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POLISACCARIDI DI RISERVA
1. AMIDO
Presente nei vegetali, questa macromolecola è costituita da 2 polimeri di GLUCOSIO ALFA.
- AMILOSI: Polisaccaride LINEARE, dove si formano legami glicosidici ALFA tra il carbonio 1 e il carbonio 4 del glucosio
- AMILOPECTINA: Polisaccaride RAMIFICATO, poiché forma sia legami 1-4, ma anche legami 1-6
2. GLICOGENO
Polimero di riserva presente negli animali, anch'esso è formato da glucosio alfa, presenta RAMIFICAZIONI ogni 8-10 molecole di glucosio e si accumula sotto forma di granuli nelle cellule EPATICHE e MUSCOLARI.
POLISACCARIDI STRUTTURALI
- CELLULOSA: Costituita da polimeri di GLUCOSIO BETA, la catena non è RAMIFICATA.
FEGATO
Il FEGATO è l'organo che controlla il livello di GLUCOSIO nel sangue, tramite L'INSULINA un ormone secreto dal PANCREAS. Questo ormone viene rilasciato nel sangue e si lega alle cellule EPATICHE e MUSCOLARI e come reazione si ha la...
produzione di GLICOGENO, quindi il livello di glucosio nel sangue SI ABBASSA.GLICOGENOLISI
La glicogenolisi è un processo di SCISSIONE DEL GLICOGENO, esso avviene in situazioni di stress (ossia quando l'organismo ha bisogno di energia) e da esso si ricava GLUCOSIO e ACQUA.
Il processo viene attivato da ormoni quali ADRENALINA e GLUCAGONE che vengono sempre prodotti dal pancreas, essi si legano ai recettori delle cellule epatiche e muscolari dove avviene la glicogenolisi che INNALZA il livello di glucosio nel sangue.
PROTEINE
Le PROTEINE sono ETEROPOLIMERI di AMMINOACIDI.
STRUTTURA AMMINOACIDI
L'amminoacido è composto da un carbonio chirale che lega rispettivamente:
- Un gruppo amminico (NH2)
In soluzione acquosa questo gruppo è presente nella sua forma protonata NH3
- Un gruppo carbossilico (COOH)
In soluzione acquosa questo gruppo tende a rilasciare un protone e quindi diventa COO
- Un gruppo R che varia da amminoacido ad amminoacido
Il gruppo
R definisce le proprietà chimiche dell'amminoacido e di conseguenza LA STRUTTURA della proteina
In base alle caratteristiche chimiche di R gli amminoacidi possono essere:
- Gruppi R CARICHI
In questo caso il gruppo R è un gruppo funzionale con CARICA NETTA (positiva o negativa), gli amminoacidi di questo tipo sono POLARI E IDROFILICI. Se il gruppo funzionale è carico NEGATIVAMENTE l'amminoacido sarà ACIDO, mentre se R è carico positivamente l'aa sarà BASICO (aa sarà la sigla utilizzata per indicare la parola amminoacido)
- Gruppi R NON CARICHI
In questo caso R non è dotato di carica e l'aa sarà APOLARE E IDROFOBICO
- Gruppi R con CARICA PARZIALE
Il gruppo R può presentare una carica parziale, come il gruppo OH, in questo caso l'aa sarà POLARE, ma non CARICO
In natura esistono circa 500 aa, ma il DNA ne sintetizza solamente una ventina.
ENANTIOMERI DEGLI AMMINOACIDI
La conformazione L è la struttura utilizzata dai Viventi (gli esseri viventi sintetizzano e utilizzano gli aa con conformazione L).
AMMINOACIDI ESSENZIALI = sono gli aa che devono essere assunti attraverso la dieta e che non vengono sintetizzati dall'organismo.
LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE DELLE PROTEINE
Le proteine presentano 3 (a volte 4) livelli di organizzazione:
- STRUTTURA PRIMARIA = CATENA POLIPEPTIDICA
Si forma grazie a legami PEPTIDICI tra aa, in particolare avviene una reazione di CONDENSAZIONE tra il gruppo AMMINICO e quello CARBOSSILICO, da cui si forma un legame COVALENTE tra il CARBONIO e l'AZOTO. La reazione viene
catalizzata nei RIBOSOMI, richiede ENERGIA ed avviene grazie all'azione di uno specifico ENZIMA. L'ORDINE in cui gli aa si legano è contenuto nel GENE (sequenza di DNA che contiene le informazioni per la sintesi di una catena polipeptidica). LA CATENA POLIPEPTIDICA presenta uno scheletro comune e si differenzia dalle altre per la varietà dei gruppi R. Essa ha un comportamento ANFOTERO (può comportarsi sia da acido sia da base) perché inizia con un gruppo BASICO NH e termina con un gruppo ACIDO COOH.
L'ORDINE in cui si legano gli aa determinano il CORRETTO RIPIEGAMENTO della catena nelle sue 2 fasi successive di organizzazione.
FOLDING
In soluzione acquosa la proteina si riavvolge cercando di raggiungere la sua CONFORMAZIONE FINALE.
- La proteina tende a raggiungere la conformazione più STABILE (ad energia libera minore)
- La struttura della proteina ne determina la sua FUNZIONE.
Il processo di FOLDING viene guidato nella cellula da
particolari proteine dette CHAPERONES.- STRUTTURA SECONDARIA = ALFA ELICA
Struttura ad esempio assunta dalla CHERATINA. Questa struttura assume una forma a spirale che va verso destra, l'elica si ripete dopo circa 3,6 aa. Questa struttura è stabilizzata dai LEGAMI AD IDROGENO che si instaurano tra il gruppo carbosillico del primo aa e il gruppo amminico del terzo aa. I legami ad idrogeno sono paralleli all'asse dell'elica e ne permettono la stabilità.
