Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 10
Bilancia Dei Pagamenti, Politica economica Pag. 1 Bilancia Dei Pagamenti, Politica economica Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 10.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bilancia Dei Pagamenti, Politica economica Pag. 6
1 su 10
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DELL’ORO.

2) GOLD EXCHANGE STANDARD: è un sistema che è stato in vigore nel 1944 e si ha quando una

moneta è convertibile in un’altra moneta (dollaro), e a sua volta convertibile in oro. Fu

nuovamente adottato con gli accordi di BRETTON WORDS e perdura fino al 1971, fino a quando

cioè gli USA dichiararono la non più convertibilità del dollaro in oro e, quindi, la fine del sistema

aureo. Il TASSO DI CAMBIO è FISSO ma con MARGINI DI FLUTTUAZIONE. Dunque, se vi è nel

sistema monetario un’autorità monetaria centrale, le variazioni del cambio vengono definite

SVALUTAZIONE E RIVALUTAZIONE.

DOMANDA: Manovra di riequilibrio della BP nel GOLD EXCHANGE STANDAR?

RISPOSTA: Rappresento un caso in cui la BP si può riequilibrare senza intervento di politica

economica. Ipotizziamo che vi siano due paesi, A e B, dove: il paese A è in SURPLUS (E>M) ed il

paese B è in DEFICIT (E<M). inoltre, i sistemi dei due paesi possono essere o in PIENO IMPIEGO o

NON IN PIENO IMPIEGO. Nel 1° caso scatta l’effetto prezzo, infatti se siamo in surplus E>M, i paesi

ricevono oro che va nella cassa della BC. Aumenta, dunque, la base monetaria, per cui:

  

M (moneta)↑ AD↑ ma con offerta Y rigida perché siamo in pieno impiego P↑.

Vale la teoria quantitativa della moneta . Il fatto che i prezzi aumentano rende meno

competitive le esportazioni e poiché si esporta di meno si riequilibra da sola la BP senza interventi.

Nel 2° caso (NON PIENO IMPIEGO) scatta l’effetto reddito. Il moltiplicatore fa crescere AD.

   

Se M↑ AD↑ Y↑ C↑ N↑ (il prezzo relativo del bene adesso è più alto in termini di

prezzo dell’altro paese) fino al pieno impiego, quando si supera il pieno impiego scatta l’inflazione

e la produzione diventa meno competitiva e quindi pure le esportazioni. Si ritorna così all’equilibrio

della BP senza interventi di politica economica;

3) SERPENTE MONETARIO: dopo il 1971 molti paesi si orientano all’adozione di un regime di cambi

flessibili. In Europa, nel 1972, nasce il SERPENTE MONETARIO, che è un accordo tra i paesi membri

CEE per mantenere un margine di fluttuazione predeterminato tra le valute comunitarie ed il

dollaro. Ha come carattere una fluttuazione dei cambi manovrata o sporca;

4) SISTEMA MONETARIO EUROPEO (SME): esso nasce nel 1979 in Europa e si basa sull’ECU (Unità di

Conto Europea). Lo SME aveva come obiettivo la creazione di una zona di stabilità monetaria e la

convergenza economica e monetaria. La sua debolezza derivava dal ruolo preminente del marco

Tedesco nella gestione degli accordi europei di cambio tendenti a ridurre le oscillazioni dei cambi;

5) UNIONE MONETARIA EUROPEA (UEM): con il trattato di Mastricht inizia il processo di creazione

dell’UNIONE MONETARIA EUROPEA con cui si mira alla creazione di un mercato comune ed una

moneta comune.

6) LA BILANCIA DEI PAGAMENTI ED IL MODELLO MUNDELL FLEMING

Il MUNDELL-FLEMING ci permette di superare l’ipotesi iniziale keynesiana di un sistema economico chiuso

e generalizza l’analisi della IS-LM introducendo:

 Le ESPORTAZIONI come ulteriore componente positiva di AD considerando le esportazioni nette

Nx=E-M;

 Un ULTERIORE MERCATO, quello VALUTARIO o DEI CAMBI in aggiunta a quello dei beni e della

moneta.

