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TAPPE DELLA PIANIFICAZIONE DEL PAESAGGIO IN TOSCANA
Istituzione del parchi nazionali tra il 1922 e il 1935
Legge Bottai 1089/39 (del 1939-40): definisce e tutela i beni artistici e storici costituenti il
patrimonio culturale (applicazione con leggi locali).
Art. 9 della Costituzione (1948) - Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico nazionale.
Legge 183/189 Pianificazione dei bacini fluviali
Legge 149/190 Pianificazione provinciale -Art.149 Piani territoriali paesistici PTP (strumento di
tutela delle bellezze panoramiche e di pianificazione territoriale,ordina la pianificazione comunale)
Decreto (Ministeriale) Galasso (1985): tutela i beni naturali in Italia (svolta molto pratica)
–
1999 Testo Unico delle disposizioni legislative sul patrimonio culturale e ambientale
–
2000 - Convenzione Europea del Paesaggio è un documento che da la 1° definizione univoca
“parte
di Paesaggio: del territorio percepita in modo soggettivo,il cui carattere deriva dalle
relazioni uomo-natura”. –(tutela,
Decr. Legisl. n°42 del 2004 - Disposizione dei Codici dei beni culturali e del paesaggio
…)
valorizzazione del patrimonio
–
Legge n° 1497 tutela i beni culturali(immobili) e ambientali di notevole interesse pubblico per
bellezza (non contemplati in altre leggi)
Il TERRITORIO (Natali)
Il territorio è un unico grande sistema, nel quale azioni di modificazione non controllata in un suo punto interagiscono
con altri fenomeni in altri punti apparentemente non legati fra di loro.
Il territorio si compone di varie parti gerarchicamente disposte in aree forti, più adatte al modello di sviluppo come le
città e le aree di pianura, e aree deboli, più disagiate come la campagna e la montagna. Ciò è dovuto e comporta lo
spopolamento delle aree deboli che la pianificazione, nei piani regolatori generali, lascia come zone bianche
provocando consumo abnorme di risorse, degrado ed inquinamento, non utilizzando il territorio in modo equilibrato e
non considerandolo un unico sistema.
Le risorse primarie del territorio sono : l’acqua, il suolo e la risorsa umana.
– paesaggio: sistemi legati che definiscono un’identità
Territorio ambiente - del luogo.
L’uomo. Assetto sociale e produttivo (Natali, pag 51-60)
[Rapporto uomo natura: equilibrio dinamico, industrializzazione, automazione (industria avanzata)]
“Risorse entità alla base del funzionamento sistemico del territorio. Non sono rinnovabili.
primarie”:
L’uomo è la risorsa principale in quanto soggetto e oggetto di tutte le opere di modifica del territorio.
È il modo di organizzare la sua attività (l’assetto organizzativo) che implica un certo uso di risorse.
Fonti per l’analisi
La fonte principale è l’ISTAT (istituto Centrale di Statistica) che si avvale dei censimenti (che ripete ogni 10 anni) per
reperire i dati e le informazioni di base: Censimento generale della popolazione
1. Censimento generale dell’industria e del commercio
2. Censimento generale dell’agricoltura
3.
Le finalità principali dei censimenti sono quelle di capire le caratteristiche strutturali della società e le loro
trasformazioni in atto e di fornire ai vari organi di governo gli elementi necessari per indirizzare le scelte di intervento.
Popolazione
Ci si riferisce al Censimento generale della popolazione (fatto ogni 10 anni, nel mese di Ottobre) che organizza i dati
attraverso una scheda di censimento e territorialmente in ogni comune per sezioni di censimento.
estratto dall’IGM in scala 1:25.000),
Il reperimento dei dati avviene a livello comunale secondo un piano topografico (
che riporta la divisione del territorio in sezioni censuarie (possono riferirsi a centri abitati, nuclei abitati e a case sparse).
I “dati quantitativi” consentono di misurare la popolazione di un certo territorio, la sua distribuzione e i fenomeni
connessi. Il confronto di più censimenti consente di capire come varia la popolazione residente per effetto del
movimento totale = somma del movimento naturale (nascite, morti) e movimento migratorio (immigrati).
Gli spostamenti della popolazione influenzano in modo importante l’assetto generale del suolo, il patrimonio edilizio
esistente e i servizi.
I “dati qualitativi” sono l’età – l’anagrafe comunale è redatta ogni anno), il
(indice vecchiaia, mortalità, ecc livello di
l’occupazione
istruzione, (popolazione attiva, non attiva..). I dati qualitativi influiscono in modo diretto sul territorio
infatti, come l’allungamento della vita e la riduzione del numero medio dei componenti per nucleo familiare, esprimono
il fabbisogno di alloggi di minore dimensione.
Le risorse viventi sono gli uomini, le risorse naturali fisiche che modificano il territorio sono : Suolo e Acqua.
SUOLO
Le caratteristiche ricercate in un suolo sono :
- economicamente valido e produttivamente remunerativo
- adeguato alle condizioni ambientali
ma deve attenersi a delle limitazioni:
- vulnerabilità: erosione; impoverimento dei caratteri qualificativi
- pericolosità: stabilità versanti, rischio idraulico, inquinamento
- tendenza: ambientale, produttiva, ricreativa, mineraria
per l’analisi del suolo sono le varie carte: cartografia IGM e CTR, carte
Le fonti tematiche (geologiche e di uso del
suolo) e anche indagini dirette (campionamenti).
