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AMLETO

Immagine del teschio che molti associano al monologo, ma non è così perché questa è la

scena del becchino.

Da un punto di vista testuale, ne esistono 3 testi: fino all'800 si conosceva solo la versione

“The tragedie of Hamlet” con versioni del 1603 e 1604 “Tragicall historie of Hamlet”. Fino

al 1823 si pensava che ci fossero solo due testi di Amleto, perché il folio ha più parole del

quarto. Per stabilire quale sia il più attendibile se ne faceva edizione eclettiche prendendo il

meglio da entrambi i testi. Se l'Amleto si unisse tutto sarebbero 5 ore di scena, impossibile.

Il testo veniva adattato alla compagnia, tagliato ad esempio. Nel 1823 venne trovata una

copia del 1603 a Dublino, il primo quarto che è una versione molto più breve rispetto alle

altre due, in quanto il folio ha circa il 50% di versi in più. A prima vista sembra una versione

ridotta con le grandi battute modificate: la critica si è divisa anche perché qui i nomi dei

personaggi sono diversi. Per anni si è considerato un testo pirata, ricostruito a memoria da

un attore in maniera sbagliata. Questo testo però messo in scena funziona alla perfezione

con tempi ottimali, quindi si è pensato che sia stato ripreso dagli appunto di S come fosse

una prima stesura. Quello che è interessante è che il testo ci dice tante cose che integrano

informazioni che ci sono negli altri testi soprattutto a livello delle didascalie: Ofelia che

entra in scena pazza con capelli sciolti etc, qui dice che etra in scena e basta.

Il testo che noi leggiamo è eclettico.

Il testo è stato composto intorno al 1600/1601. nel 1602 fu registrato nello stational register.

Il copy right non esisteva, stava alle compagnie tenersi stretti i copioni. L'Amleto non è

originale, ma era già narrata da Saxo Grammaticus che S forse lesse in versione francese.

Un altra fonte potrebbe essere una tragedia che non ci è pervenuta scritta da Thomas kite. Si

suppone questa tragedia perché ci sono allusioni al fantasma nel 1500, che pare essere stata

rielaborata da S.

Il fatto è narrato in una cronaca storica: in Danimarca il re affida il governo a due fratelli

(vedi scheda da slide) e le due storie coincidono perfettamente.

La storia di vendetta era un genere molto in voga. Porta si tracce dell'Amleto di Thomas

Cage che della saga nordica di Saxo a dimostrazione che si tratta di un argomento di grande

successo.

(vedi slide) La tragedia si apre nel castello si Elsinor e il tempo è dato dalle parole delle

sentinelle. La seconda è alla corte di Danimarca. La quarta è all'esterno del castello il

secondo atto si svolge qualche giorno dopo: prima scena stanze di Polonio, poi interno sale

udienze. E' dalla corte che partono gli intrighi .

Nella tragedia greca l'eroe cade perché sono gli dei a volerlo, il tragico di S che parte da

Otello è un eroe che cade per colpa sua, perché non riesce a reggere il mondo esterno: se

non credesse a Jago il problema non si porrebbe. L'Amleto è visto come la tragedia

dell'uomo moderno, un uomo che non sa decidere.

In Amleto non accade nulla, lui non si muove. La critica ha cominciato a considerarlo un

grande testo solo dal 1700 in poi. Voltaire dice che questo testo poteva essere scritto solo da

un ubriaco. Dal romanticismo in poi viene calcolato sicuramente come grande testo di teatro

perché l'Amleto sta sempre in scena. La critica su questo testo si divide almeno fino al

romanticismo, c'è chi lo vede come un testo parziale, in quanto dato che non c'è azione

richiede un altissimo livello di recitazione. Spesso la critica si ferma sull'Amleto nel senso

del personaggio e non sulla tragedia di per se. Qual'è l'Amleto canonico da mettere in

scena?(canone nel senso di insieme delle opere di S). Esiste un vero Amleto? Ad esempio si

può avere un Amleto arrabbiato perché tagliato fuori dal trono o un Amleto amareggiato con

la madre. Il romanticismo legge Amleto come un testo di forte nazionalismo: patria perduta,

regno di Danimarca che sparisce. A partire da questa lettura Amleto è eroe nazionale ad

esempio in Polonia e Croazia.

E' interessante vedere come i grandi attori raffigurano Amleto. 25/11/13

Pre- Shakespearean Ghosts

scena 1 atto 1

La scena si apre sulle mura di Elsinor, con Francesco e Bernardo che montano la guardia. E'

una scena notturna che, però nell'epoca elisabettiana si svolgeva di giorno perché andavano

in scena nel pomeriggio. Shake convoglia la sensazione della notte nella parola, infatti la

parola “notte” ricorre almeno dieci volte. Inoltre le guardie portavano delle torce per far

capire che la scena era al buio. E' importante l'argomentazione delle due guardie: discutono

sulla probabilità del ripetersi dell'evento passato, ossia un qualcosa che si mostra sulle mura.

Sono delle scene che nella tradizione teatrale vengono spesso modificate: anche perché

nell'epoca elisabettiana, l'apparizione di un fantasma era qualcosa di incredibile, mentre ora

no, quindi c'è l'esigenza di metterlo in scena in maniera differente per attirare lo stupore del

pubblico. In teatro si rischia d'incappare nell' ilarità, cosa non ammissibile per una tragedia.

Il FANTASMA appare come qualcosa di sovrannaturale. Shake si ispira ad una tradizione

che parte dalla tragedia greca sul ruolo del fantasma a teatro: I Persiani di Eschilo, 472 a.C.

