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Economia e gestione delle aziende culturali
Oggi esiste anche un quarto istituto, non preso in analisi da Zappa:
L’ISTITUTO NO-PROFIT: è composto da più soggetti con l’obbiettivo comune di
generare valore sociale, durano per un certo periodo di tempo e sono fondati
su due tipi di regole simili a quelle delle imprese:
- le regole di matrice legislativa, derivanti dal codice civile e
facenti parte dello statuto dell’istituto;
- le regole che organizzano la gestione interna dell’istituto e
sono a sua libera discrezione
ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO NO-PROFIT CI SONO PROCESSI ECONOMICI DI
CONSUME DI BENI ECONOMICI (se destinati ad un numero chiuso di persone) O
DI PRODUZIONE DI BENI ECONOMICI (se aperti a terze parti).
Gli istituti no-profit svolgono spesso le stesse attività svolte dalle imprese,
pertanto non è sempre facile distinguerle, tranne per i MANAGER, ovvero chi si
occupa della loro organizzazione, la grande differenza tra no-profit e imprese.
NEL MONDO DELLA CULTURA OPERANO 3 DEI 4 TIPI DI ISTITUTO:
- la pubblica amministrazione;
- le imprese;
- gli istituti no-profit
L’AZIENDA: dimensione economica di ogni istituto, ovvero il consumo e la
produzione di beni.
Tassonomia: classificazione
Remunerazione dei prestatori di lavoro: pagare i lavoratori
Conferenti capitali: chi vuole guadagnare
Esistono 4 tipologie di aziende, corrispondenti ai 4 tipi di istituti:
- Le aziende di CONSUMO (Famiglia);
- Le aziende di PRODUZIONE (Imprese);
- Le aziende MISTE o DI EROGAZIONE (Pubblica
amministrazione);
- Le aziende NO-PROFIT, cioè che erogano o consumano
servizi con valore non di mercato.
Tutti i fini dei vari istituti hanno bisogno di una particolare circostanza per
essere raggiunti.