- CONFORMAZIONE BETA FOGLIETTO
Struttura assunta ad esempio dalla FIBROINA. Questa struttura è dovuta alla disposizione dei carboni chirali o nei picchi o negli avvallamenti di questo foglietto ripiegato. I gruppi R si dispongono o sopra o sotto al piano ed i legami ad idrogeno si formano tra i gruppi amminici e carbossilici delle diverse catene. I foglietti possono essere paralleli o antiparalleli tra loro.
Nel raggiungimento della CONFORMAZIONE SECONDARIA le
uniche interazioni chimiche presenti sono quelle tra il gruppo amminico e carbossilico, i gruppi R non partecipano nel raggiungimento della struttura PRIMARIA e SECONDARIA della proteina. STRUTTURA TERZIARIA = CONFORMAZIONE TRIDIMENSIONALE NELLO SPAZIO Il raggiungimento della conformazione terziaria è guidata dai GRUPPI R che in base alle loro caratteristiche chimiche possono formare legami di diverso tipo.- LEGAMI IONICI: Si instaurano tra due gruppi che presentano CARICHE NETTE DISTINTE
- LEGAMI COVALENTI: Ad esempio tra due gruppi solfuri in seguito ad ossidazione (legame S-S)
- LEGAMI AD IDROGENO
- INTERAZIONI DEBOLI TRA R APOLARI E IDROFOBICI: Le interazioni tra i gruppi R APOLARI viene rafforzata dalle FORZE DI VAN DER WALLS
La conformazione nativa di una proteina rappresenta l'unica struttura più stabile (avente energia libera minima possibile). In base alla loro struttura terziaria, le proteine possono essere classificate in:
- FIBROSE: svolgono una funzione di supporto, come il collagene ed elastina
- GLOBULARI: come enzimi ed ormoni
La struttura quaternaria è raggiunta dalla composizione di 2 o più catene polipeptidiche avvolte in struttura terziaria (la stabilità della proteina è data dalle interazioni di gruppi R nella struttura terziaria). Una proteina in struttura quaternaria è composta da subunità che possono essere identiche o diverse. Un esempio di proteina avvolta in struttura quaternaria è l'emoglobina, costituita da 4 subunità, tra cui 2 catene avvolte ad alfa elica e 2 avvolte a beta foglietto.
Con dominio si intende uno o più specifici tratti della catena che si avvolgono in una particolare conformazione.
INDIPENDENTEMENTE dalle altre parti della catena, i Dominisvolgono una FUNZIONE SPECIFICA, ma correlata alla funzione globale della proteina CHAPERON MOLECOLARI
Le CHAPERON sono una specifica classe di proteine che aiutano le altre proteine a raggiungere la loro conformazione nativa. Ne sono un esempio le proteine H P o proteine da shock termico. La presenza di queste proteine è stata evidenziata durante un esperimento che prevedeva l'esposizione di una coltura cellulare a temperature maggiori di quelle fisiologiche, osservando la coltura si è notato l'elevata presenza di queste proteine.
Le chaperon molecolari scorrono sulla catena polipeptidica in fase di sintesi BLOCCANDONE UN PREMATURO RIAVVOLGIMENTO.
Le CHAPERONINE sono un'altra classe di Chaperon, esse hanno una forma cilindrica cava, al loro interno si inserisce la catena polipeptidica e le H P Da qua la proteina può ripiegarsi correttamente senza essere influenzata da fattori
esterni.
MODIFICAZIONI POST TRADUZIONALI
Questo tipo di modificazioni consistono nell'aggiunta di MOLECOLE all'aa, possono avere la funzione di:
- ATTIVARE/DISATTIVARE LA PROTEINA
- INDIRIZZARE LA PROTEINA VERSO UNO SPECIFICO ORGANELLO
Esempi di modificazione delle proteine sono:
- GLICOSILAZIONE
- FOSFORILAZIONE
- FARMESILAZIONE
- METILAZIONE/ACETILAZIONE
Consiste nell'aggiunta di un mono o oligosaccaride svolta dalla GLICOSITRANSFERASI (enzima), queste proteine sono coinvolte in funzioni di SEGNALAZIONE E DIFESA
Aggiunta di un GRUPPO FOSFATO (ad un gruppo OH) ricavato da ATP, l'aggiunta viene catalizzata dalle CHINASI e la sua rimozione dalle FOSFATASI. L'aggiunta di un gruppo fosfato ha la funzione o di attivare una proteina o di indirizzarla verso qualche organulo
Questo processo consiste nell'aggiunta di GRUPPI LIPIDICI, le proteine che subiscono questa modifica sono destinate alla MEMBRANA CELLULARE
Modificazioni che prevedono
L'aggiunta di gruppi funzionali che aumentano/diminuiscono l'acidità/basicità della molecola. Questa modificazione avviene ad esempio per gli ISTONI.
UBIQUITIDAZIONE
Consiste nell'aggiunta di UBIQUITINA (un tripeptide) ad una proteina DIFETTOSA, essa viene marcata e questa aggiunta funge da segnale per DEGRADARE la proteina NEL PROTEOSOMA.
CLASSIFICAZIONE E FUNZIONE PROTEINE
Le proteine possono classificarsi in SEMPLICI (non subiscono modificazioni) e CONIUGATE.
Tra le coniugate distinguiamo:
- LE GLICOPROTEINE
- LE LIPOPROTEINE
- LE EMOPROTEINE
- LE METALLO PROTEINE
- LE FOSFOPROTEINE
- LE NUCLEO PROTEINE
ACIDI NUCLEICI
Sono ETEROPOLIMERI di NUCLEOTIDI, e POLIMERI INFORMAZIONALI.
Un esempio di acido nucleico è il DNA.