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Analisi delle animazioni

Le sue animazioni sono come dei collage animati e non ha uno stile ben definito perché ne mette insieme tanti e si avvicina alla figura dello sperimentatore.

N.10

Nel delle immagini bidimensionali si articolano in una coreografia virtuale all'interno di una stanza disegnata; le fonti visive sono: rappresentazioni del Diavolo, immagini buddiste, il teschio.

N.11 (Mysterioso) N.10

La musica è jazz e le figure utilizzate sono le stesse del N.10, solo che il legame con la musica è strettissimo; l'atmosfera creata è quella di una galleria d'arte in cui i singoli quadri prendono vita e danzano a ritmo di musica.

Tony Conrad e Paul Sharits flickering

Tony Conrad si occupa anche di musica e utilizza la tecnica del montaggio velocizzato che si vede nel cinema anche non sperimentale. Il suo è un cinema strutturalista.

The Flicker

In The Flicker i fotogrammi bianchi e neri vengono alterati molto velocemente per sfidare la percezione ottica degli spettatori; diventa una

percezione visiva quasipericolosa dato che causava l'epilessia. Intuisce un legame che lega questo tipo di sperimentazione con altre affini da un puntillismo, punto di vista musicale: il una pratica compositiva che lavora sull'elaborazione ritmica di una serie di suoni elettronici brevi. Paul Sharits riprende il flickering utilizzando delle immagini, senza arrivare all'annullamento delle forme proposto da Conrad. T.O.U.C.H.I.N.G. flickering, è stato realizzato con la tecnica del usando alcune fotografie di una coppia che fa l'amore e si vuole simulare il movimento delle forme. Fratelli Whitney e Stan Van Derbeek Un gruppo di artisti come Nam June Paik ed altri decretano la nascita della videoarte e nasce la computer graphic. I due fratelli lavorano con la computer graphic, lavorano con centri di ricerca americani. John Whitney realizza film astratti con varie tecniche, alcune molto personali. Il suo stile è dominato da un geometrismo che tende

all'annullamento dell'idea distile. Si dedica alla computer grafica ma l'unico problema è che quello che fa il computer è visibile sullo schermo e non può essere registrato, per cui elabora un sistema di dividigrafazione della pellicola, in modo da poter registrare le sue sperimentazioni visive. Whitney è un artista ingegnere; per lui è meglio costruire o le macchine, invece di limitarsi ad usarle per quello che sono. Le sue forme sono fatte di punti che si muovono indipendentemente fino a comporre e scomporre spirali di vario tipo; la metafora dei puntini richiama il concetto di molecola. Non c'è niente di più vicino alla matematica della musica: la recursività e la ripetizione, due operazioni che modificano l'immagine dell'artista suggerendogli di usare immagini (punti, spirali, ripetitività rituale), da qui la scelta della musica indiana.

La recursività si basa sulla ripetizione: è un'operazione che può creare nuove textures o immagini. La ripetizione sfasata dello stesso elemento permette di creare la tridimensionalità.

Vertigo ha lavorato per i titoli di testa di Hitchcock ed ha un effetto ipnotico; ha realizzato effetti speciali per 2001: Odissea nello spazio.

James Whitney per firmare i suoi lavori usa il simbolo dell'Ouroboros, il serpente che si mangia la coda.

Stan Van Derbeek, un regista newyorkese approdato anche lui al santuario dell'IBM. È autore di opere che approfondiscono l'idea di tridimensionalità simulata, tipica delle tecnologie digitali.

Dopo il suo soggiorno alla NASA, l'autore rinsalda il legame tra arte e immaginazione scientifica con il cortometraggio Euclidean Illusion, una sorta di manifesto che dichiara i legami tra le teorie geometriche dello spazio e le invenzioni formali del mondo dell'arte digitale.

Ed Emshwiller film

maker è un regista americano con un passato da sperimentale, realizza Sunstone. Da una superficie grigia emerge un viso che ricorda i calendari antichi e sbatte gli occhi per guardarsi intorno e fissare lo spettatore, un suono sottile accompagna questa comparsa.

Gli occhi puntati verso lo spettatore sono il primo "sguardo in macchina digitale" e ci vuole comunicare qualcosa. Il volto chiude gli occhi e dalla bocca esce una lingua che comincia a volteggiare lungo il viso e si posiziona in verticale in mezzo alla fronte, poi compare dalla fessura un occhio che guarda verso di noi.

La lingua che vola dalla bocca per posizionarsi sulla fronte rappresenta la parola. Poi la lingua si trasforma in un occhio che rappresenta il mondo delle immagini mentali, della fantasia. Una volta che si è posizionata, assume un riferimento al sesso femminile. Dopo nasce un terzo occhio, che può essere il simbolo di una conoscenza superiore, ma anche l'occhio interno che si apre nel

