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Umanesimo e Rinascimento
1300
Nel la condizione a livello europeo comincia a cambiare,cominciano a formarsi le
prime città. Gli umanisti promuovevano una scienza basata sull’esperienza e
sull’osservazione, non più la vita concepita in funzione del divino: Il dio era confinato nel
mondo ultraterreno ed è a gli uomini umanisti che spetta il compito di costruire un mondo
nuovo, basato sull’osservazione della natura e non sulla fobia di essa. L’umanista è
protagonista e nulla è impossibile per lui, questa concezione porterà alla creazione di
opere straordinarie.
Da queste premesse nasce il periodo che successivamente verrà etichettato da Giorgio
Vasari* come ‘Rinascimento’. Le idee umaniste cominciano a diffondersi a partire già dal
300 e trovano espressione nell’opera di Giotto e Masaccio, che si distaccando dall’arte
gotica e pongono le basi per l’arte 500entesca.
L’umanista era chiamato all’analisi, dunque si comincia ad osservare la natura, ma anche
il passato: l’antico.
Nel 1432 scavi archeologici portano alla luce alcune sculture di origine greca : il gruppo
Laocoonte, torso del belvedere,
del l’apollo e che saranno collocati nel belvedere del
vaticano e utilizzati come punto di riferimento da scultori e pittori.*
Ovviamente l’Italia, che vede i barbari come coloro che hanno causato la decadenza dell’
impero romano, sarà il paese nel quale queste idee troveranno la loro massima diffusione,
Giulio II
soprattuto tra Roma (presso il papato di che voleva restaurare le glorie della
Roma imperiale ) e Firenze, alla corte medicea. Petrarca Brunelleschi
• Nel 1400 a Firenze un gruppo di intellettuali tra cui e si
adopera per operare una riforma del linguaggio e delle forme, abbandonando le
antiche concezioni medievali.
L’umanista è protagonista, antropocentrico, può creare e nulla è impossibile per lui.,
Queste le premesse per l’epoca che segnerà uno dei periodi più importanti dell’arte
italiana: Il RINASCIMENTO, che Giorgio Vasari ‘crea’ pubblicando nel 1550
3 età,
Le vite, diviso in tre parti analizza i secoli 1300, 1400 e 1500 dividendolo in nelle
quali l’autore evidenzia il progresso nelle arti, collocando Michelangelo al vertice e
ritenendo che dopo la sua produzione possa esserci solo un inevitabile declino.
(MANIERISMo) terza maniera moderna
La terza età corrisponde alla (stile), detta anche perché più vicina
a lui e viene fatta iniziare con LEONARDO DA VINCI (1452-1519).
moderna della storia dell’arte o RINASCIMENTO MATURO
Dunque l’età inizia con la
produzione di Da vinci e si conclude con la morte di Raffaello nel 1520, lasciando il posto
al manierismo.
DE PICTURA (1436)
secondo rinascimento
Dunque il Vasariano, di fondamentale importanza per tutti gli
Leon battista
artisti successivi inizia con la teorizzazione della prospettiva da parte di
Aberti, che indica precise tecniche per rappresentare con realtà geometrica il mondo. La
prospettiva arriverà a diventare ossessione per tutto il secolo successivo e sarà
onnipresente fino al 1700 all’interno della pittura italiana, con lo sviluppo del
quadraturismo.
A porre le basi del reale cambiamento in pittura Leonardo da vinci che analizza
meticolosamente la realtà usando l’esperienza come momento fondamentale della
conoscenza e scoprirà tecniche innovative per distanziarsi finalmente dalla
rappresentazione gotica. Il classico e lo studio dell’antico che erano alla base
dell’umanesimo diventano parte fondamentale per la formazione dell’artista
rinascimentale, che muta la sua condizione da artigiano a artista, inoltre anche il formarsi
delle corti rende gli artisti più autonomi verso il nell’ambito della rappresentazione e molto
ricercati. A Venezia infatti, mentre a Roma si studiavano i classici la cultura rinascimentale
fiorentina era pervenuta in egual parte alla tradizione della veduta fiamminga, nei dipinti di
Venezia rinascimento maturo attenzione per il colore e in
del infatti già troviamo molta
parte per il paesaggio.
1490 e il 1520 è il rinascimento Maturo,
Il periodo tra periodo di massimo splendore
dell’arte secondo Vasari, che culminerà con Michelangelo e andrà a sfociare nel
Manierismo.
Il sacco di Roma del 1527 porterà quegli artisti che si erano formati nella capitale a
spargersi per l’Italia influenzando la pittura della penisola, che durante i tre secoli era
molto differente in tutte le regioni, anche europee. A Venezia infatti mentre a Roma si
studiavano i classici la cultura rinascimentale fiorentina era pervenuta in egual parte alla
Venezia rinascimento
tradizione della veduta fiamminga, nei dipinti rinascimentali di del
maturo attenzione per il colore e in parte per il paesaggio.
infatti già troviamo molta
CARATTERI
Prima età (1300)
-Antropocentrismo, proposta dell’analisi della vita attraverso la scienza dell’osservazione
della natura
-Recupero testi classici, recupero della retorica platonica, che doveva essere utilizzata
come strumento per la comprensione del nuovo ruolo centrale dell’uomo.
-Primi tentativi di allontanamento dallo stile medievale statico e non basato sulla
verosimiglianza
-Giotto e la disposizione ‘reale’ nel dipinto
-Donatello e l’osservazione dal reale
Seconda età (1400)
- in Italia sentimento di volontà di recupero della grandezza strappata dai barbari all’impero
romano.
