Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
GTP
GTP
I microtubuli sono rigidi e difficili da piegare
Figure 16-13 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Instabilità dinamica dei filamenti
Figure 16-16c Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
FILAMENTI DI ACTINA
Figure 16-10 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-10a Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-10b Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
I filamenti di actina sono relativamente flessibili e si piegano facilmente
Figure 16-12 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
TREADMILLING e INSTABILITA’ DINAMICA sono associati con l’idrolisi di
nucleotidi trifosfati APT e GTP: il treadmilling predomina nei filamenti di actina,
mentre l’instabilità dinamica nei microtubuli.
TREADMILLING e INSTABILITA’ DINAMICA sono associati con l’idrolisi di
nucleotidi trifosfati APT e GTP: il treadmilling predomina nei filamenti di actina,
mentre l’instabilità dinamica nei microtubuli.
Instabilità dinamica dei filamenti
Conseguenze strutturali dell’idrolisi di GTP nella struttura del microtubulo
Figure 16-16b Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-16c Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
MICROTUBULI E MICROFILAMENTI
SON PRESENTI IN TUTTE LE
CELLULE EUCARIOTICHE.
TUBULINA E ACTINA SI SONO
ALTAMENTE CONSERVATE
DURANTE L’EVOLUZIONE DEGLI
EUCARIOTI.
Figure 16-18 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
FILAMENTI INTERMEDI
I filamenti intermedi sono resistenti ed elastici e tollerano
stiramento e piegatura.
I filamenti intermedi sono presenti soltanto in alcuni tipi di
cellule di vertebrati, nematodi e molluschi.
Il tetramero rappresenta la
subunità solubile dei filamenti
intermedi.
Diversamente dall’actina e dalla
tubulina le subunità dei filamenti
intermedi non contengono un sito
di legame per un nucleotide
trifosfato.
La subunità tetramerica dei filamenti
intermedi è costituita da due dimeri
antiparalleli che puntano in direzione
opposta, pertanto le sue estremità
sono identiche.
Il filamento intermedio assemblato, di
conseguenza, è privo della polarità
strutturale (estremità + e -) presente nei
microfilamenti di actina e nei
microtubuli.
Ci sono diversi tipi di filamenti
intermedi, espressi in tipi cellulari
diversi. Ciascun tipo (famiglia) di
filamenti intermedi presenta maggiori
variazioni di sequenza nelle isoforme
delle subunità rispetto a quelle di
actina e tubulina.
Il dominio centrale ad α-elica è simile
nelle diverse isoforme, ma i domini
globulari N- e C- terminali variano
molto.
I filamenti intermedi conferiscono stabilità meccanica alle cellule animali.
Table 16-1 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Filamenti di cheratine in cellule epiteliali (verde). Immagine di microscopia a fluorescenza.
Figure 16-21c Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-21a,b Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-21 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Neurofilamenti in un Neurofilamenti Sezione
assone di una in una cellula trasversale di un
cellula nervosa della glia assone
Figure 16-22 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Table 16-2 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Proteine associate ai filamenti di actina
Proteine associate ai microtubuli
Figure 16-50a Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-50b Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Centro organizzatore dei microtubuli (MTOC): nelle cellule animali il MTOC è il
CENTROSOMA, posto vicino al nucleo.
Figure 16-29 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-30b Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-31a Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-31b Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Trasporto assonale veicolato da microtubuli
Proteine motrici Movimento ATP-
dipendente
Trasporto anterogrado o centrifugo
Trasporto retrogrado o centripeto
Gli organelli delle cellule eucariotiche si spostano lungo i microtubuli.
I microtubuli contribuiscono al corretto posizionamento degli organelli.
Figure 16-73a Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-74 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-76 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-61 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-61 (part 1 of 2) Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-61 (part 2 of 2) Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-65 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-81a Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-81b Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-83 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-83a Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-83b Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-82a Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-82b Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-84a Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-84b Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-85a Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-85b Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-85c Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 16-1 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008) (perossisomi)
Metabolismo dei lipidi (sintesi e
step iniziali di degradazione)
Smaltimento sostanze tossiche
Figure 10-1 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
I lipidi costituiscono approssimativamente il 50% della
massa delle membrane delle cellule animali.
5 milioni di molecole di lipidi nello spazio di
1 µm x 1 µm di doppio strato lipidico.
1 miliardo di molecole lipidiche nella membrana
plasmatica di una cellula animale di dimensione
medie.
Proteine e in piccola parte glucidi (legati a proteine e
lipidi) costituiscono il restante 50% : circa il 30% delle
proteine codificate dal genoma di una cellula animale
sono proteine di membrana.
Figure 10-2 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-6 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-3 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-4 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-5 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-7 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-8 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
LIPOSOMI Diametro 25
-1000 nm
Figure 10-9a Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Struttura di un liposoma. I liposomi sono usati come membrane modello in
studi sperimentali
Figure 10-9b Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-10 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-11 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-12 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-5 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Table 10-1 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Zattere lipidiche o “lipid raft” contengono soprattutto sfingomielina e
colesterolo.
All’interno di zattere lipidiche o “lipid raft” si concentrano proteine specifiche
di membrana, che funzionano insieme in complessi proteici specializzati o
vengono concentrate per il trasporto in piccole vescicole
Figure 10-14b Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
L’asimmetria del doppio strato fosfolipidico delle
membrane è funzionalmente importante
Fosfatidilcolina e sfingomielina sono principalmente
localizzati nel monostrato esterno.
Fosfatidiletanolammina e fosfatidilserina sono
principalmente localizzati nel monostrato interno.
Glicolipidi
I glicolipidi sono localizzati sul lato esterno (extracellulare) di tutte le membrane plasmatiche e sono coinvolti nel
riconoscimento cellulare. Insieme alle glicoproteine formano il glicocalice che si trova sulla superficie di tutte le cellule.
Funzione dei glicolipidi
• Protezione da condizioni estreme (ad es.
sulla membrana apicale di cellule epiteliali)
• Alterazione del campo elettrico a livello
della membrana (gangliosidi)
• Ruolo nei processi di riconoscimento
cellulare
• Fornire un punto di ingresso per certe
tossine batteriche (ganglioside G funge
M1
da recettore per la tossina colerica)
Proteine di membrana integrali e periferiche
Figure 10-19 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-20 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
La porzione di proteina che attraversa il doppio strato fosfolipidico della
elica
membrana è costituito da una di aminoacidi idrofobici
Figure 10-23 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-24 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-25 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-27 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-28a Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Lo strato di carboidrati sulla superficie cellulare (composto dalle catene di oligosaccaridi
legati a glicolipidi e glicoproteine integrali di membrana e dalle catene di polisaccaridi legati
a proteoglicani integrali di membrana, ma anche da glicoproteine e proteoglicani secreti
nello spazio intercellulare e poi adsorbiti sulla superficie cellulare) costituisce il
GLICOCALICE o RIVESTIMENTO CELLULARE, le cui funzioni sono proteggere la cellula ed
evitare interazioni non desiderate. Gli oligosaccaridi di glicolipidi e glicoproteiene, sia per la
loro diversità che per la loro posizione, sono implicati nei processi di riconoscimento
cellulare specifico.
Figure 10-29a Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-30 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-31 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)
Figure 10-35 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008) Flourescence Recovery
After