L’ ANALISI DEL SUOLO si sviluppa secondo tre livelli:
1. CARATTERI MORFOLOGICI – con l’altimetria cambiano le
Altimetria e fasce altimetriche
condizioni ambientali, quindi da essa dipende la vegetazione naturale e
L’altimetria si ricava dalla lettura delle
la coltivazioni praticabili.
isoipse della carta topografica e ripartendo il territorio in fasce
altimetriche delimitate dalle stesse isoipse. Dalla lettura delle isoipse si
ricava anche la morfologia del suolo, i bacini idrografici e le
(geometria)
aree a pericolosità idrica. Per individuare le fasce altimetriche sono
possibili vari metodi ma il modo più mirato è di riferire le fasce ad aree
collina, …)
tipologiche(pianura, mettendole in relazione ai caratteri
emergenti da altre analisi come la clivometria.
È una carta importante per la comprensione della morfologia del suolo
e per gli incroci con le altre analisi.
Bacini idrografici - vallata dove scorre il fiume, il bacino è dato dalla
zona di raccolta dell’acqua piovana. –
Clivometria e pendenza dei versanti è la più importante della analisi
sulla morfologia del suolo poiché consente la comprensione della
geometria del territorio e perché da essa dipendono la
(morfologia)
maggior parte dei problemi e degli eventi legati al suolo. Il regime dei
corsi d’acqua e l’individuazione delle aree di deposito o di erosione
è sempre l’uso dei
sono legati alla pendenza del suolo, al cui assetto
suoli e la loro lavorabilità. La pendenza dipende dalla natura del suolo
e dalla sua formazione geologica così da rendere l’assetto delle
pendenze determinante per capire in un territorio i problemi di stabilità,
idraulico che influenzano l’attività umana.
deflusso e rischio
La clivometria si costruisce dalle isoipse e la pendenza del suolo
dipende dalla loro distanza (rapporto tra la differenza di quota e la distanza
ripartendo poi il territorio
tra due isoipse successive, moltiplicato per 100)
in classi di pendenza (che dipendono dalla prevalenza dei problemi presenti,
.
dalla tipologia di territorio e dalla natura del suolo)
La classificazione delle pendenze in base alla lavorabilità dei suoli:
- Aree di collina/montagna con deflusso naturale delle acque
>35% suoli non agricoli
20%-35% suoli agricoli solo con opere meccanizzabili di presidio
10%-20% suoli agricoli con opere meccanizzabili
<10% suoli meccanizzabili
- Aree di pianura con pendenze basse
>5% deflusso naturale
1-5% problemi di deflusso
<1% ristagno
In base al rischio di erosione:
>25% erosione molto severa
8-25% erosione scarsa a severa
<8% erosione assente
Esposizione dei versanti - influenza sul microclima influenzando gli
usi dei suoli – l’assetto delle pendenze è stato
Modifiche artificiali dei versanti
artificialmente corretto dall’uomo, concentrando la pendenza in alcuni
(muri a secco …)
punti o linee strategiche . Il terrazzamento è la rettifica
di pendenze elevate interagendo con la stabilità del versante.
QUALITA’ DEI SUOLI
2. Analisi geologica
Analisi litologica (permeabilità suolo)
Analisi geomorfologica (punti franosi o predisposti)
Analisi geopedologica DELLE STABILITA’
CARTA TECNICA + CARTA PENDENZE + CARTA GIACITURE E TOPOGRAFICA = CARTA
POTENZIALI DEI VERSANTI
CARTA DELLE PERICOLOSITA’: pericolosità geologica = PERICOLOSITA’ INTEGRALE
+ idraulica
svolgere un’analisi di
3. USI DEI SUOLI - land-use significa trovare il ruolo o funzione che svolge la porzione
di territorio interessata dall’analisi. La carta dell’uso del suolo, che è la principale delle analisi funzionali,
si ottiene attraverso la decodificazione della simbologia della carta
aereo fotogrammetrica Può
(che è la sovrapposizione di carte tematiche di base).
dall’ortofotocarta che, trattandosi di vera carta eseguita su
essere tratta
supporto cartaceo, le trascrizioni sono riportate direttamente su
cartografia. L’individuazione degli usi in aree scoperte è chiara, mentre
e per l’uso
non sempre è possibile per le colture erbacee, seminativi
delle aree edificate (capannoni..) che necessitano di analisi diretta.
carta dell’uso del suolo della Toscana
(La è più dettagliata rispetto alle altre regioni
perché mira a usi molteplici del suolo.)
La carta dell’uso del suolo è la base per:
Individuazione dei sistemi attuali del territorio
Costruzione di carte finalizzate
Correzione di progetto dei sistemi del territorio
Una molteplicità di studi territoriali per l’assetto funzionale
L’analisi dell’uso del suolo può contenere l’individuazione delle varie
voci degli usi in atto, la valutazione della qualità e efficienza produttiva
al momento del rilevamento e le trasformazioni in corso in modo da
evidenziale le modificazioni avvenute di colture tradizionali, le aree e
l’aumento delle aree insediate.
le coltivazioni in abbandono,
Con il sistema CORINE (1985) si ha la verifica della stato ambientale in tutta Europa (1:100000)
(COoRdination de