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FUNICOLO SPERMATICO

Vasi sanguigni e nervi destinati al testicolo si dirigono nella cavità addominale

allo scroto all’interno del funicolo spermatico, un cordone avvolto da guaine

concentriche. Il funicolo spermatico ha origine a livello del canale inguinale. La

parete del funicolo è formata da 3 guaine: la fascia spermatica interna, il

muscolo cremastere e la fascia spermatica esterna.

All’interno del funicolo ce l’arteria testicolare che è circondata dal plesso

pampiniforme e costituisce un sistema di regolazione della temperatura tramite

un pre raffreddamento del sangue arterioso prima che arrivi al testicolo.

Insieme ai vasi decorrono fibre del sistema nervoso autonomo che vanno ad

innervare il testicolo

TESTICOLO

È la gonade maschile, sede di riproduzione degli spermatozoi e della secrezione

di ormoni sessuali maschili. È un organo pari, a forma ovoide contenuto

all’interno di un sacco scrotale che è posto tra la radice delle cosce, sotto la

sinfisi pubica e dietro al pene.

Ciascun testicolo pesa circa 12 grammi.

Il margine posteriore del testicolo è in rapporto con il corpo dell’epididimo,

presenta inoltre l’ilo, cioè la porta di ingresso e uscita di vasi e nervi. Il polo

superiore rivolto in avanti è ricoperto dalla testa dell’epididimo. Il polo inferiore

rivolto all’indietro è fissato al fondo del sacco scrotale dal legamento scrotale.

Il testicolo è parzialmente rivestito dalla tonaca vaginale propria, che deriva dal

perineo primitivo che riveste la gonade quando questa è ancora contenuta

nelle cavità addominale.

Il foglietto viscerale della tonaca vaginale propria riveste la superficie del

didimo ed epididimo.

Inferiormente essa riveste il legamento scrotale e in corrispondenza dell’ilo del

testicolo risale il funicolo spermatico rivestendolo.

Al di sotto del foglietto viscerale della tonaca vaginale propria, il testicolo è

rivestito da una tonaca albuginea formata da fasci di fibre di collagene, questa

conferisce al testicolo la consistenza, è in corrispondenza del margine

posteriore del testicolo dove forma il mediastino.

Dalla superficie interna della tonaca albuginea prendono origine numerosi setti

che convengono verso il mediastino e suddividono il testicolo in 200-300 logge.

All’interno di esse si trova il connettivo lasso che da sostegno e attraverso i

vasi, nutrizione a un sistema di tubuli seminiferi contorti e cellule interstiziali.

Il testicolo è formato da uno stroma e un parenchima. Il primo rappresentato

dalla tonaca albuginea, dal mediastino, dai setti del connettivo delle logge che

circonda i tubuli seminiferi e contiene le cellule interstiziali che formano la

ghiandola interstiziale del testicolo. Il parenchima è rappresentato dai tubuli

seminiferi contorti.

I tubuli seminiferi contorti sono condotti lunghi 30-100 cm che occupano le

logge del testicolo in numero di 1-3 per loggia, sono formati da cellule di

sostegno e cellule germinali che produce spermatozoi a partire dalla pubertà.

Le cellule di sostegno contribuiscono allo sviluppo degli spermatozoi e

rilasciano l’ormone inibina che regola la produzione degli spermatozoi. Le

cellule di sostegno sono connesse tra loro mediante le barriere emato-

testicolare che produce le cellule germinali e i leucociti circolanti.

Lo spazio intorno ai tubuli è definito spazio interstiziale dove ci sono le cellule

interstiziali. L’ormone luteinizzante stimola queste cellule a sintetizzare ormoni

androgeni, ce ne sono diversi e il più importante è il testosterone che stimola

nel maschio la produzione di spermatozoi e indicono lo sviluppo dei caratteri

sessuali come distribuzione di peli, muscolatura, timbro della voce…

Sviluppo degli spermatozoi: spermatogenesi e spermiogenesi

La spermatogenesi è il processo di sviluppo dello spermatozoo che si verifica

all’interno del tubolo seminifero del testicolo. Comincia con la pubertà.

Tutti gli spermatozoi hanno origine da spermatogoni che sono cellule diploidi e

sono situate alla base del tubolo seminifero circondate da citoplasma delle

cellule di Sertoli.

Per generare spermatozoi, gli spermatogoni devono dividersi in modo mitotico

ed una delle due cellule è il nuovo spermatogonio e l’altra il spermatocita

primario che va incontro a meiosi e diventano due spermatociti secondari che

sono aploidi (23 cromosomi).

Gli spermatociti secondari completano la meiosi e danno origine agli

spermatidi, nel corso della spermiogenesi, la fase finale si differenziano in

spermatozoi che non hanno tutte le caratteristiche fondamentali al successo

nella progressione attraverso le vie genitali femminili.

Lo spermio deve lasciare il tubulo seminifero attraverso una rete di dotti e

stazionare nell’epididimo per acquistare mobilità.

Vie genitali nel sistema della riproduzione maschile

Entrambi i testicoli, possiedono una serie di dotti, le reti si continuano con un

sistema di dotti che trasportano e immagazzinano spermatozoi maturano e

procedono.

Rete testis

È una rete di canalicoli situata nel mediastino testicolare che riceve gli

spermatozoi provenienti dai tubuli seminiferi, è rivestita da epitelio cubico

semplice. I canalicoli della rete si fondono per formare i condottini efferenti che

sono circa 15 e collegano la rete testis con l’epididimo. Sono rivestiti da epitelio

cilindrico ciliato e non cililiato. I condottini sboccano nell’epididimo.

