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FALLIMENTO DEI GOVERNI
Lo Stato spesso è causa del degrado ambientale. I governi pur avendo il dovere di operare nell'interesse comune, a volte promuovono interventi che danneggiano l'ambiente. In questi casi si parla di fallimento dell'intervento pubblico. Un esempio di tale fallimento è rappresentato dalla politica agricola comunitaria (PAC) nella CE, la quale anziché far sì che domanda ed offerta si sviluppino liberamente in una economia di libero mercato, promuove prezzi superiori ai prodotti che potrebbero essere importati dalla Comunità; questo per ostacolare le importazioni e incoraggiare la produzione interna. Il risultato è che per aumentare la produzione comunitaria affinché sia sufficiente per il mercato interno, occorre l'allargamento delle zone di produzione attraverso la rimozione delle siepi e l'uso massiccio dei pesticidi e fertilizzanti; (sarebbe costato meno importare prodotti dal mondo) pertanto tale.
La manovra risultapiù costosa per consumatori e contribuenti, favorendo solo la categoria degli agricoltori, e rappresenta un fallimento pubblico.
CAP 8) LA VALUTAZIONE DELL’INTERESSE PER LA NATURA
VALUTAZIONE ECONOMICA DEI BENI AMBIENTALI
Ai beni e ai servizi ambientali spesso non è associato un prezzo di mercato, ma dare loro un valore è un modo per individuare il livello di utilità/benessere di quel bene e quanto la collettività sia disposta a pagare per il suo utilizzo.
Il VALORE ECONOMICO DI UN BENE AMBIENTALE ( VET ) è dato dalla somma di varie componenti: VALORE DI USO di una risorsa e il VALORE DI NON USO di una risorsa.
Il valore di uso è un valore reale perché corrisponde all’utilità che l’individuo ricava dal godimento di quella risorsa e può essere:
- valore di uso diretto, il quale deriva da un godimento effettivo del bene per finalità di consumo o per fini economici (es. la visita di un parco,
Il valore di uso di una risorsa naturale può essere diviso in tre componenti:
- Valore di uso diretto, che deriva dal consumo diretto della risorsa (ad esempio, il valore del legno).
- Valore di uso indiretto, che deriva dal godimento potenziale del bene e non è legato all'attività di consumo.
- Valore di opzione, che rappresenta la rinuncia dell'individuo nell'utilizzare la risorsa oggi per preservarla per il futuro.
Il valore di non uso è dato dalla rinuncia che l'utilizzatore fa della risorsa per preservarla in futuro. Il valore di non uso può essere diviso in due componenti:
- Valore di esistenza, che è il valore che viene dato alla risorsa per il solo fatto di esistere e cresce con la rarità della risorsa.
- Valore di lascito, che riflette la disponibilità a pagare per conservare l'ambiente a beneficio delle generazioni future.
Un gruppo di studiosi sostiene che il valore di uso è dato dal valore reale diretto e indiretto e una componente del valore di opzione che è quello di quasi opzione, che rappresenta la disponibilità di risorse che si possono avere nell'immediato futuro grazie alle nuove tecnologie.
tecnologie. METODI DI VALUTAZIONE MONETARIA Possono essere: a) metodi basati senza l'approccio delle curve di domanda (cioè basati sull'analisi dei valori di mercato costi-ricavi); b) metodi sull'approccio della curva di domanda. a) I metodi senza l'approccio della curva di domanda sono: - COSTO OPPORTUNITÀ: non si applica ai beni di utilizzo sociale; è il valore della capitalizzazione dei benefici netti ottenuti dalla miglior destinazione del bene a cui si rinuncia; - COSTO DI SOSTITUZIONE: considera il costo di sostituzione o di ripristino di un bene danneggiato e utilizza questo costo come misura del beneficio del ripristino; - COMPORTAMENTO RIDUTTIVO: sono spese destinate alla prevenzione (es. spese destinate per combattere l'inquinamento acustico); - METODO DI RISPOSTA ALLA DOSE: presuppone una reazione fisiologica a qualsiasi degrado ambientale (es come reagisce un individuo all'inquinamento); mette in relazione la produzione con laQualità della vita.
Metodi di derivazione delle curve di domanda
Tali metodi vengono usati quando non è disponibile l'analisi dei costi e dei ricavi, e si tenta di costruire una curva di domanda ricostruendo una situazione di mercato, il quale può essere esistente (surrogato) o creando un mercato ipotetico.
Esistono 2 metodi:
- INDIRETTI quando costruiamo la curva di domanda riferendoci a mercati surrogati; sono basati sulle "preferenze rilevate", cioè stimano il valore della risorsa indirettamente basandosi sul comportamento degli individui verso il bene cui si intende stimarne il valore. Esempi di metodi indiretti sono: METODO DEL COSTO DEL VIAGGIO (MCV) ed il METODO DI VALUTAZIONE EDONICA.