Il momento in cui i due altri occhi riposano: l'occhio della mente, lo sguardo creativo dei sogni. Dal terzo occhio si sprigionano una serie di crepe che sembrano "pietrificare" il volto. Dopo pochi secondi dal terzo occhio compaiono raggi colorati che circondano il viso coprendolo per poi renderlo di nuovo visibile; ora il viso sorride con un sorriso che ricorda La Gioconda. Ora possiamo riconoscere in questo viso le sue proprietà solari: un'espressione sorridente e una solarità fisica (emettere luce). Questa figura subisce una serie di trasmutazioni materiali e passa da uno strato acquatico a uno solido a uno di sostanza luminosa. C'è un altro riferimento mitico-simbolico: la pietrificazione prima di trasformarsi in disco luminoso è un avvenimento che ha a che fare con gli occhi (chi guarda la Gorgone viene pietrificato). Emshwiller elenca tutti gli elementi fondati sull'universo e la ricerca alchemica: l'acqua, la terra,l'aria e il fuoco. Da qui in poi l'astrazione animata tradizionale scompare, a favore di quella digitale. Jan Svankmajer e i fratelli Quay. Svankmajer è un artista cecoslovacco, surrealismo cecoslovacco, porta la pixillation a situazioni paradossali dove c'è un'ironia amara (impossibilità di dialogo e dell'incomprensione), la sua è una ricerca di trovare dialogo. Pixillation viene usata per fare a meno della voce, per far recitare i corpi. È capace a trasformare la materia, tipo pongo, carta, legno. I suoi cortometraggi sono assurdi, grotteschi, ispirati al surrealismo (Edgar Allan Poe). Ha partecipato al Milano Film Festival. Jidlo (Food) è diviso in tre parti, ognuna riferita a un momento della giornata dedicato al cibo: colazione, pranzo e cena. Breakfast, siamo in una stanza spoglia e poco pulita, un uomo entra da una porta e si siede al tavolo all'altro capo del tavolo c'è un uomo che sembra addormentato.

Il primo uomo "pulisce" la tavola buttando per terra tutto quello che c'è sopra, l'uomo davanti ha delle istruzioni appese al collo, il primo le legge e prende delle monetine poi ficca la mano dentro alla bocca, poi gli ficca un dito nell'orecchio e si anima producendo suoni meccanici, il torace del secondo uomo si apre e vediamo all'interno una carrucola che trasporta un vassoio contenente cibo, però mancano le posate, così gli tira un cazzotto sulla faccia e così gli escono dalle orecchie, con un calcio allo stinco gli fa uscire un fazzolettino dalla tasca della giacca, improvvisamente il primo uomo si agita emettendo rumori meccanici e si addormenta, il secondo si risveglia, prende i vestiti ed esce, poi entra un terzo uomo e tutto si ripete; fuori si vede una fila di persone che aspettano il loro turno.

Qui descrive un ma c'è anche una metafora su una sorta di "perdita del senso"

dell’essere umano: i corpi che si cibano in maniera seriale diventano merceessi stessi.

I fratelli Quay si rifanno alle atmosfere si Svankemaier; i loro film non sono astratti ehanno una narratività poco comunicativa.

Mostrano quadri in movimento che suggeriscono atmosfere infantili e inquietanti, conun filo conduttore dominato dal caos.

Lavorano anche per MTV.

The Street Of Crocodyle la pixillation è usata per animare oggetti e per faremovimenti di macchina.

Loro costruiscono tutto, dai pupazzi ai set; questo cortometraggio è diviso in parti; unpersonaggio maschile rappresentato da un pupazzo compie un viaggio all’interno diun mondo fatto di legno.

Per loro l’universo deve essere omogeneo e tutto deve venire curato da loro.

Zbigniew Rybczynski

Autore polacco, ha basi cinematografiche, pittoriche e fotografiche.

Utilizza la pixillation per scoprire fino a dove può spingersi la macchina.

Oh No I Can’t Stop! qui la pixillation viene usata per

far muovere la macchina dapresa, in questo caso viene realizzata una soggettiva: lo sguardo appartiene aqualcosa che non viene mai rappresentato e che si trascina pesantemente su unprato emettendo suoni metallici e schiacciando una coppia sdraiata; man manoacquista velocità risucchiando oggetti e persone fino a quando non si schiantadavanti ad un edificio, l'ultima immagine mostra l'edificio con una macchia di sangue.

L'artista dice che si tratta della metafora sulla conquista del potere sovietico inPolonia.

L'autore combina diverse tecniche: la pixillation e la registrazione dell'immagineby step, con la cinepresa programmata a registrare un fotogramma ogni numero disecondi si voglia; questa tecnica è stata sviluppata a scopi scientifici, pervisualizzare la crescita di elementi floreali.

David Anderson pixillation step byArtista londinese, la sua tecnica principale è la con la registrazionestep.

Deadsy è un viaggio compiuto da

Un personaggio enigmatico, uno scheletro, in un mondo oscuro dominato da volti in trasformazione; l'artista compone le particompositing, dell'immagine con il unione di diverse figure in movimento all'interno dello stesso quadro. Godfrey Reggio e Derek Jerman Koyaanisqatsi, Godfrey Reggio realizza si presenta come una sorta di documentario musicale, sullo scontro tra la natura e gli ambienti urbani, c'è la volontà di far riflettere sull'impatto delle tecnologie. È il film più saccheggiato della storia del cinema: molte immagini viste in contesti televisivi e cinematografici devono la loro esistenza grazie a questo film. Derek Jerman utilizza la pixillation e la registrazione step by step per rappresentare l'Inghilterra in cui è nato il punk e lo racconta con scenari apocalittici. Yoichi
Dettagli
A.A. 2020-2021
10 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher KillyEmancipate di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fenomenologia delle arti contemporanee e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Nuova Accademia di Belle Arti - NABA o del prof Pignatti Lorenza.