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Organizzazione del campo visivo e aree associative

L'organizzazione è retino topica e l'aria foveale presenta un'area corticale maggiore rispetto alle altre aree del campo visivo. Si hanno poi proiezioni ad aree visive secondarie e alle aree associative. Le aree visive secondarie si occupano della ricostruzione tridimensionale dell'immagine e del riconoscimento di oggetti in movimento e di migliorare la risoluzione.

Sistema propriocettivo e recettori muscolari

Il sistema propriocettivo è responsabile della percezione della posizione e del movimento del corpo. I due principali tipi di recettori muscolari sono i meccanorecettori profondi e i meccanorecettori tendinei. I meccanorecettori profondi e tendinei consentono di avere la percezione del grado di allungamento, velocità del muscolo e posizione degli arti. I meccanorecettori dei muscoli si trovano nei fusi neuromuscolari e negli organi tendinei del golgi. I fusi neuromuscolari sono distribuiti nei muscoli e forniscono informazioni sulla lunghezza e sulla velocità di contrazione muscolare. Gli organi tendinei del golgi si trovano nei tendini e forniscono informazioni sulla tensione muscolare.

La via della sensibilità propriocettiva e la corteccia somato-sensitiva primaria

La via della sensibilità propriocettiva trasmette le informazioni dai recettori muscolari e tendinei alla corteccia cerebrale. La corteccia somato-sensitiva primaria si trova nel lobo parietale del cervello ed è responsabile della percezione delle sensazioni tattili, termiche e propriocettive. La corteccia somato-sensitiva primaria è organizzata in modo topografico, con diverse aree dedicate a diverse parti del corpo. Le informazioni provenienti dai recettori muscolari e tendinei vengono tradotte e codificate in intensità e durata delle sensazioni.

muscoli in parallelo alle fibre muscolari e sono racchiusi in una capsula connettivale a forma di fuso. Nella parte centrale, Il fuso è innervato da fibre sensoriali, mentre l'estremità contrattile riceve efferenze da motoneuroni gamma. Tali motoneuroni gamma servono per regolare la regione meccano sensibile senza contaminazioni a placca OA grappolo al fine di mantenere il segnale sensoriale continuo. Le fibre del fuso sono divise nel gruppo 1 a terminazione a spirale, e nel gruppo 2 più piccole con terminazioni a fiorami. I recettori tendinei del golgi sono inseriti in serie rispetto alle fibre muscolari a livello delle fibre di collagene tendinee, circondati da una capsula connettivale e innervati da 2 fibre mieliniche. La porzione terminale massonica si intreccia tra le fibre di collagene deformando l'assone meccano sensibile. Lo stimolo meccanico determina l'apertura dei canali del sodio meccano dipendenti che portano alla depolarizzazione del recettore. I fusi

neuromuscolari emettono una scaricafasica iniziale chi dà informazioni sulla velocità di allungamento e una scaricatonica che si mantiene fino alla condizione di riposo. La coltivazione deineuroni gamma mantiene attivo il fuso neuromuscolare e quindi costante lafrequenza di scarica. Negli organi tendinei del golgi la contrazione causa unaumento di tensione e l'attivazione della scarica degli organi tendinei delgolgi, ciò consente di evitare di strappare i tendini. Le vie nervose originatedai recettori si riuniscono nella via lemnisco mediale. Le fibre afferentiprimarie entrano nel midollo attraverso radici dorsali e virgola dopo averemesso collaterali agli interneuroni, ascendono fino ai nuclei gracile ecuneato, l'assone del neurone di secondo ordine poi decussa e termina alivello del nucleo ventrale postero laterale del talamo che poi Tramite ilneurone di terzo ordine proietta alla corteccia somato sensitiva primaria. Da lìsi proietta poi a dare