Considerando il modello keynesiano, andiamo a modificare l’apparato IS-LM introducendo E (Esportazioni)

ed M (Importazioni). I

[[[Tali funzioni rappresentano la bilancia commerciale (BC), possiamo sostituire con B=E-m Y+hr dove con

hr si considera anche la bilancia dei capitali (BK) B è BP, cioè BP=BC+BK]]]

Questo modello non è appropriato per descrivere la realtà in quanto è fortemente limitato poiché viene

considerato soltanto l’effetto che il reddito nazionale ha sulle importazioni. Infatti, le importazioni non

dipendono solo da Y ma anche da altre determinanti: M=M(Y , e, π), dove:

N N

Y = REDDITO NAZIONALE – e = TASSO DI CAMBIO – π = INFLAZIONE

N

Inoltre, non possiamo considerare E come data ( ) in quanto dipende da:

E=E(Y , e, π) dove Ye è il REDDITO ESTERO.

e    

Da questo modello possiamo dedurre che: se G↑ Y↑ M↑ Nx↓ La politica fiscale è POSITIVA

PER L’OBIETTIVO INTERNO ma NEGATIVA PER QUELLO ESTERNO: BP=0 (TRADE OFF).

Infatti, se adotto una politica fiscale espansiva, essa ha un effetto negativo sulla BP. Per poterlo

compensare devo adottare una politica monetaria restrittiva (↑i) per far affluire capitali dall’esterno. Per

   hi↑ 

cui, se Y↑ M↑ B↓ i↑ (??) B↑ (↑Y genera deficit della BP che viene compensato da

un ↑i, surplus BP).

In relazione a tale modello, è possibile vedere: I

1) L’effetto sul moltiplicatore del reddito da parte di m (propensione marginale ad importare). Per

capirlo, inseriamo la condizione di equilibrio AD=Y, adesso dal modello per sostituzione otteniamo:

Facendo gli opportuni calcoli otteniamo:

 [[ ]]

I I

Cioè all’aumento di ↑m , l’effetto del moltiplicatore tende a DIMINUIRE, cioè m ha un effetto

contrattivo sul moltiplicatore del reddito;

2) Come giustificare l’intervento della BP nel modello IS-LM. Ciò che giustifica tale intervento è la

funzione stessa della BP in quando sia la IS che la LM sono collegate a tale

funzione attraverso i e Y. Tale funzione è una

esplificazione in quanto

considera solo le variabili

necessarie per risolvere il

modello IS-LM. Tutte le

variabili da cui dipende il

saldo della BP, infatti,

sono:

BP = f (Y , Y , π, e, i , I )

N E N e

dove:

Y = REDDITO NAZIONALE – Y = REDDITO ESTERO – e = TASSO DI CAMBIO - i = TASSO DI

N E N

INTERESSE NAZIONALE – ie = TASSO DI INTERESSE ESTERO.

La curva della bilancia dei pagamenti indica tutte le combinazioni di Y ed e in corrispondenza dei

quali la BP è in equilibrio, cioè il saldo è in pareggio BP=0.

Essa è INCLINATA POSITIVAMENTE perché partendo da un punto di equilibrio E per la BP, un ↑Y fa

I 

spostare il punto di equilibrio della BP a E . Ma se Y↑ M↑ e, fermo restando le esportazioni,

Nx↓ (BC). Si genera, quindi, un deficit della BP. Per compensare tale deficit occorre generare un

surplus attraverso un ↑i. In questo modo, hi↑ (BK). Si genera un surplus che compensa il deficit e

BP=0.

Non solo il deficit della BP è negativo, ma anche il SURPLUS. Quest’ultimo indica un eccesso delle E sulle M,

ovviamente ciò produce denaro aumentando il potere d’acquisto. Se quest’ultimo aumenta e l’offerta è

stabile, si crea INFLAZIONE DA DOMANDA. Un paese, comunque, potrebbe accettare temporanei surplus

della BP per gestire le riserve valutarie.

7) EQUILIBRIO DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI CON CAMBI FISSI E FLESSIBILI

Fin quando ci troviamo in un punto che appartiene a tutte e tre le curve (IS-LM-BP), c’è equilibrio

simultaneo e non è necessario alcun intervento. Dobbiamo quindi valutare eventuali condizioni di

equilibrio.

