Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 8
Infermieristica clinica 2 - Riposo sonno e problemi assistenziali Pag. 1 Infermieristica clinica 2 - Riposo sonno e problemi assistenziali Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 8.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Infermieristica clinica 2 - Riposo sonno e problemi assistenziali Pag. 6
1 su 8
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Si alterna mantenendo il ritmo diurno o circadiano (dal latino circa dies), è il ritmo più familiare che

sperimentiamo tutti nell’arco delle 24 ore.

Ogni individuo ha un proprio

orologio interno, chiamato

orologio biologico

sincronizza il proprio

ciclo di sonno.

Fisiologia della ritmicità circadiana

Il sonno è un processo biologico che segue un ritmo detto circadiano (dal latino circa, entro, e dies, giorno)

che può essere influenzato da fattori endogeni ed esogeni:

- FATTORI ENDOGENI Regola i ritmi delle funzioni biologiche come le variazioni della temperatura interna e

delle diverse secrezioni ormonali, coordinandoli tra loro.

- Influenzano il ritmo sonno veglia e contribuiscono a mantenere la circadianità. Il

FATTORI ESOGENI

principale è l’alternanza della luce/buio

La maggior parte degli adulti dorme 7-8 ore per notte, anche se collocazione temporale e struttura del sonno

varia da persona a persona.

Stadi del sonno 42

SONNO NREM

SONNO REM

RITMO DEL SONNO 43

Effetti fisiologici del sonno

✓ Rallentamento funzioni biologiche

✓ Il sonno è associato alla secrezione dell’ormone della crescita (ripristino tessuti organici)

✓ Benefici sul comportamento: perdita del sonno REM può provocare confusione

✓ In caso di deprivazione di sonno possono verificarsi: alterazione dell’umore, della memoria, della

performance motoria, della funzione immunitaria.

Alterazioni del sonno

1 – Insonnia

«…difficoltà ripetuta di inizio, durata, consolidamento o qualità del sonno che avviene nonostante un

adeguato tempo, circostanza e/o opportunità di dormire e determina in qualche forma un declino durante il

giorno…

I disturbi possono essere:

Difficoltà ad addormentarsi;

- difficoltà a mantenere il sonno ;

- risveglio precoce (senza riuscire a riprendere il sonno);

- Sonno non ristoratore/riposante o di scarsa qualità.

-

Tipi di sonno: →

Insonnia cronica avviene almeno per tre notti in una settimana in un mese

Insonnia transitoria→ dura da una a più notti all’interno di un singolo episodio e rappresenta una tipica

conseguenza di uno stress situazionale, di una variazione dei ritmi di lavoro o un cambiamento ambientale (es.

fuso orario) →

Insonnia primaria insonnia cronica senza particolari disordini sottostanti.

Insonnia secondaria è la più comune ed è spesso associata a disordini psichiatrici (es depressione…),

disordini clinici (es. problemi cardiopolmonari), farmaci (es. diuretici) e altri disordini (es. sindrome delle

gambe senza riposo)

→ Nelle persone anziane l’insonnia è associata in modo significativo con un aumento della morbilità (la

deprivazione di sonno porta a far insorgere nuove patologie) e della mortalità (organismo va in uno stress

talmente forte da provocare la morte).

I disturbi del sonno nell’anziano possono determinare un aumento dei sintomi depressivi, peggioramento del

declino cognitivo e difficoltà a deambulare.

Sonnellini durante il giorno e dormire meno di 7 ore sono associati ad un maggiore rischio di cadute.

2 - Disturbi del ritmo circadiano del sonno

Sonno relativamente normale che avviene in tempi anomali. Nascono da alterazioni dell’orologio circadiano

centrale o dal non allineamento tra timing circadiano endogeno e le attività di vita.

La sindrome di fase anticipata del sonno si accompagna

sempre ad una condizione di deprivazione cronica con

Disturbi della fase sonnolenza diurna, irritabilità, calo di performance…

avanzata del sonno La sindrome di fase ritardata del sonno si accompagna a

sonnolenza e calo di performance al mattino

Episodi di sonno nelle 24 ore e di durata irregolare.

Disturbi da irregolarita’ maggiormente presente nei pazienti con demenza o

del ritmo sonno/veglia affetti da disturbi neuropsichiatrici. 44

«jet lag syndrome» manifestata dalle persone che fanno

spesso viaggi internazionali con cambio di fuso orario.

Sindrome da rapido sonnolenza diurna, insonnia durante l’insorgenza del

cambiamento del fuso sonno e frequenti risvegli. spesso associata a sintomi

orario gastrointestinali. passeggera di solito dura da 2 a 14

giorni.

Nel lavoro a turni, in particolare in quelli notturni. il

Disturbi del sonno da sonno subisce effetti sia dal punto di vista qualitativo,

turnazione dell’orario di che dal punto di vista quantitativo.

lavoro Si verifica un’inversione dei ritmi sonno/veglia.

3 - Sindrome delle gambe senza riposo

Sensazioni sgradevoli degli arti inferiori che insorgono al momento del riposo e costituiscono un’importante

causa di ritardo dell’addormentamento e/o di risvegli notturni prolungati che comportano una deprivazione di

sonno e sonnolenza diurna.

→ contrazioni involontarie, formicolii, prurito a riposo.

→ sollievo immediato con il movimento degli arti.

→ aggravamento durante la notte.

4 - Apnea notturna

«disturbo caratterizzato dall’interruzione del flusso d’aria attraverso il naso e la bocca per periodi di 10 o più

secondi durante il sonno»

I fattori di rischio sono l’età, l’obesità, anormalità anatomiche delle vie aeree superiori.