-Intellettuali che si riuniscono a Firenze per riformare e creare un mondo nuovo
-Grande fermento intellettuale, artistico, culturale IMITAZIONE E
-Brunelleschi riprende le forme classiche e le adatta agli edifici moderni:
NON COPIA DEL CLASSICO
- Petrarca riforma la lingua
TEORIZZAZIONE DELLA PROSPETTIVA
-1436 da parte di Leon Battista alberti nel ‘De
pittura’.
Terza età (rinascimento Maturo / vasariano)
1480 - 1519 (fino alla morte di Raffaello, poi Manierismo)
- Formazione corti e ducati, mutamento della condizione dell’artista che da artigiano inizia
ad essere considerato artista, inoltre è un uomo colto che deve conosce i classici e
studiarli.
-Scoperta dell’America 1492, che influenza la concezione dell’uomo di centralità, ma
produce anche opere simili a incubi.
- Ossessione per la prospettiva
- Ricerca di soluzione per i problemi che si erano creati distaccandosi dall’arte gotica: le
figure erano ancora rigide nello spazio non avevano armoniosi.
come forma di analisi scientifica
-Leonardo e l’analisi della natura e l’esperienza
-Pittura come metodo scientifico per l’indagine della natura
-Leonardo, lo sfumato e la nascita dell’emotività delle figure
-Raffaello e il colore veneziano Papa GIULIO II Leone x (1513)
-Roma capitale della cultura con il dominio di e che
volevano riportare Roma alla gloria imperiale
-1520 morte di Raffaello
-1527 sacco di Roma
-già inizio manierismo
-diffusione idee rinascimentali in tutta Italia anche a Venezia che era influenzata dalla
cultura delle fiandre e araba.
Artisti rinascimento Maturo
DONATO BRAMANTE: URBINO 1444- 1514
LEONARDO DA VINCI : 1452-1519
RAFFAELLO SANZIO: 1483- 1520
MICHELANGELO BUONARROTI :1475-1564
Il Rinascimento nel nord Europa*
Nelle fiandre gli artisti già dal 1300 si concentravano sulla resa maniacalmente dettagliata
della realtà, che sfocerà in rappresentazioni incredibilmente affollate.
Hans Van Eyck e altri artisti già ponevano la natura come soggetto presente in egual
parte quanto la figura umana nelle loro opere: prassi che arriverà in Italia solo dalla metà
del 500 in poi, con Giorgione, sfociando nella pittura di paesaggio nel 1600. Le
rappresentazioni nordiche dunque sono incredibilmente realistiche e influenzano la
produzione veneziana.
Altri artisti importanti di questo periodo sono Heronimous Bosch. Le influenze di questi
artisti sono evidenti nel paesaggio di Piero della francesca ma soprattutto saranno
caratteristiche della pittura di Giorgione e Tiziano, che con stratagemmi di partizione del
dipinto dara inizio alla rappresentazione del paesaggio moderno. Nei paesaggi nordici
possiamo notare, oltre alla particolare attenzione nel dettaglio, un’impostazione
scenografica del quadro. Quando nel 1494 Durer arriva a Venezia influenzerà molti suoi
contemporanei, con la differenza che il paesaggio italiano rimarrà sempre meno
dettagliato rispetto a quello ossessivamente dettaglio caratteristico della pittura fiamminga.
DONATO BRAMANTE
1444-1514
Nasce a Urbino, opera a Milano e dopo la caduta di Ludovico il moro (1499) si trasferisce
Giulio II,
a Roma presso la corte vaticana di dove gli viene commissionata la costruzione
della nuova basilica di San Pietro(1505) e del cortile del belvedere, per la quale il papa
comincerà la vendita delle indulgenze per la quale verrà condannata la chiesa cattolica. Il
suo progetto non sarà mai realizzato.
LEONARDO DA VINCI
1452-1519
Leonardo da vinci nasce ad Anchiani, passa un periodo a Firenze dove si forma alla
bottega del Verrocchio per poi trasferirsi alla corte di Ludovico il moro a Milano nel 1482 e
nel 1513 a Roma. Considerato come una delle personalità più importanti del 1400
Leonardo non è un uomo di lettere, come si richiede agli artisti rinascimentali, bensi un
uomo di scienza. Egli studia tutto ciò che ha intorno incarnando totalmente la figura
dell’umanista che usa l’esperienza come conoscenza e che vuole conoscere ogni aspetto
della natura. Si dedica alla botanica, alla pittura, all’architettura e non porterà a
compimento quasi nessuna opera.
é tra i primi a studiare l’anatomia direttamente dal corpo umano, contrariamente ai medici
del suo periodo che pretendevano di conoscerla solo grazie allo studio dei trattati antichi .
TECNICA
•
- Studio dal vero
- conoscenza approfondita della natura
- Rappresentazione del paesaggio nelle opere( influenza fiamminga)
- Invenzione dello sfumato, che pone fine alla problematica della staticità delle figure
medioevali.
- Umanizzazione dei personaggi e stravolgimento della struttura della rappresentazione.
• OPERE
Gallerani: La dama con l’ermellino 1489
-Cecilia
L’amante di ludovico sforza, L’ermellino rappresenta il nome con il quale era chiamato lui
oppure anche la purezza della giovane ragazza. Nel dipinto egli usa lo sfumato.
-Il cenacolo: ultima cena 1495
in un convento per volere di Ludovico Sforza, doveva simulare la presenza degli apostoli
all’interno del refettorio. In questa opera L