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Fibroblasti

Producono i componenti della matrice extracellulare.

Li secernono nello spazio extracellulare.

Li montano in strutture a vario livello di organizzazione.

Il materiale esocitato interagisce con la superficie del fibroblasto che funge da substrato strutturale per la polimerizzazione e per l'organizzazione delle varie componenti secrete:

  • fibrille
  • fibre (reticolari, collagene, elastiche)
  • sostanza fondamentale (glicosaminoglicani, proteoglicani e glicoproteine adesive)

Fibroblasto

Cellula attiva riguardo i processi sintetici, durante la formazione del tessuto a livello embrionale, o in fase post traumatica di ricostituzione dello stesso.

Forma: variabile

Fibrocito

Cellula in fase quiescente, utile al mantenimento del tessuto nel tempo.

Forma: fusata con asse longitudinale lungo la componente fibrosa

CELLULE RETICOLARI

Fibroblasto simili; presenti negli organi emopoietici, impegnate nella produzione di fibre reticolari che danno sostegno all'organo. Spesso sono macrofagi fissi.

con proprietà fagocitarie. Macrofagi: - Diametro: 15-20 μm. - Capacità fagocitaria. - Presenti nei processi di difesa. - Derivano dai monociti prodotti nel midollo osseo. - Immessi nel circolo ematico restano 1-2 giorni. - Fuoriescono dai vasi ed entrano nella matrice extracellulare dove sopravvivono anche 2-3 mesi. - Possono fondersi tra loro formando cellule giganti polinucleate in alcune infezioni batteriche (tubercolosi) o nella reazione da corpo estraneo. Macrofagi fissi (istiociti): - Normalmente adesi alle strutture fibrose della matrice extracellulare tramite prolungamenti. Macrofagi migranti: - In risposta a stimoli infiammatori diventano mobili emettendo estroflessioni denominate membrane ondulanti. Nei lisosomi contengono idrolasi acide. N.B. Il materiale fagocitabile, prima di essere fagocitato, interagisce col plasmalemma. L'interazione può essere: - Aspecifica nel caso di fagocitosi di polveri di carbone, amianto o.

inquinanti- specifica con ricopertura della superficie da componenti del siero;

- immunoglobuline IgG e IgM

- proteine del sistema del complemento

Quando l'endocitosi è impraticabile rilasciano enzimi lisosomiali all'esterno.

Molecole sintetizzate e secrete:

- prostaglandine

- citochine

- fattori di crescita

- lisozima

- perossidasi

Modificano gli agenti estranei infettanti presentandoli ai linfociti che li riconoscono così come antigeni, innescando la risposta immunitaria.

Linfociti

  • Diametro: 7 μm.
  • Cellule del sangue capaci di uscire dal circolo sanguigno per migrare verso altri tessuti.
  • Hanno un ruolo di difesa da agenti esterni.
  • Possono intervenire direttamente (linfociti T)
  • Possono secernere anticorpi (linfociti B)
  • Stimolati dalla presenza di antigeni, i linfociti B in seguito a ripetute divisioni mitotiche generano le plasmacellule.

Plasmacellule

  • Diametro: 10-20 μm.
  • Vita media: 2-3 settimane.
  • Presenti soprattutto

nella tonaca propria delle mucose.

  • Nucleo ovoidale con eterocromatina caratteristicamente disposta radialmente (a ruota di carro).
  • Ampio citoplasma ricchissimo di RER, dilatato per l'accumulo di immunoglobuline.
  • Le immunoglobuline vengono secrete per esocitosi, costituiscono la fonte di anticorpi circolanti specifici destinata a neutralizzare quel determinato antigene per il quale il linfocita originario aveva già il recettore.

Mastociti (Mastzellen)

  • Diametro: 20-30 m.
  • Nell'adulto non sembrano dotati di attività proliferativa e vivono a lungo.
  • Presenti nelle sindromi allergiche.
  • Presenti nella matrice extracellulare dei tessuti connettivi, a volte isolate o raggruppate.
  • Presenza di granuli citoplasmatici contenenti:
    • EPARINA (funzione anticoagulante e antilipemica)
    • ISTAMINA (vasodilatatore)
    • 2 enzimi proteolitici che agiscono a pH neutro (triptasi e chinasi)
    • un fattore chemiotattico per i granulociti eosinofili
  • listimola ad uscire dai vasi per migrare attraverso la matrice extracellulare
  • un fattore di attivazione della piastrine (PAF)
  • prostaglandine

Classificazione

Connettivi propriamente detti

Viene effettuata in base alla predominante presenza di una o più delle componenti ed alla sua distribuzione.

  • Lasso
  • Denso
  • Mucoso maturo
  • Reticolare
  • Tessuto elastico
  • Tessuto pigmentato

Classificazione

Connettivi propriamente detti

CONNETTIVO LASSO

Predomina la componente cellulare

  • Costituisce la tonaca propria al di sotto degli epiteli di rivestimento
  • Costituisce le tonache sottomucose degli organi cavi comunicanti con l'esterno

Funzioni

  • meccanica di sostegno
  • nutrizione, scambi ionici e gassosi
  • difesa
  • produzione di eparina e istamina (mastociti)
  • deposito di lipidi
  • riparazione lesioni

Classificazione

Connettivi propriamente detti

CONNETTIVO DENSO

Predomina la componente fibrosa

  • Le fibre collagene sono raccolte in grossi fasci.
  • Fasci Intrecciati
  • Derma
  • Periostio
  • Fasci Paralleli
  • Tendini

IncrociatiCornea

Dettagli
Publisher
A.A. 2007-2008
12 pagine
SSD Scienze mediche MED/47 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vip22 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Caramelli Elisabetta.