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AAA e AA A BBB BB B < B UR* PD**

Imprese 20% 50% 100% 100% 150% 150% 100%

Soggetti sovrani 0% 20% 50% 100% 100% 150% 100% 150%

Banche, in base al paese di 20% 50% 50% 100% 100% 150% 50%

residenza

Retail 75%

Mutui ipotecari su edilizia 35% 100%

residenziale

* UR = unrated (privo di rating); PD = past due (scaduti)

Trattamento delle garanzie reali – Basilea 2 approccio standard

Collateral Rating Vita residua Haircut

Contante 0%

Titoli di Stato AAA – AA- Entro 1 anno 0.5%

Da 5 anni 2.0%

Oltre 5 anni 4%

A+ - BBB- Entro 1 anno 1%

Da 5 anni 3%

Oltre 5 anni 6%

BB+ - BB- Qualsiasi 15%

Obbligazioni societarie AAA – AA- Entro 1 anno 1%

Da 5 anni 4%

Oltre 5 anni 8%

A+ - BBB- e obbligazioni bancarie prive di rating Entro 1 anno 2%

Da 5 anni 6%

Oltre 5 anni 12%

Azioni incluse nei principali 15%

indici e oro

Altre azioni quotate 25%

Domanda 2.

a) (4 punti) Spiegate in che cosa consiste il rischio di liquidità per una banca e illustrate il metodo

di misurazione definito “approccio dei flussi di cassa”.

b) (1 punto) Leggete la seguente osservazione e barrate la risposta corretta (una sola) tra le

alternative proposte:

“Nel calcolo della liquidità ottenibile da unencumbered asset, si utilizza un haircut per tenere

conto:

i. della percentuale di titoli che non possono essere oggetto di operazioni di pronti contro

termine, in quanto già diversamente impegnati;

ii. dei margini di sicurezza richiesti dalla controparte che eroga il finanziamento;

iii. del possibile deprezzamento dei titoli;

iv. della percentuale dei titoli (per es: azioni non quotate) che non verrebbero accettati

come sottostante di un’operazione di repurchase agreement.

Quali tra esse sono corrette?

a) Solo la i

b) Tutte tranne la iii

c) La ii e la iii

d) Solo la iv Analisi e gestione dei rischi

Appello del 14 febbraio 2014

Parte: P. De Vincentiis

Tempo a disposizione: 1 ora

Domanda 1

Illustrare le finalità gestionali del sistema dei tassi interni di trasferimento.

Domanda 2

Un investitore ha in portafoglio le seguenti due posizioni:

Posizione obbligazionaria Posizione azionaria

T-BOND Azioni FIAT

Scadenza: 1/11/2020 N. azioni in portafoglio: 750.000

Duration modificata: 4,80 Prezzo corrente: 1,30 euro

Valore nominale: 10 milioni USd

Prezzo di mercato: 95

Si considerino i seguenti dati ulteriori:

- Tasso cambio corrente: 1 euro = 1,37 Usd

- Volatilità giornaliera tasso interesse Usd: 1%

- Volatilità giornaliera cambio Euro/Usd: 1,50%

- Volatilità prezzo azioni Fiat: 1,80%

- Correlazione Cambio Euro/Usd – tasso interesse Usd: -0,2

- Correlazione Cambio euro/Usd – prezzo Fiat: 0,4

- Correlazione Prezzo Fiat – Tasso interesse Usd: 0,7

Si proceda al calcolo del Value at risk del portafoglio con orizzonte temporale 1 giorno e livello di

confidenza 99%.

Domanda 3

Il direttore di una filiale bancaria deve essere autorizzato dalla direzione centrale per emettere un

prestito con perdita attesa superiore a 40.000 euro. Il direttore sta per emettere un prestito ad un

cliente così caratterizzato:

- rating: B;

- probabilità di default: 1%;

- ammontare del prestito stimato recuperabile in caso di default: 60%;

- costi per l’attività di recupero del prestito in caso di default: 4%;

- tempo necessario per portare a termine le azioni di recupero del prestito in caso di default: 5

anni;

- livello corrente tasso risk-free: 1 per cento.

