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Divisione cellulare (principi): Mitosi e Meiosi

Nel corso del laboratorio virtuale "Divisione cellulare (principi): Mitosi e Meiosi" si trattano i concetti riguardanti il ruolo della divisione cellulare nella crescita, nella riparazione dei tessuti e nella riproduzione; i controlli e le regolazioni del ciclo cellulare; il confronto tra mitosi e meiosi e i diversi eventi che le contraddistinguono; e come la meiosi garantisca la variabilità genetica. Durante la simulazione vengono posti quesiti a risposta multipla riguardanti gli argomenti trattati.

Dopo aver ripassato ed osservato la divisione cellulare si inizia la simulazione in cui si apprende come il paclitaxel (composto tossico usato in terapie antitumorali) sia in grado di inibire la divisione cellulare testando il suo effetto su un campione di cellule in coltura osservate attraverso un microscopio a fluorescenza.

Procedendo con la simulazione ci si immerge virtualmente in un campione di sangue per poter visualizzare ed

Apprendere il confezionamento del DNA all'interno del nucleo, partendo ad interagire con i cromosomi fino ad arrivare ai, ben più microscopici, singoli nucleotidi. Successivamente, partendo dalla trattazione del campione, si analizza attraverso microscopia ottica alcune cellule di cipolla scoprendo come ogni fase contribuisce alla corretta duplicazione cellulare. Infine, si mettono a confronto tutti gli elementi della mitosi e della meiosi evidenziando tra loro i tratti conformi da quelli difformi, soffermandosi sul ruolo della mitosi di garantire la diversità genetica.

Struttura cellulare: teoria cellulare e organelli interni "Struttura cellulare: teoria cellulare e organelli interni" si trattano i concetti riguardanti la teoria cellulare; le differenze tra procarioti, eucarioti, piante ed animali; e i diversi componenti intracellulari ed extracellulari che formano le cellule eucariotiche. Durante la simulazione vengono posti quesiti a

Risposta multipla riguardante gli argomenti trattati. La simulazione inizia con il ritrovamento del corpo di un orso deceduto, con il prelievo di un campione orale visualizzato al microscopio, e per tutta la durata si indagherà sulla causa della sua morte.

Esplorando i tipi di organismi presenti nella foresta si ha la possibilità di osservare alcuni campioni di essi al microscopio per poi classificarli in unicellulari o pluricellulari ordinandoli a seconda della presenza o meno di parete cellulare; per poi costruire quattro cellule rappresentative di tessuto animale: tessuto neurale, epiteliale, muscolare e connettivo.

A questo punto si trattano i principi della teoria cellulare applicandoli per comprendere l'organizzazione cellulare animale confrontata a quella di alghe, funghi, radici e foglie. Una tempesta aiuta a comprendere le implicazioni della presenza di una parete cellulare.

A questo punto si viene sfidati a scegliere e collocare in modo corretto tutti gli organelli.

interni di cellule animali quali: cellulenervose, muscolari, epiteliali e osteociti.Infine, si mette insieme tutto ciò che è stato appreso studiando il campione orale dell'orso per determinare la causa del decesso.

Competizione: impara a identificare e quantificare la concorrenza tra le specie "Competizione: impara a identificare e quantificare la concorrenza tra le specie" si trattano i concetti riguardanti la concorrenza tra le specie, la forza della competizione tra due specie e le prove di concorrenza in un ambiente agricolo. Durante la simulazione vengono posti quesiti a risposta multipla riguardanti gli argomenti trattati.

Durante la simulazione ci si trova su di un esopianeta e si ha il compito di aiutare gli agricoltori ad aumentare la produzione di una nuova specie di pianta, della quale si osserva una produzione molto minore del previsto, per garantire una fonte di cibo sostenibile alla popolazione.

Come prima cosa si

Osservano le colture e si identifica la problematica dovuta alla sottoproduzione di piante di interesse che risulta essere la presenza di una seconda specie di pianta che compete con la prima. Una volta identificato il problema della competizione tra specie diversa si ha la necessità di quantificare tale competizione interspecifica. Infine, si progettano esperimenti e si analizzano i dati ottenuti al fine di analizzare ulteriormente la concorrenza tra le diverse specie per poi poter aiutare gli agricoltori dell'esopianeta su cui ci si trova ad aumentare la resa della coltivazione della specie di pianta commestibile.

Esercizio di sistematica cladistica

Esercizio 1

Ciascuno dei cinque animali illustrati rappresenta una specie fittizia. Identificare le autapomorfie (cioè i caratteri esclusivi per ciascuna specie).

Esercizio 2

Identificare le sinapomorfie (cioè i caratteri comuni tra le specie).

Esercizio 3

In funzione dei caratteri comuni individuati, ordinare le

speciefittizie e spiegare, secondo il vostro criterio, come è intervenutal'evoluzione.

  1. Le autapomorfie osservabili nelle cinque diverse specie sono:

    1. Per la specie A, la caratteristica di avere il penultimometamero costituito da un ventaglio caudale natatorio e l'ultimo metamero più sottile.
    2. Per la specie B, la caratteristica di avere lunghe antenne molto sviluppate.
    3. Per la specie C, la caratteristica di avere il primo paio di zampe natatorie.
    4. Per la specie D, la caratteristica di avere sull'ultimo metamero i due aculei rivolti rispettivamente l'uno verso l'altro, invece di averli rivolti verso l'esterno come le altre specie.
    5. Per la specie E, la caratteristica di essere composto da ottometameri e di avere sei paia di zampe.
  2. Le sinapomorfie osservabili nelle cinque specie sono:

    • La divisione corporea in cinque metameri, osservabile nelle specie A e D.
    • La presenza di due sole paia di zampe, osservabili nelle specie A e D.

presenza di due artigli su ogni zampa a formare due chele per ciascun primo paio di zampe, osservabili nelle specie A e D.

La caratteristica di avere occhi sporgenti dal capo, osservabili nelle specie A, B e C.

Le antenne sottosviluppate, osservabili nelle specie A, C, D ed E.

La presenza di un solo artiglio per ogni zampa nel primo paio di zampe, osservabile nelle specie B ed E.

La presenza di quattro paia di zampe, osservabili nelle specie B e C.

La caratteristica di avere occhi attaccati al capo, osservabile nelle specie D ed E.

La divisione corporea in sei metameri, osservabile nelle specie B e C.

L'orientazione degli aculei sull'ultimo metamero verso l'esterno, osservabile nelle specie A, B, C ed E.

3) In base al mio criterio, la specie da cui si potrebbero essere evolute le altre potrebbe essere la specie C, non predatrice e avendo a disposizione come metodo di difesa un solo paio di aculei sull'ultimo metamero; questa specie si sarebbe

sviluppata in ambiente marino, possedendo un paio di zampe natatorie e si sarebbe nutrita di animali microscopici e protozoi non avendo gli strumenti necessari per sostenere una lotta con animali di maggiori dimensioni. La specie C a causa delle grandi dimensioni
Dettagli
A.A. 2021-2022
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SSD Scienze biologiche BIO/05 Zoologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Scienze_Bioloche_eCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Guidetti Marta.