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SIMBOLOGIA
-a (sapric): s.o. molto decomposta, orizzonte O, indica contenuto fibre vegetali <17% in volume
-b(buried): orizzonte genetico sepolto di un suolo minerale (caratteri acquisiti prima del seppellimento) da detriti
-c (concrezioni): o noduli (cementati da sesquiossidi, (non da SiO2)) di minerali Fe,Al,Mn,Ti; organizzazione
mm < 0 < cm; corpi duri nel suolo derivanti da precipitazione (dovuta ad
concentrica dei materiali all’interno,
evapotraspiraz); si depositano fossili all’interno, concrez=stratificaz intorno a nucleo centrale; noduli=deposizione
disordinata del materiale
-d (densità): addensamento particelle, porta a terreno duro e coesivo(bassa porosità); suoli sciolti, depositi morenici,
radure; impedimento fisico a sviluppo radici
-e (hemic): s.o. mediam.decomposta, orizzonte O, fibre vegetali 17-40%
-f (frozen): suolo o acqua gelati, orizzonte contenente ghiaccio perenne (no dry permafrost o ghiacciatistagionalmente)
-ff (frozen): permafrost secco, orizzonte perennemente a <0°C e non contenente tanto ghiaccio da essere cementato.
NB il permafrost non secco (plastico) tende a deformarsi e scorrere, mentre il p.secco possiede caratter. simili a
terreno non gelato(non contiene acqua che congela)
-g (gley): forte idromorfia, Fe ridotto e mobilizzato per saturazione idrica
NB: idromorfia=suolo formato in aree depresse del paesaggio, con scarso drenaggio dell'acqua e scarsa circolaz. di
O2,quindi riduz.Fe e decomposiz argille. I pori del terreno si svuuotano ed entra H2O, si creano condiz anaerobiche.
-h (humus): accumulo illuviale di humus(movimento verso il basso), orizzonte B
Troncature profilo (mancanza di orizzonti superiori(es:A)) dovute ad erosione natuale o asportazione antropica.
-i (fibric): s.o. a basso grado di decomposizione (orizz O), fibre vegetali >40% in volume.
-j (jarosite): accumulo di jarosite; ossidazione pirite(solfuro di Fe)accumulato con traporto fluviale > solfato di K e/o
Fe. Da solfuro a solfato; tra i minerali che ricristallizzano c’è la jarosite.
-jj:segni di crioturbazioni, modificazione della struttura di un terreno dovuta a spostamenti delle particelle di
sedimento, provocati dall'azione del gelo. Le strutture appaiono come pieghettamenti con iniezione del materiale del
substrato nei sedimenti sovrastanti. (crioclastismo, azione del ghiaccio):
pedoturbazione è lo spostamento di materiale all’interno di un suolo;
-
- crioturbazione movimento dovuto al congelamento (acqua aumenta volume con gelo e sposta massi)
-k (kalk): accumulo di carbonati alcalini, di Na o K
Carbonatazione processo pedogenetico con formazione di suoli con complessi si formano i complessi di argilla humus
il suolo rallentando l’umificazione e illuviazione).
e carbonato di calcio (stabilizza
Decarbonatazione avviene stagionalmente in rapporto a cambiamenti climatici si ha perdita di carbonati attraverso il
profilo. Questo processo di dissoluzione avviene ad opera dell’acqua piovana che contiene CO2, si forma carbonato
acido di calcio che diventa solubile rispetto al carbonato di partenza. Si formano doline.
Il carbonato acido di calcio, se in condizioni differenti da quelle di formazione, cambia pH e avviene riprecipitazione
formando stalattiti e stalagmiti. Indurisce fortemente il profilo causando cementificazione, diventano così un ostacolo
all’accrescimento degli apparati radicali.
può portare alla formazione di orizzonti induriti all’interno del profilo
La cementazione o in superficie incrostazione.
Il termine calcret francese designa croste calcaree, silcret sono le croste silicee.
