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LETTERING: PREISTORIA E STORIA
5forma della figura che si intendeva rappresentare.la caratteristica impronta lasciata dalla stele di legno,osso, metallo sulla creta ancora umida, che assumevala forma a cuneo, detta nrome di cuneiforme a questascrittura.← geroglifici egiziani - 4000 a.C.verso il 1500 a.C. i geroglifici cominciano ad assumerevalori fonetici, rappresentando gruppi di tre o dueconsonanti e, infine, anche una sola consonante.i segni corrispondenti ciascuno a un solo suonocostituiscono un alfabeto di ventiquattro lettere.← geroglifici cretesinon si conosce esattamente l'origine di questa scrittura:il sistema di lettura non è ancora stato scoperto, adeccezione delle cifre.Si crede che sia stata in parte fonetica ed in parteideografica e abbia tratto ispirazione dai geroglificiegiziani, ma profondamente connessa con civiltà eusanze locali.← geroglifici ittiti - 200 a.C.monumentale, incavata e in rilievo della Siriasettentrionalecorsiva,
dell'asia minoresembra derivino dai geroglifici egizi, ma anche daipittogrammi cretesi.← geroglifici della valle dell'indo - 3000 a.C.è una scrittura che sembra appartenere in parte alsistema ideografico e in parte a quello fonetico.
LETTERING: PREISTORIA E STORIA 6l'origine è decisamente pittografica, si suppone derivi dauna precedente scrittura a noi ignota.← geroglifici della valle dell'indo - 3000 a.C.caratteristica scrittura indigenza della civiltà Harappe(regione del Punjab, India nord-occidentale)essa appare su un notevole numero di sigilli di pietra edi rame, provenienti da luoghi diversi.I simboli geroglifici sono circa trecento.
PERIODO FONETICO ← alfabeto fenicio (1700 - 1500 a.C.)l'alfabeto fonetico è la più grande scoperta dell'umanitàin quanto fa corrispondere un segno chiaro e bendistinto a ciascuno dei suoi suoni fondamentali di unalingua.si diffuse tra il 1200 e 1000 a.c. quando
Grandi turbamenti sconvolsero l'assetto del mediterraneo. Nel 900 a.C. l'uso divenne familiare ai popoli semitici (lingue afroasiatiche di: arabi, ebrei, cananeo-fenici, cartaginesi, maltesi) mediterranei. ← Alfabeto etrusco 700 a.C. è un diretto derivato del carattere greco-occidentale: venne adottato dopo aver subito gli adattamenti necessari alla propria lingua; è composto da 26 segni (22 semitici e 4 greci) a lettura sinistrorsa e bustrofedica. Molte varianti fecero progressivamente scomparire l'originale forma alfabetica e tendere sempre più verso la forma detta latina, e la direzione di lettura da sinistrorsa divenne destrorsa. L'etrusco venne poi del tutto sostituito con il latino.
LETTERING: PREISTORIA E STORIA 7 ← Alfabeto greco introdotto dai fenici nel 1000 a.C. dapprima i greci usarono tale alfabeto come lo ricevettero, ma in seguito, per esigenze fonetiche del loro linguaggio, inserirono alcune varianti. L'alfabeto fenicio non disponeva
Di segni per indicare le vocali, i Greci adottarono in sostituzione i segni di certi suoni semitici che erano da loro sconosciuti; altri nuovi segni furono aggiunti, di altri modificarono la forma. ← alfabeto latino - 100 a.C.
I latini adottarono 21 dei 26 caratteri etruschi, ma dopo la conquista della Grecia all'epoca di Cicerone (I secolo a.C) molti vocaboli greci entrarono nell'uso latino: due lettere greche furono acquisite per usarle come z e y, portarono così i segni a 23.
Si sviluppò nei primi cinque secoli dalla sua introduzione e dimostra che l'anello di congiunzione tra il greco e il latino è stato l'alfabeto etrusco.
ROMANA CAPITALE caratteristiche:
Lettere ristrette, allungate e configurate nel rettangolo verticale anziché nel quadrato.
Tratti pesanti nelle grazie, tracciati su di un asse obliquo.
Mostra chiaramente la tendenza a rompere l'uniformità di allineamento caratteristica della capitale lapidaria. ← manoscritta capitale rustica.
Atti pubblici quotidiani I-III sec d.C. con stile meno ricercato, conserva tuttavia un aspetto generale elegante e vivace, poiché essendo di uso corrente, si modificava a mano a mano secondo l'evolversi del gusto e delle necessità dei tempi.
Epigrafica I-III sec d.C. monumentale e formata di sole lettere maiuscole, essa consacrò la grandezza di Roma. Caratterizzata dall'ampiezza del disegno, con lettere dalla forma impeccabile, geometrica, chiaroscurata e solenne. L'imponenza del carattere si lega stilisticamente alla tipica architettura degli archi trionfali e dei monumenti dell'epoca imperiale Romana.
Caratteristiche:
- Regolare proporzione tra altezza e larghezza
- Armonia nelle aperture grazie triangolari ben definite senza curve, ricavate dall'incisione dello scalpello nel marmo
- Perfetta rotondità in alcune lettere e vigorosa quadratura in altre
- Sobrietà di chiaroscuri
In un periodo più recente furono...
aggiunte le lettere G, J, U, W per l'adattamento alle varie lingue ← manoscrittaonciale libraria elegante II-V sec d.C. scrittura derivata dalla capitale quadrata lapidaria. si contraddistingue dalla rustica per un rapporto tendente all'uguaglianza tra altezza e larghezza, basato sul quadreto e per la posizione dei tratti pesanti delle aste, a tracciatura rigorosamente verticale.
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