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LE ORIGINI DI ROMA

Roma sorgeva in un ambiente costituito da popolazioni indoeuropee, appartenenti al ceppo latino-

sabinico. Data la sua posizione geografica, subì l’influenza del popolo etrusco. A riguardo, la

tradizione parla della monarchia come forma di governo delle origini e tramanda nomi latini, per i

primi quattro re, e nomi etruschi, per gli ultimi tre re (questo a testimonianza del fatto che Roma fu

conquistata dagli Etruschi in epoca molto antica).

Il mondo etrusco influenzò, oltre che le attività politiche romane, anche la composizione sociale,

infatti, nella società romana arcaica, si contrapponevano due classi sociali: a) i PATRIZI, organizzanti

in gens, a cui spettava la proprietà terriera. Questi erano affiancati dai clientes, vincolati da una serie

di obblighi nei confronti dei patrizi stessi, che, in cambio dei loro servigi, offrivano protezione; b) i

PLEBEI, che non avevano una organizzazione gentilizia e non potevano accedere alla proprietà

terriera.

Roma, epoca antica, aveva come sistema di governo la così detta monarchia elettiva, a cui si

affiancavano: il Senato (consiglio degli anziani) costituito esclusivamente da esponenti delle famiglie

patrizie, e l’assemblea delle curie. Durante il periodo arcaico, la monarchia ebbe il compito di

mediare tra le due classi sociali.

La monarchia cadde quando l’etrusco Porsenna occupò Roma. La fine, invece, della potenza etrusca,

si fa risalire alla cacciata di Porsenna da Roma, in seguito alla vittoria dei Greci ad Ariccia. Alla fine

della monarchia, a Roma venne istituita la repubblica, che si basava su magistrature collegiali

(inizialmente accessibili ai soli patrizi).

Tra il V e il IV sec. a. C. Roma conquistò: i territori etruschi, il Sannio e la Magna Grecia. In questo

stesso periodo, scoppiò una rivolta sociale, che in seguito portò alla nascita di una aristocrazia ricca

di origine plebea.

Durante il periodo arcaico, l’economia dell’Urbe era prettamente agricola, ma data la sua posizione

strategica, ben presto Roma divenne un importantissimo centro di scambio. Ciò permise a Roma di

entrare in contatto con molteplici popoli e culture; per tale ragione, è possibile definire la nascita

della cultura romana, come un fenomeno complesso.

Per quel che riguarda la Letteratura, precedenti alle opere letterarie, propriamente dette, vi sono

alcune forme preletterarie, ascrivibili alla tradizione: orale, scritta e drammatica.

Forme preletterarie di tradizione orale

I carmina erano componimenti che venivano, presumibilmente cantati o recitati, di cui esistevano

diverse tipologie: a) carmen fratrum arvalium, cantato da 12 sacerdoti al termine della lustratio,

della purificazione dei corpi, che si teneva per tre giorni agli inizi di Maggio; b) carmen saliare, veniva

intonato durante la processione degli scudi, in onore di Marte; c) carmen lustrale, preghiera

dedicata dal pater familias a Marte, per garantire la fertilità dei campi e la protezione sulla sua

famiglia; d) carmina convivalia, canati dopo il convivium ed erano accompagnati dal flauto; e)

carmen Priami, di cui ci è pervenuto soltanto un verso; f)carmen Nelei, racconto della storia di Neleo

e Pelia; g)carmina triumphalia, innalzati dal soldati durante la celebrazione del trionfo, si trattava di

Dettagli
A.A. 2013-2014
2 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher laura.venditti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale o del prof Pecere Oronzo.