Epididimo

Struttura a forma di cresta, la testa poggia sul polo superiore del testicolo

mentre il corpo e la coda aderiscono alla superficie posteriore della gonade.

Nell’epididimo si accumulano spermatozoi in attesa di raggiungere la maturità

e divenire mobili.

Dotto deferente

Quando gli spermatozoi lasciano l’epididimo entrano nel dotto deferente che è

un tubo che decorre all’interno del funicolo spermatico attraverso il canale

inguinale per poi terminare in prossimità della ghiandola prostatica. La parete

del condotto deferente è composto dalla mucosa all’interno, della muscolare al

centro e dell’avventizia all’esterno.

La tonaca muscolare contiene tre strati di muscolatura liscia (uno interno

longitudinale, uno intermedio circolare e uno esterno longitudinale), la

contrazione è necessaria per lo spostamento degli spermatozoi attraverso il

dotto.

Quando il dotto deferente entra in cavità pelvica del canale inguinale, si separa

dagli altri componenti del funicolo spermatico e si estende posteriormente

lungo la superficie postero laterale della vescica. Si sposta verso il basso e

termina in contiguità della zona dove la vescica la prostata sono a contatto.

Quando il dotto deferente si avvicina al margine postero superiore della

ghiandola prostatica si dilata formando la ampolla del dotto deferente che si

fonde con il dotto escretore della contigua vescichetta seminale per formare il

dotto eiaculatore che è la porzione terminale delle vie spermatiche.

Dotto eiaculatore

Ciascun dotto eiaculatore è lungo circa 2 cm, l'epitelio di rivestimento è di tipo

cilindrico pseudostratificato ciliato. Trasporta gli spermatozoi e una parte del

liquido seminale verso l'uretra. Entrambi i dotti sboccano nell'uretra prostatica.

Uretra

Trasporta all’esterno lo sperma proveniente da entrambi i dotti eiaculatori.

Ghiandole accessorie

I componenti dello sperma sono prodotti dalle ghiandole accessorie che

comprendono vescichette seminali, prostata e ghiandole bulbouretrali.

Vescichette seminali

La coppia è posizionata sulla superficie posteriore della vescica, lateralmente

alle ampolle dei dotti deferenti. È un organo cavo allungato, la parete ha pliche

mucose rivestite da epitelio cilindrico ciliato pseudostratificato. Secernono

liquido biancastro-giallo.

Prostata

Questa ghiandola è un organo dotato di capsula, forma di castagna con un

peso di circa 20 gr. Situata al di sotto della vescica e contiene ghiandole

sottomucose mucosecernenti e tubuloalveolari. L’insieme di queste ghiandole

contribuisce alla secrezione del liquido seminale.

Ghiandole bulbouretrali

Due, ubicate nello spessore del diaframma urogenitale.

Ciascuna ghiandola ha un corto dotto che si sviluppa verso il bulbo del pene e

sbocca nell’uretra spongiosa. La secrezione mucosa entra nel liquido seminale

agendo come tampone e provvedendo alla lubrificazione dell’uretra prima

dell’eiaculazione.

Sperma

Agli spermatozoi provenienti dal testicolo si aggiungono le secrezioni delle

ghiandole accessorie per formare lo sperma che quando emesso nel corso del

coito, il liquido seminale prende il nome di eiaculato

PENE

Insieme allo scroto formano i genitali del maschio.

La radice del pene è la porzione aderente alla superficie inferiore del tronco, e

a questo livello la prostata dilatata, formata da bulbo e gambe del pene.

Il bulbo del pene aderisce al diaframma urogenitale e le gambe ancorano il

pene alle branche ischiopubiche.

Il corpo del pene è la parte allungata e mobile. La punta del pene è chiamata

glande e presenta l’orifizio uretrale esterno.

La cute del pene è sottile ed elastica. All’estremità distale del pene la cute

aderisce al margine distale della base del glande e forma una piega circolare

detta prepuzio.

All’interno dell’asta del pene ci sono due corpi cavernosi appaiati in posizione

dorso-laterale e ventralmente ad essi lungo la linea mediana ce un corpo

spongioso.

I corpi erettili sono avvolti da tonaca albuginea che fornisce ancoraggio per la

cute dell’asta del pene. Il tessuto erettile è costituito da lacune venose

sviluppata attorno ad un’arteria.

Durante l’eccitazione sessuale, il sangue entra nei corpi erettili attraverso le

arterie centrali. L’accumulo di sangue nelle lacune causa irrigidimento dei corpi

erettili determinando erezione del pene.

L’innervazione parasimpatica è responsabile dell’aumentato flusso di sangue

ed erezione del pene.

L’eiaculazione è il processo di espulsione dello sperma dal pene con il

contributo di contrazioni ritmiche dalla muscolatura liscia della parete

dell’uretra. L’azione del sistema parasimpatico è necessaria per raggiungere

l’erezione mentre quella del simpatico stimola l’eiaculazione.

La riduzione dell’attività del sistema nervoso autonomo in seguito a cessazione

dell’eccitamento sessuale comporta diminuzione del flusso ematico ai corpi

erettili e deviazione del sangue in altre vene condizionando il ritorno del pene

allo stato di flaccidità.

APPARATO GENITALE FEMMINILE

Una sezione sagittale della pelvi femminile mostra le strutture genitali e i loro

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Dettagli
A.A. 2017-2018
9 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher federicablecich di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Biologia Prof.