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OLIVETTI

Venne fondata nel 1908 come "prima fabbrica nazionale di macchine per scrivere" da Camillo Olivetti, ingegnere, autore di numerosi viaggi in Inghilterra e negli Stati Uniti. Con la direzione di Adriano Olivetti sviluppa un'idea di impegno sociale dell'azienda, non si tratta di produrre solo oggetti tecnologicamente avanzati, ma anche di mettere in condizioni migliori i propri lavoratori, essere vicino ai clienti. L'imprenditore non è solo colui che incrementa con la produzione, ma alimenta a livello culturale.

La Divisumma 14 è una calcolatrice elettromeccanica automatica scrivente costruita dalla Olivetti a partire dal 1948, su progetto meccanico di Natale Capellaro e design di Marcello Nizzoli. Innovativa, macchina calcolatrice, si usava per fare i conti, per tenere la contabilità, riesce a fare anche le sottrazioni a differenza di quelle precedenti.

Lettera la macchina da scrivere progettata da Nizzoli. Primo

esempio di macchina da scrivere portatile. Vendita in una custodia con maniglia, prima di cartone e poi in similpelle, è iniziata l'epoca della mobilità. Forma ergonomica, Lettera 22 è una macchina da scrivere progettata da Marcello Nizzoli in collaborazione con l'ingegnere Giuseppe Beccio nel 1950, prodotta dalla azienda Olivetti di Ivrea. Rappresenta il primo esempio di macchina per scrivere portatile, leggera e compatta, facile da trasportare e maneggevole. Venduta in una custodia con maniglia, prima di cartone e poi in similpelle.

Il disegno della "carrozzeria" di Nizzoli segue i volumi dettati dalle funzioni della tastiera e dei meccanismi interni, arrotondandosi sul perimetro, coniugando il rigore formale e funzionale in un con gradevole aspetto estetico. Le macchine sono da usare in maniera informale.

Negli anni 60 inizia a spostarsi sul settore dei computer ma poi ritorna sui suoi passi, decretando la fine del periodo innovativo tecnico.

Valentine:

Prima macchina portatile rossa, diventando esso stesso un colore: rosso Valentine. Nasce, dal punto di vista tecnico, come un prodotto morto, perché si stanno sviluppando i computer, e si è cavaprodurre un oggetto non in linea con le tecnologie. Il premio Compasso d'oro è stato istituito nel 1954 e nel 1956 venne istituita l'ADI da un'idea di Gio Ponti, sostenuto inizialmente dai magazzini la Rinascente, per premiare il design italiano. Il premio è un compasso, ispirato a quello di Adalbert Goeringer e alla proporzione aurea, disegnato dal grafico Albe Steiner e opera degli architetti Marco Zanuso e Alberto Rosselli. L'immediato problema del dopoguerra è la casa per tutti. Nel dopoguerra si inizia, sull'urgenza sociale di ridare case e lavoro, a ragionare sul discorso Mostra della Rima dei nuovi arredi e oggetti. Nel 1946 viene organizzata la a Palazzo dell'Arte: una mostra commerciale per l'arredamento della casa patrocinata dalla. Triennale di Milano

Triennale

La Triennale di Milano viene incoraggiata a ripartire come organizzazione attraverso la Rima, società che univa diverse aziende (Riunione Italiana Mostre per l'Arredamento). La decorazione è malvista, si deve puntare su mobili accessibili economicamente. Obbiettivo della mostra è proporre alcuni prototipi di arredo per case economiche con elementi semplici, componibili, di basso prezzo. I risultati non risposero alle aspettative, specie in ordine della scarsa possibilità di industrializzare i modelli proposti.

Vico Magistretti partecipa alla Mostra della Rima e propone un ambiente che ci dà la possibilità di vedere un'altra tendenza che è tipica italiana, c'è una sorta di design anonimo tradizionale. Propone una libreria fatta quasi di nulla, sono due montanti laterali. Riprende forme anonime o storiche.

Durante i bombardamenti alleati su Milano il Palazzo dell'Arte fu gravemente danneggiato, in quanto sede degli uffici della Triennale.

Ciali dell'armata tedesca e base di una postazione di contraerea. Il ripristino dell'edificio fu reso possibile grazie all'intervento del comune di Milano e all'anomina di Piero Bottoni commissario straordinario della Triennale da parte del comando generale alleato. L'ottava Triennale si aprì in condizioni di particolare difficoltà dovuta al clima economico e sociale dell'immediato dopoguerra e si dedicò al tema della ricostruzione, sia dal punto di vista dell'alloggio sia da quello dell'arredamento di produzione in serie. L'impresa di maggiore impegno di questa Triennale fu la realizzazione, in accordo col Comune, del Quartiere Triennale 8 o Quartiere sperimentale, la cui idea venne ripresa dall'architetto Piero Bottoni da un progetto già pensato negli anni '30 con Giuseppe Pagano e Mario Pucci. Nella progettazione del quartiere vengono coinvolti numerosi architetti italiani tra cui Pietro Lingeri.

Vittoriano Viganò, Marco Zanuso, Ernesto Nathan Rogers. Il principale fattore di novità della IX Triennale è la confluenza delle arti decorative verso il design che rappresenta il mondo della produzione industriale e l'apertura alle esperienze internazionali, vengono invece abbandonati i temi di interesse esclusivamente sociale. In Italia ci si discosta alla focalizzazione solo sull'housing sociale. LUIGI CACCIA DOMINIONI Fondato nel 1947 da Luigi Caccia Dominioni, Ignazio Gardella e Corrado Corradi Azucena. Il marchio italiano che gli architetti decidono di chiamare dal nome della zingara dell'opera teatrale "Il Trovatore", viene creato sia per raccogliere alcuni dei loro progetti di mobili da destinare all'arredo degli edifici da essi stessi disegnati sia per poter produrre singolarmente alcuni mobili facenti parte di serie di arredo da loro progettate. I tre designer iniziano quindi una ricca produzione disegnata da loro per.

