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Cambio con innesti a denti frontali

Sono montati generalmente su veicoli sportivi e non sono sincronizzati, per rendere la cambiata più veloce, a discapito della generata di questi ultimi in questi cambi non è presente l'albero anulare.

La geometria dei denti e dei vari non è retta per favorire l'ingranamento in presenza di velocità relativa tra ruota e manicotto

i fianchi dei denti si genera una forza assiale che tende ad arretrare umento il manicotto, in più i denti sono più minuti dei sani

Disposizione ottimale dei sincronizzatori in un cambio

I sincronizzatori servono ad eliminare il moto relativo tra ruota e manicotto, riducendo aumentadnod il centro di gravità Consiste posizionateca sull'albero secondario del cambio umento dell'albero accoppiato, generalmente pure grande di quello del primario, per cui e'è più spazio radiale per polveri montare.

Il lavoro di sincronizzazione

Differente tra freno is frizione, dispenda dei 5R, resta una frizione vintta da un 5R, resaied ao ans is restta un breve perman partee fiem e ripetut od amo; in x istante dun un 5R asssul moto relatis rispetto ad amo r maina frizioni

Coras1: usc2r con s2=cost >0

5R albero 1: Collegando i due alberi truami i ripresa doila friczione l'albero 1 rest autocetto. Si trasmette un momento pari a

H=J dω

Il lavoro sviluppato soni (cavor Vicke)

dLi= Hr dlt= J dwd wdt-J dw dw

Li=

5R albero 2: il cavor composto da n 2 lmg e' negativo, fornito dell'innita di

Il lavoro di rinormalizzazione sarà:

  1. Ld = Lnp - Lu = 1/2 J ∫ (2 R e ωa - R2 + ωs2) ωss = 1/2 J (ωe - ωs)2 Lu > 0

Generalmente i denti del pignone del cambio vengono inclinati di un angolo per cui le forze d'ingranamento ha una componente che tende ad allontanare il pignone dalla corona.

Caso 2, ωs > ωs:

  • Avrò svolta il momento applicato da Ze a Zs è negativo.

Ms · dωs / dt = ωs / |-| M

S.R. albero 1: questo volta , si avrà dLnp poichè H, Z, ω sono dipendti.

  1. dLnp = H ωs dt = - J dωs dω / dt = J ω dω

Lnp = J ∫ dωc = 1/2 J (ωc2 - ωs2 )

S.R. albero 2: avrà dLu

  1. dLu = H Z dt = - J dωs dω / dt = - J Z dω

Lu = - J Z ωs |-| J R (ωo - ω)

Il lavoro di rinormalizzazione sarà quindi

  1. Ld = Lnp - Lu = 1/2 J ∫ (ωs2 - 2 R ωo + ωo2 ) = 1/2 J ( ωo2 - 2 R ωo + ωo2 ) 1/2 J (R - ωs )2 Lu > 0

Notiamo che le due espressioni di Ld sono le stesse per entrambi i casi.

Lavoro di rimotorazione in accelerazione e pedalata

Consideriamo il cambio trainamento in folle. L’albero a e le ruote za1, za2 sono solidali ad esso, ruotano con velocità angolare ωa, le ruote zb1, zb2 sono ingranate con a1, za1, gear ratio rispettivamente ia1, ia2.

lb line alla posizione del manicotto occorre valutare approssimativamente il movimento di frizione ridotto all’albero a durante le fasi transitorie del cambio marcia.

  • Considerazioni energetiche.
  • Calcoliamo la massa J1A, J2B ridotta agli alberi a, rispettivamente (Ja1, Jb, Ja).

1/₂ J1Br2 = J1B1ω2 => (J3b1a) J3b1a, J1Br2 + J1Bωa + J1Bωa

1/₂ J1Rr2 = 1/₂ (J3b122 + J3b, J2Zr2 => Jb2r1, J2Gr2, C3r2

L’inerzia totale ridotta all’albero a è nota

con Ja + J1bC2, J2C2, C2

Con l’avviante di frizione dell’albero a con le sue ruote dentate.

L’inerzia dell’albero b non viene considerata perché durante il cambio marcia è piccolo rispetto a z2.

Cambio I ➔ II

Consideriamo il manicotto portato a sinistra, con leva I marcia ingranata. Innestiamolo con ωb = ωs2. Vedi ex caso 2b1. Va con wgeoc ang alla ruota z2.

In questa condizione si ha anche

  • w0(z) = w1br2, ωw = Poiché z3 = τz, w2 = r
  • r = w2w2
  • Dunque nel cambio I ➔ II occorre fare accostare la ruota 2b1 non solo, assumendo approssimazioni, 2i cont nel cambio marcia. Occorre tenere conto di tutto ciò che come la mola di z2 e quindi anche [za, fsa1/2, cvl1 b, ξax, X] ib.

wB ma può ricondurre ad equazioni seguenti:

  • w3, w<r

F, F1, r =

Con r e 1 incrementi J0 ridotto all’albero b: T = J0/C22

Sì altro: 1d = l (d wb r)

Scrivendo ωb in funzione di r

ω1(ǐ) → w3 = ω1

ω2 = ω3ωwωwǐbωb → wB0 = τ, C2/C1

Νut osservato:

ld + b = 2

  • 1 2, J0/C22, R2/C2, >R1, 1/Cz, 1/CC
  • 1/2LzC2, ≥ 2, 1/C2
  • 2Jzr(1/2zr), 1/Cz(1/2zr)

Descrizione di funzionamento

I) Il manicotto prende 6 marce, 5 in avanti + 1 retromarcia. Il moto entra dall’albero B5 e viene trasmesso ad albero C del parallela ai rapporti, i quali di tra loro, quella che nel disegno non si vede, è poi B5C1 e queste marcette vengono trasdotte in albero A.

In tal modo l’albero AB nel disegno di destra viene traslato, abbiamo i parallelismi C3D1:

  1. C3 la linfa d’impostazione avviene su condizione di lacrime di B, per cui abbiamo una base ruota azionata e le disequazioni risalenti da antecedenti.
  2. B1D1, nonché ABCD e BC, sono sparabili, allora si chiudono due pentagrammi.
  3. Sia BCDD/ii A si premonitoria del pilota: attenzione che il gruppo è a base.
  4. CB numerate girano il riposo, inciso F o esci.
  5. A5C5 entra in prendere ripetuti lenti, in base di chiudente. I numeri nella FD:
  6. Al quadro di paletto si riavrà che la linfa del B:
  7. Ed ecco A trovi lo stato principale nel circuito FB.
  8. Attenzione che l’olio monetario viene mandato a destra.
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Publisher
A.A. 2012-2013
54 pagine
7 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/13 Meccanica applicata alle macchine

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gauss di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Meccanica del veicolo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Innocenti Carlo.