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PETRARCA
SONETTO 140
struttura di ottava e di sestina (2 quartine e 2 terzine)
1° QUARTINA Amor la 1° parola del testo che sta nella mente
Amor, che nel pensier mio vive et regna del poeta diventandone l’ossessione. La sua
E ‘l suo seggio maggior nel mio cor tene, sede privilegiata è il cuore di Petrarca, passando
talor armato ne la fronte vene; così dall’ossessione al sentimento (irrazionale).
ivi si loca et ivi pon sue isegna Amore statico (complementi stato in luogo), la
sua immagine è nella sua mente, ossessione,
pensiero: mente/cuore
ossessione: esteriorità
condiziona: la sua immagine è sulla fronte
2° QUARTINA
Quella ch’amare e sofferr ne ‘’nsegna, Entra la figura femminile, anonima (quella molto
e vol che ‘l gran desio, l’accesa spene, generico o scontato), ciò significa che può essere una
ragion, vergogna, e revenenza affrene, donna qualunque o una donna con la quale si ha una
di nostro ardir fra se stessa si sdegna. relazione particolare. Si inizia ad instaurare la gerarchia
d’amore perché la donna in amore detta le regole
Introduce la donna che ama: Laura
Amore, vergogna, e rispetto: l’amore diventa una questione razionale, decisa dalla
mente.
1° TERZINA Ha paura e scappa. Trova rifucio nel cuore del
poeta: li si può nascondere e il poeta non
onde amor paventoso fugge al cor rivelare di essere innamorato (sofferenza e
lasciando ogni sua impresa, et piange et trema; malinconia).
ivi s’asconde et non appar piu fore Se la donna compete la mente al poeta spetta
il cuore.
2° TERZINA Si chiede che cosa può fare, ma non può fare niente
che poss’io far, temendo il mio signore, perché ha deciso di stare ocn il signore. La lealtà al
se non star seco infin a l’ora estrema? signore e alla gerarchia feudale
Che bel fin fa chi ben armando more. Morale vale la pena amare anche se si soffre.
THE LONG LOVE THAT IN MY THOUGHT DOTH HARBOR (pag594)
nella prima quartina già si nota la differenza con Petrarca perché amore è connotato da
un’aggettivo “long” che suggerisce una condizione, quella che diventa poi un’ossessione
per il poeta.
Anche qui ritorna il discorso dell’esteriorità con “volto” ma in Waytt l’amore viene visto
ancor di più come una guerra “keep this residence” “bold pretense” e quindi non è più solo
statico ma anche bellicoso.
Nella seconda strofa viene introdotta la figura femminile così come in Petrarca è anonima
ma in Waytt siamo portati a pensare ad Anna Bolena.
In Waytt l’enfasi è sulla vita: buona se conclusa nella lealtà al signore e non si dice più che
vale la pena morire amando. I versi sono di 10 sillabe, metro più adeguato alla lingua
inglese.
COS’E’ UN SONETTO
Si tratta di una poesia lirica breve, perché scritta in un piccolo numero di versi, il nome
deriva da “suono piccolo”
Deriva dal suono, come la ballata deriva dal ballo e la canzone dal canto. L’accademia
della Crusca diede una definizione di sonetto petrarchesco “specie di poesia lirica
comunemente di 14 versi endecasillabi”
Questi 14 versi devono essere suddivisi in 2 quartine e 2 terzine (tipica struttura del
sonetto petrarchesco)
La prima divisione viene fatta dalla divisione semantica, ma l’elemento più facile per
dividere terzone e quartine è guardare le rime. Lo schema ritmico è ABAB ABAB CDC
CDC, la cosa importante è che non ci sia il distico finale (rima baciata).
Il sonetto petrarchesco viene imitato da tutti i sonettisti del ’50 inglese e francese. Il primo
in assoluto a far conoscere Petrarca e Choisy che trasformò in una canzone il sonetto 132
che troviamo in un testo nel 1535. Il secondo poeta è Waytt che ha tradotto 25 sonetti e
che nella versione inglese mantengono il contenuto ma cambiano la forma e la metrica.
Un altro personaggio che si occupa di Petrarca è Surrey con la quale si ha le svolta del
nuovo sonetto inglese. Per ultimo troviamo Watson che da 14 versi arrivò fino a 18 versi
ma non venne cambiata la struttura ritmica. Scrivere un sonetto di 14 verso non era facile
infatti alcuni sonettisti cambiavano il numero di versi mantenendo le stesse caratteristiche
semantiche. Il migliore sonettista è Shakespeare.
Scrivere un sonetto significa avere una grande dimestichezza con la lingua e alte
conoscenze sintattiche.
SONNET SEQUENCE
È una raccolta di sonetti o un canzoniere. Deve essere scritta interamente da un unico
autore comportando un unico stile. I testi che lo compongono solo tutti collegati tra loro nel
senso che si può rintracciare un filo tematico conduttore all’interno del canzoniere, si tratta
quindi di componimenti scritti tutti in un arco di tempo limitato che parlano tutti della stessa
situazione d’amore. Si può parlare sia di microtesto sia di macrotesto in quanto c’è una
relazione di un piccolo con un grande, ovvero il piccolo sta nel grande anche se ha un suo
significato semantico: un sonetto quindi contribuisce al significato globale dell’intero testo.