Il direttore della filiale può deliberare in autonomia un prestito di 10 milioni di euro al cliente, senza

richiedere l’autorizzazione della sede centrale? Motivate adeguatamente la risposta.

Domanda 4

Una banca presenta il seguente stato patrimoniale in data 1 febbraio 2014:

Attivo

Mutui a tasso fisso Importo: 1700 mln. Euro DM media: 10

Mutui a tasso var. Importo: 800 mln. Euro DM media: 0

Obbligazioni Importo: 900 mln. Euro DM media: 6

Passivo

Depositi Importo: 2000 mln. Euro DM media: 0,5

Obbligazioni Importo: 800 mln. Euro DM media: 8

Certificati di deposito Importo: 400 mln. euro DM media: 3

Patrimonio netto Importo: 200 mln. Euro

Nel mese di febbraio 2014, la banca effettua le seguenti operazioni:

emissione di un prestito obbligazionario, importo: 1.000 mln. Euro, DM media: 7 anni

- erogazione di nuovi prestiti a tasso fisso, importo: 750 mln. Euro, DM media: 5 anni

- acquisto titoli obbligazionari quotati sul MOT, importo: 250 mln. Euro, DM media: 3 anni.

-

Si calcoli:

il duration gap al 1febbraio 2014;

- il nuovo duration gap della banca, prendendo in considerazione le nuove operazioni effettuate

- nel mese di febbraio.

(per semplicità, si considerino invariate le DM medie delle poste di bilancio già esistenti al 1 febbraio

2014).

L’esposizione al rischio di interesse della banca è aumentata o diminuita?

Valutare l’impatto potenziale sul valore di mercato del patrimonio di una variazione al ribasso dei tassi

dell’1% (utilizzando i dati del duration gap post operazioni di febbraio).

ANALISI E GESTIONE DEI RISCHI

14 febbraio 2014

Domande II modulo - ISAIA

Tempo a disposizione: 30 minuti

Domanda 1.

Calcolate il requisito patrimoniale sul rischio operativo, sia con il metodo

dell’indicatore base sia con l’approccio standard, sulla base della situazione

rappresentata in tabella.

Una volta determinato il patrimonio regolamentare richiesto, commentate i limiti di

entrambe le metodologie.

Linea di business Margine di intermediazione Fattore β

T-2 T-1 T

Corporate finance 150 80 60 18%

Trading &sales -250 40 120 18%

Retail banking 80 90 75 12%

Commercial banking 15%

Payment and settlement 50 55 40 18%

Agency services 15%

Asset management -130 -20 30 12%

Retail brokerage 12%

Domanda 2.

Dopo aver definito il rischio di liquidità, spiegate la logica e il funzionamento

dell’approccio di misurazione cosiddetto ibrido.

Analisi e gestione dei rischi

Appello del 24 maggio 2013

Parte: P. De Vincentiis

Tempo a disposizione: 1 ora

Domanda 1

Considerate il seguente portafoglio:

Titolo Quantità Prezzo Volatilità Beta vs. FTSE

giornaliera MIB

A2A 500.000 0,467 1,8% 1,5

Cairo 250.000 2,84 1,5% 1,3

Communication

Tods 50.000 109 0,95% 0,8

Campari 200.000 6,060 1,4% 1,2

Volatilità giornaliera FTSE MIB = 1%

Si calcoli il Var del portafoglio, con orizzonte temporale 1 giorno e livello di confidenza 99%, con e

senza beta mapping.

Matrice coefficienti di correlazione

A2A Cairo comm. Tods Campari

A2A 1 0,9 0,8 0,7

Cairo Comm. 1 0,85 0,8

Tods 1 0,9

Campari 1

Domanda 2

Una banca che utilizza CreditMetrics ha stimato le seguenti matrice di transizione e struttura a

termine dei tassi zero coupon:

Matrice di transizione (valori percentuali)