velocità di conduzione. I recettori dolorifici sono presenti in tutto il corpo, ma sono particolarmente concentrati nella pelle, nelle articolazioni, nei muscoli e nei visceri. Il meccanismo di trasduzione del dolore avviene attraverso la stimolazione dei recettori dolorifici da parte di sostanze chimiche rilasciate durante il danno tissutale o da stimoli termici o meccanici intensi. Questa stimolazione provoca la generazione di impulsi elettrici che vengono trasmessi lungo le fibre nervose afferenti. L'intensità e la durata dello stimolo dolorifico vengono codificate attraverso la frequenza e l'ampiezza degli impulsi nervosi generati dai recettori dolorifici. Stimoli più intensi o prolungati generano impulsi più frequenti e di maggiore ampiezza. La via afferente della sensibilità nocicettiva comprende le fibre nervose afferenti primarie, che trasmettono gli impulsi dolorifici dalla periferia al midollo spinale. Nel midollo spinale, gli impulsi vengono ritrasmessi a livello dei neuroni del corno dorsale, che a loro volta proiettano verso l'alto attraverso il tratto spinotalamico fino alla corteccia somatosensitiva primaria. I centri di ritrasmissione lungo la via nocicettiva includono il tronco encefalico e il talamo, che svolgono un ruolo importante nella modulazione e nell'integrazione del segnale dolorifico. I meccanismi di controllo endogeno della via dolorifica includono l'attivazione di sistemi di inibizione del dolore, come il sistema degli oppioidi endogeni. Questi sistemi agiscono a livello del midollo spinale e del sistema limbico per ridurre la percezione del dolore. In conclusione, i recettori dolorifici e la via afferente della sensibilità nocicettiva svolgono un ruolo fondamentale nella percezione del dolore. La comprensione di questi meccanismi è essenziale per lo sviluppo di terapie efficaci per il controllo del dolore.

Velocità di conduzione. I nostri settori hanno elevata densità. Il danno tissutale determina la liberazione o la sintesi di sostanze alogene in grado di modificare la membrana del neurone recettoriale come la bradichinina. L'intensità dello stimolo dipende dall'entità del danno tissutale, quindi, è proporzionale alla concentrazione della sostanza alogena liberata. La traduzione è data dalla concentrazione della sostanza convertita in ampiezza del potenziale del recettore e in frequenza dei potenziali d'azione. In caso di infiammazione ed edema viene rilasciata sostanza P che genera così arrossamento, aumento di temperatura, attivazione dei macrofagi che a loro volta liberano istamina. Molte sostanze liberate generano ipersensibilità in quanto attivano anche nocicettori silenti generando iperalgesia nell'area lesa. La via afferente parte con i nuclei di ritrasmissione per arrivare alla corteccia somato sensitiva primaria.

I nuclei delle colonne dorsali Ncd vanno incontro a fenomeni di convergenza o di divergenza, ma anche a fenomeni di inibizione, dopo di che decussano per poi risalire al talamo e alla corteccia somatosensitiva primaria. Vi sono tre possibili meccanismi di controllo endogeno. Feedforward: i neuroni di primo ordine stabiliscono connessioni ad interneuroni inibitori determinando l'inibizione delle cellule adiacenti. Teoria del cancello: l'attivazione di fibre sensoriali di grosso calibro della via epicritica inibisce i neuroni di secondo ordine dei centri sovra spinali nocicettivi non facendo insorgere il dolore. Oppure nell'inibizione distale si ha invece l'attivazione di una via discendente con neuroni noradrenergici e serotoninergici che attivano neuroni inibitori per il rilascio di encefalina. Recettori per oppioidi che hanno un effetto inibitorio iper-polarizzante su recettori accoppiati a proteine G che riducono l'adenilato ciclasi e l'AMP.ciclicoportando alla chiusura dei canali del calcio AMP ciclico dipendenti generandoil blocco o la riduzione dei segnali dolorifici. 9. descrivere l'area motoria primaria e le aree motorie superiori: localizzazionee funzioni specifiche neuro corteccia motoria primaria: codificazione dellaforza, direzione, raccolta informazioni e aggiustamento motorio. Viediscendenti.Il sistema motorio parte dalle aree della corteccia premotoria e motoriasupplementare dove si stabiliscono le caratteristiche quali forza e direzionedel movimento da compiere, in base alle informazioni ricevute dalle areeassociative frontali sull'ideazione del movimento. Dopo di che Le informazionivengono mandate alla corteccia motoria che le invia tramite la via afferente.Durante l'esecuzione del movimento si integrano altri movimenti per ilmantenimento della postura. L'area motoria primaria ha un'organizzazionesomato topica, è localizzata in posizione laterale- mediale e ad ogni

