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Meccanica del Veicolo
Un veicolo presenta tre principi dinamiche:
- Dinamica Longitudinale
- Dinamica Laterale
- Dinamica Verticale
La dinamica longitudinale si occupa di studiare il veicolo secondo una traslazione rettilinea mediante accelerazioni o decelerazioni. Principalmente la dinamica longitudinale riguarda:
- dimensionamento del propulsore
- dimensionamento dell'impianto frenante e della ripartizione delle forze frenanti
- scelta dei rapporti di trasmissione
La dinamica laterale studia le leggi secondo le quali il veicolo percorre una traiettoria curva. La traiettoria combinata è imposta dall'istante opposto da una perturbazione esterna. Se la traiettoria è imposta dall'istante stesso si studia il comportamento sotto urto suono stanziato. Se la traiettoria è imposta da forzanti esterne parliamo di stabilità di marcia.
La dinamica verticale studia le vibrazioni cui il veicolo reagisce in presenza di irregolarità del fondo stradale. È legata al comfort e alle sensazioni di marcia.
Un automerito è un sistema fisso e agile (corpo vettura) e agile per ogni moto.
Dinamica Longitudinale
Le principali forze che si scombono nel moto sono di varia natura:
- forze alle ruote
- forze aerodinamiche
- forze motrici
- forze frenanti
Desumiamo i modelli che permettono di determinare le forze scomboste nei contatti ruota-strada.
Modello di Coulomb
Hp: ruota e strada rigide → il loro contatto è puntiforme
Con: ω ∧ (G - C)
- V = 0
- |T| ≤ fs coeff di attrito statico
- V ≠ 0
- |T| = fc coeff di attrito cinematico (radente)
Vale la reazione fc ≤ fs
Con il modello di Coulomb il punto di contatto coincide con il centro di rotazione e si vale la formula fondamentale del moto rigido.
Andamento qualitativo del coefficiente d’attrito con la velocità.
Andamento ideale di fs al variare di V.
Se teniamo conto della deformabilità il pneumatico ha il contatto con la strada in una superficie ellittica chiamata area di contatto.
Nel caso ideale si ha una distribuzione di pressioni simmetrica rispetto al centro della ruota.
P e N sono per il centro della ruota non essendo momento.
Nel caso reale la distribuzione non è simmetrica e N non passa per il centro del cerchio e si introduce una parametro di attrito volante.
Per mantenere l’equilibrio devo applicare un momento M = N · u
Se alle cadute precedenti applico un angolo di deriva nulla (d=0) il moto del cerchio non è più piano
Del momento della di e perciò
Se volessi applicare uno opposto T≠0 con d≠0
La velocità angolare sono in
- Vsx = V di attrito nel lungo x
- VRx = V durante alla rotazione
distanza dell'asse elevabile
Mp vx e vy contati
velocità di movimento di S o in diversa x
Definire la velocità il rotolamento VRx quella parte di velocità che va porta a sommatorio VRx = ω Rd
Però
le scomparo in due componenti una di rotolamento e una di slittamento
Definire due vettori
SCORRIMENTO
SCORRIMENTO TEORICO
oppure
provare a rotolare
Scorrimento Laterale
In maniera analoga a quanto fatto per le onde longitudinali si pone a nulle le onde laterali che si rinnovano permante e staziale. Le HP sulle molature delle precedenti si rinnovano solo quell’angolo è diversa.
Perciò d≠0.
In più HP nella scorrimento in direzione a longitudinale Tx = 0.
Perciò la componente di velocità della nave a destra x è uguale a quella di prima automaticamente. Tale informazione è detta BERNA SEMPLICE.
La velocità laterale con la quale si muove l’insieme di contatto:
Vy = V sinα + dw/dt = V sinα + V (dw/dζ)
2 generalamente (2≠49) => Sim sin² ty ddodx e ε
Vy = V (α + (dw/dζ))
Nella zona di scanso V = 0 Vy = 0 però:
V(ε² + dw/dζ) = 0 = 0 - d + dw/dζ => INTREGO b ottengo
w(ζ) = -d ζ + w(ε)/0 sta estratto in introtta in il ofalta
Ipottro una relazione lineare tra spors e definsione Sy(ζ) = Cw w(ζ) = -d w(ε) = Sy(ζ)/Ci Suttituto e ottertengo
Sy(ε)/Ci = -d ζ = Sy(ε) = -Cha d ζ
Fy dipende dalle molle dell'impronta a terra del pneumatico, posso non amplificare la pensine
Guide per az:0 esiste uno spunto laterale τ:0
Alte velocità anche per az:0 e τ:0 se ha Fy ≠0, può essere dovuto a un difetto delle pneumatico o pure può essere voluto dal costruttore
Diagramma di COUGH
Diagramma sperimentale che serve ad avere un quadro d'insieme sul comportamento laterale delle pneumatico.
So trattano i funzioni dei parametri Fz₁ di l'andamento di Fy in funzione di Mŭ. Gio linea rossa rappresenta una linea a Fz costante per un pneumatico da corsa.
All'aumentare di Fy vs e diminuire Mz => diminuzione delle duexe dell' sterzo quando vv avvicina alle condizioni di slittamento
Variare solo la dipendenza dalle curvature del manto stradale
A = strada asciutta
A = strato bagnato 5 mm H2O
B = strato bagnato 1 mm H2O
μy diminuisce molto se la strada è bagnata all'aumentare della velocità.
μx è molto più sensibile al manto stradale all'aumentare della velocità.
Magic Formula (Modello di Pacejka)
Modello matematico semplificato che approssima il comportamento dinamico del veicolo e delle gomme costituendo l'elemento fondamentale di qualsiasi software simulativo.
I coefficienti sono da determinare sperimentalmente. Evidentemente per tale modello non basta l'intuito. Tale modello è costituito da una formula del tipo:
y(x) = D sin { C arc tg [ Bx - E(Bx - arc tg(Bx))] } + SV
x = X + SH
B, C, D, E -> coefficienti da determinare (macro-coefficienti)
SV - shift verticale: permette di ottenere valori di y(x) diversi da 0 per valori nulli di X
SH - shift orizzontale
y(x) sarà di volta in volta Fx, Fy, Mz
In altre parole
ẋ = - Σi Mn Fzi - mg sinα - ½ ρSCxv² - ∫tn° Σi Fzi
ẍ = f n° Σi Fzi/m
ipotiziamo laparamia del verbo se fermamento decelerato - Forse costante
ẋ = costante → Fint/m = - dV/dt = Fint/m
integr. → ∫v0vf dV = ∫0tf Fint/m dt → Vf - V0 = - Fint/m tf → V0 - Vf = af · tf
La fra. ovvero del verbo Vf = 0 → tgru = V0/ax = V0 · m/Fint
Se onde de V = dx/dt, i genesi
Da ★ dt = - dV · m/Fint
ẋ = Σi Mn Fzi - mg sinα - ½ ρSCxv² - ∫ii Fzi/m
V = - ∫v0vf dx/dV · m = ∫x0xf - Fint/m dx → Vf² - V0²/2 = - Fint/m (xf - x0)
(xf - x0) = - (Vf² - V0²)m/2 Fint
{ }
spostare il testo per portare il verso della velocita v0 a quello vf
Se voglio inverso lo spost e arrest completo (Vf = 0)
Somesto = V0² · m/2 Fint = V0²/2 ax
Riportiamo l'espressione
ẋ = - Σi Mn Fzi - mg sinα - ½ ρSCxV² - ∫tn° Σi Fzi
e valutiamo il contributo di roazione serrave