Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 2
Polisemia delle parole chiave e pluralità Pag. 1
1 su 2
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

POLISEMIA DELLE AROLE CHIAVE E PLURALITA’ DELLE CONCEZINI DI

ORGANIZZAZIONE

Nella ricerca e analisi organizzativa, l’uso del termine o di una locuzione non individua di per sé un

particolare modo di vedere, descrivere e interpretare l’oggetto di studio.

La polisemia è una caratteristica diffusa in molti campi disciplinari che si occupano dei fenomeni

organizzativi. È necessario spostare la riflessione dal piano dei concetti, e delle teorie in cui questi

sono inseriti, a quello del’epistemologia che li sottende.

Più modi di concepire l’organizzazione

La riflessione epistemologica sull’organizzazione (oggetto/problema di conoscenza sociale), può

essere condotta in vari modi.

La tipologia delle concezioni (Bruno Maggi), individua 3 modi di vedere l’organizzazione; queste

concezioni non sono complementari e partono da assunti diversi:

1. organizzazione = “sistema predeterminato rispetto agli attori” (entità progettabile, ovvero:

predefinibile rispetto allo svolgimento delle attività organizzate e agli attori che vi

partecipano). La “progettazione” del sistema si basa su leggi astratte e universali; l’analisi,

la progettazione e la valutazione di queste leggi presuppongono che vi sia una razionalità

degli analisti oggettiva. Questa concezione ha due varianti:

- sistema organizzativo studiato come se fosse una “macchina”; l’organizzazione è un

sistema chiuso, scomponibile in un limitato numero di variabili e chiuso

all’incertezza. Si progetta una programmazione e un coordinamento di tutte le

componenti in maniera ottimale. Ne deriva una divisione gerarchica del lavoro in

mansioni, con una distribuzione formale delle responsabilità.

- Sistema organizzativo è aperto all’ambiente e si adatta continuamente a questo

mantenendo l’equilibrio (è ammessa variabilità nelle scelte di coordinamento). Vi è

il contributo delle componenti sia delle mansioni che quelle esposte maggiormente

all’incertezza secondo ruoli (aspettative di comportamento che consentono

deviazioni dal programma e margini di discrezionalità). È importante

l’organizzazione informale come fonte di flessibilità. Sono importanti anche la

motivazione e la soddisfazione del lavoro, oltre che l’addestramento e

l’incentivazione dei dipendenti.

2. organizzazione = “entità emergente e imprevista”, il sistema è prodotto dalle interazioni

degli attori. Si parla infatti di logica predominante degli attori in quanto dall’analisi delle

interazioni sociali si producono modelli di relazione. Il sistema non è predeterminato

rispetto ai soggetti ma viene costruito da loro in modo imprevedibile. (non è stato progettato,

ma è il risultato emergente dell’insieme di strategie individuali. Anch’essa, come la 1

concezione, ha una visione che reifica l’organizzazione, cioè la considera separata dagli

attori anche se questi ultimi l’hanno creata. I soggetti o “attori organizzativi” non hanno

ruoli predefiniti, ma li assumono nel corso dell’interazione sociale. L’organizzazione potrà

essere osservata solo con una razionalità a posteriori.

3. organizzazione = “processo di azioni e decisioni” (non come un’entità), intenzionalmente

orientato a risultati attesi secondo razionalità limitata. Questa concezione rifiuta la

reificazione dell’organizzazione (a differenza delle altre due). “azioni, decisioni, e premesse

decisionali” qui si sviluppano sincronicamente in diversi livelli. Si parla di sistema e

individui ma solo come elementi analitici il sistema rappresenta regole/premesse per

azioni/decisioni, il soggetto l’intenzionalità (orientamento a un risultato delle

azioni/decisioni). La razionalità è limitata perche non la conoscenza delle alternative di

Dettagli
A.A. 2015-2016
2 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulia.scarano92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione del servizio sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Albano Roberto.