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MEDIOCERVICALI->”

Irrorano la testa: arteria del legamento rotondo-arteria circonflessa.

Protesi CEMENTATA e BIOLOGICA (cristalli idrossiapatite): per quanto riguarda il

carico NON c’è differenza! In 3 giornata di solito entrambe caricano. Evitare:

ROTAZIONI,FLEX NON OLTRE 90°, ARTO STESO NO EXTRAROTAZIONE, NO

ADDUZIONE, NO SEDUTE BASSE (cuscino tra le gambe). Cautele da utilizzare

per i primi 3 mesi circa.

Pz giovane: ARTROPROTESI-> xk è più longeva e lavora meno sul cotile che è

sostituito.

FRATTURA INTRARTICOLARI: 3viti di avvitamento nel collo del femore, fatto ai

pz giovani con la speranza che la vascolarizzazione della testa sia mantenuta.

Intervento da fare in tempi brevissimi, ogni movimento mette a rischio la

scomposizione della frattura. Con questo mezzo di sintesi il pz NON può

CARICARE x 90 GIORNI. Indicazioni sul carico dati sempre dal medico. È un pz

che è in grado di stare in scarico xk non rischia con l’allettamento. NO: ponte,

estensione ginocchio est, xk comprime arteria femorale.

Dal 6 mese in poi ci si può accorgere del fallimento dell’operazione, con

ricomparsa del dolore, radiografia con testa in necrosi, rarefatta e deformata->

ARTROPROTESI.

Arto fratturato si presenterà extrarotazione , accorciamento

LUSSAZIONE PROTESI TOTALE ANCA: in adduzione solitamente.

ARTROPROTESI ANCA: indicata in frattura x giovani, o nel caso di artrosi x

sostituire tutte e due le componenti articolari. In teoria anche qui il CARICO è

IMMEDIATO. (in base alle varie problematiche internistiche.

porzione di osso che subisce maggiormente il carico-> CALCAR: porzione

interna tra stelo della protesi e pz. Lo stelo è diverso in base alla marca della

protesi; può capitare che la diafisi si apra come un ramo, e allora si mette un

cerchiaggio. In questo caso fare attenzione a non caricare xk più fragile.

In questo mezzo di sintesi si fresa il cotile del paziente e il cotile di sintesi è già

zigrinato e fa presa: si possono fissare anche con delle viti.

FRATTURE LATERALI DEL FEMORE: non dovremmo avere problemi di

vascolarizzazione della testa, si sintetizza solitamente con PCCP o VITE

PLACCA. Il CARICO PROGRESSIVO, per un mese si utilizza ausilio

(deambulatore), dopo 35/40 gg si può togliere ausilio progressivamente. Tutto

in base a quanto il pz è pronto.

-PCCP: ha angolo fisso a 135° e quindi in caso di coxa vara o valga non può

essere utilizzata. Meno invasiva xk viene fatta scivolare sotto medio gluteo e il

muro esterno del femore deve essere integro xk sennò non scivola e nn

s’inserire. Può avere due viti la seconda anti rotazionale. Per questo è usata

nelle fratture laterali (pertrocanteriche composte, basicervicali). CARICO

PROGRESSIVO, 6 settimane si toglie ausilio.

-CHIODO GAMMA: ampio utilizzo quasi sempre si può utilizzare, CARICO

PROGRESSIVO, non ha significative differenze dalla PCCP. Se durante l’accesso

rompe il massiccio trocanterico potrebbe avere deficit del G.Gluteo.

-VITE PLACCA/DHS: intervento a cielo aperto, più invasivo, per fratture

scomposte pluriframmentate. Nella maggior parte dei casi il pz è in SCARICO

per almeno 40gg.

FRATTURE ACETABOLO: SCARICO TOT. 90gg

FRATTURE COMPLETA BACINO: SCARICO TOT 60-90gg, se non è completa è a

discrezione del medico. FRATTURE DIAFISI FEMORALE

CHIODI ENDOMIDOLLARI: solitamente pz giovane, x traumi come incidenti.

Complicazioni:

shock emorragico, tromboembolie. Il CARICO è PARZIALE, 15/20kg. La vite di

fissaggio è quella dentro il foro rotondo: stare attenti a nn farla rompere dal

peso del pz. Dopo una 40gg viene tolta e resta solo quella nel foro ovale e il

chiodo viene DINAMIZZATO x compattare meglio la frattura con il carico.

In queste fratture la coscia è molto edematosa, infarcita di sangue e con

muscoli traumatizzati dalla frattura. Quindi ci vuole un po’ di tempo già solo a

verticalizzare il pz. Il ginocchio sarà limitato e dolente, quindi si può iniziare

anche lavorando x il suo recupero.-> CPM.

