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9.GLI EBREI NON APPARTENGONO ALLA RAZZA ITALIANA

10.I CARATTERI FISICI E PSICOLOGICI PURAMENTE EUROPEI DEGLI

ITALIANI NON DEVONO ESSERE ALTERATI IN NESSUN MODO.

NELLA SECONDA META’ DEL ‘900

Oggi sappiamo che, grazie alle ricerche sul DNA e agli studi

sull’evoluzione umana, nel caso dell’uomo non è possibile parlare di

razze, mentre invece se ne può parlare nel caso degli animali.

Cosa ci dicono i fossili?

I reperti ci raccontano che l’evoluzione umana non è stata lineare

ma che diverse specie di Homo hanno vissuto

contemporaneamente e che Homo sapiens sapiens, nato in Africa,

abbia avuto la meglio sulle altre specie di Homo e si sia diffuso in

tutto il pianeta. Circa 50.000 anni fa, l’Homo sapiens sapiens, ha

causato l’estinzione di altre specie di Homo, come Homo

Neanderthalensis in Europa e Homo Erectus in Asia. Nel 2005 è

stata inoltre scoperta in Indonesia, nell’Isola di Flores, una nuova

specie di Homo, chiamata Homo Floresiensis, più piccola ma

comunque simile a Homo sapiens.

E la biologia?

Dopo la scoperta del DNA, intorno al 1960, vi sono stati diversi studi

soprattutto ad opera dei biologi afferenti alla corrente del neo-

darwinismo che adattarono le teorie di Darwin alla luce delle nuove

scoperte.

Uno di essi, Richard Lewontin, genetista dell’Università di

Harvard, in un testo chiamato «Biologia come ideologia. La dottrina

del DNA» (1991) dimostrò che, nel caso dell’uomo, non è possibile

parlare di razze umane perché non vi sono abbasta differenze

genetiche fra gli individui, anche residenti in continenti diversi. Per

la precisione scoprì che: - I gruppi umani condividono l’85% del

42

patrimonio genetico - Le differenze genetiche all’interno di uno

stesso gruppo possono essere al massimo dell’8% - Le differenze

genetiche tra diversi gruppi umani possono essere al massimo del

7% Naturalmente queste percentuali si riferiscono al DNA

codificato, ovvero il 10% del totale. Studi paralleli di altri importanti

genetisti come Luca Cavalli Sforza e MasatoshiNei hanno portato a

risultati pressoché analoghi.

Perché, nel caso dell’uomo, non si può parlare di razze?

Nel caso dell’uomo non si può parlare di razze perché una delle

caratteristiche che porta alla formazione delle razze è un prolungato

isolamento geografico, fenomeno che nel caso dell’uomo non è mai

avvenuto.

Abbiamo visto quindi come, sia da un punto di vista biologico,

paleontologico e culturale non sia possibile parlare di razze umane.

Le lievissime differenze genetiche tra le popolazioni hanno portato

gli studiosi (e non solo) a coniare diversi slogan anti-razzisti. Il più

famoso slogan è quello coniato dal genetista francese Andrè

Longaney, che per indicare gli esseri umani sostenne che noi

siamo «tutti parenti, tutti differenti».

Perché tutti parenti? Perché, secondo gli studi di Duglas Rohde

del MIT due qualunque di noi hanno un antenato comune vissuto

circa 3000 anni fa.

Quindi, adesso che sappiamo che non esistono le razze, come

possiamo definire i gruppi umani? Per definire i gruppi umani,

convenzionalmente, risulta più corretto utilizzare il termine «etnia»

che identifica un gruppo di persone, più o meno ampio, che

condivide lingua, religione e un territorio. Non a caso il termine

etnia deriva da ethnos che significa nazione.

LEZIONE 7 NOVEMBRE GEOGRAFIA ETNICA

La geografia etnica è un ramo molto importante della geografia

umana che si occupa di analizzare gli spostamenti delle popolazioni

e come questi contribuiscono a creare variabilità culturale. Inoltre si

tratta della distribuzione geografica e territoriale dei gruppi etnici.

43

Nel mondo esistono almeno 5000 gruppi etnici diversi. Circa la metà

di questi li troviamo in Oceania perché ha avuto uno sviluppo

differenziato rispetto al resto dell’Occidente. Vi è stato più

isolamento geografico delle popolazioni.

MELTING POT: l’amalgama di elementi differenti in una società. È

una realtà attuale in vari paesi del mondo. Vi sono due esempi

principali che sono gli USA e il BRASILE.

Questi due nel corso della storia sono stati attraversati da flussi

migratori che hanno portato milioni di persone a cercare fortuna

oltre oceano tra il 19 e il 20 secolo.

Le migrazioni negli usa sono andate di pari passo con le

colonializzazioni dei territori verso ovest ancora inesplorati.

In brasile le prime grandi migrazioni sono quelle degli schiavi,

quindi forzate. Persone provenienti dal golfo di Guinea. Tantissime

persone quindi di lontana discendenza sono arrivati in Brasile per

lavorare nelle piantagioni di caffè e cacao e attualmente sono

insediati nella zona di Bahia o a Rio de Janeiro.

In Brasile attualmente vi sono diversi culti chiamate religione afro

brasiliane perché hanno una lontana origine africana e si sono unite

con il cristianesimo.

Il Brasile è uno degli ultimi paesi che abolisce la schiavitù.

Migrazioni in Europa: anche gli sati europei negli ultimi 15 anni

hanno visto molte migrazioni.

Italia: vi sono molti provenienti dal Marocco, dall’Albania (perché

crolla il regime socialista albanese, e appena il regime è crollato c’è

stato un esodo verso l’Italia.). poi negli anni 2000 sono arrivati sud

americani, ecuadoriani, ed europei dell’Est.

circa 1 decimo della popolazione genovese non è italiana.