Bisogna sottolineare che:

 Se la BP si muove siamo in regime di CAMBI FLESSIBILI CON E SENZA MOBILITà DEI CAPITALI;

 Se la BP non si muove, siamo in regime di CAMBI FISSI CON E SENZA MOBILITà DEI CAPITALI.

In tali casi bisogna analizzare gli effetti della politica fiscale e della politica monetaria.

- POLITICA FISCALE ESPANSIVA IN REGIME DI CAMBI FLESSIBILI CON PERFETTA MOBILITà DI CAPITALI (la

perfetta mobilità di capitali si desume dall’inclinazione della curva che è quasi piatta)

Partiamo da una situazione in cui tutte e tre le curve sono in equilibrio ma non c’è pieno impiego, quindi

Y<Y*, dobbiamo verificare l’effetto che ha una politica fiscale espansiva finalizzata a raggiungere il pieno

impiego Y* ha sulla BP. Supponiamo un ↑G, ciò provoca una traslazione

I

della IS da IS a IS in cui vi è un ↑Y e ↑i.

I

L’equilibrio INTERNO si sposta da E a E che è un

punto si squilibrio per la BP. Vediamo di che

squilibrio si tratta. Il nostro modello di

riferimento è quello a sinistra (sotto il grafico).

Consideriamo :

 

Se Y↑ M↑ BP↓(deficit della parte

commerciale) Ma allo stesso modo:

 

Se i↑ hi↑ BP↑ (surplus del movimento

dei capitali).

Dobbiamo vedere quale effetto prevale:

PREVALE IL SURPLUS perché essendoci perfetta mobilità dei capitali basta una piccola variazione di i per

generare un grande aumento di Y.

Cosa accade al cambio? Il cambio si APPREZZA perché nei mercati internazionali la DOMANDA DI

MONEDA>DELL’OFFERTA. Ciò provoca una diminuzione delle ESPORTAZIONI perché diventano più costose.

I

Per cui, questo provoca un effetto moltiplicativo negativo sulla BP che si sposta verso l’alto da BP a BP .

Contemporaneamente, proprio perché c’è stato l’apprezzamento del cambio e esportiamo meno, la curva

I II II

IS si contrae da IS a IS . Per cui, nel lungo periodo si torna all’equilibrio simultaneo interno ed esterno E .

Ciò significa che una politica fiscale espansiva operata per raggiungere il pieno impiego Y*, con regime di

II I

cambi flessibili con perfetta mobilità di capitali HA UN EFFETTO MINORE DEL PREVISTO (Y >Y ma < di Y )

(EFFETTO SPIAZZAMENTO).

- POLITICA FISCALE ESPANSIVA IN REGIME DI CAMBI FLESSIBILI SENZA PERFETTA MOBILITÁ DI CAPITALI

(la non perfetta mobilità di capitali si desume dal fatto che la BP è rigida)

Supponiamo che ci sia sempre una politica

fiscale espansiva con un ↑G che mira a

raggiungere Y* (il modello di riferimento è

sempre lo stesso). I

Con l’aumento di G la IS si sposta da IS a IS , per

I

cui l’equilibrio interno si sposta da E a E (che si

trova sotto la BP) che è uno squilibrio per la

BP.

Dobbiamo capire di che tipo di squilibrio si

tratta:

I

In E se Y↑ e i↑, considerando vediamo che:

 

Se Y↑ M↑ BC↓ (deficit della BC), ma allo stesso tempo:

 

Se i↑ hi↑ BK↑ (surplus della BC).

Bisogna capire quale effetto prevale. In questo caso PREVALE IL DEFICIT perché se guardiamo la BP occorre

un’ampia variazione di i per compensare un piccolo aumento di Y, per cui LA BP SARÁ IN DEFICIT, ciò

comporta che il cambio si DEPREZZA e le esportazioni diventano più vantaggiose. Un aumento di E fa

I II I

spostare la IS in senso positivo (perché AD↑) da IS a IS . Si sposta anche la BP da BP a BP (il deficit

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
10 pagine
4 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nico--91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Svizzera italiana - Usi o del prof Albanesi Rosa.