Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
V V V > V V
I AL GS th O
La resistenza di è verso massa; si tratta di un circuito identico al primo, con la
pull-down R PD
differenza che U 1 quando è chiuso.
→ pSW
Inverter
11.2.4 a MOS complementari
La struttura CMOS è una combinazione di MOS tipo (lato GND, e tipo (lato ,
n V
pull-down) p AL
pull-up):
• uscita H quando I = L (pSW chiuso, aperto);
nSW
• uscita L quando I = H (pSW aperto, chiuso).
nSW
Confrontando la transcaratteristica del CMOS e quella dell’invertitore si trova che la prima:
R/SW
• è simmetrica;
• è più ripida. inverter
Caratteristiche CMOS
Si tratta di una struttura complementare simmetrica:
• i due MOS/interruttori operano come un che commuta l’uscita tra massa e
unico deviatore
alimentazione;
• nessuna resistenza di o
pull-up pull-down;
• comportamento simmetrico negli stati H e L.
Idealmente, non essendoci resistenze, il sistema non dissipa potenza, anche se nel caso reale non è
così.
Componenti CMOS commerciali
I circuiti attuali hanno transcaratteristica praticamente le tensioni di ingresso vengono
verticale;
interpretate come stato H o L a seconda del valore maggiore o minore di una soglia :
V
TR
• stato H;
→
V > V
I TR
• stato L.
→
V < V
I TR
In ottica progettuale dimensionare i transistori significa determinare e .
w w
n p
75
11 – Circuiti logici 1
11.3 Moduli digitali: segnali I/U
Un modulo funzionale digitale ha:
• alimentazione (V – GND);
AL
• segnali di ingresso e uscita, espressi con variabili binarie (gruppi di 1/0, in forma seriale o
parallela).
11.3.1 Alimentazione e segnali
La tensione di alimentazione è generalmente una tensione positiva:
V AL
• alcuni moduli usano più tensioni, per ridurre il consumo;
• valori più comuni: 5 V, 3.3 V, 2.5 V, 1.8 V, . . . , 0.8 V.
Si analizzeranno i segnali presenti su singoli ingressi e uscite, tali risultati saranno applicabili per
moduli con più ingressi e uscite.
11.3.2 Stati logici e livelli elettrici
L’uscita di un circuito logico può essere vista come un deviatore tra e , tensioni ricavate
V V
H L
rispettivamente dalla tensione di alimentazione e da 0 V (GND). Si hanno quindi i seguenti
V AL
stati:
• stato 1, H: = ;
≈
V V V
O H AL
• stato 0, L: = 0 V.
≈
V V
O L
11.3.3 Compatibilità tra ingressi e uscite
Gli ingressi riconoscono lo stato logico confrontando la tensione di ingresso con una soglia ,
V V
I TR
tale per cui:
• : stato H, riconosciuto come stato alto.
V > V
I TR
• : stato L, riconosciuto come stato basso.
V < V
I TR
spesso proviene dall’uscita di un altro circuito logico, quindi i valori di e devono essere
V V V
I O I
Purtroppo non è possibile garantire un valore preciso di tensione di uscita di una porta
compatibili.
logica, pertanto vengono specificati i valori limite (per ogni porta): e . Allo stesso modo
V V
OH OL
non è possibile garantire un valore preciso per la tensione di soglia, pertanto vengono specificati
i valori limite (per ogni porta): e . È chiaro che si tratta di e non di
V V campi di variazione
IH IL
livelli, quindi per avere un collegamento tra porte logiche funzionante ci dev’essere compatibilità
tra i campi di variazione.
11.3.4 Compatibilità tra porte
Per si intende la capacità di un insieme di circuiti di scambiarsi correttamente stati
compatibilità
logici, ossia gli ingressi interpretano i livelli di tensione. Perché ciò accada devono
correttamente
sussistere le seguenti relazioni:
• : c’è garanzia che un’uscita allo stato L generi per gli ingressi delle porte collegate
V < V
OL IL
, quindi interpreti come stato L;
V < V
IL 76
11.4 – Segnali: logici o analogici?
• : c’è garanzia che un’uscita allo stato H generi per gli ingressi delle porte collegate
V > V
OH IH
, quindi interpreti come stato H;
V > V
I IH
• per garantire le disuguaglianze per una famiglia logica, i definiscono per ogni
data sheet
famiglia , , , .
V V V V
ILmax IHmin OHmin OLmax
11.4 Segnali: logici o analogici?
Le tensioni che rappresentano le variabili logiche sono segnali analogici, quindi a causa del rumore
e delle non-idealità dei circuiti i segnali possono assumere valori diversi da quelli previsti, ossia
rumore e disturbi modificano le tensioni presentate dall’uscita.
11.4.1 Margini di rumore
La differenza tra e , tra e garantisce che lo stato logico venga interpretato corret-
V V V V
OH IH OL IL
tamente anche in presenza di disturbi. Questa differenza definisce il (noise
margine di rumore
margin):
• = ;
−
N M V V
H OH IH
• = .