Per questo motivo i sonetti compaiono in un ordine stabilito dall’autore, ordine che
permette di riconoscere il collegamento e distinguere le varie tappe che compongono la
storia d’amore. Questa struttura permette di intuire una forte coerenza interna fra le varie
sezioni.
Le sonnet sequence più importanti sono:
Astrophil and Stella – Philip Sidney: 1591
– Amoretti – Edmund Spenser: 1595
– Sonnets – William Shakespeare: 1609
–
Esistono ovviamente autori secondari, poiché tra il 1591 e il 1609 le sonnet sequences
diventarono una vera e propria moda: es. Dilia – Samuel Daniel; Thomas Thorce; Idea –
Michael Trason.
La raccolta che conclude quella delle sonnet sequences è quella di shakespeare,
purtroppo non sappiamo quando li abbia scritti, si sa che è stata scritta durante gli anni ’90
e inizio ‘600 e che si pone come raccolta di controtendenza, un po’ come parodia della
moda del decennio.
Ogni raccolta di sonetti è previa della tendenza culturale degli anni in cui sono stati scritti,
cioè riflettono gli umori del poeta e gli alti e bassi della situazione con l’amata. Ogni
sonetto infatti ha un posto e solo quello può avere in quanto contribuisce alla
comprensione globale del testo, esso costituisce un’unità semantica e sintattica completa.
La sua forma è distaccata perché non collegata da virgole o altra punteggiatura in quanto
quella precedente chiusa con un punto.
Ogni sonetto racconta una tappa della storia d’amore travagliato che difficilmente hanno
un lieto fine.
SIR PHILIP SIDNEY (1554 – 1586)
Personaggio importante nel panorama letterario inglese. Il padre era stato nominato 3 volt
fovernatore d’Irlanda e la mamma era la sorella dell’amato di Elisabetta I
Educato in casa che al momento di scegliere di andare all’università scelse di viaggaire
nell’Europa continentale, incontrando personaggi ed eventi storici importanti: 24 agosto
notte di San Bartolomeo nel quale vennero uccisi migliaia di ugonotti. Dopo aver assistito
ad eventi storici rilevanti rientrato in Inghilterra decise di dover fare qualcosa, fu così
mandato nelle Fiandre dove combatterà contro Filippo II di Spagna.
Successivamente rientrato in Inghilterra si oppose al matrimonio tra Elisabetta e il duca
D’Anjou, cattolico, basandosi sul fatto che una regina protestante non poteva sposare un
cattolico. Questo provocò una reazione negativa in Elisabetta in quanto odiava essere
contraddetta, ed allontanò Sidney dalla corte mandandolo a Wilton House.
A questo punto decise di esiliarsi nelle Fiandre dove venne ferito ad una gamba, ferita che
lo porterà alla morte in quanto la trascura continuando a combattere.
Sidney non scrive molto ma va ricordato perché incarna l’ideale di gentleman cortigiano
dell’epoca, egli era un cavaliere, un soldato, un poeta e anche un patron: ossia un
mecenate in quanto protettore di giovani artisti.
Scrisse 3 libri:
Arcadia (1581) romanzo cavalleresco pastorale intenso come “romance”, genere
4. tipicamente medievale. Si parla di romanzo cavalleresco perché abbiamo a che fare
con cavalieri anche se molte delle vicende si svolgono in contesti agresti.
Sidney lo comincia a scrivere quando si trova in esilio a WIlton House. È un testo
scritto in una prosa elaborata e ricca, infatti viene destinato per un pubblico
raffinato.
La narrazione è molto lenta perché vuole che il lettore si soffermi e rifletta su tutti i
fatti descritti, inoltre per aiutare questa riflessione il poeta dilunga la descrizione dei
dettagli.
Bisogna distinguere in Old Arcadia e New Arcadia in quanto Sidney scrive la N.A.
come revisione del primo rendendolo però ancora più lungo e dandogli un tono
completamente diverso, purtroppo però riesce a revisionarne solo 3 su 5.
Mary decide di riprendere il lavoro del fratello portandolo a conclusione inserendo
però l’elemento epico con l’elemento cavalleresco. Questa presenza così forte delle
buone virtù rende questo testo, un testo con l’obiettivo didattico ed etico
modificando radicalmente il tono che aveva nella versione originaria.
The defense of Poesy (1581 – 1583) saggio critico scritto tra il ’79 e ’80 per la
5. necessità di rispondere a un attacco contro l’inutilità della fiction e della poesia. La
poesia viene analizzata in tutte le parti che la compongono, Sidney ci dice come il
poeta debba essere considerato superiore al filosofo e allo storico in quanto ha una
capacità di sintesi superiore. Il poeta ha inoltre il pregio di suggerire al suo lettore
un mondo ideale che non corrisponde alla realtà ma che permette di sognare e
quindi non può essere basato su principi.
Il libro viene scritto sul tono della conversazione, cioè un tono cortese, gentile e
amabile che il cortigiano deve tenere e mantenere quando si relaziona a chi vive
nel suo stesso ambiente.
Anche questo testo viene indirizzato verso una nicchia ristretta di persone.
Astrophil and stella (1591): scritto tra ’80 e ’84. Questo testo introduce per la prima
6. volta nella letteratura inglese in modello culturale derivato dalla tradizione europea
continentale ovvero la poesia d’amore di stampo petrarchesco. Quando questo
genere letterale arriva in Inghilterra ha già subito la rielaborazione del classicismo
francese del ‘500, con la sola differenza che la corta inglese, rispetto a quella<