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Leone Elisa Immunologia
Barbarapiccole quantità di fluido extracellulare nel quale sono contenuti i materiali più diversi). In tutti e due i casi, l'ingestione delle macromolecole determina la formazione di endosomi. La fagocitosi è un fenomeno attivo, che consiste nell'inglobamento e nella distruzione dei microorganismi da parte delle cellule del sistema monocito/macrofagico e cellule dendritiche. I microorganismi sono inglobati nel citoplasma mediante invaginazione della membrana stessa dando origine a fagosomi. Questi si fondono con i lisosomi citoplasmatici per formare i fagolisosomi, dove il materiale inglobato è degradato ed ucciso. La fagocitosi è incrementata dalla chemiotassi e dall'opsonizzazione.
Si definisce chemiotassi la capacità di dirigersi verso le sedi ove è maggiore la concentrazione di determinate sostanze. I granulociti neutrofili aderiscono all'endotelio vasale (marginazione), lo attraversano.
(diapedesi) e passano nei tessuti verso il punto dove è maggiore la concentrazione di sostanze chemiotattiche. La fagocitosi è molto più efficace, quando il microorganismo è opsonizzato. I macrofagi hanno diversi recettori di superficie che favoriscono la fagocitosi.
Risposta infiammatoria
Cinque segni cardinali di infiammazione:
- rubor
- tumor
- calor
- dolor
- functio lesa.
Tutti i segni cardinali dell'infiammazione riflettono tre principali eventi che avvengono durante la risposta infiammatoria:
- Vasodilatazione: determina un aumento del flusso ematico che causa il rossore e il calore dell'area interessata;
- Aumento della permeabilità capillare: facilita il passaggio di liquido e cellule dai capillari ingorgati nel tessuto. L'accumulo di essudato contribuisce al gonfiore del tessuto e, quindi, al dolore.
- Afflusso di fagociti facilitato dall'aumentata permeabilità capillare.
La risposta infiammatoria è iniziata da
Una complessa serie d’eventi che coinvolgono numerosi mediatori chimici. Trai mediatori chimici rilasciati in risposta al danno tessutale ci sono varie proteine sieriche, dette proteine della fase acuta. La concentrazione di queste proteine aumenta notevolmente nel corso dell’infezione. La proteina C-reattiva è un’importante proteina di fase acuta prodotta dal fegato in risposta al danno tessutale. Si lega al polisaccaride C presente sulla parete cellulare di numerosi batteri e funghi, evento che attiva il sistema del complemento. L’istamina è una sostanza chimica rilasciata da vari tipi di cellule in risposta al danno tessutale. Si lega ai recettori presenti sui capillari e sulle venule contigue, causando vasodilatazione e aumento della permeabilità. La bradichinina stimola i recettori del dolore presenti nella cute. Ha scopo protettivo, in quanto la percezione del dolore induce l’individuo a proteggere la regione colpita.
vasodilatazione e l'aumento della permeabilità permettono agli enzimi del sistema coagulativo di entrare nel tessuto colpito. Questi enzimi attivano una cascata enzimatica che porta alla deposizione di filamenti insolubili di fibrina che è il principale componente del coagulo. Le fibre di fibrina delimitano l'area colpita e impediscono la diffusione dell'infezione. Al termine della risposta infiammatoria i fagociti rimuovono i detriti e inizia il processo riparatore e rigenerativo del tessuto con la formazione di una cicatrice. L'immunità acquisita o specifica si definisce come l'insieme di meccanismi di difesa indotti o stimolati dall'antigene, sono specifici per i singoli antigeni e aumentano in intensità e efficacia ad ogni esposizione a uno stesso antigene. È specifica e presenta diversità, memoria ericonoscimento tra il self e il non-self. Meccanismo di sorveglianza tra ivertebrati che specificamente riconosce gli antigeni estranei e li elimina. Una volta che l'immunità è stata indotta, l'esposizione allo stesso antigene porta a una più rapida ed efficace risposta immunitaria, la risposta immunitaria secondaria. La capacità del sistema immunitario di ricordare l'incontro con un antigene è detta memoria immunologica. La mancata tolleranza al self può portare a malattie autoimmuni. Immunità acquisita umorale e cellulo-mediata Può essere divisa in due branche: 1. immunità umorale; 2. immunità cellulo-mediata. L'immunità umorale è mediata da alcune proteine del sangue, specifiche verso l'antigene, dette anticorpi, che sono secreti dalle plasmacellule. Protegge dagli antigeni circolanti. Gli anticorpi interagiscono normalmente con gli antigeni circolanti, ma non sono capaci diacquisita passiva L'immunità acquisita passiva è immediata, rimane per giorni o per mesi, ma ha un più basso grado di protezione e non sviluppa memoria nell'ospite.La immunità acquisita passiva è una forma di immunità che deriva dal trasferimento in un individuo di cellule o siero prelevati da individui già immunizzati verso un determinato antigene. Può essere acquisita naturalmente o artificialmente. Un importante esempio è il passaggio transplacentare dalla madre al feto delle immunoglobuline della classe IgG. Inoltre, il neonato assorbe le IgG e le IgA attraverso l'intestino durante l'allattamento con il latte materno. La sieroprofilassi è un esempio di immunità acquisita passiva artificiale.