−
N M V V
L IL OL
Ogni passo di elaborazione aggiunge rumore, tuttavia, come già precisato in precedenza, per i
segnali digitali la degradazione dovuta al rumore è (se contenuta entro certi limiti).
recuperabile
11.4.2 Comparatore di soglia
Definizione funzionale:
• modulo con ingresso analogico I, uscita binaria U (L/H, 0/1);
• lo stato dell’uscita dipende dal risultato del confronto tra la grandezza I ed una soglia S:
se I > S: U = H;
– se I < S: U = L.
–
• alcune implementazioni del modulo presentano il fenomeno della isteresi (soglia che varia a
seconda del segno della derivata del segnale d’ingresso):
se I > S1: U = H;
– se I < S2: U = L.
–
Si parla di su segnale digitale se l’ingresso è un segnale digitale affetto da rumore
comparatore V
I
e l’uscita è un segnale digitale ricostruito (livello e ). Siccome tuttavia ogni ingresso
V V V
O OH OL
digitale agisce da comparatore, spesso non occorre interporre esplicitamente un comparatore. Il
circuito di ingresso verifica se , così che l’uscita genera tensioni esterne a o
V V V V
≶
in TR out OL
.
V
OH 77
11 – Circuiti logici 1
Inverter: V V
11.4.3 come definire e ?
IH IL
Per quanto riguarda la transcaratteristica (V ) di un “classico”:
V inverter
O I
• la zona con 1 garantisce la rigenerazione del segnale analogico;
|∆V |
/∆V >
O I
• le zone di saturazione (V = o ) sono separate dalle tangenti a 45°.
V V
O H L
Come già detto i circuiti attuali hanno transcaratteristica praticamente verticale, in relazione alla
quale è possibile individuare una tensione di soglia ; i due punti di tangenza corrispondono
V
TR
alla stessa tensione di ingresso = (= ).
V V V
IH IL TR
V V
11.4.4 Parametri e
IH IL
varia in relazione ad alimentazione, temperatura e altre grandezze:
V TR
• è impossibile definire con precisione ;
V TR
• è definibile il campo di valori possibili per [V ] (individuate da tangenti a 45°):
∈
V , V
R IL IH
: stato logico H;
– V > V
I IH
: stato logico L;
– V < V
I IL : stato logico non definito.
– V < V < V
IL I IH 78
Capitolo 12
Circuiti logici 2
12.1 Circuito equivalente in uscita
L’uscita di un circuito logico può essere vista come un deviatore (realizzato con due MOS comple-
mentari) tra e massa, comandato dalla variabile logica X che determina lo stato dell’uscita. I
V AL
MOS di uscita, quando in conduzione, hanno una resistenza equivalente , che può essere diversa
R O
verso GND o ; nello stato aperto si ha una corrente di perdita che:
V I
AL OFF
• può essere diversa per i due stati H e L;
• è generalmente trascurabile.
Per quanto riguarda la convenzione di segno le correnti sono misurate positive entranti:
• stato H: 0, 0;
I < I >
O I
• stato L: 0, 0.
I > I <
O I
12.1.1 Correnti di uscita: stato H
Con uscita allo stato H che pilota un carico collegato a massa si ha positiva entrante nel carico,
I
quindi 0. La tensione dipende dalla corrente nel seguente modo:
I < V I
O O O
= +
V V R I .
O AL OH O
Per il corretto funzionamento dev’essere , quindi esiste un valore per la corrente
≈
V V massimo
O AL
trovato analizzando la maglia intersecando le equazioni alla porta di uscita. Per garantire
|I |,
O , dev’essere (con segno, la condizione è quindi fissata la
|I | |I |),
V > V I > I <
O OH O OH O OH
tecnologia, non dev’essere troppo piccola.
R
L
12.1.2 Correnti di uscita: stato L
Con uscita allo stato L che pilota un carico collegato a si ha la tensione che dipende dalla
V V
AL O
corrente nel seguente modo:
I
O =
V R I .
O OL O
Per il corretto funzionamento dev’essere 0 V, quindi esiste un valore per la corrente
≈
V massimo
O
, trovato di nuovo analizzando la maglia intersecando le equazioni alla porta di uscita. Per
I O
garantire , dev’essere , quindi fissata la tecnologia, non dev’essere troppo
V < V I < I R
O OL O OL C
piccola. 79
12 – Circuiti logici 2
12.1.3 Parametri di ingresso e di uscita
Si definiscono quindi i seguenti parametri:
• : valore massimo della soglia , tensioni sono interpretate come stato H;
V V V > V
IH TR I IH
• : valore minimo della soglia , tensioni sono interpretate come stato L;
V V V < V
IL TR I IL
• : tensione minima per uscita allo stato alto, stato H se con il vincolo |I |
V V > V <
OH O OH O
|I |;
OH
• : tensione massima per uscita allo stato basso, stato L se con il vincolo
V V < V
OL O OL
|I | |I |.
<
O OL
Le condizioni su sono garantite solo entro determinati campi di , quindi le correnti erogate
V I
O O
o assorbite in uscita devono essere La corrente che circola nell’uscita è dovuta a:
limitate.
• ingressi di altre porte collegate all’uscita: , (praticamente nulle nei circuiti moderni);
I I
IL IH
• altri carichi (diodi LED, resistenze, . . . ).
La compatibilità elettrica tra circuiti digitali richiede quindi anche un controllo sulle cor