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LA DIMENSIONE REFERENZIALE
Referenti testuali: oggetti concettuali presenti nel testo.
Relazioni referenziali: relazioni fra i vari referenti, un testo è attraversato da più relazioni referenziali, relazioni che possono essere dirette o dunque esplicite o indirette e dunque implicite.
Diretti: quando un'espressione identifica un referente già introdotto nel testo, per esempio, Marco è una persona buona, di lui ti puoi fidare.
Indiretti: il referente è indirettamente generato da un referente a esso in qualche modo connesso, per esempio, Michela sta davvero meglio, comincia a muovere la mano.
I collegamenti referenziali possono essere: anaforici e cataforici, di solito realizzati con soggetti sottointesi e pronomi, nel collegamento anaforico ciò di cui si parla è svelato all'inizio, mentre invece nel collegamento cataforico, ciò di cui si parla è svelato alla fine.
Le espressioni linguistiche la cui interpretazione dipende da
un referente già introdotto nella frase precedente vengono dette anafore, per esempio: Giovanna si sta cacciando in un brutto pasticcio, bisognerebbe dirle di smetterla. Appunto il collegamento tra Giovanna (in questo caso) e il pronome, dunque l'anafora viene detto collegamento anaforico. Quando invece l'interpretazione referenziale viene risolta grazie al contesto successivo si parla di catafore e di collegamenti cataforici, per esempio: ieri un controllo della polizia li ha riconosciuti: i rapinatori dell'altra sera nella banca. Il pronome li è una catafora e il collegamento con i rapinatori è cataforico.
ABBIAMO ANCHE INCAPSULATORI
Quando l'anafora riprende il contenuto di un intero enunciato viene chiamata incapsulatore, per esempio, l'ufficio resterà chiuso per tutta la settimana tranne il lunedì fino al 24 ottobre, l'idea è dovuta ad un mancato servizio igienico. Qui, il sintagma nominale l'idea, riprende il
contenuto precedente.L'incapsulatore può essere però anche una catafora: questa cosa gliela devo dire, non ho mai conosciuto una persona egoista come lei. Nei testi di una certa ampiezza però il collegamento anaforico viene distribuito su più enunciati, si parla di una catena anaforica.
LA FORMA DELLE ANAFORE E DELLE CATAFORE
La classe delle espressioni linguistiche che possono manifestarsi come anafore è molto ampia, si distinguono in particolare le anafore per ripetizione, sostituzione e contiguità semantica.
Quelle per ripetizione sono date quando all'interno della frase che segue troviamo la testa del sintagma nominale che realizza l'anafora che coincide anche con l'antecedente, per esempio, "la noia è un pericolo nella vita di un adolescente, la noia è il sentimento che ha causato tante sciagure" ecc.
Vi è invece sostituzione quando l'anafora riprende il referente antecedente usando un termine diverso,
per esempio: l'autista ci faceva sobbalzare con brusche frenate, a questo pazzo conducente non faceva effetto neanche la paura dei bambini. Vi è invece un collegamento per contiguità semantica quando all'interno di un testo troviamo dei referenti che non si riprendono direttamente bensì indirettamente e quindi associarli attraverso conoscenze enciclopediche tipo, per esempio: l'Italia si distingue per la sua centralità in Europa, la pianura padana costituisce il tramite più breve ecc.
L'ARCHITETTURA REFERENZIALE DEL TESTO: TOPIC, COMMENT. Alcuni referenti, riuniti all'interno delle catene anaforiche e cataforiche coincidono con lo specifico elemento di cui si parla, a essi diamo il nome di TOPIC, per esempio, la migrazione sta nel DNA degli esseri umani, circa il 50% si sposta con l'aereo e gli autobus per arrivare in Europa, l'aereo viene preso da chi vive in posti come gli stati uniti, mentre l'autobus anche.
All'interno del continente Europeo stesso. Al contenuto che veicola informazione attorno al TOPIC invece viene dato il nome di COMMENT, per esempio: l'industria si è sviluppata accanto al porto.
LA PROGRESSIONE DEL TOPIC