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Formattazione del testo

Nella prima pagina sono presenti elementi importanti come il titolo, l'autore, le parole chiave, rivista, abstract

Titolo —> il titolo è costituito da una frase concisa, rende noti i problemi teorici e/o i costrutti indagati. Corrispondono alla fase 1 (oggetto della ricerca, teoria, domande) e fase 2 (costrutti, variabili, strumenti)

Autori —> vengono denominati gli autori della ricerca (si può valutare se sono nomi già conosciuti), vengono anche aggiunti le affiliazione di appartenenza, ovvero vengono esplicate le università dove lavorano

Abstract —> è posto immediatamente prima del testo completo. Rappresenta una breve sintesi della ricerca (problema indagato, metodo e alcuni risultati ottenuti...). Collegato alle fasi: 1 (oggetto della ricerca, teoria, domande), 2 (costrutti, variabili, strumenti), 3 (campione), 4 (analisi e interpretazione dei dati)

Keywords (parole chiavi) —> sono generalmente da 3 a 6 e

Rappresentano il contenuto del lavoro. Sono molto importanti quando dobbiamo fare una ricerca bibliografica. Esse possono far riferimento all'oggetto di ricerca, ai costrutti, ai metodi. Collegate alla fase 1 (oggetto della ricerca, teoria, domande) e fase 2 (costrutti, variabili, strumenti).

Introduzione - viene presentato il problema oggetto di studio (i costrutti che si andranno ad indagare), la motivazione dello studio, i risultati delle precedenti ricerche (riportare gli autori come citazioni) e le teorie maggiormente rilevanti. Viene descritta in modo dettagliato la prima fase del ciclo ricerca.

Aims (obiettivi) - possono essere presentati o nell'introduzione o nel paragrafo successivo. Vengono descritti gli obiettivi e/o le domande di ricerca, le ipotesi che i ricercatori si pongono e che hanno voluto testare con la ricerca.

Metodo - vengono riportate le informazioni riguardanti la parte empirica della ricerca. In questa parte si trovano dati sul:

campione (numero dei soggetti sperimentali, modalità di reclutamento, caratteristiche rilevanti) e la procedura dellaricerca (modalità di svolgimento). Vengono anche presentati gli strumenti utilizzati, ovvero come sono statioperazionaliazzati i costrutti (come sono state rilevate le variabili). Corrisponde alla fase 2 (costrutti, variabili,strumenti)

Risultati -> la procedura di analisi dei dati e i risultati ottenuti. Spesso i risultati vengono presentati con tabelle egrafici. Fa riferimento alla fase 4 (analisi e interpretazione dei dati).

Discussione -> si connettono i risultati alle ipotesi che possono essere o meno confermate (vengono riprese ledomande che hanno guidato la ricerca) e li si interpretano. Vengono messi in luce i punti di forza e i limiti della ricerca,si rilanciano ricerche futuro e si traggono le conclusioni. Fa riferimento alla fase 4 (analisi e interpretazione dei dati)

Bibliografia -> l'elenco delle pubblicazioni

Il testo fornisce informazioni sulle fasi della ricerca scientifica che sono state citate nell'articolo. Si ricollega alla fase 1, in quanto attraverso la lettura di articoli e libri vengono formulate le domande, e alla fase 4, in quanto i riferimenti aiutano a interpretare i risultati ottenuti. La fase 5 di divulgazione non si riscontra in nessuna parte dell'articolo in quanto è l'articolo stesso.

Unità 2.2 Le finalità della ricerca

4 finalità: descrizione, predizione, spiegazione e comprensione, applicazioni

  1. Descrizione —> allargare la comprensione dell'oggetto di studio, approfondire il tema. Solitamente è presente solo una variabile, nel caso di più variabili si va semplicemente a indicare la possibilità di un legame, non implica un rapporto causa-effetto.
    Es. "uno studio vuole capire in quale regione d'Italia si concentrano i corsi di musica per bambini"
    Es. "uno psicologo dello sviluppo vuole verificare l'ipotesi che esista una relazione tra l'uso di dispositivi elettronici e l'attenzione dei bambini"

1) Relazione tra l'autismo e lo sviluppo del linguaggio nel bambino" (le due variabili non variano insieme, si vuole verificare l'esistenza di un semplice rapporto, legame)

2) Predizione -> rapporto di causalità tra variabile. Le ricerca con questa finalità sono quelle in cui non è possibile manipolare una variabile, per cui lo psicologo può solo predire l'effetto. Es. "uno psicologo clinico intende verificare se la personalità influenza lo sviluppo del linguaggio" (variabile personalità provoca delle conseguenze sulla variabile linguaggio? Solo predizione in quanto non è possibile manipolare la variabile personalità)

3) Spiegazione e comprensione -> rapporto di causalità tra variabili, ma qui il ricercatore manipola la variabile che si pensa possa influenzare l'altra. Es. "un ricercatore vuole scoprire se la visione di filmati violenti possa influire sul livello di aggressività."

