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SOCIOLOGIA
Se torniamo alla rappresentazione schematica di ieri, la posizione del "tutto cambia" potremmo collocarla nella normalità del cambiamento o nelle ideologie. Si può formulare con diversi gradi di forza, e si hanno studi e approcci diversi verso la normalità del cambiamento. Le varie discipline ossia economia, scienza politica, sociologia e storia si collocano tra l'ideale conoscitivo della scienza moderna di Newton o Bacone, che affermava la possibilità di formulare leggi universali indipendenti da tempo e spazio. Nessuno poteva credere di arrivare a quel livello di esattezza e di logica che governava la normalità però si poteva andare verso quella direzione. Ci sono leggi per questo cambiamento secondo coloro che approcciavano in modo nomotetico, secondo le leggi newtoniane i fenomeni hanno una norma e lo scienziato con metodo conoscitivo può conoscere le condizioni iniziali di un sistema e la legge di funzionamento del sistema.
Tuttavia, sono in grado anche di conoscere la legge di funzionamento del sistema, e banalmente si mettono queste condizioni iniziali (variabili) in un'equazione, per poi ottenere un risultato. Ed ho la presunzione sempre in ottica newtoniana, una volta conosciuti i valori iniziali e la legge di funzionamento di tracciare su un piano gli assi cartesiani che mi permettono di capire dove il sistema si trovava in un punto passato e dove si troverà in un punto futuro. Ad esempio: X Y poste al punto T (TEMPO) con 0 e S (SPAZIO) con 0. Così si può percepire in quali punti del piano si trovava un sistema. Si parla delle teorie di modernizzazione di tutti gli stati, identico per tutti e il sussunto nella logica lineare CICLO DI KONDRATIEV 1 progressiva che va da Newton ai teorici della modernizzazione. Si riduce così la norma a legge (nomotetico). Come opposto all'approccio nomotetico abbiamo un approccio ideografico, ossia che non si basa su leggi sistemiche ma.sull'eccezione e sull'approccio del particolarismo. La categoria più ampia che ha insieme questi due metodi conoscitivi è il sistema storico. Posso conoscere i rapporti degli individui tra loro strutturalmente, fissando norme prevalenti e il tutto comincia a funzionare attraverso le norme che la collettività ha deciso di usare per organizzare la propria prassi quotidiana. Si parla di sistema che funzionerà attraverso modi che posso riconoscere sotto forma di visione universalistica e individuando logiche di cambiamento. Tuttavia, questo sistema è storico. Si struttura e si basa su regolarità, ma le norme attorno a cui questo sistema si è strutturato producono cambiamento, dal momento in cui ogni sistema storico presenta contraddizioni. La logica che struttura questo sistema è di tipo capitalistico e presenta contraddizioni intrinseche nell'esistenza umana. Ma cosa sono queste contraddizioni? Studieremo che negli anni.’50 del ‘900 Parsons pubblica uno dei suoi lavori “il sistemasociale”. Questo autore è una figura influente nella sociologia del ‘900 e lo studio deisaperi sociali si tratta in termini di istituzioni, il suo metodo è strutturale-funzionalista.
La sua idea è omeostatica del sistema perché tende sempre ad essere fine a séstesso e che è sempre uguale. La sua teoria infatti sarà molto criticata. Il sistemastorico ha origine con fase caotica, nel lungo XVI secolo si incomincia a strutturare“normalmente” e nel suo modo di strutturarsi sono presenti contraddizioni ossia ladinamica del sistema produrrà cambiamenti per risolvere un problema, fino adarrivare al punto in cui non si potrà più usare quei metodi per risolvere il sistema. Quindiesistono contraddizioni che colgono dinamiche di un sistema storico che ha inizio,svolgimento e fine. Se sostengo quindi che esiste un sistema per
quanto storico, condivisione del lavoro in vari parti della terra che lega individui tra loro così da creare legami sistemici, tutti i componenti di questo sistema risentono di queste contraddizioni. Un modo di vedere la contraddizione è che il soggetto mettendo a confronto due cose trova un modo di risolvere la contraddizione con ragionamento e trovare una decisione. Un soggetto basato su razionalità e con percezione delle norme del sistema deve prendere una decisione ed è in questo modo spinto simultaneamente e contemporaneamente verso due cose: deve scegliere se fare una cosa o un'altra. Se ci mettiamo nell'ottica d'un sistema storico, c'è la contraddizione che dobbiamo studiare allo stesso tempo quel sistema che è uguale a sé stesso lungo la sua vita del sistema e che allo stesso tempo cambia (continuità-cambiamento). Un obbiettivo sul CICLO DI KONDRATIEV 2 breve termine si raggiunge, ma sul medio termine non si.trova perché una logica può funzionare in un momento storico ma non funzionerà per sempre, cambia in base ai vincoli in cui si è esposti. Mettiamoci nei panni di un individuo che vuole aumentare il proprio capitale, e mantenere il monopolio. Per Schumpeter si può ottenere monopolio tramite innovazione di prodotto, metodi meno costosi, accesso esclusivo alle materie di produzione ecc. Il monopolio fa ottenere profitti adeguati che motivano all'investimento e all'investire ancora. Se voglio scegliere l'indicatore dell'andamento dell'economia come la valuto? Sto tracciando la curva del saggio del profitto, la remunerazione all'interno di un processo in un certo periodo di tempo, la remunerazione sta diventando capitale. Gli altri imprenditori provano ad imitare a fare tutto ciò che gli serve per fare ciò che l'innovatore ha già fatto. Mentre la curva va su persistono queste condizioni e con il tempo.altri imprenditori riescono, agiscono anche loro razionalmente fino a che dopo 20-25 anni il sistema produttivo in questione diventa concorrenziale come effetto del processo di diffusione dell'innovazione. Questa curva che ho tracciato quando le agevolazioni vengono meno, comincia ad andare in basso. Il ciclo economico esprime la presenza di contraddizioni, perché prima uno e poi tanti imprenditori hanno messo in atto ciò che era per loro razionale fare in quel momento, ed è il venir meno delle condizioni favorevoli di capitalismo. Ciò avviene finché un altro imprenditore non fa un'innovazione e si ha così un andamento del sistema che è ripetitivo e identico a sé stesso. C'è una continuità che non è lineare e progressiva ma ha un ritmo che si ripete su lungo termine. Questi cicli di 60-80 anni, individuati da un economo russo si chiamano cicli di Kondratiev. All'imprenditore conviene pagare dipiù la forza da lavoro, perché in questo modo potranno permettersi di comprare il prodotto, si cede quindi ricchezza sotto forma di salario da qualche parte per ottenere indietro quello che in parte do. Come imprenditore singolo posso però trovare razionale qualcosa mentre a livello collettivo no. Ad esempio, trovo razionale il diminuire i costi della forza da lavoro, mentre l'interesse della classe nell'insieme è aumentare il costo del lavoro, e io soggetto potrei mandarlo agli altri colleghi così che io pago di meno, però posso comprare dall'altro. Si ha quindi contraddittorietà nell'aumentare o diminuire i costi del lavoro. Si produce sempre di più, allora si decide d'aumentare il costo di lavoro a tutti finché non si arriva ad un costo più alto e si arriva ad una stagnazione perché non si investe più.
Riassunto libro di Wallerstein:
Come abbiamo visto dal piano cartesiano quindi,
L'economia è caratterizzata da un ritmo non lineare ma continuo di alti e bassi. Indicando la lettera delle fasi di CICLO DI KONDRATIEV 3.