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Strumenti e materiali necessari:
Morsa gripper della Amatilame da traforo e tagliabalsa
Pinze varie a becchi lunghi, corti e ricurvi
Coltelli e coltellini vari
Lime e carta abrasiva (a granatura fine e media)
Cacciaviti di precisione
Forbici e nastro adesivo
Vaschetta di plastica (per lavatura alberi di montaggio)
Fili di rame
Squadra e riga
Piano di lavoro multiuso
Morsetti a pistola
Aeropenne professionali (una per grandi superfici ad aspirazione, una per lavori più precisi a gravità e un'altra, ad aspirazione, per superfici di media estensione)
Compressore (se si lavora a casa e all'interno di un condominio, meglio sceglierlo ad aria e a secco, più silenzioso)
Pennelli (da 0 a 10)
Vernici ad acqua e a solvente
Primer: per il fissaggio delle vernici ad aeropenna
Collanti di vario tipo (a tubetto Attack, liquida della Tamiya, ecc.)
Il potere di sciogliere la plastica quindi vanno bene per incollaggi MASKOL preparato per effettuare le mascherature DECALFIX per fissare le decals una volta che queste ultime sono state apposte sul modello.
Facciamo ora delle precisazioni.
lime Per le useremo quelle piccole, corte, e con profili e grane diverse. Dovremmo sempre avere una lima piatta, una a coda di topo, una triangolare ed una a mezzaluna. Consiglio, personalmente, l'acquisto di un cofanetto che contenga un set di lime e di lame, il tutto da fissare su impugnature intercambiabili. Come attrezzatura di base può bastare una tronchese a taglio laterale e un cutter che servono per staccare i pezzi dal telaio, un paio di forbici sottili, una pinzetta, una piccola morsa con le ganasce rivestite di gomma (per non rigare la plastica), un mandrino manuale con ganasce che chiudono a 0 utilissimo per fare fori a partire da 0,3 mm fino a 1,5 mm, un robot, elastici, pinzette da bucato, piccoli contenitori per riporre.
parti pre-assemblate e/o pre-verniciate, una spatola per stendere lo stucco e un bisturi per tagli perfetti. Trapano: un buon acquisto, anche se costoso, può essere quello di un trapano elettrico per modellismo, meglio se alimentato a 220V perché quelli a 12V sono poco potenti per essere sfruttati in tutte le situazioni. Per quanto riguarda gli spazi da utilizzare per fare "modellismo" premetto che utilizzo un vano ricavato nel sottoscala di casa mia (Vd foto). Meglio sarebbe avere una stanza per sé con attrezzatura sistemata in maniera ordinata su scaffali e mobiletti. In mancanza anche di un misero "sottoscala" va bene anche una tavola, di quelle usate per fare il presepio, che va montata e rimossa a lavoro concluso, ogni volta. Carta vetrata: sono anche chiamate e sono di grana diversa. Grana 600 è quella meno abrasive fine, grana 2000 è quella più fina, per lavori di rifinitura. Si può andare anche oltre 2000, ma perLavori particolari di lisciatura e sgrossatura. Come si usa la carta vetrata? Possibilmente non a secco, per evitare di impastarle di colore o di polvere di plastica o di resina. Ricordatevi di "scartavetrare" quando la vernice o lo stucco sono asciutti, secchi. La carta abrasiva, inoltre, più si usa, umida, più la sua grana diventa sottile e lavora di fino. In commercio esistono tamponi abrasivi di varia grana (SBM) molto comodi da utilizzare e che possono fare le veci della carta vetrata.
Le colle: in commercio abbiamo vari tipi di colle. Ecco quelle da me conosciute e che consiglio: la colla Faller con cannula per incollaggi di precisione, la Tamiya liquida tappo verde quando devo far filtrare il prodotto in spazi ristretti, la Humbrol liquid poly per incollaggi provvisori (prove a semi-secco per verificare che i pezzi combacino), l'Humbrol Clearfix per incollare i trasparenti, il SuperAttack e la colla Eduard per le fotoincisioni (cianoacrilati).
Un'altra sostanza che fa le veci della colla (e che spesso, in passato ho usato anche se con discrezione) è la trielina. Essa ha la proprietà di fondere la plastica e in tal senso la considero una colla. Altra colla è l'Attack della Loctite. Tutti questi prodotti vanno usati subito e con perizia in quanto evaporano rapidamente. Un'altra colla da me usata è la UHU che non fa fili e produce buoni risultati. Talvolta capita di lavorare con superfici trasparenti come i tettucci degli abitacoli degli aerei o i vetri delle auto. In tal caso non vanno usate le colle cianoacriliche, in quanto, chimicamente, durante il processo di essiccazione, emettono dei vapori biancastri (peraltro nocivi alla salute) che velano la plastica trasparente. È inutile dire che queste colle sono anche infiammabili, quindi evitate di fumare durante questi lavori. Altro inconveniente che può capitare al modellista è che le dita s'incollino, durante il lavoro.