- DIRETTI quando costruiamo la curva di domanda riferendoci a mercati ipotetici; sono basati sulle "preferenze dichiarate", ricavate mediante questionari; stimano quindi il valore di un bene, simulandone il mercato. Esempio di metodo diretto è:
Il metodo della valutazione contingente. Il metodo della valutazione contingente chiede direttamente agli individui di dare un valore ai beni ambientali, esprimendo la propria disponibilità a pagare (DAP) per migliorare la qualità di una risorsa, oppure la propria disponibilità ad accettare (DAA) un compenso in cambio di un peggioramento della qualità della risorsa o di una sua riduzione. Il questionario è articolato su 4 tipologie di domande:
- OPEN ENDED: si chiede la disponibilità massima a pagare o minima ad accettare senza alcun suggerimento;
- CLOSED ENDED: domande a forma binaria: Si fornisce un range di valori alla risorsa così che l'intervistato possa dare la sua risposta senza problemi di stima;
- OPEN ENDED GUIDATE: all'intervistato viene fornita una carta di pagamento con importi decrescenti;
- PAYMENT LEADER: all'intervistato si forniscono dei valori crescenti; egli spunta dal basso il valore che è disposto a pagare.
mentre spunta dall'alto il valore che non è disposto a pagare.
Il metodo della valutazione contingente presenta dei limiti legati a:
- DISTORSIONE STRATEGICA: l'utilità del bene potrebbe essere sottostimata per paura che l'individuo possa essere chiamato a concorrere al finanziamento della risorsa;
- DISTORSIONE INFORMATIVA: è il rischio legato alla possibilità che l'intervistato non comprenda il questionario;
- DISTORSIONE STRUTTURALE/STRUMENTALE: dipende dalla struttura delle domande e dal modo in cui vengono poste.
Un altro limite da considerare è quello psicologico perché la disponibilità a pagare viene vista come un beneficio, mentre quella ad accettare viene percepita come un costo (DAP > DAA); il vantaggio della MVC è che tiene in considerazione sia il valore di uso del bene, sia il valore di non uso in quanto può essere utilizzato anche per dare valore a risorse che non vengono mai visitate.
personalmente.METODO DEL COSTO DEL VIAGGIO
È un metodo che serve soprattutto a valutare beni ambientali con fruizione di tipo turistico-ricreativo. L'assunto sottostante il MCV è semplice e consiste nel considerare i costi che si affrontano per visitare un certo luogo (carburante, biglietto di ingresso, parcheggio, ecc.) come una misura che riflette il valore di quel luogo. L'idea di fondo è che ogni singolo individuo compie tante visite quanto più è basso il costo del viaggio. Per definire il costo è necessario rilevare mediante questionari, il numero e la provenienza dei visitatori ed i costi sostenuti per la visita. Poiché il costo sostenuto dipende dalla distanza si dividono i visitatori per zona di provenienza e si calcolano frequenza e costo sostenuto. La curva che si otterrà esprimerà la DAP, quindi il valore assegnato da ciascun consumatore; la domanda totale si ottiene aggregando la domanda individuale per il
numero di visitatori.Tale metodo presenta però dei limiti; primo fra tutti non quantifica il costo del tempo impiegato (anche il tempo ha un valore che andrebbe aggiunto al costo del viaggio); non considera le visite multiple (una persona può affrontare costi elevati di viaggio ma visitare diversi luoghi); infine, non considera i visitatori non paganti (quelle persone che possono raggiungere a piedi il luogo partendo da abitazioni vicine, pertanto non hanno costi di viaggio).
METODO DI VALUTAZIONE EDONICA
Questo metodo tenta di valutare i servizi ambientali la cui presenza influisce direttamente sui prezzi di mercato. Il MVE si riferisce al mercato immobiliare e va a considerare come i prezzi delle abitazioni subiscono l'influenza di vari fattori (n° distanze, presenza di giardino, ecc.) tra cui, molto importante, è la qualità ambientale del luogo. In altri termini: P = f (c) . L'equazione stabilisce che il prezzo di una casa è una funzione (f)
di tutte le caratteristiche compresa la qualità ambientale; mantenendo costanti tutte le caratteristiche definibili (stanze, giardino ecc,) il metodo va a rilevare come il prezzo si modifica al cambiamento della qualità ambientale. Nella pratica questo metodo è poco utilizzato perché richiede una base informativa molto forte; inoltre da una misura del valore di uso ma non del valore di non uso. PARTE QUARTA IL CONTROLLO ECONOMICO DELL'AMBIENTE: Internalizzare le esternalità PRINCIPI DI POLITICA AMBIENTALE Le soluzioni pubbliche per internalizzare le esternalità (incentivi di mercato, approcci di comando e controllo) si basano su due principi: 1) principio di chi inquina paga 2) principio di precauzione Il principio di chi inquina paga è stato elaborato dall'OCSE (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), un gruppo di 30 paesi industrializzati, insieme alla comunità europea nel 1972 (la comunità europea adotta).Tale principio con l'araccomandazione del 1975). Il PIP cerca di correggere il fallimento del mercato che causa l'eccessivo sfruttamentodelle risorse, costringendo gli inquinatori a pagare il costo totale dei danni ambientaliprovocati dalla loro attività. L'interpretazione standard del PIP impone agli inquinatoridi pagare per ridurre le emissioni ad un livello accettabile, ma non per il dannoprovocato da tale quantitativo di emissione; una interpretazione più estensiva del PIPimplica per gli inquinatori il dovere di rimborsare i costi del danno, in aggiunta ai costiper il controllo delle emissioni. L'applicazione di tale principio passa attraverso duefasi: innanzitutto bisogna individuare l'inquinatore e determinare l'inquinamento, ed inseguito addossare i costi. Tale principio presenta il vantaggio di essere uno strumentodisincentivante perché nel lungo periodo spinge a ricercare comportamenti corretti.Il principio di precauzione