Poter sfruttare un repertorio di arredi disponibili per le case che progettano. Sono arredi, lampade e oggetti sperimentali, che utilizzano coraggiosamente materiali nuovi, accostati a quelli tradizionali in modo sorprendente e contemporaneo, unendo e spesso sovrapponendo industria e alto artigianato. Lacca, ottone cromato lucido, cristallo sono i materiali preferiti, che talvolta si alternano alla morbidezza del velluto o alla ricchezza della pelle.

Si riferiscono a un mondo di una Élite democratica di borghesi e conti, frequentatori della scala e dei salotti laterali. Spingeva verso la democrazia del gusto.

Utilizzano metodologie anche sperimentali, quali le laccature lucide e le zincature unendole con gli objets trouvés. Si tratta in sostanza di creare un connubio tra capacità tecniche, manualità artigianali conoscenze apprese indagando il mondo dell'arte.

Costruiscono questa piccola ditta in cui vengono prodotti in piccolissima serie i loro mobili. Loro non

CATILINA

Sedia semplicissima in metallo, ispirata a un mondo modesto, artigianale fatto di valoriantichi la quale attualità viene riscoperta. 1957

LE MONACHELLE

Il cappuccio ricorda quello delle monache. Ha la parte superiore orientabile, di una semplicità essenziale. 1953

SEDUTE NONARO

Mostra la schiena del divano con questa struttura che chiama fasce cromatiche. I tavoli nascono da un'idea di vita vissuta.

TAVOLO NONARO

Struttura a cavalletti, sempre organico su forme circolare, evitare gli spigoli, anche questo.

TORO, DIVANO E POLTRONA, 1973

Divano con due corna laterali, che permettevano una volta preso con le mani di spostarlo.

GOMMAPIUMA: Pirelli, per sedili e accessori delle automobili. Nel 33, inizia a pensare che possa essere interessante anche per la realizzazione degli imbottiti, sfruttando le potenzialità creando arredi effettivamente più moderni e

viciniall'arredo razionale. La Ar ex venne costituita nel 1948 a Milano da un gruppo di tecnici provenienti dalla Pirelli: Aldo Bai, Pio Reggiani e Aldo Barassi. Iniziò la produzione basandosi sull'utilizzo di nuovi materiali per le imbottiture (gommapiuma e nastri elastici Pirelli). Tra il 1951 e il 1954 la Ar ex produsse anche sedili per automobili, da sostituire ai sedili di serie, costruiti in gommapiuma e nastri elastici e con fodere asportabili e schienali ribaltabili, progettati da Carlo Barassi. ARFLEX, nasce da una costola della Pirelli dato che nasce da un gruppo di tecnici della ditta Pirelli per la creazione di arredi che fossero essibili. POLTRONCINA FAMIGLIA ANTROPUS di Zanuso per Ar ex: struttura lineare in legno con utilizzo di gommapiuma, ideata per una commessa speci ca ovvero la commedia "la famiglia Antropus" ma poi diventa di uso comune e prodotta per tutti. La poltrona è ideata da Zanuso insieme ad altri arredi, per la scenogra a della

Commedia “La Famiglia Antropus” di Thornton Wilder in scena al Piccolo Teatro di Milano. Zanuso fu incaricato di studiare le scene e gli arredi.

Per Zanuso, questa poltrona rappresenta l’occasione per sperimentare materiali innovativi che diventeranno poi usuali, come il metallo sagomato per il telaio e il poliuretano espanso per le imbottiture.

ALLOGGIO N. 7 DI ZANUSO, CAMERA PER DUE RAGAZZI: letto pieghevole con materassini in gommapiuma.

LADY, ZANUSO ARTFLEX, 1951: estetica di sedili per auto, scompone la poltrona in varie componenti e ne progetta non solo l’estetica ma anche il progetto produttivo.

Momento storico in cui la figura della donna si sta emancipando e nel design la ritroviamo.

La poltrona Lady di Marco Zanuso è formata da elementi in gommapiuma e nastro cord rivestiti separatamente, montati sulla struttura, inizialmente in legno e successivamente in lamiera stampata. È il risultato degli studi condotti a contatto con il produttore di nastro cord.

gommapiuma Pirelli per la conoscenza del comportamento di questi materiali accoppiati. Il nuovo sistema costruttivo si basa sul concetto di poter trasformare la poltrona da una struttura unica, sulla quale viene applicata e modellata l'imbottitura, in un mobile costituito da elementi più piccoli, piani e maneggevoli, che possano essere imbottiti e rivestiti prima del loro assemblaggio. Questo procedimento facilita la possibilità di un lavoro in serie con l'applicazione di operazioni successive specializzate con la realizzazione di elementi elastici stampati, rivestimenti tagliati e cuciti a macchina e in lati a tasca. Lady è stata premiata con la medaglia d'oro alla IX Triennale di Milano del 1951.

TECNO: azienda che fa design da settore di u cio. Fondata tra il Borsani, 1953 e il 1954 da Osvaldo provenienti da una tradizione famigliare di costruzioni di mobili.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
9 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.carusos di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del design e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Irace Fulvio.