FISSATORE ESTERNO: in caso di rischio d’infezione, meno stabile del chiodo.

CARICO MINIMO (10/15KG) fino alla formazione del callo.

-circolare: serie di cerchi e fili che passano nell’osso oltre alle fish. Da maggiore

stabilità dell’assiale. Può essere utilizzato per modificare deformità e

lunghezze ossee. Permettere CARICO a discrezione dell’ortopedico. Tenuto

anche 6 mesi.

-assiale: fish distali alla frattura e prossimali. Carico minore a parità di

problematica.

FRATTURE SOVRACONDILOIDEE: sintesi quasi sempre con placca e viti, CARICO

NON CONCESSO (come fratture piatto tibiale), 60-90gg. Ginocchio sarà

sorretto con cuscino x posizione antalgica, nostro obiettivo andare a recuperare

ESTENSIONE. Se la frattura è intrarticolare può avere prognosi SFAVOREVOLE,

rispetto a quelle extrarticolare. Questo xk le superfici articolari potrebbero nn

essere più congrue e limitare il movimento. Se è extrarticolare non avremo

problemi flex-est, se è articolare l’ortopedico può dare limiti nel ROM.

Solitamente hanno una DON JOY. Esercizi attivi: attenzione lunghezza del

braccio di leva.

FRATTURA PIATTO TIBIALE: sintetizzata con PLACCA LCP, potrebbe esserci

decalage (caduta) del piatto tibiale. NO CARICO 90gg x questo motivo. PZ con

tutore. Mobilizzazione: 10-15° a settimana di progressione se è extrarticolare

immediatamente. Se invece si ha interessamento per esempio della spina

tibiale, dove s’inseriscono i crociati, NO MOBILIZZAZIONE x 40gg.

FRATTURA DI ROTULA CON CERCHIAGGIO EQUATORIALE: don joy bloccata a 0°

NO MOBILIZZAZIONE x almeno 4-6 settimane. Si utilizza quando non è possibile

il cerchiaccio DINAMICO a causa della scomposizione della frattura. Concesso il

carico inizialmente con don joy. Con C.D-> carico e carico precoci, è fatto

apposta x consolidare la frattura.

PROTESI GINOCCHIO: può caricare subito, no problemi al carico. recuperare

ESTENSIONE, la flex verrà con calma. Importante la mobilizzazione della rotula

se possibile in base alla medicazione. 2gg tolgono drenaggio. Punti tolti in

25gg, tratto la cicatrice. No differenze di carico tra TOT e MONO. Lavorare tanto

su mobilizzazione e reclutamento quadricipite.

FRATTURE GAMBA (TIBIA-PERONE)

CHIODO ENDOMIDOLLARE: stesso discorso del femore, CARICO PARZIALE, ma

sempre a discrezione del medico che può anche scaricare x 40gg se è molto

scomposta. La tibia è meno vascolarizzata del femore e ci mette di + a guarire.

FRATTURE BI/TRIMALLEOLARI: SCARICO TOT 60-90ggmesi. Sintetizzate con

placca solitamente, x stabilizzare la pinza si usano viti “transindesmosiche”.

Una volta ripossa la vite trans si può concedere carico totale.

FRATTURE ASTRAGALO: rischio NECROSI molto alta. SCARICO almeno 60GG.

Trattata con viti. LCA-LCP

LCA: stabilizzato con impianto rotuleo. Si mette don joy, scarico x una

settimana e si va progressivamente x un mese. Articolarità progressiva. Nei

primi giorni recuperare ESTENSIONE. Dopo 2 mesi esercizi stressanti in carico,

prima andrebbero ad infiammare il legamento rotuleo operato. Attenzione a

recuperare anche l’equilibrio delle forze muscolari, e del giusto timing di

attivazione (corretto se simultaneo). Posso lavorare in questa direzione

utilizzando l’IMMAGINE MOTORIA, trasferendo idea dall’arto sano.

ARTO SUPERIORE

PROTESI SPALLA/SINTESI: mobilizzazione IMMEDIATA, cautela nel movimento

attivo, evitare es contro resistenza x un 30-40gg. Indicati pendolarismi.

Controindicazioni solo su alcuni movimenti in base a dove ho la lesione: NO

abduzione in lesione sul trochite. Le ROTAZIONI sono le utlime che andiamo a

recuperare. (40gg)

Classificazione di NEER (che ovviamente sappiamo..)

FRATTURA SCOMPOSTA: può causare lesione del PLESSO e mano cadente del

pz.

FRATTURA DIAFISI OMERALE: chiodo endomidollare, attenzione MOV

ROTAZIONE.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
5 download
SSD Scienze mediche MED/33 Malattie apparato locomotore

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher San Miguel di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Riabilitazione dell'Apparato Locomotore e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Previtera Antonino Michele.