La regione corticale corrisponde a un'area somatica. Nelle regioni corticali più laterali vi è corrispondenza con aree motorie cefaliche, mentre le regioni più mediali con area motoria caudali. L'estensione delle regioni corticali è proporzionale al numero di motoneuroni controllanti quell'area, quindi anche alla capacità di compiere movimenti fini. Inoltre, ha caratteristiche plastiche in quanto vi possono essere modificazioni e creazioni di nuove sinapsi. L'area motoria provvede a codificare la forza e la velocità di contrazione, la direzione e la durata della contrazione. Il sistema motorio provvede tuttavia a raccogliere informazioni somatiche su lunghezza e velocità del muscolo durante l'esecuzione del movimento stesso per adattare i comandi motori alle nuove situazioni. Questo è possibile grazie a due centri di controllo superiori, che sono i nuclei della base per la selezione del movimento ottimale.

volontario, prima che questo inizi, e il cervelletto per il mantenimento dell'equilibrio della fluidità e correzione del movimento durante la sua esecuzione. I neuroni corticali codificano la forza principalmente mediante il codice di attività neurale ossia attraverso la frequenza di potenziali d'azione. In particolare distinguiamo i neuroni corticali dinamici, i quali codificano con la velocità di sviluppo della forza mediante una scarica fasica. Rappresentano il 10%, dai neuroni corticali misti che codificano la forza mediante una scarica fasico-tonica e rappresentano il 65%, dai neuroni stazionari o statici che codificano la forza in condizioni statiche e rappresentano il 25%. I neuroni dinamici sono attivi nella fase iniziale della contrazione mentre i misti e gli statici sono attivi durante tutta la contrazione al fine di mantenere la forza. La direzione del movimento è invece codificata mediante il codice di popolazione misto all'attività neurale.

Viene quindi, incrementata la frequenza dei potenziali d'azione verso quei neuroni che consentono il movimento verso la direzione voluta e viene ridotta la frequenza dei potenziali d'azione verso quei gruppi di neuroni che determinano un movimento nel verso opposto. Allo stesso tempo la corteccia motoria primaria raccoglie informazioni somatosensitivo-proprioceptive dagli organi tendinei del golgi e dai fusi neuromuscolari ossia informazioni sulla velocità di accorciamento, sulla tensione dei tendini e sulla posizione degli arti durante il movimento. Tali informazioni vengono elaborate nella corteccia somatosensitiva primaria e arrivano al primo e al secondo strato della corteccia motoria. Le principali vie discendenti sono la cortico-spinale che attraversa il mesencefalo e il bulbo a livello del tronco encefalico e decussa per l'80% nel fascio cortico-spinale laterale fino ai motoneuroni diretti ai muscoli oppure prosegue nel fascio cortico-spinale anteriore per un 20%.

La via laterale crociata proietta ha in motoneuroni che innervano i muscoli di stavi mentre la via laterale proietta i motoneuroni che innervano i muscoli prossimali di tronco e arti. Inoltre vi è la via cortico troncospinale che consente alla corteccia di coordinare le attività dei nuclei motori del tronco encefalico.

Aspetti generali del sistema motorio: livelli organizzativi del controllo motorio. Ruolo specifico dei nuclei della base e cervelletto. Descrivere il circuito neurale dei nuclei della base.

Il sistema motorio parte nelle aree premotorie e motorie supplementari che, avendo ricevuto le informazioni da parte dell'area associativa frontale sulla ideazione del movimento, stabilisce le caratteristiche del movimento da compiere tra cui la forza, la velocità e la sua direzione. A seguito di ciò, il segnale elaborato viene proiettato all'area motoria che ha il compito di inviarle ai muscoli effettori. L'organizzazione è gerarchica e in parallelo.

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Dettagli
A.A. 2021-2022
24 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher antonio.brillante.bi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neurofisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Stilli Donatella.