Parla della spedizione di Serse contro la Grecia e a un certo punto spunta l'ombra di Dario

(morto): qui il fantasma non vuole essere pauroso, ma serve a dare informazioni sulla trama,

anticipandola, per far proseguire il dramma. Lo stesso accade nelle Eumenidi del 458 a.c.

Sempre di Eschilo.Il prototipo della maggior parte dei fantasmi è quella di Ecuba 424a.c. Di

Euripide e il fantasma fa il prologo al fine d'informare il pubblico di cosa è accaduto prima

ed indica anche la direzione che la tragedia deve prendere infatti afferma che deve esserci

vendetta. “Tieste””Agamennone” di Seneca sono riprese dalle tragedie greche e c'è un

fantasma che ha il ruolo del prologo. Seneca era molto tradotto e spesso interpretato nelle

università. I classici latini venivano anche recitati per studiare la dizione e impratichirsi

nella lingua latina. (vedi slide per altri esempi di tragedie con fantasma).

In Shake il fantasma appare 41 volte: ad esempio in Riccardo III, quando Riccardo uccide

sia fratello che nipoti e nel V atto gli appare il fantasma di Edward e poi Enrico VI e infine

Clarence che lo mettono di fronte ai suoi crimini. Anche qui il fantasma è di tipo senechiano

perché anticipa la fine in quanto dice a Riccardo cosa accadrà, ma non ci sono allusioni

all'aldilà (in Amleto si). In Macbeth, III scena atto IV: è un fantasma particolare. Come in

Amleto solo l'assassino vede il fantasma, gli altri personaggi in scena non capiscono e

sembra come se l'assassino stia impazzendo. Altro grande fantasma è quello di Giulio

Cesare che appare a Bruto per dirgli che lo rivedrà a Filippi. Bruto chiede: sei un dio, un

angelo o un tipo di demonio? E' un dibattito che si trova spesso.

In Amleto il fantasma appare per la prima volta nei versi 40 e il fenomeno di cui parlavano

le guardie si ripete. Il fantasma è altamente riconoscibile, ma Orazio subito lo accusa di

essere un usurpatore, un entità che vuole apparire come il vecchio re di Danimarca.

Introduce quindi il tema dell'usurpazione, tema fondamentale della tragedia, in quanto

Claudio ha rubato il trono, anche se in realtà toccava a Amleto(?). Al v. 129 quando il

fantasma rientra: è tormentato, conosce il futuro della Danimarca o è tornato per

terrorizzare? Dopo di questo suona il corno e il fantasma deve sparire perché sta arrivando il

giorno. Il fantasma poi ritornerà con Amleto: non aveva ancora parlato, Orazio si è solo fatto

le sue deduzioni, ma non ha avuto risposte. E' la scena che ci interessa di più perché Amleto

vede il fantasma e se ne turba immediatamente. Anche Amleto si chiede se quello sia un

spirito maligno o benigno, se viene dal paradiso o dall'inferno: manca il purgatorio, è

importante. Il fantasma non risponde, ma fa cenno a Amleto di seguirlo, ma Marcelo cerca

di dissuaderlo. Frase importante “c'è del marcio in Danimarca”: c'è corruzione e è come

rafforzare la battuta precedente di Orazio quando parla di usurpazione. Il fantasma parla di

un luogo pieno di fiamme, facendoci pensare all'inferno. Richiede subito vendetta. C'è una

battuta molto discussa perché dice di essere stato autorizzato a presentarsi durante la notte e

durante il giorno è confinato nelle fiamme, ma anche di essere stato purgato (purgatorio) ed

è problematico perché nel protestantesimo il purgatorio non esiste e il fantasma può venire

solo dall'inferno. Nella tradizione cattolica gli spettri sono benigni, sono quelli che stanno

nel purgatorio e sono autorizzati a farsi vedere per consigliare i vivi. Il fantasma usa la

parola “assassinio innaturale”. Amleto ne è subito colpito perché non sospettava

minimamente il fatto. Amleto capisce che la sua prolungata sofferenza deriva da qualcosa

che non aveva ancora compreso. Quindi il fantasma assume il ruolo senechiano e avverte

Amleto così come il pubblico di quello che era accaduto in realtà. Il serpente ricopre il

classico ruolo di diavolo.

La tematica successivamente introdotta è quella dell'incesto: per la dottrina cattolica, un

fratello che sposa la cognata è incesto (Enrico VIII usa questa scusa per separarsi da

Caterina d'Aragona). Afferma che la regina sia stata circuita con stregoneria, dando l'intera

colpa a Claudio e salvaguardando la moglie. La consapevolezza del misfatto da parte della

regina, in ogni messa in scena, si nota principalmente dalla scena della trappola per topi: a

seconda del suo comportamento, ogni regista decide se renderla vittima o colpevole.

A pag 138 di nuovo accusa il fratello sottolineando di nuovo l'usurpazione, triplice, di

corona, letto e padre. 26-11-13

Fantasmi e spettri: spiriti benigni o demoni infernali?

Il fantasma non riapparirà fino alle scena finale. La natura di questi fantasmi era molto

dibattuta. La riforma protestante abolisce il purgatorio e relega gli spettri e esseri

sovrannaturali all'inferno . Prima della riforma la teologia anglicana non abbraccia al 100%

quella luterana, anche da un punto di vista liturgico il luteranesimo non si discosta molto dal

cattolicesimo. Nella dottrina pre riforma avevamo il purgatorio e le credenze popolari

collocavano qui queste figure che servivan

Dettagli
A.A. 2013-2014
15 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lightside-votailprof di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Cioni Fernando.