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BICICLETTA - Sezione: 2.2.2 Codice: 8.1 GRUPPO 9: A. CUCCHIARA, A. BARRERA, I. SOLOGNO
1. INTRODUZIONE ALL'ARGOMENTO: LO STIMOLO VISIVO
Il titolo assegnato al nostro codice (8.1) è stato scelto dagli intervistatori in riferimento alla specifica parte dell'intervista in cui sono state utilizzate delle immagini, "stimolo visivo". Mostrando queste ultime a ciascun soggetto intervistato lo sviluppo dell'intervista è avvenuto senza l'ausilio di domande prestabilite, è stato chiamato a rispondere a uno stimolo iconografico e non a una semplice domanda. In effetti, l'intervista con foto-stimolo è una variante dell'intervista semi-strutturata, solo che al posto di una traccia di domande verbali vengono impiegate fotografie. In linea generale lo scopo dell'intervista semi-strutturata è quello di ottenere dall'intervistato risposte e informazioni non standardizzate, ma che
alcontrario derivino da racconti lunghi e articolati. In questa specifica sezione dell'intervista, l'intervistatore ha esposto le immagini all'interlocutore, attendendo una risposta allo stimolo visivo. In alcuni casi, davanti all'incertezza dell'intervistato, il ricercatore ha ritenuto opportuno specificare di che tipologia di bicicletta si trattasse. Inoltre, in un numero limitato di casi, abbiamo riscontrato sollecitazioni di risposta nel momento in cui l'intervistato non ha giudicato determinate immagini. La scelta di includere delle immagini che trasmettessero una precisa idea di tipologia di bicicletta pensiamo che non sia stata un caso. Gli intervistatori avranno tenuto in conto il valore visivo dell'immagine e la sua intrinseca polisemia. Ogni immagine possiede un suo significato contestuale, soggettivo o intersoggettivo. La debolezza del suo codice la rende passibile di infinite interpretazioni e questo aspetto la rende idonea ad un tipo di comunicazione più ricco e complesso.intervista qualitativa e semi-strutturata. Entrando nello specifico dei meccanismi interpretativi è bene affermare che in ogni gioco fattori molteplici, quali lo stato d'animo, il vissuto, interpretazione personale entrano in l'esperienza passata, la memoria, la progettualità dell'osservatore. L'immagine è ambigua per sua natura intrinseca ma al contempo la sua ambiguità è dissipata dai contenuti che soggettivamente le vengono attribuiti ad ogni nuova interpretazione. Le foto-stimolo hanno la capacità di far emergere, nel soggetto che analizza e commenta le foto del suo mondo, informazioni radicate in profondità nella sua coscienza e di qui i valori e le norme della sua comunità di appartenenza. In questa sezione dell'intervista anche le emozioni hanno giocato un ruolo decisivo, sebbene la memoria, appartengano alla fenomenologia del soggetto equindi siano totalmente volubilie personali. I vantaggi dell'intervista con foto-stimolo:- l'immagine al posto delle parole come fattore di minor condizionamento delle risposte;
- la forza dell'immagine sta nella debolezza del suo codice, così che ciascuno possa leggerla a partire dal proprio vissuto;
- funzione emotiva delle immagini, che rappresentano oggetti reali in grado di suscitare reazioni spontanee e immediate nell'intervistato;
- utilità dell'immagine al fine di accorciare le distanze tra intervistatore e intervistato, sia l'icona non si basa forte del linguaggio, sia perché sposta l'attenzione perché sul codice dall'intervistato alla fotografia;
- l'immagine non riveste su di sé pregiudizi e opinioni precostituite. Nella comunicazione visuale l'oggetto è in esposizione ma l'intervistatore non lo nomina, dunque non lo connota né positivamente né negativamente.
partecipando con un semplice sguardo di attesa, che vale come incoraggiamento e dimostrazione di comprensione;
● quando si ritiene che l'intervistato abbia espresso il suo giudizio solo è possibile passare sezioni dell'intervista alla foto successiva. Abbiamo notato che in alcune questo non è avvenuto.
❖ 2. INTRODUZIONE ALLA RICERCA
L'esercitazione sulla sperimentazione circa lo studio di lifestyles è partita dall'analisi delle interviste qualitative sull'uso urbano della bicicletta. Il nostro gruppo (numero 9), si è occupato di analizzare le interviste in base alla sezione 2.2.2. ("Riflessione bici") sotto il codice 8.1 visuale uso bici in città". ("StimoloDopo svariati tentativi di codifica, in primis utilizzando parametri di apprezzamento e di utilizzo delle tipologie di bicicletta prese in considerazione, siamo giunti alla conclusione che non bastasse un commento generico da parte degli intervistati,
ossia che risultasse semplicemente riferito alla loro vita personale. Sicché abbiamo deciso di utilizzare questi tre sottocodici:- 1 = Condivisione dell’utilizzo pratico;
- 2 = Non condivisione dell’utilizzo pratico;
- 3 = Non classificabile.
- l’apprezzamento soggettivo;
- il non apprezzamento.
Section 53: "[...] questa è una bici da freestyle, una BMX eee sì insomma apprezzo e mi sento vicino perché ho fatto skate e poi comunque perché è una disciplina interessante per tutto, per il fatto che coinvolge le bici, l'ambiente urbano e il vedere la città in modo diverso, c'è la vedi come se fosse uno skate park quando fai skate e anche quando vai in bici sicuramente è così, poi c'ho avuto alcuni amici e sicuramente sono persone a posto insomma, non è una cosa tipo il calcio, maschilista eccetera [ride]".
Section 65: "[...] è una bmx, non
ha freni in generale è utilizzata per acrobazie e robe del genere, è un sogno che avrei voluto coltivare però non sono mai riuscito a portarlo avanti anche perché saprei che una bici del genere è scomoda per girare";
Section 78:“[...] Sì… allora la prima è una bmx, quella per i trick appunto… e assolutamente lontano, boh non so… perché non sono da sport di acrobazia, l'adrenalina non mi piace, eee poi andarci in strada”. soprattutto non trovo l'utilità, questa non è una bici da passeggio che puoi
4. MOUNTAIN BIKE (B)
Per quanto riguarda la tipologia MOUNTAIN BIKE, è stato possibile riscontrare che sono maggiori le risposte di tipo 1, ossia è prevalente la condivisione dell'utilizzo pratico. Con precisione:
- 43 risposte 1;
- 30 risposte 2;
- 14 risposte 3.
Nel caso delle Mountain bike, gli intervistati hanno espresso la loro approvazione, risultando
ò essere un modo per avvicinarsi alla bicicletta anche per chi pratica motocross o downhill. La bicicletta da cross offre stabilità e facilità di guida, rendendola adatta anche per percorsi dissestati. Inoltre, è un'opzione economica rispetto alla moto. Ecco alcuni esempi di testimonianze: Section 53: "Questi che fanno downhill ehmm boh sì insomma abbastanza neutro, c'è è sempre comunque qualcuno in sella quindi va bene. Mmm mm. Perché poi dopo uno magari arriva dal motocross, si sposta sulla mountainbike, vede che comunque andare in bici è più bello che non andare in moto, vai più piano, ti fermi insomma cambia cambia il suo punto di vista e poi magari chissà che non arrivi anche al muoversi in città in bicicletta, quindi è un... un modo magari di avvicinarsi... Sì sì, può essere un modo per avvicinarsi alla bicicletta anche per chi pratica motocross o downhill."