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RICERCA EDUCATIVA PER IL POTENZIAMENTO COGNITIVO

Capitolo 1:

Gli obiettivi sono:

  • conoscenza e comprensione: conoscere e classificare le principali forme di ricerca educativa; conoscere i contributi di ricerca sul tema; conoscere e illustrare i metodi di potenziamento
  • capacità di applicare la conoscenza e la comprensione: pianificare la ricerca quantitativa con un intervento del potenziamento cognitivo; pianificare e attuare strategie di potenziamento dei processi cognitivi; scegliere e costruire gli strumenti; illustrare e sperimentare uno dei metodi illustrati.

I contenuti sono:

  1. classificare le principali tipologie di ricerca
  2. analisi dei metodi di potenziamento cognitivo
  3. analisi degli strumenti di rilevazione
  4. metodo Fenix.

Perché è utile per un educatore apprendere le strategie di potenziamento cognitivo? Ci sono 3 tipi di studio:

  1. caso di Josè: mamma brasiliana e papà italiano. I genitori si separano ed essendo che la mamma si deve occupare di

tutto viene inserita in una comunità. Il bambino ha gravi difficoltà cioè non parla,non comprende le consegne, non partecipa alle attività. Ha instaurato un buon rapporto conun'educatrice della comunità

2. caso di Angela: è transitata in 3 comunità e ha continue pressioni da parte dei suoi genitorinaturali. Rifiuta le regole, urla le parolacce, non sa le tabelline, sa fare solo le addizioni e lesottrazioni a una cifra. Il suo quoziente intellettivo è pari a 71; il suo disagio si manifesta anche ascuola. Oppone resistenza ma accetta il supporto

3. caso di Paolo: arriva in comunità a 10 anni subendo molti traumi e violenze. Il suo profilointellettivo è disomogeneo cioè l'intelligenza pratica è buona mentre l'intelligenza verbale è sotto lamedia. In classe ci sono alcuni momenti che è calmo mentre in altri momenti è incontenibile. La scuolasegnala continuamente cosa

accedere a risorse e materiali utili. L'educatore deve essere in grado di individuare le potenzialità e le difficoltà dei bambini, progettare attività mirate a stimolare le loro capacità cognitive e valutare l'efficacia delle strategie utilizzate. Potenziamento emotivo: l'educatore deve essere in grado di supportare i bambini nel gestire le emozioni legate alle esperienze traumatiche vissute. Deve avere competenze di ascolto attivo, empatia e capacità di creare un ambiente sicuro e accogliente. Deve essere in grado di proporre attività che favoriscano l'espressione e la gestione delle emozioni, come ad esempio il disegno, il gioco simbolico o la narrazione. Potenziamento relazionale: l'educatore deve favorire lo sviluppo delle competenze sociali e relazionali dei bambini. Deve essere in grado di promuovere la collaborazione, l'empatia, la comunicazione e la gestione dei conflitti. Deve creare opportunità di interazione e di gioco di gruppo, incoraggiando la partecipazione attiva di tutti i bambini. Competenze attuali: al momento, le nostre competenze riguardano principalmente l'ascolto attivo, l'empatia, la conoscenza dei processi cognitivi e delle strategie didattiche. Abbiamo esperienza nella progettazione e conduzione di attività educative mirate al potenziamento cognitivo e emotivo dei bambini. Siamo in grado di utilizzare strumenti di rilevazione per valutare l'efficacia delle nostre azioni e di accedere a risorse e materiali utili per la nostra pratica educativa.dell'allievo: è la distanza tra il livello di sviluppo effettivo dell'allievo e il suo livello di sviluppo potenziale, che può essere raggiunto con l'aiuto di un adulto o di un compagno più competente. Definizione di concetti: 1. feedback: risposta alle domande, stimolo 2. metacognizione: indica un tipo di autoriflessività sul fenomeno cognitivo, attuabile grazie alla possibilità di distanziarsi, auto-osservazione e riflettere sui propri stati mentali 3. scaffolding: utilizzato in pedagogia e psicologia per indicare l'aiuto dato da una persona ad un'altra per svolgere un compito 4. questioning mirato (buone domande): è il processo delle domande perfette 5. processi cognitivi: sono quei processi mediante i quali un organismo acquisisce informazioni sull'ambiente e le elabora a livello di conoscenze in funzione del proprio comportamento 6. zona di sviluppo dell'allievo: è la distanza tra il livello di sviluppo effettivo dell'allievo e il suo livello di sviluppo potenziale, che può essere raggiunto con l'aiuto di un adulto o di un compagno più competente.

