nel tempo: dopo un
mese circa la velocità di rilascio del F diminuisce in modo tale da non garantire la concentrazione plasmatica
tale da avere un effetto terapeutico.
Si sono anche prodotti sistemi matriciali a base di acido polilattico e acido glicolico. Si sono fatti matrici, film,
p.lle con questi materiali, in cui viene disperso il F. Un sistema fatto con gli stessi materiali, quando sono
foggiati in modo diverso, rilasciano lo stesso PA con modalità diversa: il film, rispetto ad una microparticella,
ha una maggiore area di esposizione e rilascia più F nell’unità di tempo, in modo non proporzionale; in forma
di microp.lla rilascia il PA in modo lineare.
Il sistema TRELSTAR DEPOT, commercializzato in America, contiene la triptorelina pamoato, in
microparticelle fatte in acido polilattico-co-glicolico. Il prodotto si presenta come un solido, associato ad una
fiala di solvente; si ottiene per liofilizzazione delle microparticelle e si ricostituisce al momento dell’uso; si
inietta per via im e rilascia il PA per un tempo proporzionale alla dose di sostanza nelle microparticelle.
Il sistema SANDOSTATINA LAR DEPOT contiene octreotide acetato usato per acromegalia e tumori endocrini
dell’apparato digerente. Il PA è disperso in una matrice di acido polilattico-co-glicolico addizionato di
mannitolo (usato come crioprotettore nella liofilizzazione). Anche in questo caso il prodotto si prepara
estemporaneamente al momento dell’uso.
Il sistema NUTROPIN DEPOT contiene il GH umano prodotto per via ricombinante, in microparticelle di acido
polilattico-co-glicolico. È una sospensione iniettabile sottocute in soggetti con disfunzioni nella crescita. I
dosaggi sono diversi per le diverse fasi di crescita del soggetto. Permette di evitare la somministrazione
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giornaliera endovenosa di una soluzione acquosa di GH: di questo prodotto invece si somministrano 1 o 2
dosi al mese.
Pellets di sostanze poco solubili
Abbiamo una matrice foggiata a forma di cilindretti di forma diversa, somministrati in genere sottocute,
mediante un sistema di iniezione apposito. Il materiale del cilindretto è molto poco solubile e si scioglie
lentamente nei fluidi corporei. La dimensione, la forma e la natura del materiale che lo costituisce consente
una dissoluzione programmata del sistema, con conseguente rilascio a velocità nota del PA. La quantità di PA
rilasciata è proporzionale al tempo: si comportano come sistemi incapsulati.
Un esempio è una miscela di progestinico ed estrogeno utilizzata a scopo contracettivo.
Buona parte dei prodotti finora illustrati contengono una sostanza ad azione contraccettiva, a cosa è dovuto
tanto interesse in questo settore? Il DEPOT PROVERA è una delle soluzioni che le aziende farmaceutiche hanno
trovato per una richiesta della FAO, che svolge attività di nutrizione delle popolazioni sottosviluppate: ridurre
il numero delle persone da nutrire, in modo da avere risorse sufficienti anche per queste popolazioni. Alle
donne di queste popolazioni veniva data la pillola anticoncezionale: ogni mese però doveva recarsi a prendere
queste pillole, ma i centri specializzati erano distanti. Si è cercata allora un’altra soluzione, che consentisse di
avere la compliance, l’adesione alla terapia. Da qui è nato il DEPOT PROVERA, così per 3 mesi il problema era
risolto, con vantaggi notevoli, data anche l’efficienza del sistema. Sono nati poi altri sistemi che permettono
di effettuare la somministrazione a distanza di tempo molto più elevata.
Torniamo ai pellets. Sono sistemi costituiti da PA o PA miscelati. Sono iniettati sottocute e si dissolvono
completamente nel tempo senza lasciare residui, quindi non occorre tornare dall’operatore sanitario per farli
rimuovere. Finché sono presenti sottocute, se c’è necessità di asportare il sistema lo si può fare con una
semplice incisione. Questi sistemi permettono di avere un rilascio per tempi abbastanza lunghi e si possono
curare patologie croniche che richiedono somministrazioni continue. Lo svantaggio di questi sistemi è che
essendo basati sulla dissoluzione nel tempo la dimensione del pellet si riduce, comportando una variazione
nella velocità di rilascio; comunque la quantità rilasciata consente di avere concentrazioni ematiche
sufficientemente elevate e per tempi prolungati.