-m(cementazione): cement. o indurim. per oltre il 90% di un orizzonte; impedimento fisico a sviluppo radici
-n(natrium): accumulo di NaCl e Na+ scambiabile, il quale disturba colture, problema di eliminazione nelle zone aride
e semiaride.
-o(ossido): accumulo di sesquiossidi, rubefazione (arrossamento del terreno per abbondanza di ferro)
-p(plowed): disturbo di un orizzonte superiore da lavorazioni agrarie, pascolo, lavorazioni antropiche
-q(quarzo): accumulo di silice secondaria
-r(regolite): substrato rocioso alterato o tenero, limitante lo sviluppo radicale
-s(sesquiossidi): accumulo illuviale di complessi amorfi di Fe, Al-sesquiossidi e s.organica; usato con B
-ss(slickensides): facce di pressione/ scivolamento per dilatazione min argillosi, smectiti e vermiculiti espandibili,
aumentano volume quando assorbono acqua. Causa colate fangose; nei periodi umidi seguiti da secchi, queste
contrazioni lasciano aperture profonde nel profilo (vertisol).
NB smectiti e vermiculiti > +altoCSC , caoliniti > +bassoCSC
-t (ton): illuviazione di argilla
-v: plintizzazione, migrazione Fe da zone che ne sono state svuotate (deflezione) verso orizzonti inferiori, terreni
caratterizzati da argilla e sabbia, molto povero di humus. Idromorfia o gleyzzazione prolungata nel corso del tempo.
l’impronta che rimane nel suolo ad
Stagione secca calda causa ossidazione chimica. Plintite è una certa profondità,
che richiama le lateriti, si verifica all’esposizione all’aria, diventa dura come
laterizzazione è la def. geomorfologica
una roccia. Petroplintite, corazza ferruginosa.
-w (weathering): alterazione, acquisizione tinte brune a causa del Fe e del legame Fe-argilla-humus (es:orizzonte
cambico) brunificazione
strato fragile, terreni plastici/adesivi allo stato umido, e duri/fragili quando c’è siccità
-x: fragipan,
-y (gypsum): accumulo di gesso nel profilo almeno 5%, allora l'orizzonte è diagnostico gypsico (ordine aridisol, il +
secco) Orizzonte gypsico a quale ordine appartiene? a quello degli aridisol. A quale livello è stato classificato? a
livello di sottordine dei gypsid.
-z (saltz): salinizzazazione e accumulo di sali più solubili del gesso (cioè cloruri: NaCl, silvite, KCl con pH 8,9)
Sali sono elettroliti, per cui hanno conduttività alta.
Alcalinizzazione: i suoli alcalini hanno bassa conducibilità elettrica e pH che arriva anche a 10. Ci sono delle forme di
transizione.
DOMANDA ESAME CARATTERISTICHE SOIL TAXONOMY. PRIMA PARTE: ORIZZONTI
Un orizzonte viene definito come uno strato di materiali pedologici, approssimativamente parallelo alla superficie del
terreno, il quale possiede caratteristiche acquisite attraverso processi pedogenetici. Mostra caratteri che possono essere
diversi da quelli degli orizzonti soprastanti o sottostanti, che sono (quelli rilevati sul terreno):
Colori
Tessitura
Struttura
Consistenza
Carbonati
inoltre prove di laboratorio; l’insieme dei dati permette di distinguere i diversi
Sono necessarie orizzonti del profilo.
orizzonti che possiedono un insieme di proprietà utili per l’identificazione di unità tassonomiche sono
Gli chiamati
L’uso di essi implica la conoscenza dei processi pedologici che hanno generato tali orizzonti.
orizzonti diagnostici.
Vengono quindi utilizzati a scopo tassonomico gli effetti di tali processi pedologici, espressi da proprietà definite
quantitativamente.
Il sistema distingue orizzonti diagnostici di superficie ed orizzonti diagnostici sub-superficiali.
Un orizzonte sviluppatosi in superficie (o vicino ad essa), nel quale è scomparsa la maggior parte della struttura della
roccia, reso scuro dalla sostanza organica o eluviato, è chiamato epipedon.