Etnicità e cultura:

che cosa fa un’antropologo?

Gli antropologi scrivono le culture cioè le descrivono. L’antropologia

viaggia, ovvero giunge sul campo, comunica, rappresenta, descrive,

modellizza, compara ed infine traduce una cultura. (Definizione di

Ugo Fabietti). Cercare di entrare in una cultra e descriverla secondo

44

il punto di vista del nativo. (espressione di Malinowsky).

DOMANDA D’ESAME FATTA LO SCORSO ANNO!!!!!

L'antropologia culturale opera su 3 livelli:

Opera sul livello dell’etnografia, dell’etnologia, antropologia.

Etnografia: mera descrizione di una cultura

Etnologia: cogliere i significati

Antropologia: oltre cogliere i significati viene introdotta la

comparazione tra culture.

Molte discipline si sono occupate di cosa sia o non sia la cultura.

L’antropologia alla definizione di cultura grazie a Burnett Taylor nel

1871 definisce la cultura come insieme di credenze, conoscenze,

arte, morale, diritto, costume e qualsiasi altra capacità e abitudine.

La cultura non è piu vista come prima solo come mera erudizione

ma come un insieme di elementi. Quindi da Taylor le cose

cambiano.

L’intuizione di Taylor è il fatto che la cultura non sia innata ma

acquisita in seguito. Nega l’innatismo. Tutti gli elementi culturali

sono appresi. Taylor fa parte della prima corrente dell’antropologia

culturale che si chiamava evoluzionismo e che sosteneva che tutte

le società hanno avuto diversi stati e alla fine quello più elevato era

quello occidentale.

ETNICITA’: TERMINE PER CONNOTARE DIVERSI GRUPPI DI INDIVIDUI

CHE CONDIVIDONO ALCUNE CARATTERISTICHE ALL’INTERNO DI UNA

CULTURA COMUNE. LINGUA, RELIGIONE E TERRITORIO. Quando si

parla di etnia queste 3 parole sono le più significative.

L’etnicità si riflette nella costruzione dello spazio modellando il

territorio in ambiente (moschee nei territori arabi, chiese nei

territori cristiani ne è un esempio).

Gli elementi che distinguono un gruppo etnico sono quindi la lingua,

la religione e il territorio.

Importante chiarire riguardo all’etnicità la differenza tra stato e

nazione. Esempio del Kurdistan: pur condividendo la stessa lingua,

religione e territorio non ha tutt’ora uno stato riconosciuto per

45

motivi legati alle risorse petrolifere nella parte irachena del

kurdistan.

Stato: i sentimenti condivisi vengono riconosciuti da un punti di

vista legale e amministrazione. Lo stato è il passo successivo alla

nazione.

BASCHI E CATALANI sono due minoranze portatrici di valori e spinte

indipendentiste in Spagna. E hanno cercato di separarsi da Madrid.

Queste minoranze possiedono tradizioni differenti dalla

maggioranza degli spagnoli, in particolare a lingua principalmente

nel caso del basco che ha radici pre-indoeuropee con nulla in

comune con il castigliano ed il catalano.

I baschi sono stati perseguitati molto da Francisco Franco. Nascita di

ribellione e movimenti terroristici. Il regime di Franco cade nel 1975.

In quel periodo era proibito parlare la lingua basca che rischiò

l’estinzione e le persone che avevano nomi e cognomi baschi furono

oggetto di persecuzioni.

Parlando di conflitti etnici, quello dell’Ex Jugoslavia e il genocidio

della Rwanda sono i due esempi emblematici degli anni 90. Guerre

di stampo etnico perché in ex Jugoslavia cadde il regime socialista.

IL RICONOSCIMENTO DI UNA MINORANZA può avvenire solo in un

regime democratico. in Italia abbiamo minoranze come nel caso del

trentino, occitane(Piemonte), dialetti simili al greco(Calabria e

Sicilia) minoranze parlanti albanese (principalmente in puglianon

dovute alle migrazioni ma si parla di minoranze che parlano

albanese da secoli perché nel 1453 crolla l’impero e i turchi

invadono l’Albania e di conseguenza molti albanesi scappano in

Italia).

La democrazia secondo a visione di Zagrebelsky si deve basare

sempre sul riconoscimento delle diversità, è una vera democrazia

se considera le minoranze. Questo si scontra molto con il pensiero

attuale.

AMALGAMAZIONE CULTURALE e ACCULTURAZIONE: (li chiede

sempre) 46

AMALGAMAZIONE CULTURALE: LEGATA AL MELTIN POT. Elementi di

più culture entrano in una cultura. (usa e brasile come dicevamo

prima)

ACCULTURAZIONE: quando i migranti accettano in toto la cultura del

paese ospitante rinnegando la propria.

Secondo Pasolini già nel 1974, l’omologazione che ha cercato di

attuare nel regime fascista, questa omologazione è stata realizzata

dalla società dei consumi che ci ha reso tutti uguali. Quindi il regime

fascista secondo lui non arrivò mai ma era quello della società dei

consumi! Le minoranze sono minacciate dalla maggioranza ma

anche dalla società dei consumi che si inserisce come soggetto

terzo.

ETNOCENTRISMO e RELATIVISMO: (domande frequenti

all’esame)

Etnocentrismo: l’ha coniato Graham Sumner nel 1907 ed è la

tendenza a giudicare le culture altre secondo la cultura nostra,

considerando il nostro sistema di valori come superiore alle altre.

Termini associati: razzismo e

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
67 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Naomi1995 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia interculturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Varani Nicoletta.