Si sono avuti fenomeni di sub-dosaggio: per alcuni pz il sistema non funzionava e dipendeva dalla risposta
biologica dell’organismo alla presenza di un corpo estraneo. In alcuni soggetti infatti si scatena una risposta
immunitaria aspecifica che porta alla formazione di una capsula di tessuto connettivo intorno all’oggetto
estraneo; la capsula nel tempo si consolida e comprime il corpo, il dispositivo: anche se il sistema riesce a
dissolversi nel liquido presente all’interno di questa capsula poi la sostanza non penetra lo strato di tessuto
connettivo e non viene rilasciata, per questo non abbiamo effetto. La capsula deve poi essere asportata
dall’organismo. 38
Sistemi a matrice polimerica
Si possono creare sistemi sottocutanei a base di polimeri lipofili o idrofili, insolubili e che rilasciano il PA per
diffusione. Ad esempio il sistema COMPUDOSE consta di cilindretti di silicone farmaceutico cavi, riempiti con
estradiolo, disperso in una matrice polimerica; il cilindretto alle estremità è aperto. Si usa silicone perché
l’estradiolo viene rilasciato dalla superficie di tutto il rivestimento siliconico. Si ha un’ampia superficie di
rilascio, il silicone non si degrada e quindi la velocità di rilascio è costante. Si usa per scopo contraccettivo o
per stabilizzare i livelli ormonali e quindi è importante avere una velocità di rilascio costante nel tempo.
Questi cilindretti sono inseriti in un caricatore, posizionato in una “pistola”, con la quale si spara sottocute il
cilindretto sottocute. È stato studiato per rendere agevole l’applicazione a molte persone in tempi rapidi.
Essendo di silicone va poi asportato al termine della sua azione, mediante una piccola incisione.
Sistemi capsulati
Il sistema NORPLANT è un sistema siliconico capsulato (quello di prima è matriciale); è un cilindretto cavo
(43 mm di lunghezza x 2,4 mm di diametro) riempito con il Levonorgestrel (36 mg) che viene poi chiuso con
un tappino di silicone adesivo (Silastic A; è un silicone RTV). I cilindretti sono applicati in numero di 6, nella
parte interna dell’avambraccio praticando un’incisione e vengono lasciati per lungo tempo: assicurano un
rilascio per almeno 10 anni. Sono applicati nell’avambraccio poiché è una zona poco visibile, abbastanza
irrorata, poco fastidiosa. Rilasciano 70 μg di Levonorgestrel al giorno: questa quantità assicura un ottimo
effetto contraccettivo. Dalle evidenze sperimentali è emerso però che sono rilasciati 30 μg al giorno, a causa
della capsula di tessuto connettivo attorno ai cilindretti: la capsula è poco idrofila e il PA è lipofilo, quindi un
po’ passa. Può durare una decina di anni, ma in genere dopo 5 anni la capsula di tessuto connettivo deforma
i cilindretti e il rilascio non è più costante.
Il PA esce per diffusione ed è portato in circolo dal liquido sottocute dopo essere stato rilasciato dal
cilindretto; se viene assorbito a livello sistemico si hanno effetti collaterali, legati allo squilibrio ormonale:
mestruo irregolare, cefalea, irritazione, depressione. Quando si interrompe la terapia con questo sistema
nell’arco di un mese, il 30% degli utilizzatori tornano ad essere fertili, e nell’arco di un anno quasi tutti i
soggetti tornano alla fertilità non alterano la funzionalità propria del soggetto. È stato approvato dall’FDA
nel 1983 ma è stato ritirato nel 2002, perché è stato creato il Norplant 2, commercializzata con il nome di
JADELLE. Questo sistema prevede solo due cilindretti, con quantità di PA superiori (75
mg/cilindretto); i materiali sono gli stessi di prima. La durata del sistema è leggermente inferiore ai 2300
giorni del precedente (dimostrato con studi in vivo). Comunque lo si spinge a liberare tutto il PA e la durata
riportata è di 5 anni, non come il precedente che veniva r