Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 11
Protocolli di prevenzione delle patologie del cavo orale Pag. 1 Protocolli di prevenzione delle patologie del cavo orale Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Protocolli di prevenzione delle patologie del cavo orale Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Protocolli di prevenzione delle patologie del cavo orale Pag. 11
1 su 11
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

I TRAUMI

Esistono vari tipi di traumi in base al genere, alla zona che colpiscono e alla gravità del danno che provocano. Una suddivisione è stata data da Andreasen.

Lesioni dello smalto:

  1. Infrazione della corona: crepa sulla corona visibile ad occhio nudo o tramite una luce. Avviene nella parte più esterna e riguarda lo smalto e talvolta la dentina, ma mai la polpa.
  2. Frattura corona non complicata: rottura della corona nella parte superiore con interessamento di smalto e talvolta dentina, ma non della polpa.
  3. Frattura corona complicata: rottura profonda della corona che interessa anche la polpa. Il dente deve essere devitalizzato e ricostruito.
  4. Frattura corona-radice non complicata: rottura sia di corona che di radice senza interessamento della polpa. Il dente va comunque rimosso.
  5. Frattura corona-radice complicata: rottura completa di corona e radice con interessamento della polpa. Il dente va rimosso.
  6. Frattura radice: rottura della radice. È visibile da

Una radiografia mostra la formazione di una fistola in superficie, che serve come sfogo. Il dente va in necrosi e quindi deve essere rimosso. Per accertarsi che il dente non sia più vitale si effettua il test di vitalità, ovvero si spruzza del ghiacciospray su del cotone e lo si posiziona sul dente, aspettando la reazione. Se non si verifica alcuna reazione, il dente non è più vitale e va estratto.

Lesioni parodontali:

  1. Concussione: dovuta ad un trauma leggero. Per verificarla si può battere con il manico dello specchio sul dente e il paziente dovrebbe avvertire un leggero fastidio. Generalmente è causata da un precontatto e dopo l'eliminazione della causa il problema si risolve.
  2. Sublussazione: causata da un trauma medio. Si ha uno scollamento temporaneo della parte superficiale del parodonto. Andando a stabilizzare il dente con uno splintaggio, il problema dovrebbe risolversi.
  3. Lussazione intrusiva: causata da un forte trauma. Il dente...

1. Frattura coronale: causata da un trauma diretto. La corona del dente si rompe ma la radice rimane intatta. Può essere necessario un trattamento endodontico e la ricostruzione della corona.

2. Frattura radicolare: causata da un trauma diretto. La radice del dente si rompe e può essere necessaria l'estrazione del dente.

3. Lussazione intrusiva: causata da un forte trauma. Il dente si sposta all'interno dell'alveolo con conseguente distruzione del parodonto. Il dente deve essere devitalizzato, riposizionato e stabilizzato con uno splintaggio. Nei casi favorevoli l'osso guarisce e il dente si fonde ad esso (anchilosi) perché il danno al legamento è irreversibile, mentre nei casi sfavorevoli il dente va estratto.

4. Lussazione estrusiva: causata da un forte trauma. Il dente fuoriesce dall'alveolo, ma in questo caso non si ha la distruzione dell'alveolo. Il dente va riposizionato, mantenuto in posizione da uno splintaggio e come nel caso precedente può risaldarsi all'osso o essere estratto.

5. Lussazione laterale: causata da un forte trauma. Si ha la distruzione completa di alveolo e parodonto e l'unica soluzione è l'estrazione.

6. Avulsione completa: causata da un forte trauma. Il dente si stacca e cade completamente. È possibile riposizionarlo ma generalmente non si sceglie questa opzione.

PROBLEMI AI TESSUTI DURI

DEL DENTESMALTO»Lo smalto è il tessuto più duro del corpo umano, riveste la superficie dellacorona dei denti e si forma già durante la fase fetale mediante unprocesso chiamato amelogenesi. L’amelogenesi inizia a livello dellapredentina, dove si trovano gli odontoblasti, che in questo caso sidifferenziano in ameloblasti. Gli ameloblasti proseguono fino all’apicedella corona, producendo una matrice, che verrà poi utilizzata comestruttura base dello smalto. Inizia quindi la mineralizzazione della matrice,fino a quando si raggiunge il livello di 96% di cristalli di idrossiapatite. Aquesto punto gli ameloblasti muoiono e lo smalto non potrà più essereprodotto durante la vita.

LESIONI DELLO SMALTO»1. CarieE' una malattia degenerativa dei tessuti duri del dente (smalto, dentina)su base infettiva, che origina dalla superficie e procede in profondità, finoalla polpa dentale. A causarla sono i comuni microrganismi presenti

nelcavo orale, principalmente quelli adesi al dente nella forma di placcabatterica, che se non mantenuti sotto controllo attraverso le comunipratiche di igiene orale, o nel caso di abbassamento delle difeseimmunitarie, riescono a dissolvere la matrice minerale e organica checostituisce il dente, creando lesioni cavitate. Il dente è soggetto ad unacontinua demineralizzazione e remineralizzazione, alcuni batteri dannosicome per esempio quelli che metabolizzano i carboidrati oppure alcuniprodotti acidi che demineralizzano il dente, possono distruggere i tessutiduri dentali e creare una cavità detta cariosa. Le carie possono essere individuate attraverso: - test di sensibilità aria o acqua, con siringa aria-acqua. - test dolore alla percussione. (lo specillo si impegna). - Scalino sul dente, con specillo - Radiograficamente. La fase successiva alla lesione cariosa se non curata è l'ascesso. Individuiamo due tipologie di ascessi: - ascesso dentale, - ascesso con il quale sidefinisce una raccolta circoscritta con contenuto purulento che dalla zona periapicale di un dente affetto da patologia infettiva dei tessuti interni (necrosi pulpare) tende a migrare verso la superficie, comparendo di solito come tumefazione ben delimitata in corrispondenza della mucosa alveolare della bocca. In questo caso è possibile spurgare l'ascesso andando a bucare la fistola che si è formata.

