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SCHIZOFRENIA
condizioni che con esordio giovanile hanno un evoluzione nel tempo cronica, non si
guarisce. I casi con prognosi favorevole sono delle eccezioni. Nel senso comune si collega
la psichiatria alla schizofrenia. Una volta che è esordita si mantiene. In queste patologie
hanno importanza sia psichiatri che psicologi.
Il problema riguarda la terapia, ci sono farmaci che rallentano il processo ma la ripresa
funzionale è rara. Sul piano operativo occupa molte risorse, le pubblicazioni sono molto
numerose, ha avuto l'apice quando i laboratori di ricerca delle case farmaceutiche hanno
selezionate molecole come antipsicotici di II generazione ( minimizzano effetti collaterali di
antipsicotici di I generazione).
Dal punto di vista storico i pz con schizofrenia ci sono sempre stati, le prime descrizioni
risalgono a Krepelin nel 1800 ( demnze precoci = qualcosa che nasce precocemente e
implica un decadimento cognitivo precedentemente non presente, superata la
sintomatologia positiva assomiglia ad un quadro demenziale ).
Non si puo fare una diagnosi differenziale sul presente perchè ci sono delle fasi in cui una
è indistinguibile dalle altre ( eccitamento maniacale, depressione... ) , la diagnosi deve
prestare attenzione all'anamnesi in cui l'elemento rilevante non è solo il sintomo, non
essendocene uno esclusivo, ma l'andamento nel tempo che suggerisce la diagnosi
corretta. A volte gli psichiatri non sapendo che cosa scegliere parlano di disturbi “schizo-
affettivi”, individuando una 3°classe diagnostica.
Krepelin > Patologia del cervello la cui origine era ignota. Solo con le tecniche di
brain immaging si trova conferma → Anche in pz giovani si trova un quadro di
atrofia cerebrale che un tempo si riscontrava in pz morti. La schizofrenia in quanto
tale non implica una mortalità tale da anticipare l'età media di morte ( vs. dist umore
bipolare), ciò fa capire quante risorse assistenziali occupi la schizofrenia.
Bleuler > definisce meglio gli aspetti sindromici di Krepelin. Attribuisce meno
importanza all'età di esordio e il percorso ma tende a sezionare questa sindrome
individuando dei sintomi fondamentali e altri accessori. Tutto quello che riguarda la
catatonia oggi non si vede piu, la maggior presenza all'epoca è stata attribuita a
diagnosi sbagliate ( cefaliti). C'è una grande variabilità dei casi clinici e una grande
variabilità dei sintomi nel tempo.
Anni 80 > si cerca di sostituire alla descrizione categoriale una dimensionale basata
sulla clusterizzazione elementare dei sintomi ( componente positiva – negativa).
Con Questo tipo di descrizione ci sichiedeva se corrispondessero differenze nelle
cause e nella risposta ai trattamenti. È importante dire che queste descrizioni
prescindono dall'appartenenza culturale e la provenienza, colgono effetivamente la
realtà clinica. Le tipologie estreme ci sono, ci sono pz con prevalentemente la
sindrome positiva ma è anche vero che esistono pz con una condizione mista, non
è semplice l'attribuzione di queste realtà ad una classe in modo omogeneo.
Classificazione delle dimensioni psicopatologiche :
1. trasformazione della realtà ( il punto di vista dei pz sulla realtà cambia con sintomi
positvi,quali deliri e allucinazioni)
2. impoverimento ideoaffettivo (la presenza sintomi negativi, affettività impoverita e
attività mentale scarsa, implica una caduta di progettualità,alogia e asocialità )
3. Disorganizzazione (incapacità di organizzare i contenuti mentali secondo una
coerenza affettiva, che è la base di elaborazione di comportamenti, e del finalismo
comportamentale e disturbi formali del pensiero)
esiste un gruppo di pazienti con un particolare raggruppamento sindromico definito
“schizofrenia”
nel raggruppamento della schizofrenia si identificano sottogruppi sintomatologici
indipendenti e senza rapporti gerachici
questi clusters sintomatologici possono essere presenti in varie condizioni di stato e
decorso caratterizzando il quadro clinico
ai clusters isolati possono corrispondere meccanismi patiofisiologici indipendenti →
permette di identificare gli obiettivi terapeutici
Il primo obiettivo di assistenza o di terapia è nella difficoltà di queste persone di gestirsi in
modo autonomo anche nelle cose piu banali della quotidianetià ( lavarsi, vestirsi,
mangiare). Bisogna chiedersi quali cambiamenti ci sono stati tra il prima e il dopo. Inoltre il
deterioramento non è dato tanto dai sintomi positivi ma da quelli negativi, la trascuratezza
ha a che fare con la perdità di progettualita e impoverimento ideoaffettivo( sint negativi).
Avere deliri e allucinazioni non implica un uniformità nella presa di posizione del sogg
rispetto questi fenomeni, ne delle aspettative e spiegazioni. Bisogna osservare la
posizione del pz rispetto i contenuti dei fenomeni cosi da avere informazioni
sull'evoluzione e sulla storia. Ci sono pz che esprimono sintomi difensivi altri che si
concentrano sull'espressione dell'aggressività del delirio. Deliri e allucinazioni sono
sempre molto collegate al soggetto e mai scollegate e riferite a soggetti esterni → non è in
discussione ne il fenomento ne la pertinenza del suggerimento dato dall'allucinazione,
quello che puo rappresentare il dialogo-discussione è ad un altro livello. Nonostante
abbiano alienate alcune arti mentali non è detto non ne tengano intatte altre e che
mantengano degli atteggiamenti comprensibili. Posso essere egosintonico ma avere un
comportamento di non obbedienza e resistenza ( il demonio dice ho peccato e devo
morire ma per mia mamma cerco di resistere tappandomi le orecchie).il comportamento
mimetico e lo scandire il tempo sono utili ai pz.
