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Circuiti Elettronici Digitali
- Introduzione 5.1
- Caratteristiche Statiche Inverter 5.7
- Caratteristica Statica 6.1
- Dinamica Logica di Ingresso e Uscita 6.3
- Margini di Immunità al Rumore di Commutazione 6.9
- Soglia Logica 6.9
- Fan In - Fan Out 6.12
- Caratteristiche Dinamiche Inverter 6.14
- Dissipazione di Potenza 7.1
- Potenza Dinamica 7.5
- Prodotto Potenza Ritardo 7.9
Il Transistore MOS
Nomenclatura: il transistore MOS si applica una tensione tra il terminale di gate G ed il terminale di source S, una tensione tra il terminale di source S ed il terminale di drain D e il terminale di source S come mostrato in FIG. 1. Si omette come il transistore MOS ha per il momento il terminale di substrato B (bulk) connesso al terminale di source S.
Così come il transistore bipolare, anche il transistore MOS può lavorare in diverse regioni di funzionamento a seconda del valore assunto dalle tensioni VGS e VDS, si distinguono la regione di Triodo, la regione di Saturazione e la regione di Interdizione.
Regione di Triodo
La Regione di Triodo nel transistore MOS è l'equivalente della regione di saturazione del transistore bipolare. Il transistore MOS si trova in regione di Triodo se
(1)
- VGS > VT
- VDS ≤ VDS,SAT = VGS - VT
In regione di Triodo, la corrente che scorre dal terminale di drain D al terminale di source S vale
(2)
ID = μn Cox (W/L) ((VGS - VT) - (VDS/2)) VDS
dove, μn la mobilità degli elettroni, Cox la capacità specifica di MOS, W/L il rapporto di forma in cui W è la lunghezza di gate e L è la lunghezza di gate e infine VT, la tensione di soglia.
Tenuto conto della seconda condizione in (1), l'espressione della corrente ID data in (2) si può approssimare come segue:
REGIONI DI FUNZIONAMENTO DEL TRANSISTORE P-MOS
IL TRANSISTORE P-MOS SI TROVA IN REGIONE DI INTERDIZIONE SE RISULTA
- VSG < |VTP1|
- VS - VG < |VTP1|
- VG > VS - |VTP1|
IL TRANSISTORE P-MOS SI TROVA IN REGIONE DI TRIODI SE RISULTA
- VSD < VSD(sat)
- VS - VD < VS - VG - |VTP1|
- VG < VD - |VTP1|
IL TRANSISTORE P-MOS SI TROVA IN REGIONE DI SATURAZIONE SE RISULTA
- VG > VD - |VTP1|
VD < VG < VS
REGIONE DI INTERDIZIONE
REGIONE DI SATURAZIONE
REGIONE DI TRIODI
CARATTERISTICHE STATICHE DELL'INVERTER
LA CARATTERISTICA INGRESSO-USCITA
La caratteristica ingresso-uscita dell'inverter è il rapporto tra la tensione di uscita Vout e la tensione di ingresso Vin.
- Vout
- Vin
Essa è una funzione non lineare che difficilmente viene fornita in forma analitica, vista la sua complessità. Per queste ragioni di norma viene fornita in forma grafica, come mostrato in FIG. 5.3. Le grafiche delle caratteristiche ingresso-uscita prende il nome di curva caratteristica.
In normali condizioni possono individuarsi nella curva caratteristica dell'inverter tre regioni. In queste tre regioni sono quelle esterne che permettono il comportamento logico dell'inverter. Se la tensione di ingresso Vin assume un valore appartenente all'intervallo [ViLmin, ViLmax], codifica il simbolo logico 0. Di conseguenza di tale valore di Vin si ha un valore di tensione Vout appartenente all'intervallo [VoHmin, VoHmax] che codifica il simbolo logico 1. Analogamente se la tensione di ingresso Vin assume un valore appartenente all'intervallo [ViHmin, ViHmax] allora Vout codifica il simbolo logico 1. Ed il comportamento per tale valore di Vin si ha un valore di tensione Vout appartenente all'intervallo [VoLmin, VoLmax] che codifica il simbolo logico 0. Le regioni esterne sono a gradino minore di uno, infatti, per una data variazione della tensione di ingresso ΔVin, si ha una piccola variazione della tensione di uscita ΔVout.
La regione centrale è invece a gradino maggiore di uno.
I margini di immunità al rumore
A causa delle commutazioni della porte logiche si generano nei circuiti digitali un rumore che potrebbe compromettere la logica del circuito stesso. Questo rumore che è dovuto al funzionamento della porte logiche non può confondersi con il rumore prodotto dalle apparecchiature provisti e attivi che vengono utilizzati per costruire le porte logiche stesse. Il ruolo dell'immunità dei dispositivi è molto importante nei circuiti analogici, poiché rispetto al questo aspetto che viene presentato non c'è prodotto trasecendibile. E’ invece trasecendibile nei circuiti digitali in comporano gli ampia rispetto che codificano i simboli logici 0 e 1. Questo il rumore nei circuiti digitali non è quello interno dei dispositivi utilizzati per costruirli, ma è quello generato durante il funzionamento della porte logiche. Per comprendere meglio questo, dobbiamo consideriamo due porte logiche in cascata che possiamo modellare con il circuito equivalente mostrato in FIG. 6.5. Immagino che R sia la resistenza di uscita della porta logica 1 che va a pilotore il ingresso della porta logica 2 che è rappresentato da un condensatore C. Allorché l’uscita della porta logica 1 commisca il suo stato da basso ad alto possiamo pensare che il tastio T si chiude. Accado il tasio T si chiuse succede che nel circuito RC poneva una conmutà che in breve tempo coincide e cariche il condensatore C passando con lo stesso valore dell’ingresso della porta 2 da 0 a 1 in quanto ai capi del condensatore ora vi è un tensione alta. A causa della variazione repentina della conmutà 1 utile a caricare il condensatore ai capi del esso una variazione repentina di tensione.
ΔH = VOHmin - V