prossimale: è un concetto fondamentale che serve a spiegare come l'apprendimento del bambino si svolge con l'aiuto degli altri.

Capitolo 2: Qual è il nesso tra la ricerca empirica e potenziamento cognitivo?

  • individuare i bisogni e specifiche difficoltà dei soggetti
  • conoscere cause della difficoltà riscontrate
  • individuare metodi efficaci
  • valutare efficacia del metodo adottato
  • fondare scelte sulla ricerca.

In educazione capita che le scelte non siano fondate sulla ricerca.

Evidence based research di D. Margreaves: la ricerca per essere funzionale al processo decisionale deve dare informazioni rispetto a:

  • cosa funziona
  • con chi
  • come
  • con quali effetti.

Bilanci di ricerca e meta-analisi: la ricerca non conduce ai risultati univoci; si ottengono esiti diversi a seconda dei campioni. I ricercatori hanno realizzato dei bilanci di ricerca in cui sintetizzano i dati delle ricerche raggiungendo delle conclusioni. I ricercatori si servono di tecniche

Statistiche dette meta analisi per sintetizzare i risultati di ricerca. Lavoro di J. Hattie: ha effettuato la sintesi di 800 meta analisi per rilevare i fattori che incidono di più sul successo scolastico. Gli esiti che emergono in modo convergente da più ricerche e vengono dette evidenze di ricerca.

Evidence informed education: l'evidenza non può guidare la pratica ma occorre adottare i risultati come soggetti e contesti. Può fornire degli esiti da mettere alla prova nel contesto specifico in cui si opera.

Di quali tipi di ricerca si può avvalere un professionista in ambito educativo? Ci sono due tipi di ricerca educativa:

  1. Ricerca osservativa (sono votate a studiare i fenomeni senza perturbare lo svolgimento naturale. Sono utili quando si vuole indagare fenomeni che sarebbero impossibili o immorali riprodurre) e ricerca con intervento (si distinguono da quelle osservative in quanto prevedono l'introduzione di un cambiamento e la sua verifica).

Capitolo 3: Le ricerche osservative sono volti a studiare i fenomeni senza perturbare lo svolgimento naturale. Sono utili quando si intendono ad indagare i fenomeni che sarebbero impossibili o immorali riprodurre.

Capitolo 4: Le forme di ricerca osservativa sono:

  1. Inchiesta o indagine: ricerca finalizzata a misurare alcune caratteristiche di una data popolazione e studiare le relazioni. C'è la rilevazione di comportamenti, conoscenze, atteggiamenti etc. Si usa l'inchiesta quando si riferisce a grandi campioni mentre l'indagine riguarda il campione che è più circoscritto.
  2. Ricerca con osservazione sistemica: prevede la rilevazione diretta delle condotte dei soggetti presi in considerazione attraverso l'utilizzo di strumenti.
  3. Ricerca valutativa: è volta ad osservare e a giudicare sia i prodotti che i processi. Prevede un insieme di procedure che permettono di valutare prodotti singoli, progetti educativi, etc.

processicomplessi4. ricerca etnografica: ha lo scopo di delineare le caratteristiche di una cultura comprendendo le credenze, abitudini e convenzioni

5. studio del caso: può essere un indagine empirica condotta su un singolo soggetto, istituzione o evento. In questo studio vengono utilizzate molte fonti di informazione conducendo un'osservazione approfondita di casi individuali.