Sintomatologia:
Dapprima si intendeva per psicotico nel Dsm la menomazione funzionale, adesso si
considerano prima i sintomi perchè anche un ossessivo puo avere una menomazione
nelle funzioni. La schizofrenia è caratterizzata da moltissimi sintomi nessuno di questi è
patognomico ne specifico. Quindi la diagnosi va fatta sia sul piano del momento
dell'osservazione e anche sul decorso.
Delirio =alterazione della realtà sostenuta fermamente nonostante l'evidenza. Non
è un idea prevalente (idea che si sente come propria ma piu accessibile alla
critica, diversa dall'ossessione). Può fare la comparsa in altri disturbi psichiatrici
però ci sono dei contenuti di delirio che sono specifici della schizofrenia:
persecuzione-> convinzione di essere spiati,controllati,torturati con mezzi diversi e i
responsabili di solito sono società segrete,extraterrestri, partiti,camorra..sono di:
riferimento =stimoli esterni diversi sono riferiti al pz
influenzamento=estranei controllano e influenzano mente del pz
furto del pensiero “la testa svuotata”/ trasmissione del pensiero (le idee vengono sentite da
altri quando si formano nella nostra mente
lettura del pensiero (estranei leggono pensiero del pz)
erotico (nelle femmine,associato a d.persecuzione o grandezza)
mistico(convizioni su Dio,Anticristo, satana,apostoli, sempre con allucinazioni)
grandezza(associato al d.di persecuzione “mi rubano le mie scoperte”)
di colpa(convinzione di aver commesso gravi colpe contro la società o dio)
somatici (credere di avere malattie gravi,hiv, sono diversi dai Disturbo delirante perchè qui
manca una coerenza nei presupposti forniti dal pz)
trasformazione corporea(convinzione del malato di subire cambiamenti in parti del corpo)
Deliri bizzarri → presenti in alcuni disturbi, non comprensibili e scollegati da comuni
esperienze di vita vs. deliri deliranti ( la cultura ha molta influenza)
allucinazioni =variano per intensità e persistenza e interressano tutti i
sensi,integrate nella trasformazione delirante della realtà.
Alterazione affettività= riduzione o assenza delle normali capacità di
modulazione affettiva del pensiero. È presente anche nelle condizioni depressive.
Discordanza affettiva = dissociazione o sfasatura tra contenuti del discorso del
pz e espressività emozionale che li accompagna , risonanza affettiva inadeguata ai
contenuti che porta il pz.
Condizioni depressive= molto frequente nella schizofrenia.
Perdita di progettualita=rimane alterata in quasi tutte le fasi della malattia,pz
perde capacità di stabilire priorità comportamentali e strategie ed alleanze.
Disturbo formale del pensiero= nella comunicazione verbale. Presentano
prolissità o tangenzialità.
criteri schizofrenia : 2 o piu dei seguenti sintomi, presenti per almeo 1 mese (fase attiva)
con menomazione del funzionamento normale, nella fase prodromica ci possono essere
idee prevalenti prima del delirio. Bisogna escludere un D. umore e Schizo-affettivo , che i
sintomi derivino da condizioni mediche o sostanze, nel caso ci fosse stato nello sviluppo
l'autismo si puo far diagnosi solo con la presenza di Allucinazioni e deliri.
Schizofrenico Paranoide → quello piu normale per quanto riguarda il funzionamento. Di
solito ha deliri di grandiosità e persecuzione. Ha una modalità o estremamente formale o
molto intensa. I deliri portano ad alto rischio suicidario.
Schizofrenico disorganizzato → deliri senza senso, manierismi stravaganze
comportamentali, prima dell'esordio non sono soggetti con risorse elevatissime da molti
punti di vita.
Dist. Schizofreniforme :
criterio A della schizofrenia soddsfatto, ma cambia la durata rispetto ad essa, dura piu di
un mese ma meno di 6 mesi.
Dist. Schizo-affettivo:
Soddisfatto criterio A schizofrenia nel primo periodo. Il periodo di malattia dura 6 mesi, con
sintomi psicotici presenti nei primi 2 mesi, il disturbo dell umore dura 3 mesi. In questo
disturbo ci sono episodi depressivi maggiori, maniacali , episodi misti, c'è la concomitanza
tra sintomi psicotici e dell'umore, uno non è secondario all'altro.
Ci sono 2 sottotipi : bipolare e depressivo.
D.Delirante :
non soddisfatto criterio A schizofrenia, le allucinazioni e illusioni non rilevanti, possono
esserci allucinazioni tattili e olfattive se collegate al delirio.
Tipo erotomanico ( si pensa che l'altro sia innamorato del soggetto, nei campioni forensi la
prevalenza è maschile ma in quelli clinici è femminile) / tipo di Grandezza ( si pensa di
avere un talento o un idea che altri non riconoscono)/ tipo di Gelosia ( la soglia tra gelosia
patologica e delirio è sottile)...
! non connettere mai il QI e i dist. Psichiatrici !
QUADRI CLINICI EVOLUTIVI
1.prodromi
2.periodo di stato
3.periodo degli esiti
Nel nostro percorso non incontreremo spesso il periodo iniziale o i prodromi, sarà pi