In tal caso usare sapone ed acqua calda, aspettare, poi, un paio di minuti prima di cominciare l'opera di distacco e qualora si riscontrasse ancora una forte resistenza, versare sulla parte interessata dell'acetone. Adoperazione compiuta lavare abbondantemente con acqua calda e sapone. I locali ove si lavora, proprio per i vapori tossici emessi, devono essere ben aerati. Gli acceleranti come lo Zip Kicker della Società Pacer (la stessa che produce lo Zap), possono essere utili servono per velocizzare il processo di asciugatura delle colle cianoacriliche. Se dopo lo strato di cianoacrilico si applica con uno stuzzicadenti il prodotto, si sentirà una specie di soffio e vedrete una nuvoletta biancastra; la ciano sarà secca all'istante; usate l'accelerante con discrezione e mai su superfici trasparenti in quanto essendo un potentissimo agente chimico prima di tutto tende a sciogliere le plastiche e poi rischiereste di incrinare irrimediabilmente i.Pezzi trasparenti. Stucco. Lo si usa per riparazioni, coprire imperfezioni, eliminare fessure sulle linee di giunzione della fusoliera o delle ali degli aerei e altri vari utilizzi. Lo si vende in tubetti, barattoli, coppie di bastoncini (per quelli epossidici che vanno amalgamati tra loro sia per incollare ma anche per ricostruire dei pezzi. Ne va dato poco anche perché, se troppo, si crepa. Lo stucco, inoltre, quando si asciuga, si ritira. Si stende a piccoli strati e se lo stucco è troppo denso, lo si può allungare con l'acetone fino a renderlo liquido. L'acetone ha la capacità di agire come accelerante durante il processo di essiccazione; dopo pochi minuti un sottile strato bello duro è pronto per essere carteggiato. La regola dell'acetone però non è valida per gli stucchi bicomponenti ma solo con i filler di Humbrol o similari di altre marche; i bicomponenti una volta induriti non c'è verso di riutilizzarli.
Un'altra sostanza che si può usare sia come stucco che come collante è il Vinavil. Come colla è ottima quando si lavora con il legno nell'ambito del modellismo navale. Ma anche per stuccature piuttosto fini è ottimo; data la caratteristica di fluidità entra bene nelle fessure e le riempie; terminata l'operazione occorre rimuovere rapidamente con un panno umido l'eccesso di prodotto.
CAPITOLO IV
LE VERNICI
Dagli anni '70, ho sempre utilizzato gli smalti della Humbrol; sono ottimi per la gamma di colori e per il potere coprente, hanno il contenitore metallico, e sono tossici. Dopo aver aperto e chiuso il contenitore un po' di volte, non è più garantita una chiusura ermetica e quando la vernice prende aria è da gettare. Consiglio di indossare una mascherina di tipo monouso soprattutto se vengono spruzzate ad aerografo. I barattolini vanno conservati all'ingiù oppure, per evitare la fatica di
segnare il colore sul fondo per riconoscerli (i tappi sono infatti colorati) bisogna periodicamente agitarli. Ogni tanto proverei a dare una o due gocce di diluente. Quando si apre il barattolo, di solito, il diluente galleggia ed il pigmento rimane sul fondo. Ecco, quindi, che si deve mischiare bene la vernice con uno stuzzicadenti o con un bastoncino di legno (io uso un piccolo cucchiaino destinato allo scopo). Bastano, in genere, pochi minuti per avere una vernice pronta. I problemi che una vernicetta può presentare sono i grumi: meglio gettarla e comprarne una nuova, fresca. Su Internet ci sono, poi, tabelle di conversione colore da una marca all'altra molto utili quando si compra il colore. Per quanto riguarda la coloritura, si può usare, indifferentemente, pennello o aeropenna. È inutile ribadire che il colore dev'essere ben diluito sia nell'una che nell'altra tecnica per evitare, nel caso del pennello che, in fase di stesura, rimangano i segni delpennello e, nel caso della stesura ad aeropenna, che il colore "scoli". Si utilizza, innanzitutto, il colore di fondo chiamato Primer. Serve a mettere in risalto tutti i difetti, le linee di giunzione tra due pezzi mal stuccati, piccole bolle di plastica che non sono dei rivetti bensì dei difetti di fabbricazione, ecc. ecc. Come colore di fondo si può utilizzare un grigio chiaro opaco diluito o il bianco. A tal proposito va bene il Primer della Humbrol grigio chiaro e quello della Tamiya; quest'ultima ha in catalogo anche un primer superfine bianco assolutamente eccezionale. Il bianco è consigliato "sempre" ma soprattutto se il modello deve essere verniciato con una vernice chiara o metallizzata; se deve essere verniciato in colore bronzeo (piuttosto raro per la verità) è preferibile usare il giallo di fondo. Evitate colori di fondo troppo intensi e scuri in quanto difficili da ricoprire con vernici chiare come il rosso, il giallo,
Il bianco ecc. ; soprattutto usate sempre l'opaco che, essendo poroso, permette un ottimo aggrappaggio al colore finale. Le tecniche di invecchiamento 4.1) Poi ci sono le classiche tecniche dell'invecchiamento: l'"ombreggiatura" (primer come fondo + nero o grigio scuro molto diluito aerografato in sottili linee sfumate soprattutto nei punti più profondi e nascosti), il "lavaggio con colori ad olio" (si diluisce il colore ad olio nel suo diluente e applicato, con pennello sottile, nelle giunture il tutto, poi, asciugato con phon) ed "il pennello secco" (pennello a setole rigide intinto nel colore, asciugato, e strofinato sui dettagli in modo che questi ultimi catturino i residui di colore rimasti nelle setole. Io aggiungo che la Tamiya ha realizzato tutta una serie di misture (l'olio, la terra bruciata, il fango ecc che già così come sono si possono applicare sul modello dopo aver inumidito il pennello). Un'altrasuperiore. In questo modo si ottiene una polvere fine e omogenea, perfetta per creare sfumature e ombre nei disegni. Per applicare la polvere di pastello, si può utilizzare un pennello morbido o un batuffolo di cotone. Basta prelevare un po' di polvere e sfumarla delicatamente sul foglio, creando l'effetto desiderato. Questa tecnica è particolarmente adatta per disegni realistici o per aggiungere dettagli e profondità a disegni a matita o a carboncino.