Capitolo 5: Esempi di ricerche con intervento: quali caratteristiche? Ricerche con intervento si distinguono da quelle osservative e una volta individuato un problema prevedono l'introduzione di un cambiamento e la sua verifica. Esempi sono:

  • efficacia di un laboratorio di teatro sullo sviluppo dei ragazzi
  • efficacia di un laboratorio con software didattici per lo sviluppo delle abilità etc.

Le forme di ricerca di intervento sono:

  • esperimento: la messa in opera di esperimenti comporta l'introduzione di un intervento innovativo per verificare gli effetti. Il ricercatore opera un mutamento

nel valore di una variabile e studial'effetto prodotto su di un'altra variabile- quasi esperimento: il ricercatore ha il controllo completo sulle fasi di ricerca: campione, variabili,tempo e disegno. In questo punto il ricercatore non ha il controllo di tutte le condizioni della ricerca- esperimento su caso singolo: prevede che il ricercatore effettui un esperimento su un singolo caso.Lo studioso effettua una rilevazione su un caso paradigmatico, realizza l'intervento e rileva gli esitifinali. Le sequenze possono essere ripetute- ricerca azione: è una forma di ricerca finalizzata ad identificare le strategie d'azione volte arisolvere problemi in un contesto.

APPROFONDIMENTORICERCA QUANTITATIVA RICERCA QUALITATTIVA- Introduce la misurazione delle variabili e - indagine induttiva, orientata al caso unico.analisi statistica di dati. Prevede empatia e contatto personale.- scopi: obiettivo è quello di - obiettivo è di comprendere la

realtà possono influenzare la percezione e l'interpretazione degli eventi. La ricerca educativa si propone di esplorare, spiegare e prevedere gli eventi nel contesto dell'educazione, approfondendo le specificità attraverso l'osservazione e l'isolamento dei fattori rilevanti. Lo scopo della ricerca educativa è quello di studiare le relazioni tra variabili, al fine di stabilire leggi generali che possano unificare più casi. Ci sono diversi approcci alla ricerca educativa, tra cui il paradigma fenomenologico-ermeneutico, che considera la realtà come soggettiva e guidata dall'interpretazione del ricercatore, e il paradigma positivista, che sostiene l'esistenza di una realtà oggettiva e conoscibile, guidata da leggi naturali immutabili. La ricerca educativa può assumere diverse forme, come la ricerca azione, l'etnografia, lo studio di caso e la ricerca valutativa. Il ricercatore e l'oggetto di studio sono considerati entità indipendenti, e le domande di ricerca e le ipotesi vengono formulate sotto forma di proposizioni. Infine, il paradigma del realismo critico sostiene che la realtà è molteplice e conoscibile in modo imperfetto, influenzata dalla cultura, dai valori e dalle prospettive individuali.

idee del ricercatore possono influire sulla conoscenza della realtà. Le forme di ricerca includono: esperimento, quasiesperimento, esperimento su caso singolo, inchiesta, ricerca valutativa.

Capitolo 7: I fattori di rischio nello sviluppo infantile

È importante che educatori e insegnanti possano avere effetti positivi sull'apprendimento per attivare interventi preventivi. I fattori di rischio possono essere di natura personale o di natura psico-sociale.

I fattori di tipo ambientale includono:

  • povertà e deprivazione socio-culturale
  • appartenenza a famiglie multi-problematiche
  • scuole inadeguate
  • residenza in quartieri degradati
  • mancanza di un caregiver adeguato

Esistono anche fattori di natura personale che non è facile distinguere da quelli ambientali. Questi includono:

  • nascita prematura
  • genere
  • esposizione ad alcool e fumo
  • ritardi nello sviluppo
  • condizioni di malattia acuta o cronica
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
13 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/04 Pedagogia sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 96REBECCA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ricerca educativa per il potenziamento cognitivo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Ricchiardi Paola.