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STATICA DEI CORPI RIGIDI
Tratteremo:
- Prodotto scalare
- Prodotto vettoriale
Primo concetto fondamentale: FORZA
È un'entità della meccanica definita come causa di perturbazione dello stato di un corpo (stato di un corpo può essere di 2 tipi, moto e in quiete).
Una forza è individuata da parametri fondamentali. E sono 4:
- Punto di applicazione
- Modulo |F| [N]
- Direzione r
- Verso
(direzione r: traiettoria individuata la giacitura della forza)
Verso: per convenzione si effettuano le operazioni sui vettori.
Il punto di applicazione P di una forza, stabilisce se è presente la proposta di verso. Una forza si dice applicata se è definito il punto di applicazione.
Un vettore è libero se non ha punto di applicazione ma è individuato dalla sua giacitura. (Forza di gravità: vettore applicato...)
È importante stabilire che tipo di corpi stiamo studiando:
CORPI RIGIDI
A differenza dei corpi deformabili hanno una caratteristica fondamentale. Un corpo rigido è un sistema di punti materiali la cui lentezza e la distanza tra 2 punti qualunque del corpo si mantiene costante nel tempo, indipend. dalle eventuali sollecitazioni a cui è proprio esposto.
Su un corpo rigido qualunque ma le punto di appessione, la deformazione non cambia.
Se il corpo è deformabile, lo deform. varia in base al punto di applicazione.
Cerchiamo di capire ora il comportamento di una forza rispetto a un punto.
Momento di una forza (vettore libero)
Immaginiamo di aver definito
P. Ora P su cui viene individuata retta r, direzione della forza,
e immaginiamo di essere applicata nel punto P.
Vogliamo capire come si comporta questa forza in riferimento al punto
Q (definito polo della forza F)
Possiamo individuare una retta fondam., detta braccio, ortogonale,
individuando la distanza di quella retta r, quindi
la componente ortogonale
M (Q) = (P - Q) x F
Ottengo un vettore che è ortogonale del piano individuato
Per il verso di M (Q) → regola della mano destra
Posso scrivere il momento sotto forma di matrice
M (Q) =
- [ ex ey ez ]
- [ xP - xQ yP - yQ zP - zQ ]
- [ Fx Fy Fz ]
ex ey ez vettore di modulo unitario
componenti di F in riferimento ai 3 vettori
Possiamo definire una coppia distribuita
Immagini una superficie Ω
Ω, M = ∫ m(P) dΩ
questo è un integrale di superficie (no lineare) quindi è un integrale doppio
Esempio vela
Conc. Equivalenza
2 sistemi S₁ e S₂
Si dicono equivalenti se hanno stessa R risultante e stesso momento umile rispetto generico polo Q
{ - R₁ = R₂ R₁ del sistema S₁ = R₂ del sistema S₂
{ - Q, M₁(Q) = M₂(Q) assegnato generico punto Q
Facile da dimostrare: perché se i 2 sistemi hanno stessa risultante, posso isolare ma in questo calcolo numerante è nulla, quindi x
M(Q) = M₁(Q) - M₂(Q) sotto costante, quindi qualunque posizione scelgo, le R(a) = 0
Un sist. di forze S è equivaleuteli a un sistema composto dalla ciluritania dell sistema stesso applicata in un certo punto Q e ad un a coppia Q pari al momento ciluronte.
Esercizio
con applicaz. dei princ. lavoro virtuale(Stesso es. di prima)
- La prima cosa da fare è scegliere un campo di spostamento uguale e int.ermo a due sistemi.
- Immaginiamo di scegliere come campo di spost. una rotazione intorno a AB.