Perfarlo crea due gruppi, a uno fa vedere dei film violenti e all'altro no. alla fine misura il livello di aggressività. Uno degli errori nel trattare le finalità di ricerca è quello di confondere l'associazione di due variabili con la causalità oppure la predizione con la comprensione -> erroneamente si confondono l'ipotesi di un rapporto causa-effetto con l'ipotesi dell'esistenza di una semplice associazione. Es. 1 "esiste una relazione tra il livello di autismo e la media dei voti all'università?" -> descrittiva, non esiste nessuna relazione causa-effetto. Es. 2 "il livello di ansia incide sulla media dei voti all'università?" -> predizione (incide=causare), esiste una relazione causa-effetto, ma non posso manipolare la variabile livello di ansia. Es. 3 "la frequenza di un particolare corso preparatorio provoca delle variazioni nei risultati di untest sulla memoria? Un ricercatore decide di far seguire un corso preparatorio ad alcuni soggetti e ad altri no per valutare le differenze fra gruppi. Spiegazione e comprensione. Esiste un rapporto causa-effetto, e il ricercatore manipola la variabile "corso di laboratorio". Esiste un tool online "spurious correlations" per creare delle correlazioni assurde, questo perché l'associazione non è segnale di causa-effetto! Es. si può creare un'associazione tra il numero di annegamenti in piscina e la presenza di Nicolas Cage nei film. Se si rappresentano i dati su un grafico si può notare come l'andamento è simile, ma i due fenomeni non sono tra loro legati attraverso un legame causa-effetto. Le variabili nella ricerca Unità 3.1 Individuare le variabili La variabile è un'entità/caratteristica/attributo misurabile, in grado di assumere differenti valori. Quali sono le domande che mi devo

porre quando ho davanti un testo che mi descrive una ricerca per riconoscere le variabili? di quale oggetto, persona, evento la ricerca in questione si occupa? quale condizione, caratteristica, attributo dell'oggetto, persona, evento viene misurato?

In ogni ricerca, noi possiamo trovare una o più variabili. Esempio: "un ricercatore vuole indagare lo stile comunicativo delle insegnanti in aula. Per fare questo somministra a tutti gli studenti di una seconda licelo, un questionario per verificare quale stile comunicativo è maggiormente usato." Chiediamoci: di che cosa si occupa la ricerca? Dello stile comunicativo, per cui la variabile è lo stile comunicativo.

Esempio: "uno psicologo clinico vuole verificare l'ipotesi che esista una relazione tra l'autostima e l'autonomia in un gruppo di 10 anziani. Dopo aver classificato ogni soggetto in base alla capacità di gestire autonomamente le proprie necessità quotidiane,

stabiliscono tra i loro soggetti una graduatoria di autonomia. Sottopone poi il gruppo di anziani a un test di misura dell'autostima". Di che cosa si occupa questa ricerca? Si occupa dell'autostima e dell'autonomia, che saranno le nostre variabili. Le variabili possono anche essere ricavate dalla vita quotidiana. Esempio: "possedere un cane è un bel da fare per tutta la famiglia, e alcuni pensano possa diventare fonte di stress. Al contrario, avere un animale come compagno di vita aiuta a tenere a bada lo stress, soprattutto nei bambini, e ci rende più felici. Inoltre ha effetti benefici sulla forma fisica, poiché aiuta a combattere l'obesità". Le variabili sono il possesso di un cane, lo stress, la felicità e la forma fisica. Unità 3.2: Costrutti e variabili L'oggetto di studio della psicologia sono i costrutti, ovvero concetti astratti che indicano un complesso organizzato della vita psichica, concetti chenon sono misurabili in modo diretto. Per poterli misurare dobbiamo tradurre il concetto che intendiamo studiare in fenomeni misurabili e quantificabili. Dobbiamo, quindi, individuare le dimensioni che compongono il concetto e tradurle in variabili, questo passaggio fondamentale si chiama operazionalizzazione. Questa conduce alle definizione operative. Definizione operative = specificazione concreta, operazione per operazione, di come un concetto può essere osservato e misurato. È una definizione che mette in luce la connessione tra la teoria e la pratica della ricerca. La definizione operativa è diversa dalla definizione di un concetto. La definizione generale di un concetto non necessariamente include l'indicazione operativa su come misurarlo e solitamente fa riferimento ad elementi che appartengono al registro astratto. Quando un ricercatore propone una definizione operativa deve assicurarsi che essa propone in modo univoco solo ciò che intende misurare, inpossiamo semplicemente definire un concetto in modo astratto, ma dobbiamo fornire una descrizione chiara del processo che collega la teoria alla pratica di ricerca. Una definizione operativa deve essere specifica, osservabile e quantificabile. Esempio: definizione operativa di autostima - "L'autostima viene misurata utilizzando un questionario composto da affermazioni riguardanti la percezione di sé stessi, il grado di fiducia nelle proprie capacità e l'accettazione di sé. I partecipanti devono valutare ogni affermazione su una scala da 1 a 5, dove 1 indica un basso livello di autostima e 5 indica un alto livello di autostima." Esempio: definizione operativa di socievolezza - "La socievolezza viene misurata osservando il comportamento sociale di un individuo in situazioni di gruppo. Vengono registrati il numero di interazioni positive con gli altri membri del gruppo, la durata delle conversazioni e la partecipazione attiva alle attività di gruppo. Un punteggio più alto indica un maggiore livello di socievolezza." In entrambi gli esempi, le definizioni operative forniscono una chiara descrizione del processo di connessione tra la teoria e la pratica di ricerca, consentendo di misurare e quantificare i concetti in modo osservabile.È quindi sufficiente avere in mente un concetto o cercare una definizione teorica da vocabolario. a) domanda di ricerca -> si parte dalle domande di ricerca che esprimono un interesse verso uno o più concetti ecc.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
20 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher PsicoStudenti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca psicologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Cipresso Pietro.