La sonnolenza diurna eccessiva è uno dei sintomi più frequenti delle persone che soffrono di apnea notturna

(osa, obstructive sleep apnea).

associata all’aumento di rischio delle patologie cardiovascolari (young et al., 2002).

tipi di apnee:

APNEA OSTRUTTIVA: i muscoli o le strutture della cavità orale o della gola si rilassano durante il sonno

provocando l’ostruzione parziale o completa delle alte vie aeree.

APNEA CENTRALE: a causa di una disfunzione del centro del respiro viene meno temporaneamente l’impulso a

respirare.

APNEA MISTA

→ Per respirare ed evitare le apnee notturne si invita il paziente a tenere la mascherina (CPAPP, BPAP).

5 - Narcolessia

Disturbo della capacità di mantenere volontariamente lo stato della veglia e/o alterazione della regolazione

del sonno rem.

Sintomi: →

Cataplessia improvvisa debolezza o perdita del tono muscolare senza

perdita di coscienza; disturbo della capacità di mantenere volontariamente lo stato

della veglia e/o alterazione della regolazione del sonno rem; TETRADE DELLA

Allucinazioni ipnagogiche al momento dell’addormentamento NARCOLESSIA

Allucinazioni ipnopompiche al momento del risveglio (hanno difficoltà a riprendere

il controllo muscolare), questo perché sono fasi di sonno rem profonde ma molto brevi

con un risveglio improvviso

Paralisi del sonno paralisi muscolare al risveglio 45

Durante il giorno la persona può avvertire una sensazione incontrollabile di sonno.

Il sonno rem si verifica entro 15 minuti e la persona può avere sogni vividi, in cui risulta difficile distinguerli

dalla realtà.

6 – Deprivazione del sonno

Riduzione della quantità e qualità del sonno (in generale definita disinsonnia).

Cause: ✓ malattie

✓ stress emotivi

✓ farmaci

✓ disturbi ambientali

✓ ospedalizzazione

✓ turni di lavoro

Parainsonnie Comportamenti anomali che hanno origine dal sonno o si verificano durante il sonno.

- SONNAMBULISMO persone che durante il sonno svolgono attività motorie semplici o complesse.

- TERRORI NOTTURNI/INCUBI Si manifestano nei bambini durante le ore iniziali del sonno o nella fase REM.

- ENURESI NOTTUNA Prima dei 5-6 anni è un fenomeno normale dello sviluppo.

- BRUXISMO Vigoroso digrignamento dei denti durante il sonno.

→ Accertamento del sonno - intervista

Accertare il modello sonno-veglia del paziente attraverso le informazioni sui fattori che influenzano il sonno e

la soddisfazione soggettiva del paziente sulla quantità e qualità del sonno.

fattori che influenzano il sonno:

✓ malattie fisiche e psicologiche

✓ assunzione di farmaci (diuretici, corticosteroidi)

✓ stili di vita (esposizione alla luce, turni lavorativi)

✓ stato emotivo e mentale

✓ abitudini prima di dormire

✓ condizioni ambientali

✓ esercizio e fatica

✓ abitudini alimentari

✓ preoccupazioni o stress

✓ cambiamento dell’ambiente (es. ricovero)

Metodo BEARS:

Orario del sonno notturno: Obiettivo - scoprire cosa succede prima di andare a letto.

• Difficoltà ad addormentarsi? Quanto ci mette ad addormentarsi? Che cosa la tiene sveglio? Quanto

caffè, the o cola assume?

Eccessiva sonnolenza diurna : Obiettivo-determinare l’estensione della sonnolenza diurna.

• Le capita di addormentarsi durante il giorno? Quanto stanco o esausto si sente durante il giorno?

Risvegli notturni: Obiettivo- definire l’estensione dei risvegli notturni e la mattina presto.

• Ha difficoltà a dormire tutta la notte o fino a mattina? Che cosa la sveglia o le impedisce di

riaddormentarsi? Quale è il suo umore al mattino?

Regolarità e durata del sonno: Obiettivo- delineare le abitudini del sonno.

• A che ora va a letto e che ora si alza al mattino? Secondo lei sente si aver dormito abbastanza?

Russare: Obiettivo- accertare la presenza di disturbi del respiro durante il sonno.

• Lei o un’altra persona si è mai accorta di russare molto rumorosamente? Qualcuno si lamenta per il suo

russare? Si sveglia di notte con l’impressione di soffocare? 46

Altre domande:

• Riposa bene di notte?

• Quante ore dorme?

• Si sveglia frequentemente durante la notte? Perché?

• Si sente riposato al risveglio?

• Svolge dei riposini durante la giornata?

• Quali sono le sue abitudini prima di andare a dormire?

• Il suo ambiente e contesto familiare, le consente di dormire bene?

• C’è qualcosa che la preoccupa?

ASPETTI DA INDAGARE SE IL PAZIENTE SI TROVA IN OSPEDALE

• Ha avuto dolore stanotte?

• Ci sono presidi che la disturbano?

• L’hanno svegliata molte volte? Ci sono stati rumori o fattori che l’hanno disturbata?

• Come si trova nell’ambiente (es. caldo/freddo)?Come si trova nel letto? Vorrebbe avere il suo cuscino?

SE IL PAZIENTE RIFERISCE DEI PROBLEMI….

• Provi a descrivermi il problema…

• Da quanto tempo ha questo problema/difficoltà?

• Ogni quanto si presenta il problema?

• Ha già provato ad attuare degli interventi per risolvere la situazione?

• Ha avuto beneficio?

Esame fisico e strumenti

Osservare:

• la presenza di occhiaie

• lentezza di risposta

• sonnolenza

• capo che ciondola

• irritabilit&a

Dettagli
A.A. 2018-2019
8 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giulinurseinprogress di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università Vita-Salute San Raffaele di Milano o del prof Pozzi Chiara Adele.