Le caratteristiche diagnostiche sono invece proprietà diffuse entro determinati spessori del profilo.
Gli orizzonti pedologici, le proprietà morfologiche e i materiali litologico-mineralogici possiedono TRATTI
ESCLUSIVI dei suoli, e sono pertanto adatti per essere usati per descrivere e definire della classi di suoli.
Tali tratti sono detti DIAGNOSTICI quando raggiungono un grado minimo di espressione che è determinata dalla loro
visibilità, misurabilità, rilevanza, espressione quantitativa. Richiedono inoltre un MINIMO DI SPESSORE, tenuto
conto dei fattori bioclimatici locali.
Gli orizzonti GENETICI (O,A,E,B,C,ecc) sono DIVERSI dagli orizzonti diagnostici (argillici, spodico, ecc) della S.T.
Le descrizioni degli o. GENETICI esprimono valutazioni QUALITATIVE intorno ai tipi di cambiamenti avvenuti; gli
orizzonti DIAGNOSTICI invece hanno proprietà definite QUANTITATIVAMENTE (usate per distinguerli).
Un orizzonte diagnostico può includere diversi orizzonti genetici, e i caratteri posseduti dagli orizzonti genetici
possono non essere sufficientemente intensi da giustificare il riconoscimento di differenti orizzonti diagnostici.
La S.T. non classifica i suoli considerando i processi di formazione. I tratti identificativi servono per inserire i suoli in
ordini. La ST adotta inoltre due parametri: Regime di umidità e Regime di Temperatura. Questi servono per inserire i
suoli in sottordini.
Es: orizzonte MOLLICO è diagnostico quando:
Contiene una certa quantità di carbonio (0,26%)
Ha un tasso di saturazione del 50%
CLIMI. ISTOGRAMMI DI PRESSIONE E TEMPERATURA
MEDITERRANEO: dove i massimi di temperatura corrispondono con i minimi di precipitazione. Inverni non
rigidi (10°C) con precipitazioni poco elevate (100mm); estati temperate secche. Favorevoli alla forazione
delle TERRE ROSSE: correlate con impronta climatica, perchè precipitazioni nel periodo freddo facilitano la
liberazione di Fe dai silicati (idrolisi della roccia madre); si ha dapprima la formazione di composti idrati di Fe
e poi avviene disidratazione e si ottengono ossidi (processo che in queste condizoni climatiche richiede
migliaia di anni), che colorano questi suoli (ematite). La savana presenta invece suoli gialli (ghoetite).
Queste non si formano se il massimo di temperatura e di umidità corrispondono.
CONTINENTALE: caratterizzato da estati calde e umide che si alternano ad inverni molto rigidi e secchi; i
massimi di temperatura e precipitazione corrispondono. Correlato con uno sviluppo di TERRE NERE
(cernosem, mollisols), suoli ad elevata fertilità (Pechino, Mosca).
Precipitazioni non molto elevate ma sufficienti, danno origine al bioma della STEPPA (o PRATERIA) e
abbinato ad altri fattori della pedogenesi (es: materiali parentali come coperture di limi glaciali trasportati;
sviluppo della vegetazione con apparati radicali che arricchiscono il suolo; quindi clima è un requisito
necessario ma non suffciente).
clima mitigato dall’influenza del mare, il quale causa precipitazioni
MARINO: estati ed inverni (15-2°C),
medie durante tutto l’anno, specie nei periodi attunnali-invernali.
SUBTROPICALE UMIDO
STEPPA
SAVANA TROPICALE
DESERTO
FORESTA PLUVIALE TROPICALE
PARTE 2. REGIMI DI UMIDITA’ E TEMPERATURA
Per classificare un suolo secondo la Soil Taxonomy è necessario determinarne il regime di umidità e di temperatura.
l’indicazione del regime
Il nome dei suoli contiene già di umidità, questo fornisce informazioni importanti sul
FABBRIS