Se scelgo una rotaz. intorno a B di una quantica φ. (Naturalm. sarà:
- μ(D), μ(E), μ(B) = 0, μ(A) ≠ 0
Scegliamo una rotazione intorno a B
Scriviamo le coordinate dei punti:
- Le coordinate: B(-a,0) C(-a,a)
- A(0,0) D(0,a)
- vB = 0
- wB = 0
- φB ≠ 0
c'è solo la rotazione
Posso scrivere la μ(B) nelle sue componenti →
- vB traslazione verticale
- wB traslazione orizzontale
- φB rotazione
Ora definiamo E = - R VETTORE EQUILIBRANTE DEL SISTEMA DI FORZE
Per Trovare l’equilibrio di un sistema di forze, basta determinarne le poligono poi fare in modo che le forze si incontrino. E quindi del vettore equilibrante partendo dall’ultimo punto dell’ultima forza e congiungendo con il punto di applicazione del primo.
S = { (Pi, Fi) } i = 1, … 5 in questo caso.
L’ho sostituito con S’ = { (P, R) }
Ma posso anche scrivere S’’ = { (P, E) } SISTEMA EQUILIBRANTE del sistema di forze iniziale.
Se faccio (S + S’’) SISTEMA EQUILIBRATO
DECOMPOSIZIONE VETTORIALE
dei forze
Determinare il sistema aventi le rette assegnate equivalente all'unica forza assegnata.
- Questo problema presenta 3 casi:
- vogliamo scomporre r1 e r2 concorrenti in ∩ ∊ r
- (direzione della forza per cui vogliamo applicare decomposizione)
- - r1 e r2 concorrenti in ∩ ≠ r (r: direzione forza assegnata)
- - r1 e r2 || r
Per ciascun determ se esiste una soluzione ed è UNICA, esiste una sola soluz: PROBL. DETERMINATO
Se ne esistono + soluz: PROBL. INDETERM.
SE NON " " " " IMPOSSIBILE.
Analizziamo il caso:
- r1 e r2 concorrenti in ∩ ∊ r
Abbiamo la nostra forza R
trovare di decomporla in r1 e r2
r1 e r2 concorrono in uno stesso punto. In questo caso Possibile e Determinato
esiste 1 sola soluzione
Registro 3a PARTE
Trave incernierata in A e con carrello in B, caricata da una forza F verticale
Determinare le reaz. dei 2 vincoli
Risolvere quindi se problema dell'equilibrio di questa trave sogg. a F
Si risolve con E.E.S. (equilibrio)
E.C. STATICA
- R = 0
- M(O) = 0 Ɐ O
La reaz. del vincolo in B deve essere verticale
La reaz. del vincolo in A è una qualsiasi forza E alla stella diretta di centro A, che per semplicità di calcolo scomponiamo nelle 2 direzioni, verticale e orizzontale
Immaginiamo di inserire un sist. di rif. y e z con il centro del sistema coincidente con A
Noi ci occuperemo di sistemi piani e continui
(Integrale non più triplo ma di superficie)
Sempl: \(\rho(X) = 1 = \text{cost}\)
Quindi \(M(B) = \int_A \rho(X) dA = \rho \int_A dA = \rho A\)
Per i sistemi piani e continui:
La massa è direttamente proporzionale a densità ed area
Torniamo al caso generale.
Def. Baricentro
Il centro del sist. è un vettore di modulo \(\rho(X) dV\) tra di loro applicato nell’esimo elemento ininfluente dV
Dimostriamo che scelto O genero che è in espiro
Il punto G è individuato secondo questa espressione
\(G - O = \frac{1}{M(B)} \int_B \rho(X) (X - O) dV\)
Calcoliamo i momenti statici
Sx = ∫Bb y da = ∫0a y dx dy = ∫0a dx ∫0b y dy = 1/2 a b2
Sy = ∫Aa x da = ∫0a x dx dy = ∫0a x dx ∫0b dy = 1/2 a2 b
Adesso determiniamo le coordinate del baricentro
xG = Sy/A = 1/2 a2 b/ab = 1/2 a = a/2
yG = Sx/A = 1/2 ab2/ab = 1/2 b = b/2
Abbiamo dimostrato che il baricentro è il punto d'incontro delle 2 diagonali