La immunità acquisita attiva è l'insieme di risposte immuni specifiche stimolate in un individuo quando egli viene a contatto con un antigene. La vaccinazione è un esempio di immunità acquisita attiva artificiale ed ha lo scopo di fornire all'individuo una protezione specifica nei confronti di un determinato microorganismo, inducendo una risposta immunitaria specifica che sia anche in grado di proteggerlo nei successivi contatti con il microorganismo.
Può essere eseguita con microorganismi uccisi, vivi, ma attenuati, oppure con prodotti batterici. Alcuni vaccini sono preparati con molecole purificate. In Italia attualmente sono obbligatorie per tutti i nuovi nati le seguenti vaccinazioni: - antipolio; - anti-epatite B; - antitetanica; - antidifterica. Vi sono inoltre dei vaccini speciali che sono somministrati a soggetti a rischio elevato o secondo gli specifici programmi regionali. Leone Elisa Immunologia Rossi Barbara Le cellule del sistema immunitario Le cellule che compongono il sistema immunitario possono essere suddivise in linfociti e in cellule accessorie. I linfociti sono cellule "immunocompetenti". Le cellule accessorie sono i fagociti mononucleati, i granulociti, le cellule dendritiche e le cellule NK. Entrambi i tipi di cellule derivano da un'unica cellula staminale pluripotente che ha la capacità sia di clonarsi, sia di differenziarsi. Nel corso dell'emopoiesi dalla.cellula staminale pluripotente derivano due linee cellularidifferenziative:1) staminale linfoide;2) staminale mieloide.
Tra i linfociti, il 70-80% è rappresentato dai linfociti T, mentre il 10-20% dai linfociti B ed, infine, il 5-20% dallecellule NK.
Linfociti
Sono cellule rotondeggianti con un citoplasma poco esteso e il nucleo che occupa buona parte del lume cellulare.Devono essere regolarmente rimpiazzate da linfociti generati da cellule progenitrici localizzate nel midollo osseo. Sipossono suddividere in linfociti B e T, simili fra loro dal punto di vista morfologico, ma con funzioni molto diverse.
Fagociti mononucleati
Il sistema dei fagociti mononucleati include i precursori nel midollo osseo, i monociti circolanti e i macrofagitessutali. Il macrofago è la cellula maggiormente differenziata, si trovano nei linfonodi, nel fegato, nei polmoni, neltratto gastrointestinale, nel SNC, nelle cavità seriche, nella sinovia, nel midollo e nella pelle e partecipano
adinnumerevoli processi fisiologici e patologici. Il processo maturativo dura circa 6 giorni, i monociti maturi stazionano ancora un giorno nel midollo e poi entrano nel torrente circolatorio. I monoblasti e i promonociti si trovano nel midollo osseo o nel sangue, i monociti sono solo nel sangue. I macrofagi sono presenti in diversi tessuti. I monociti e i macrofagi sono particolarmente ricchi di enzimi lisosomiali e questo spiega la loro capacità di:
- eliminare il materiale organico che ha terminato il proprio ciclo vitale;
- degradare i microorganismi ingeriti e processare gli antigeni risultanti.
I macrofagi e i monociti esprimono sulla loro membrana molte molecole importanti per la loro crescita, differenziazione, migrazione ed attività.
Immunità innata
Fagocitosi e distruzione dei microorganismi
I fagociti mononucleati, insieme ai neutrofili, hanno un ruolo importante nella difesa dai microorganismi. I neutrofili sono fagociti molto efficienti nei confronti dei
batteri extracellulari, i fagociti mononucleati sono più efficaci nei confronti di quelli intracellulari. Sono guidati verso l'agente estraneo da sostanze chemiotattiche. I macrofagi sono in grado di legare microorganismi, grazie alla presenza sulla loro membrana di recettori specifici per le opsnonine o tramite un riconoscimento diretto, mediato dai recettori PRR. Dopo il legame con il microorganismo, i fagociti estendono degli pseudopodi attorno ad esso e lo internalizzano, formando il fagosoma. I lisosomi primari si fondono con il fagosoma, formando il fagolisosoma secondario, dove avviene la distruzione del microorganismo. I fagociti mononucleati sono molto importanti nell'eliminazione e nell'inattivazione di molti virus. In un secondo tempo, quando sono disponibili gli anticorpi, essi neutralizzano e lisano le cellule infettate dai virus, tramite la citotossicità anticorpo-dipendente. Immunità specifica In seguito alla fagocitosi l'antigene vienedegradato e i peptidi derivati sono associati agli antigeni del complesso maggiore d'istocompatibilità. Il macrofago è