Parodontale: ascesso quello che colpisce il parodonto, cioè l'apparato di supporto del dente. In questo caso i batteri si accumulano nei solchi tra dente e gengiva provocando un'infezione. Non è il dente a presentare problemi, ma il suo tessuto di sostegno. In questo caso non è possibile raggiungere l'ascesso e quindi spurgarlo, con conseguente gonfiore.

NB. Va indicata la posizione della carie tramite la classificazione di Black.

2. White spot e Brown spot (macchia bianca/marrone) - Demineralizzazione: Fase iniziale della carie, dove lo

smalto si demineralizza e forma delle porosità.. Molto diffuse post ortodonzia fissa.. Non sono simmetriche e sono molto irregolari.. L'evoluzione della macchia bianca è la carie.. Sono molte piccole e non arrivano quasi mai alla dentina.

Fluorosi: Causate dall'assunzione di massicce dosi di fluoro.. Un tempo si usava dare ai bimbi le pastiglie al fluoro, che poi si è scoperto causassero fluorosi.. Il fluoro si posiziona al posto dello smalto formando delle porosità.. Si trovano su tutti i denti in modo abbastanza simmetrico.. Sono molto grandi e di colore bianco-opaco.

Carenza o assenza di fluoro: Causata dalla mancanza di fluoro nell'organismo.. Provoca una decalcificazione, ovvero si formano dei buchini sui denti.. Vengono colpiti tutti i denti.

Trauma: A seguito di un trauma, che non ha necessariamente rotto una parte del dente, si forma una macchia biancastra con alone giallo.

Amelogenesi imperfetta: Avviene quando durante

L'amelogenesi si verificano delle alterazioni, che possono essere dovute alla genetica, all'esposizione a radiazioni oppure a traumi. In base a quando avviene il danno si hanno varie conseguenze:

  • quando si forma la matrice: ipoplasia, caso più grave. Smalto quasi assente e molto debole con possibilità di accesso diretto alla dentina.
  • durante mineralizzazione: ipomineralizzazione. Non si completa la mineralizzazione e si formano delle macchie bianco-gialle ben definite.
  • ultimissima fase: ipomaturazione, caso meno grave. Lo smalto è un po' trasparente e presenta piccole lesioni bianche.

3. MIH (Molar Incisor Hypomineralization):

  • È un'ipomineralizzazione dello smalto, solo la parte interna, che colpisce solo i primi molari e gli incisivi.
  • Spesso sono simmetriche.
  • Non si conosce l'eziologia.

4. Abfraction:

Sono lesioni che fanno parte delle NCCL (Lesioni Cervicali Non Cariose). Gli stress meccanici causati

dall'occlusione vanno a creare delle concavità nella parte cervicale del dente. Interessano generalmente più di un dente. Vengono trattate con otturazioni al colletto. 5. Erosioni: Anche queste lesioni fanno parte delle NCCL. Dissoluzione dello smalto, che si scioglie. - Estrinseche: sono causate dal consumo eccessivo di alimenti o bevande acide, che superano il PH critico dello smalto (5,9). Si trovano nella zona vestibolare ed occlusale. - Intrinseche: chiamate permolisi, vengono generate all'interno del nostro organismo in casi di bulimia e reflusso gastroesofageo. Si trovano nella parte palatale/linguale. 6. Abrasioni: Lesioni che fanno parte delle NCCL. Causate da spazzolamento forte. Colpiscono la parte bassa del dente, sono meno evidenti e più estese delle precedenti. Bisogna correggere lo spazzolamento e se sono molto estese si procede con un'otturazione al colletto. Un'altra causa è il digrignamento o bruxismo.

Questo caso si interviene tramite mascherine da usare durante la notte.

Perle dello smalto: sono perle che si formano a livello radicolare quando gli odontoblasti si differenziano in ameloblasti anche nella parte della radice, invece che differenziarsi in cementoblasti. Il legamento in questi punti non si forma e il dente spesso va estratto. Caso molto raro.

DENTINA: è il tessuto che si trova tra lo smalto e la polpa, nella corona e tra il cemento e la polpa, nella radice. È il tessuto che da elasticità al dente ed è meno mineralizzato dello smalto (60% di idrossiapatite). Si sviluppa in età fetale in un processo chiamato dentinogenesi:

  • Gli odontoblasti creano la matrice di base della dentina, rimanendo però all'interno della polpa.
  • Si forma poi il primo strato di dentina (poco mineralizzato) chiamato predentina.
  • Gli odontoblasti hanno dei filamenti, deputati alla sensibilità, chiamati fibre di Tomes.
  • Nella parte più esterna
la sua dentina sensibile.2. Carie dentinale: la carie si sviluppa nella dentina quando i batteri presenti nella bocca producono acidi che danneggiano lo smalto e raggiungono la dentina.3. Iperestesia dentinale: si verifica quando la dentina diventa esposta a causa di recessioni gengivali o erosioni dello smalto, causando sensibilità al caldo, al freddo o al dolce.4. Fratture dentinali: possono verificarsi a seguito di traumi o forze eccessive applicate al dente, causando la rottura della dentina.5. Abrasioni dentinali: si verificano a causa di una forza meccanica applicata sulla superficie del dente, come l'uso di spazzolini da denti troppo duri o una scorretta tecnica di spazzolamento.
Dettagli
A.A. 2021-2022
11 pagine
SSD Scienze mediche MED/28 Malattie odontostomatologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher riccardo532001 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiopatologia odontostomatologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Macario Davide.