A B C D E Default

A 97,8% 1,2% 0,3% 0,1% 0,1% 0,5%

B 0,8% 95% 1,5% 1% 0,7% 1%

C 0,2% 1% 93% 2,3% 2% 1,5%

D 0,1% 1,9% 3% 90% 3% 2%

E 0% 1% 3% 4,5% 87,5% 4%

Curva dei tassi zero coupon

1 anno 2 anni 3 anni 4 anni 5 anni 6 anni

A 1% 1,5% 2,7% 3% 3,2% 3,6%

B 2,5% 3% 3,2% 3,5% 3,7% 4,1%

C 3% 3,5% 3,7% 4% 4,2% 4,6%

D 3,5% 4% 4,2% 4,5% 4,7% 5,1%

E 4% 4,5% 4,7% 5% 5,2% 5,6%

Ipotizzate che la banca abbia emesso un prestito a favore di una società con rating A. Tale prestito

prevede un unico flusso di cassa finale (capitale + interessi) pari a 5000 euro, che scade esattamente

fra 4 anni. Il valore stimato del prestito in caso di default è pari a 1300. Usando Credit Metrics

determinate:

- il valore corrente del prestito;

- la perdita attesa, con orizzonte temporale pari a 1 anno;

- il VAR, con livello di confidenza 98 per cento e orizzonte temporale pari a 1 anno.

Domanda 3

Considerate le diverse tecniche utilizzabili per stimare la volatilità dei rendimenti dei fattori di

mercato. Quale, tra i seguenti problemi, è noto come ghost feature o echo effect?

a) una stima della volatilità con basso contenuto informativo;

b) il fatto che la volatilità non può essere stimata se i mercati sono illiquidi;

c) una forte variazione della volatilità stimata quando i rendimenti del fattore di mercato hanno

appena registrato una variazione marcata;

d) una forte variazione della volatilità stimata anche quando i rendimenti del fattore di mercato

non hanno appena registrato una variazione particolarmente marcata.

In che cosa consiste il correttivo apportato a tale problema dalla stima della volatilità attraverso la

media mobile esponenziale?

Domanda 4

Una banca presenta il seguente stato patrimoniale in data 1 giugno 2013:

Attivo

Mutui a tasso fisso Importo: 2700 mln. Euro DM media: 15

Mutui a tasso var. Importo: 800 mln. Euro DM media: 0

Obbligazioni Importo: 900 mln. Euro DM media: 6

Passivo

Depositi Importo: 2500 mln. Euro DM media: 0,5

Obbligazioni Importo: 1300 mln. Euro DM media: 9

Certificati di deposito Importo: 400 mln. euro DM media: 3

Patrimonio netto Importo: 200 mln. Euro

Nel mese di giugno 2013, la banca effettua le seguenti operazioni:

emissione di un prestito obbligazionario, importo: 500 mln. Euro, DM media: 2 anni

- erogazione di nuovi prestiti a tasso variabile, importo: 250 mln. Euro, DM media: 0 anni

- acquisto titoli obbligazionari quotati sul MOT, importo: 250 mln. Euro, DM media: 5 anni.

-

Si calcoli:

il duration gap al 1 giugno 2013;

- il nuovo duration gap della banca, prendendo in considerazione le nuove operazioni effettuate

- nel mese di giugno.

Le operazioni descritte hanno complessivamente aumentato o diminuito l’esposizione al rischio delle

banca? ANALISI E GESTIONE DEI RISCHI

24 maggio 2013

Domande II modulo - ISAIA

Tempo a disposizione: 30 minuti

Domanda 1.

Calcolate il requisito patrimoniale sul rischio operativo, sia con il metodo dell’indicatore base sia con

l’approccio standard, sulla base della situazione economica rappresentata in tabella.

Una volta determinato il patrimonio regolamentare richiesto, commentate:

- i limiti di entrambe le metodologie;

- più in generale, le peculiarità dei rischi operativi che rendono la loro misurazione più difficile

rispetto a quella dei rischi finanziari.

Linea di business Margine di intermediazione Fattore β

T-2 T-1 T

Corporate finance 10 15 -5 18%

Trading & sales 150 -80 -150 18%

Retail banking 50 65 55 12%

Payment and settlement 30 45 20 18%

Agency services 0 0 0 15%

Asset management 30 5 20 12%

Domanda 2.

Tra i limiti di Basilea 2 emersi durante la crisi assume particolare importanza la cosiddetta prociclicità.

Spiegate in che cosa consiste ed illustrare le misure correttive previste (anche se non tutte già

adottate) da

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A.A. 2016-2017
195 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Slay9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Risk Management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Isaia Eleonora.